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 Oggetto del messaggio: Sci club
MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 15:37 
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Volevo sapere la vostra esperienza con gli sci club, specialmente quelli che operano direttamente nelle zono sciistiche e non quelli di citta.
Io ho il bimbo (categoria allievi) iscritto in val di fiemme e chiaramente venendo dalla citta' (come molti altri iscritti) riesce a fare allenamenti solo il sabato. Quelli che sono del posto invece fanno due uscite durante la settimana, piu' il sabato.
La domenica quando ci sono le gare si partecipa a quelle, ma una volta terminata ci si ritrova il sabato dopo.
Ho visto che alcuni sci club che hanno parecchie persone che vengono da fuori, per queste organizzano degli extra tipo un paio di orette il sabato mattina, per poi continuare il sabato pomeriggio con tutti gli altri, la domenica mattina quando non ci sono le gare fanno anche qui degli allenamenti extra, e nei giorni della gara una volta terminata, lavorano in campo libero.
Nel "mio" sci club invece sembra che quelli "esterni" siano solo un modo per fare cassa, ed il lavoro serio lo fanno con i "locali" che fra il resto sono in netta minoranza (se non sbaglio di allievi durante la settimana sono forse in due).
Sotto Natale che avrebbero potuto lavorare 15 giorni, avranno si e no fatto 6 uscite, e se finira' come l'anno scorso a meta' marzo fermano ogni attivita', mentre altri lavorano fino a chiusura stagione facendo anche prove materiali, e molto altro.
Poi ti chiedono, se vai in ghiacciaio, e la domanda spontanea e': ma se non fanno nulla quando possono, per quale motivo devo andare a fare allenamenti estivi???? (lo so per aiutare le casse di qualcuno...)
Mi direte cambia sci club...vero, il fatto e' che questa cosa sta peggiorando di anno in anno, (circa 5 anni fa cominciavano a tracciare verso le 13:30 e toglievano alle 16:15, ora invece cominciano a tracciare verso le 14:10 e tolgono alle 16:00, per cui 7 giri a farla larga....) .
Cominicio a chiedermi se ci sono modi piu' belli di buttare via il tempo, soldi etc, etc. Il vero problema e' che se lo sta cominciando a chiedere anche il ragazzo.

Ciao
Flavio


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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 15:57 
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Ciao mrtflv
è un peccato leggere lo sfogo di un genitore che,nonostante tutti i sacrifici di natura personale ed economica,sta vedendo mortificata la sua passione e quella del figlio. Personalmente,come in tutte le cose,la cosa migliore è sempre parlare. Chiedi spiegazioni agli allenatori e se queste non saranno esaurienti rivolgiti direttamente prima al direttore sportivo e poi al presidente. Qualcuno dovrà pur giustificare il perchè di certe scelte. La categoria Allievi è una sorta di limbo dentro il quale alcuni atleti quell'età sono tecnicamente quasi già "formati" ed il fatto di privilegiare la qualità degli allenamenti (7/8 giri max) alla quantità ne è la riprova. Molti club svolgono attività interessanti per le categorie Baby e Cuccioli ma non ho notizie di programmi particolari per allievi-ragazzi provenienti dalla città. In val di fiemme molto sono le società importanti come la Dolomitica-Predazzo,il Monti Pallidi-Moena ma molte delle loro attività sono riservate agli sciatori in erba. Se ti sposti di qualche KM in Val di Fassa troverai lo Ski Team Fassa che, ne sono certo, ha in organico personale altamente qualificato e che programma attività per tutte le categorie ma....il tuo ragazzo deve andar davvero forte perchè l'ingresso in alcuni gruppi è contingentato. Dicci di che zona sei e guardati attorno perchè anche in città ci sono molti club attivi come ad esempio il Tutto Bianco-Bologna o lo Sci Club 2000-Vicenza,lo Sci Club Lecco oppure l'Orezzo Val Seriana...L'importante è che tuo figlio mantenga inalterata la sua passione e che cresca in un ambiente sano e formativo come quello dello sport agonistico. In bocca al lupo e tinenici aggiornati!

MI SON VENETO...E TI?

