- La FISI, recepita la normativa internazionale e le diverse indicazioni pervenute dalla Commissione Giovani, raccomanda l’adeguamento alle disposizioni FIS per le misure dei diversi materiali tecnici prevedendo comunque per la stagione 2015/2016 una deroga valida per le sole gare nazionali di tutte le categorie applicando quanto disposto in tabella 3.1.13 dell’Agenda dello Sciatore 2014/2015 che sarà riconfermata nell’Agenda dello Sciatore 2015/2016.

- Per le categorie Children è previsto l’adeguamento alle misure FIS per le gare di selezione nazionale del Trofeo Topolino e Trofeo Pinocchio, per i Campionati Italiani di categoria oltre che alle già previste gare FIS_CHI.

- Resta valido quanto previsto da FIS per la partecipazione a gare internazionali di tutte le categorie, disposizioni riportate nella tabella 3.3.17 dell’Agenda dello Sciatore e che saranno riconfermate nell’Agenda dello Sciatore 2015/2016.
L’adeguamento alla normativa FIS sarà obbligatoria a partire dalla stagione 2016/2017 per tutte le categorie e le gare dei calendari federali.
Da quanto scritto l'anno prossimo saranno obbligatori gli sci FIS come in coppa del mondo anche per le gare FISI senior.

Anche allo Stelvio il weekend scorso si dava come molto probabile questa nuova normativa anche se potrebbe avere degli effetti devastanti sul mondo gare FISI a cui partecipano tante persone solo per divertimento.

I costi per i nuovi materiali e le difficoltà di imparare a sciare con questi produrrebbe solo un'ulteriore diminuzione dei partecipanti alle gare. E' lecito aspettarsi che ci saranno delle proteste a questo adeguamento quindi per ora nulla di certo e definitivo.

Tommaso, da che mondo e mondo ogni qualvolta c'è una
modifica ai regolamenti si scatena una bagarre polemica.
Non solo nello sci intendiamoci.
Un po' perchè l'innovazione porta con sè delle incognite,
un po' perchè si va a ledere interessi particolari o dei comodi
personali status quo, ma è sempre così.
Il vero botto ci fu con i 27 metri, ancora mal digeriti....., ma alla
fine ci si è adeguati. Chi accampa scuse sulle lunghezze o sui
costi ed al sabato va a tirar carrelli al super al posto di fare una RQ,
racconta, appunto, storie. Il denaro è importante, vitale, ma non
penso che uno sci comprometta economicamente la stagione,
anche perchè lo sci è quello che incide di meno se paragonato
alle spese di trasferte, allenamenti, giornalieri, etc... che non sono
ammortizzabili come tutta l'attrezzatura.
Mediamente uno sci gara, per chi fa l'intera stagione sul serio (una 15.a
di GS, tanto per capirci) dura si e no un paio di stagioni, poi, vuoi per
l'usura, vuoi per i nuovi modelli, magari più performanti, vuoi perchè
son variati i colori..... si cambiano!

Nello specifico si parla di senior/Fisi ovvero, se non erro, le attuali
classi dal '86 al '94. Beh.... francamente questi dovrebbero essere
già avvezzi all'uso di sci con raggi molto ampi, per cui non prevedo
grosse problematiche. Soprattutto chi proviene della categoria
Giovani ha certamente "in cantina" lo sci giusto e già da un pezzo.
Ed è noto che le gare RQ sono in gran parte frequentate dai master,
che sono esclusi dalle disposizioni, per cui le possibili defezioni, per i
costi del materiale o l'incapacità di adattamento saranno minime.

Le altre categorie più giovani diciamo che è un adeguamento
da fare in fretta, altrimenti il gap da colmare con altre nazioni,
che già da tempo adottano misure Fis (senza deroghe nazionali),
diventerà sempre più ampio (bastava guardare il Citizen).
C'è il discorso dei 4 anni della categoria propriamente Giovani/Fisi.
4 anni in una sola categoria, poi in quell'età di sviluppo fisico, sono
tanti. Questa è una categoria sbagliata in sè per sè.
Effettivamente il salto al primo anno è considerevole, ma tanto,
in un comitato che si rispetti, uno al primo anno non può pensare
di mietere vittorie. Si deve abituare ai piazzamenti, prepararsi
fisicamente e, soprattutto, imparare...... Insomma c'è tempo.

Tutto vero ... in teoria.

