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 Oggetto del messaggio: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 10:06 
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Fine stagione, tempo di consuntivi. Parliamo di scarponi.

Provengo da un’esperienza non troppo positive con Atomic RTCS 130. Intendiamoci; grande scarpa :pollicesu: , precisa, granitica nella tenuta laterale, un appoggio sul linguettone letteralmente perfetto, lo strap rigido e’ una grandissima idea (ho usato il Booster WC dal momento della sua comparsa sul mercato ma usare lo strap rigido e’ ancora meglio).

Ma veniamo alle dolenti note. Alto 1.86, peso 88, sciata aggressive, buona tecnica, qualche gara PP durante l’anno, parecchi giri nei pali durante tutta la stagione (la mia dose settimanale non me lascio mai mancare), posso stare tra le 35 e le 50 giornate di sci all’anno. Piede 28.5, pianta 105, collo alto.
L’RTCS 130 (324 mm) che possiedo e’ stato fresato all’altezza del 5o metetarso dx e sul fianco esterno sx e abbassata di 2mm la zeppa. Plantare Footcare.

La cronistoria dell’utilizzo puo’ essere riassunta cosi’:
- Ad un primo approccio con la neve tutto pare andare bene, sensazioni positive. :pollicesu:
- Seconda uscita e nel sistemare la scarpetta il laccetto posteriore destro si scuce da una parte :shock: . Mi accorgo che e’ cucito soltanto con due o tre punti per parte, non incollato. Pazienza.
- Micro infortunio; la neve farinosa di inzio stagione lascia che si formino un po’ di mucchi, nel prendere una curva un po’ tirata attraverso uno di questi mucchi, il gambetto interno va a “fondo corsa” e qualche cosa si schiaccia sulla caviglia. Realizzo che il flex 130 non e’ lo stesso 130 dei Nordica Dobermann 130 che avevo prima. Monto la seconda vite; risultati non proprio soddisfacenti. Il gambetto non va piu’ a “fondo corsa” ma nei pali ho quasi paura a spingere per evitare sollecitazioni troppo grandi. Tiriamo innanzi.
- Dopo qualche uscita il collo del piede (soprattutto dx, quello piu’ pronunciato) inizia a fare male. Ulteriore ribassata alla zeppa di 1 mm. Intanto non riesco a chiudere il secondo gancio dal basso piu’ della prima posizione causa dolori :cry: . Questa situazione continua per tutto il resto della stagione. Dopo attente misurazioni vedo che il gancio preme esattamente sul punto del collo piu’ pronunciato (la sfiga ci vede benissimo, e’ confermato).
- Il collo continua a fare male, iniziano le indagini e scopro che il linguettone nella parte in cui appoggia la collo e’ talmente soffice da andare a fondo corsa. Risultato: l’osso del collo appoggia in pratica direttamente sulla plastica provocando dolori da parto :arrabbiato: (figurarsi che non posso nemmeno tenere il destro penzoloni in seggiovia, basta il peso dello scarpone + sci per provocare dolore)
- Intanto siamo a fine gennaio e lo scarpone ha gia’ piu’ di 20 uscite sulla groppa, la scarpetta si assesta (mica tutto di un colpo, un po’ alla volta) e iniziano a comparire vari dolorini qua e la’.
- Verso meta’ febbraio a seguito di un’ispezione piu’ attenta scopro che il linguettone si e’ spaccato all’altezza della caviglia (dove esistono due asole probabilmente fatte per permettere al linguettone di flettersi con piu' agio) da un lato. Intanto la soffice imbottitura all’altezza del collo ha preso ancora meglio la sua forma e ora le ossa del collo sono comodamente stritolate dalla plastica del linguettone, i dolori aumentano oltre il sopportabile. :suicidio:
- Sciando sulle uova arriviamo fino a Pasqua; provato differenti plantari; il mio Footcare, quello originale Atomic, vecchi plantari di serie Lange, ecc. qualche sollievo con quello originale Atomic per qualche uscita ma poi ho dovuto tornare a quello Footcare.
- Dovendo chiudere pochissimo il secondo gancio il tallone si solleva. Talmente tanto che l’interno in curva va a sbattere contro quella parte dello scafo che posteriormente (appena sopra il tallone) si rastrema. Iniziano i dolori anche alla parte superiore del tallone (con conseguente infiammazione).
- Intanto compare un’altra problematica; io solitamente uso moltissimo i piedi, ho bisogno di sentire le pressioni, li torco, spingo, tiro. Quando entro in curva (circa a 1/3, appena dopo il cambio) inizio a spingere molto con la faccia interna del piede: beh, ora fa male anche li’. Appena sotto il malleolo c’e un osso da cui si dipartono le ossa che vanno verso le dita. Quella parte del piede subisce forti pressioni verso lo scafo. Bene, ora anche qui diventa doloroso appoggiarvisi.