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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 16:35 
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Sci utilizzati: nautici.......
mmmmmm........
Sfogo di papà legittimo e che condivido.
Soprattutto qui:
<sembra che quelli "esterni" siano solo un modo per fare cassa, ed il lavoro serio lo fanno con i "locali">
e qui:
<vai in ghiacciaio, e la domanda spontanea e': ma se non fanno nulla quando possono, per quale motivo devo andare a fare allenamenti estivi???? >

Cominciamo a dire che di lì ci sono passato io e tanti altri.
Personalmente sono arrivato al punto di utilizzare lo sci club unicamente per la burocrazia (tessere/esami/iscrizioni etc...) e gestire individualmete (o quasi) con chi, dove e quando gli allenamenti etc. Ma sono (siamo) stati mooooolto fortunati nell'aver trovato una persona che ha condiviso con noi le scelte e che il vil denaro è ritenuto da lui secondario, molto secondario.
Continuamo con il fatto che s'inizia a trottolare tra un club e l'altro senza arrivare allo scopo prefissato.
L'estivo serve (tolto alcuni giretti mirati per tenere la confidenza sugli sci) unicamente ad incrementare l'entrate di gente che (ovviamente) non può in 4/5 mesi di lavoro mantenersi degnamente per tutto il resto dell'anno.
Ci sono (poche) persone capaci che si dedicano anima e corpo, ma ahimè la cruda realtà è quella di far massa.
Se un ragazzino si qualifica per (ad esempio) le finali regionali vengono gli allenatori a cercarlo, mentre il primo dei non qualificati diventa il primo anche della massa......
Ma concludo dicendoti che il peggio deve arrivare. Quando sarà al primo anno giovani i problemi attuali saranno nulla a confronto.
Tutto questo salvo i pochi casi di genitori talmente danarosi da imporre i ritmi e le scelte delle persone a cui affidare i pargoli.

Però credo di non dire sciocchezze dicendo che un po' tutto lo sport è così.

.....................Immagine..................


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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 18:06 
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bel topic...
condivido appieno quanto si dice: lo vedo spesso dalle mie parti in alcuni club.
devo dire, però, di essere fortunato nel mio sci club le cose sono diverse anche perchè il maestro/allenatore è un amico e siamo quasi coetanei (io senior lui master) quindi sciare insieme è un piacere e gli aspetti economici sono secondari per non dire inesistenti (spessissimo sono io a rincorrerlo per fare un pò di "conti" che fosse per lui non si farebbero mai).
il resto del mondo però è differente: chiacchierando qua e la ho sentito di cifre astronomiche per allenare i bimbi, 5.000E cadauno per l'inverno, con l'ovvia conseguenza di spingere uno sport già di per se costoso a livelli da sceicco arabo. infatti ai 5.000 di cui sopra bisogna aggiungere i materiali e le trasferte e lo skipass etcc...
io capisco che chi allena lo fa per vivere, ma anche io lavoro per vivere e per le mie prestazioni non chiedo tutto questo oro, (anche se, in tutta onestà, qualcosina chiedo pure io)...
bisogna riportare l'ambiente con i piedi per terra in maniera da avere maggiore accesso all'agonismo con conseguente maggiore ricambio di talenti...
oltre ad un allargamento considerevole del bacino di utenza...scremato così due volte:
1)dal costo del materiale ed altro
2)dalle pretese esose ddi alcuni club


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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 20:58 
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da noi le cose son un po' diverse..i "forestieri" sono molto più numerosi dei locali come nel tuo caso(ormai è cosi ovunque per tanti motivi :| ) però appunto per questo motivo organizzano programmi apposta..i locali in settimana più sabato pomeriggio. i "cittadini" sabato mattina e pomeriggio più la domenica ed inoltre fanno molte ore private. a Natale han sciato praticamente ogni giorno. 4 ore i cittadini, 2 ore i locali.
idem in estate..quando organizzano uscite tipo 2Alpes son quasi solo i cittadini ad andarci!! :o
quindi alla fine nel nostro sci club..i più forti, quelli che fan più risultati son proprio i cittadini perchè si allenano di più!! :o :o per cui ne tengon molto conto..non li trattano da "atleti di serie B"!!
secondo me varia molto da sci club a sci club..alcuni devono cambiare mentalità!

Don't worry, be happy!!


