mentre il mondo dello sco si interroga su quale sia lo sci più performante in una dimostrazione
di curva agonistica su terreno ripido e ghiacciato, bülo non ha in mente nient'altro che la sua isola di neve.
Non fatica di certo a convincermi ed eccoci in cammino di prima mattina
certo di posticini dove portare i propri sci non ne mancano
manco di posti dove portare la picozza di ice: quella è la presanella
a destra il cornicciolo e a sinistra la busazza, in mezzo il cantiere,
dove prima o poi i nostri sci e le nostre zampe ci porteranno
per un breve tratto con noi anche la romina con il suo bellissimo alpinist ultima generazione.
bülo guarda e pensa: cosa avrà nelle zaino?
con lei c'è anche christian, ovviamente.
Evito di chiedergli che sci avrebbe usato in quelle condizioni che noi sappiamo,
lui ha in cantina un 191 tosto tosto che due mesi fa è riuscito a stare davanti
alle punte degli sci di blardone (lautamente pagato per andare piano, ovvio).
Il dubbio sarebbe stato con il 188, eventualmente, mai e poi mai niente di meno.
Poi loro prendono a destra mentre le mie punte e le zampe di bülo pigliano a sinistra per una picchiata
di almeno 1000 metri di dislivello
cocente la delusione del bülo nello scoprire che la sua isola di neve si è
quasi completamente sciolta
Ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è.
E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!
Vai sul ciglio egli disse.
Ho paura, rispose.
Vieni sul ciglio egli ripete'.
Venne ed egli lo spinse...
....ed essi volarono
magister