E’ il primo anno con Atomic, ho sempre sciato con Lange, Tecnica e Nordica (Nordica di gran lunga quello che si adattava meglio al mio piede). Ora le domande che mi faccio (e che condivido con voi) potrebbero essere:
1. Atomic non e’ adatto al mio piede? (domanda retorica e generica, ma avreste dovuto sentire le bestemmie, altro che le domande sceme)
2. Linguettone tranciato: a qualcuno e’ capitato?
3. Laccetto posteriore della scarpetta rotto; idem, capitato a qualcuno?
4. Con i Dobermann potevo chiudere il secondo gancio quanto volevo e la pressione era ben equilibrata, mai concentrata in un punto, anzi premeva bene sull’esterno del piede e teneva il tallone a contatto con la zeppa. Con gli Atomic (e il mio piede) questo non succede; a chi altro capita?
5. E' risaputo che il flex Atomic sia piu' morbido (almeno del Nordica di sicuro)? Se prendo il Dobermann come riferimento, l'Atomic mi e' parso non piu' di un 120 e con la vite aggiuntiva (che io sappia dovrebbe fare 140) non era ancora rigido come il 130 Nordica.

Scusate la lunga tirata.

Bill


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 10:23 
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Azzz... Bill :o
una vera e propria odissea ... mmmh

A parte il fatto del laccetto posteriore rotto, di cui mi sembra se ne fosse parlato anche quì sul forum descrivendolo come un piccolo difetto di quella scarpa, per il resto rimango un pò perplesso ... :shock:
Finora, almeno quì, di quelle scarpe se ne è solo sentito parlare bene ...
Forse sei tu che hai un piede non adatto a quel tipo di scarpa, che se non erro, da quanto ho letto finora sembra destinata a piedi piuttosto voluminosi.
A dire la verità, se finora hai sciato Lange - Tecnica e Nordica che sono scarpe si dice adatte a piedi poco voluminosi, sarebbe curioso capire cosa ti ha fatto propendere per la scelta di un Atomic RTCS 130 ?

Ciaoooooo


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 10:44 
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Innanzi tutto quoto al 100% Cirex: io ho gli RT TI 130 e non ho nessuno dei tuoi problemi segnalati.
Proprio per questo penso che possa esserci una incompatibilità tra il tuo piede e quello scarpone.

Nel mio piccolo, posso dirti che per il linguettone, si può sostituire con uno nuovo in maniera facile/veloce. Non so se ne esiste una versione "rinforzata", ma se fosse necessario puoi farlo tu con una striscia di neoprene adesivo/incollato.
Del laccetto se ne è parlato se cerchi, si può far ricucire con discreta facilità.
Infine, il flex è sempre un po' variabile da casa a casa, in virtù dei polimeri delle plastiche, nonché dei colori usati (Head docet!).
Buona fortuna!

thefabius!


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 10:52 
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Mah, in effetti, alcuni fattori:
- Lange mi e' sempre stata stretta di pianta, resistevo ma ad un certo punto ho deciso per il cambio (soprattutto da quando hanno fatto i puffi, non so perche' ma non sono piu' riuscito a entrarci, pareva che avessero ristretto la pianta ancor di piu').
- Nordica e' andata bene come collo, pianta e durezza, ma per la mia tibia ha il peggior linguettone che si possa concepire: duro, ma solo duro, non significa sensibile, e' di mogano!
- Tecnica non aveva la tenuta che ricercavo; il flex era molto simile all'Atomic (quindi molle) e la tenuta laterale sicuramente non all'altezza di Atomic e Nordica.

Perche' Atomic? Nella sessione di prove pareva quello che riusciva a unire tutte le caratteristiche che mi piacciono: tenuta laterale, comodita' del linguettone unita a buona rigidezza, collo comodo.
Alla prova di una stagione la tenuta laterale si e' rivelata piu' che azzeccata, la forma e comodita' del linguettone e' superlativa e avere lo strap rigido e' la perfetta conbinazione.
Peccato che tutti gli altri problemi abbiano rapidamente oscurato queste belle caratteristiche.
Ergo, sono in dubbio su quello che dovra' essere lo scarpone della nuova stagione. Non ho remore o particolari idiosincrasie con Atomic, mi pare una scarpa eccezionale.

Il problema del collo del piede e' sicuramente il piu' grave; non poter stringere il secondo gancio non mi permette di avere il piede esterno fermo quando entro in curva e lascia sollevare il tallone interno fino a sbattere contro la ratrematura dello scafo. E avere male a tutti e due i piedi in curva non e' nemmeno cosi' sicuro. Mi sono trovato in alcune curve a dover interrompere l'azione e a lasciarla andare per il troppo male.