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MessaggioInviato: 9 gennaio 2009, 21:22 
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Ciao Flavio…
Eh… ogni sci club ha la sua….
Io faccio parte di uno sci club in Valsabbia (prov.Brescia) e per arrivare sulle piste ci vuole, mal che vada, 1ora e 20….
Lo sci club fa allenamenti 2 pomeriggi alla settimana, il sabato pome e la domenica c’è la gara (se non c’è la gara si fa allenamento).
Spesso e volentieri gli sci club, la domenica dopo la gara, sciano poco: non voglio giustificare questo comportamento, ma succede, anche se chiaramente, aspettando le premiazioni, si potrebbe sfruttare quell’oretta abbondante per sciare, logicamente in campo libero.
Per quanto riguarda il fatto di sciare il sabato mattina con i ragazzi che non hanno sciato durante la settimana, è una cosa giustissima (noi lo facciamo- e siamo ben contenti).
Per il fatto di lavorare solo con i locali, non ti posso aiutare, perché tutti noi ci dobbiamo spostare x raggiungere le piste.
Noi nel periodo di Natale siamo andati a sciare tutti i giorni, ad esclusione del 25/12 e del 1/1, dando quindi sempre la disponibilità, in modo che i ragazzi potessero meglio gestirsi le uscite (e gli eventuali giorni di riposo-studio); l’anno scorso la nostra stagione è finita, se cosi si può dire (perché per me non c’è stagione nello sci), a metà di aprile…
Dopodiché sono iniziate le uscite in ghiacciaio.
Per il tracciare, gli orari, bene o male, sono quelli. Ora che i ragazzi escono da scuola, li prendi, fai le corse col pulmino x arrivare su in fretta e furia, ti vesti a fuoco, sali e tracci vengono le 14.10 come hai detto tu…
Alle 16.30 chiudono gli impianti, quindi alle 16.15 si straccia…
Da noi in 2 ore se giri senza perderti tanto via fai una decina di giri, poi dipende dagli impianti della stazione in cui vi allenate.

@ ema: giustificare le scelte…. Che vuoi che ti dicano: tuo figlio abita lontano, durante la sett non viene, gli orari del sabato e della domenica sono quelli…. Secondo me, da come si esprime flavio, questa potrebbe essere una possibile risposta…

@ santo: gestire individualmente un atleta è una scelta, bisogna avere disponibilità economiche (perché un professionista per una sola persona costa!!!) e poi penso che crescere individualmente sia penalizzante rispetto alla crescita in un gruppo dove ci sono elementi di confronto, amicizie, rapporti….
“Continuamo con il fatto che s'inizia a trottolare tra un club e l'altro senza arrivare allo scopo prefissato.”
Su questo non sono proprio d’accordo: io ho cambiato 5 sci club, ma nel passaggio tra uno e l’altro si andava a parlare in sede, si cercava di capire come fosse strutturato, le filosofie “di lavoro”….
“L'estivo serve (tolto alcuni giretti mirati per tenere la confidenza sugli sci) unicamente ad incrementare l'entrate di gente che (ovviamente) non può in 4/5 mesi di lavoro mantenersi degnamente per tutto il resto dell'anno”
Anche qui, santo, siamo su due linee di pensiero differenti. L’estivo serve a non avere un fermo di 7-8 mesi, per tenere si la confidenza con lo sci, ma anche a lavorare sulla tecnica, sulle diverse discipline.
Poi per la parte del guadagno, dipende sempre da quanto lo sci club ti fa pagare al giorno: certo che se per un giorno ti picchia fuori una quota di 150-200€ al giorno, ci guadagna, e anche bene (e poi dipende sempre da quanto danno di stipendio x l’estivo all’allenatore)….

Per il fatto della massa, è questione di filosofia…… di come lo sci club ragiona…… e ti posso dire che non tutti sono uguali…..

Al primo anno giovani i problemi si moltiplicano, molti smettono, e quelli che restano devono fare delle scelte:
• Prima lo sci o prima la scuola?
• Riesco a fare entrambi?
• Se lo sci rimane nella vita del ragazzo, quali saranno i progetti per la “carriera sportiva”? FISI quando si ha tempo, qualche allenamento ogni tanto, o una cosa più seria con un programma di gare FIS???
Il primo punto, è che certe scelte richiedono un notevole impegno economico (cosa che non tutti si possono permettere).
Poi c’è la scuola…. Oggi quale scuola ti permette di saltare 30 se non più giorni per assentarti durante la settimana per allenamenti-gare, visto e considerato che dopo tot giorni di assenza scatta il 7 in condotta? E anche considerando il fatto che la scuola oramai guarda e promuove solo quegli sport che si possono svolgere fuori di casa?
Terzo e ultimo punto, che non me ne voglia nessuno: spesso e volentieri, quando il ragazzo fa una scelta, sono gli stessi genitori a non capire l’impegno che si stanno assumendo.

