Qui in Svizzera i prezzi degli skipass sono rimasti sostanzialmente stabili e quelli dell'attrezzatura sono scesi (adattamento del CHF al corso dell'EUR)... eppure si vende meno.
Quello che molti dimenticano è che il mondo è cambiato.
Solo 20'anni fa erano relativamente pochi coloro che avevano un telefonino (con il quale, oltretutto, potevi solo telefonare...), un portatile lo era solo per nome e avere un PC a casa era una rarità.
E i videogiochi? Paleontolitici...
Oggi tutti hanno tutto e questo, oltre che "consumarti" il tempo libero, ti alleggerisce notevolmente il budget famigliare...
Tu hai cellulare e portatile, la moglie ha cellulare e forse anche il portatile, i figli hanno il cellulare (e tra qualche anno, quando saranno al liceo) anche il portatile... Fortunatamente i miei figli non hanno videogiochi e passano il loro tempo giocando all'aria aperta o studiando.
Il tempo investito nello studio... Io non mi ricordo di aver ricevuto dei compiti a casa quando ero alle elementari... O.k., al ginnasio dovevi studiare, ma nulla di paragonabile a quello che devono studiare i miei ragazzi alle medie: lo scorso inverno ho dovuto concentrare lo sci nelle vacanze scolastiche (1 x Natale, 1 x Carnevale, 1 x Pasqua) perché nel WE dovevano studiare...
Inoltre oggi sono poche le scuole che organizzano settimane bianche per portare gli studenti sulla neve: qualche sede le ha pure dimezzate (eliminando il gruppo dei principianti, che in passato imparavano a sciare in quell'occasione per poi continuare con questo sport, che ora deve pattinare...), molte le hanno eliminate del tutto dal programma scolastico.
Poi c'è il fattore del ricambio generazionale. Gli svizzeri invecchiano e muoiono, vengono sostituiti dai "nuovi svizzeri: oggi 1/3 della popolazione elvetica è costituita da stranieri, la maggioranza dei quali proviene da paesi dove la neve cade solo ogni 30'anni o quando cade è solo un impedimento... Cultura della montagna = zero.
La crisi degli sport di scivolamento va oltre la crisi economica...