Nella pratica già ora si vedono gare con un terzo degli iscritti di 5 anni fa, i master che facevano QG sono scomparsi (perché non possono usare materiali umani), c'è stato un incremento di esponenziale di partecipazioni alle promozionali (che possono essere corse anche in giacchetta e con qualunque sci).

Se mi salta il ghiribizzo, metto su un sito che calcola una classifica "fake" considerando le promozionali (che oggi non danno punti FISI); una specie di circuito virtuale delle promozionali - sono certo che sarebbe un successone.

Vero Bill, ma tutto lo sci è in forte crisi, basta dare un'occhiata
al numero delle bippate in forte calo su tutto l'arco alpino.
Padre, madre, due figli che vanno a farsi un WE non spendono meno
di 500 euro (escluso i materiali) e con i tempi che corrono.......

Quella delle promozionali potrebbe essere una via intelligente da
seguire.
Da sempre dove sciavo fisso c'erano 6 o 7 gare (un mini circuito)
libero a tutti.
Morale anche fino a 300 iscritti con tutte le classi presenti.
Un successo perchè hanno una marcia in più:
partecipazione di tutte le varie scuole sci, associazioni varie (dal circolo
del fungo tardivo, alle donne dedite al punto croce, sino alla team
di master ottantenni);
gare che iniziano alle 10,30 - 11 dando la possibilità di fare le cose
con calma, soprattutto per chi non del luogo;
spesso sono abbinate a scopi benefici (croce rossa, CAI, etc..);
salutare finale panino con salamelle e birra nel post gara (che serve
agli organizzatori per allestire il tutto a costo zero);
libertà di materiali;
etc;
ma soprattutto costi più che contenuti per i partecipanti: trasferta
a chilometro 0; skipass assente (tutti hanno lo stagionale); tessere,
visite mediche, rotture di pelotas burocratiche annullate, etc....
Con 5 - 10 euro, magari panino compreso, ti diverti. Una festa!

Ed allora per contenere i costi si potrebbe partire da qui.
Prendere 5 o 6 località in zona.
Fare delle gare "locali" seguendo questa strada informale, che in seguito
portano, in base ai risultati raggiunti, a delle finali con tutti i crismi FISI
regolamentari (dove poi verrebbero assegnati i punti FISI).

D'accordo su tutto; bisognerebbe farlo.

Ma non si farà.......

Le federazioni, tutte, vivono grazie alle tessere.
Tessere->potere in ambito federale->denaro->carriera.
In pochi con la "giacchetta blu" si spedono per lo
sport, in quanto lì per perseguire solo i loro giochini
di palazzo, pertanto sono lontanissimi dallo sport
praticato e dalle sue reali necessità.

Magari riducono uno sport ai minimi termini piuttosto
che aprire ad una liberazione dal tesseramento.
Tant'è, coloro che hanno provato a crescere autonomamente
sono sempre stati ostacolati, persino con problematiche
legali ed assicurative. Beghe assurde per permettere di
"giocare" un po' di ultra-dilettanti.

Certo, senza regole non si "vive", ma con troppe e spesso
assurde, si "muore"....... asfissiati! (non parliamone poi in questi
momenti difficili economicamente)

Mah, lo dicevi tu più sopra, la difficoltà è economica fino a un certo punto. Se ci fossero le gare giuste da fare con i materiali giusti la gente lo farebbe. Tutti (ma proprio tutti) quelli fhe conosco che hanno rallentato o smesso non hanno il problema di comprare uno sci ogni anno o due (facendo quelle 5 o 6 gare all'anno).
Ma se togli il divertimento...

E, occasionalmente, ricollegandomi a quanto espresso sopra da Bill, mi è capitato di partecipare un paio di volte a gare promozionali (con feste nel post, cibo a volontà, ski test e premiazione da parte di Ghedina in persona) e di gente che viaggia ce n'è...

Vero, ma non è una contraddizione.
Per meglio dire, un conto è un senior o master che non dovrebbero
avere problemi per l'acquisto dei materiali, altro discorso è un genitore
che deve indirizzare i figli ad uno sport.
Fatti due conti lo sci viene immediatamente scartato (per i più) proprio
per i costi troppo elevati.
Qui c'è l'errore d'inquadrare in regolamenti assurdi sin dai "biberon".
Qui le promozionali, almeno sino alla categoria "giovani", potrebbero
essere, in parte, una panacea per risollevare il movimento, anche
perchè, liberi da vincoli regolamentari, se gareggia il piccolino, poi lo
fa il papà e la mamma, chiaramente più per divertimento che altro.