@ cheguev
la sostanza è sempre la stessa: dipende dalla filosofia dello sci club. Ce ne sono alcuni che chiedono le cifre di cui parli tu e altri che offrono gli stessi “servizi” ad 1 decimo, ma questo è possibile grazie a delle scelte che si fanno…

@ kikka
“alcuni devono cambiare mentalità”
parole sante!!!!

Sciare è un modo come un'altro per esprimere la propria determinazione, il proprio carattere e la parte più ambiziosa di sè stessi...
-SARINA-

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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 15:16 
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Brava Sarina!

p.s. senza entrare nel merito, solo: ben meditato, ben esposto.

[...] raccoglieranno dal suo regno tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. (Matteo 13)


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Partiamo dal presupposto che niente è perfetto, uno sci club perfetto non esiste, ognuno ha alcuni problemi (e pregi) dovuti alle scelte che si fanno a inizio stagione.
Io sono 1° anno giovane e scio con lo sci club di Sara; io per esempio sono l'unico giovane della squadra e avendo deciso di rimanere anche senza una "squadra giovani" alcune volte devo arrangiarmi.
Lo sci club ha fatto una scelta, io ho fatto la mia, e andiamo avanti così: gli allenamenti sono 2 pomeriggi a settimana + il sabato (mattina o pomeriggio o tutto il giorno) + domenica.
Io per esempio riesco a fare un pomeriggio a settimana, delle volte il sabato e poi la domenica.
Per quanto riguarda gli allenamenti li faccio tranquillamente con gli allievi dellao sci club, ma per le gare la questione è un pò più complicata: infatti gli allenatori non possono sempre portarmi a fare le gare, e quindi in alcune occasioni devo sbrigarmela io.
Lunedì ad esempio in tonale mi hanno portato i miei genitori, domani ho una gara in val palot assieme a ragazzi e allievi (anche se non ci andrò causa febbre) e andavo su con l'allenatore ragazzi\allievi.
La nostra quota è bassa rispetto ad altri sci club, mentre l'Orezzo per la squadra giovani (che si chiama PRO SKI TEAM) chiede (UDITE,UDITE) circa €10.000 !!!!!!!!!
Loro però al contrario di noi hanno + servizi: allenamento si fa nella località dove hai laprossima gara, se hai voglia di andare a sciare hai sempre 2 allenatori disponibili a portarti, alle gare ti portano sempre e comunque loro... tutti servizi che però hanno un costo.
In base alle scelte dello sci club cambiano anche i servizi !
Per scegliere uno sci club il più adatto possibile alle tue esigenze e a quelle di tuo figlio devi trovare uno sci club con la tua stessa mentalità.

Per quanto riguarda il numero dei giri in un allenamento pomeridiano molto conta dalla stazione sciistica.
Ieri pomeriggio ho fatto allenamento di slalom in maniva, io e il mio compagno di sci club abbiamo fatto una ventina di giri (2\3 riscaldamento,1 avvitare e ricognizione, 7 giri cronometrati nei pali e sette no) in due ore e mezza(14:00 a 16:30, quando lo skilift ha chiuso noi abbiamo stracciato).
Se lo sci club si allena in un posto molto affollato il numero possibile di giri è nettamente inferiore, noi ieri saremo stati in 8 in tutta la stazione (e le piste per allanrsi ci sono: 2 piste x slalom e gigante, 1 per SG ).

Ah non ho ancora detto che la stazione più vicina a me è a 1h e qualcosa ed è il maniva, quindi noi non siamo proprio montanari. :D

Se non trovi delle risposte, cercale dentro di te, ma scoprirai CHE SONO SBAGLIATE ! :D

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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 17:29 
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Ho sciato per anni con uno sci club di appassionati che facevano gare a livello Uisp. L'ambiente è stato molto bello fino a che è stato reclutato un maestro interno(che era stato cacciato da un noto sci club della zona)il quale ci ha visto come la gallina dalle uova d'oro, faceva le differenze in base al reddito e agli allenamenti ai quali potevi partecipare.

Dopo che me ne sono andato via io con mio padre(che era vicepresidente)insieme ad altre persone ho sentito che questo "elemento" è pure arrivato a darsi per malato allenando privatamente un bambino (lezioni private extra ovviamente pagate in nero) dello sci club mentre altri ragazzini che dovevano partecipare ad una gara se ne sono dovuti andare da soli accompagnati dai genitori e stranamente il pulmino era dal meccanico: questi bambini erano meno meritevoli? No, è stata una questione di soldi, ma il maestro è comunque rimasto nello sci club e fa tuttora quello che vuole.

Caro Beltra, il PRO SKI TEAM probabilmente è lo sci club d'elite per i figli viziati e sicuramente i maestri sono più appassionati di banconote che di portafoglio. Sicuramente il trattamento sarà All-inclusive ma lo hai capito anche tu che i maestri di quello sci club sono più appassionati dei soldi che stanno nel portafoglio che dello sci e della montagna.
Meglio soli che male accompagnati!!!!


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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 21:31 
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pgfiore ha scritto:
Brava Sarina!

p.s. senza entrare nel merito, solo: ben meditato, ben esposto.


thanks.....

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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 21:43 
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@ Beltra: Lo sci club perfetto invece secondo me esiste, non so fare nomi, però se la gente di anno in anno rinnova la propria fedeltà, penso che sia “perfetto” in quanto soddisfa le richieste…
Quando però si fanno certe scelte, come andare in uno sci club come quello che hai citato, si fa una scelta fondamentale: lo sci prima di tutto.
Io non mi sento montanara!!!

@ savo: abbiamo già parlato di questa cosa in privato.
Purtroppo o per fortuna lavorare in un certo sci club ti cambia (in meglio o in peggio dipende sempre dalla filosofia interna)…
Poi dipende anche dalla serietà con cui una persona affronta il proprio lavoro (e non sto parlando della persona che intendi tu, è un discorso in generale).

Il Pro ski team io l’ho visto lavorare, e lavora bene, niente da dire…
Non penso che sia per persone viziate, ma per persone che hanno scelto lo sci, rimanendo comunque “vicino a casa”, rispetto a chi, andando in uno ski college, molte volte si trasferisce.
I maestri secondo me per lavorare in uno sci club di questa “portata”, hanno sicuramente grande esperienza e grandi obbiettivi e sono da stimare per questo.

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MessaggioInviato: 10 gennaio 2009, 22:35 
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Neanche io Sara mi sento montanaro... mi son dimenticato di aggiugere un "non".. :D

Se non trovi delle risposte, cercale dentro di te, ma scoprirai CHE SONO SBAGLIATE ! :D

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ahhhhhhh

Sciare è un modo come un'altro per esprimere la propria determinazione, il proprio carattere e la parte più ambiziosa di sè stessi...
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MessaggioInviato: 11 gennaio 2009, 18:41 
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sarina ha scritto:
@ ema: giustificare le scelte…. Che vuoi che ti dicano: tuo figlio abita lontano, durante la sett non viene, gli orari del sabato e della domenica sono quelli…. Secondo me, da come si esprime flavio, questa potrebbe essere una possibile risposta…


io non sono genitore ma se la risposta sarebbe questa il mio cambio di società sarebbe immediato perchè senza un confronto non si va da nessuna parte!
Ad ogni modo complimenti a tutti per come sono stati espressi e MOTIVATI i vari pareri,per quanto riguarda il dio denaro,anche se non si campa di aria e nemmeno d'amore :D , posso anch'io aggiungermi per esperienza personale e dire che sono pochi i Maestri-Allenatori-Istruttori che mettono la passione e la voglia di insegnare davanti a tutto e tutti per il piacere di diffondere e far apprezzare la pratica dello sci,al contraio di molti "professionisti" della neve che antepongono il proprio tornaconto personnale davanti a tutto

MI SON VENETO...E TI?

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MessaggioInviato: 12 gennaio 2009, 13:02 
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@Sara è un discorso molto compicato ed impossibile da generalizzare.
Difficile da generalizzare perchè appena dietro gli sci, le scarpe ed i
bastoni ci sono le persone. Ci sono maestri bravi, seri, impegnati, ma anche
no. Ci sono bimbi che vivono lo sport agonistico anche in tenerissima età,
ma anche chi va a sciare perchè spronato dai genitori. Ci sono bimbi che si
avvicinano allo sport per gioco e diventano bravissimi atleti e ci sono altri
con il sacro furore agonistico che si spegne man mano che si cresce.
E tutto l'insieme, la miscellanea, di queste cose poi non sempre porta ai frutti
sperati. Anche avendo le migliori intenzioni.

Partiamo dalla presupposta carriera.
E' chiaro che ad una programmazione mirata in "solitario" ci si arriva
quando si entra nella categoria giovani, altresi bisogna anche dire che
lo sci è uno sport individuale, pertanto, al di là delle questioni economiche
che ho già spiegato, avere un programma mirato è sempre meglio che uno
condiviso con altri, anche perchè non sempre gli allenatori dispongono di,
almeno, 4/5 miniatleti sullo stesso livello tecnico/agonistico.
Detto come @Beltra, l'imbuto si crea inevitabilmente.
Se nella categoria giovani ci si trova praticamente da soli nella
categoria biberon si è in "duecento".
Per un club diventa impossibile gestire 2/3 giovani che hanno prospettive
diverse. Quindi si deve proseguire con supporti esterni al club.
Inevitabilmente anche in club più mirati, per esempio il già citato SC Lecco,
che cura molto bene la categoria giovani, hanno come prerogativa una selezione,
quindi non disponibile per tutti, ma qui entriamo nell'eccellenza ai limite dei
comitati (anche con atleti già selezionati/osservati dai comitati).
Per la crescita collettiva è chiaro che con un gruppetto sarebbe più facile e di
migliore gestione, ma mancando la materia prima (giovani sciatori) ci si deve
adattare.
Tutti girano più sci club (anche i master......), personalmente siamo arrivati
a costituirne uno ed autogestirlo solo per "foresti". 100/120 bimbi divisi in
gruppi di 7/8, ma nel corso degl'anni il nucleo più grande si assottigliava,
mentre quello dei più piccoli aumentava......
La mission che s'imponeva, da parte dei genitori ai maestri ed allenatori, era
quella di far divertire i bimbi, ma questo non bastava a fermare l'emorragia
all'età categoria allievi.

Per l'estivo ho chiarito che sono necessari dei richiami, quindi non l'assenza
assoluta per 7/8 mesi. In sostanza l'estivo (giugno/settembre) si deve fare
almeno 20/30 giornate.
Chiaro che c'è lo "zuccone" che ha bisogno di 4 giornate per ritrovarsi,
ma ad altri bastano due diascese. E' la natura umana a predisporci così.
Altro discorso sono le settimane ripetute che vedo fare da molti club,
soprattutto con mini atleti ed è a questi che mi riferisco precedentemente.
2 settimane a giugno - 2/3 settimane a luglio - 2 ad agosto - 2 a settembre
non portano a miglioramenti tecnici, ma ad una assuefazione che porta poi
all'abbandono dello sport. Chiamiamolo rigetto.
In estate andate al mare e staccate la spina il più possibile! Credetemi!
Potrei raccontare di atleti che nei primi due anni giovani hanno vinto tutto,
andando ad allenarsi in estate in Cile / Argentina, ma che poi hanno mollato.
Si deve aver voglia di sciare non può essere un "lavoro" già a quell'età.

Scuole.
Fare sport o studiare? La domanda non si pone neanche, ovviamente prima viene
la scuola. Il motivo è facilmente intuibile, mentre certezze nello sport non ce ne
possono essere, la scuola fornisce maggiori garanzie sul futuro di un ragazzo.
Certo se un ragazzo abita in una isolata valle dove la prima scuola seria è a 40
km., per non parlare dell'università, sarà più spontanea la ricerca di una carriera
sportiva, ma sono casi limite e non è il caso di @mrtflv che è cittadino.
@Sara forse non ne sei a conoscienza, ma, con la riforma di due/tre
anni fa, ci sono i crediti formativi per le attività sportive che danno luogo
all’acquisizione d'indubbie agevolazioni (chiaro fino ad un certo punto!) e
lo sci FISI o FIS è compreso, ovviamente con documentazione da fornire alla scuola.
Per i più maturi (in quanto ci si deve gestire un po' da soli) ci sono
anche i Licei sportivi (es. in Lombardia Bormio o Clusone), oppure il
politecnico di Ponte di Legno, ma in città come Milano ci sono scuole
superiori che aiutano tangibilmente gli sportivi (sempre in area Coni).
E' chiaro anche qui che l'impegno è severo e spetterà ai genitori valutare
se conviene.

Alla fine potremmo parlare del cittadino (di nascita) Tomba riguardare
il suo excursus per comprendere che grosse alternative non ci sono per
i cittadini. Chiaramente avendo le sue qualità.
Quindi mi viene da suggerire a Flavio solo due cose: la prima di rivolgersi
ad un club di e per cittadini, la seconda di vedere più il lato ludico della
faccenda (per ora).
Il tutto condito da un impegno di presenza personale.

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