Bill


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 10:54 
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thefabius ha scritto:
Innanzi tutto quoto al 100% Cirex: io ho gli RT TI 130 e non ho nessuno dei tuoi problemi segnalati.
Proprio per questo penso che possa esserci una incompatibilità tra il tuo piede e quello scarpone.

Nel mio piccolo, posso dirti che per il linguettone, si può sostituire con uno nuovo in maniera facile/veloce. Non so se ne esiste una versione "rinforzata", ma se fosse necessario puoi farlo tu con una striscia di neoprene adesivo/incollato.
Del laccetto se ne è parlato se cerchi, si può far ricucire con discreta facilità.
Infine, il flex è sempre un po' variabile da casa a casa, in virtù dei polimeri delle plastiche, nonché dei colori usati (Head docet!).
Buona fortuna!


Riguardo al flex me lo aspettavo (ho avuto decine di scarponi [sai come'e', purtroppo l'eta'...]) e avevo letto di una minor rigidezza dell'Atomic. Ma cosi' e' stato davvero inaspettato, mai mi era capitato di farmi male per un "fondo corsa" (per di piu' sull'interno). E la boccola aggiuntiva ha aggiunto proprio poco.

Bill


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 11:06 
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ciao Bill anche io come te sono possessore dello stesso scarpone
Sono stato da Mark per la prima volta l'anno scorso a giugno .Arrivavo da esperienze molto dolorose con Lange poi
decisamente migliorate con Salomon.Ho visto leggendo nel forum che qualche rottura del laccio posteriore si e' verificata
( ma non credo nella scarpa 2009/2010 visto che il laccio e' stato rinforzato e modificato).Io ho fatto tre termoformature,
ho patito freddo quest'inverno perche' la scarpetta e' molto sottile rispetto a Salomon , ho inserito nell'overlap un striscia
di gomma siliconica fornitami da Mark per evitare le infiltrazioni, ho avuto qualche problema all'inizio con l'assestamento nella scarpetta ma ho sciato tutto l'inverno senza dolori.(40 volte)
Ora io qui sono l'ultimo arrivato ma l'unico consiglio che posso darti ( oltretutto se stai pensando di cambiare lo scarpone) e' quello di prenderti una giornata per te , spesa per la tua bella passione e fare un viaggetto ad Asola.
E' vero e' un po' lunga ( sono piemontese come te, di Biella) ma troverai una competenza ed una professionalita' che
iN giro io non ho mai trovato (e scio da piu' di 35 anni). Credimi ne vale la pena.

Ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 11:28 
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STEPHEN ha scritto:
ciao Bill anche io come te sono possessore dello stesso scarpone
Sono stato da Mark per la prima volta l'anno scorso a giugno .Arrivavo da esperienze molto dolorose con Lange poi
decisamente migliorate con Salomon.Ho visto leggendo nel forum che qualche rottura del laccio posteriore si e' verificata
( ma non credo nella scarpa 2009/2010 visto che il laccio e' stato rinforzato e modificato).Io ho fatto tre termoformature,
ho patito freddo quest'inverno perche' la scarpetta e' molto sottile rispetto a Salomon , ho inserito nell'overlap un striscia
di gomma siliconica fornitami da Mark per evitare le infiltrazioni, ho avuto qualche problema all'inizio con l'assestamento nella scarpetta ma ho sciato tutto l'inverno senza dolori.(40 volte)
Ora io qui sono l'ultimo arrivato ma l'unico consiglio che posso darti ( oltretutto se stai pensando di cambiare lo scarpone) e' quello di prenderti una giornata per te , spesa per la tua bella passione e fare un viaggetto ad Asola.
E' vero e' un po' lunga ( sono piemontese come te, di Biella) ma troverai una competenza ed una professionalita' che
iN giro io non ho mai trovato (e scio da piu' di 35 anni). Credimi ne vale la pena.

Ciao


Mah, alle infiltrazioni ho sempre badato pochino. Tutti gli scarponi di un certo livello ne hanno e soprattutto non ho mai trovato uno scarpone che lasciasse filtrare fino all'interno della scarpetta. Quindi ogni sera tolgo la scarpetta la faccio asciugare e sono a posto per la sciata successiva.

So che prima o poi dovro farmi il viaggetto :D e so che i miei piedi saranno in buone mani.

Ma ora ho forti dubbi su quale possa essere una soluzione: ho sentito che Head e' bassa di collo (non confermo, non affermo, ho sentito) e quindi si riproporrebbe il problema, non ho particolari rifiuti per Atomic se il problema collo si risolve ma il flex e' proprio inadeguato a 130 (mi sa che ci si dovrebbe spostare su 150), mai sciato Salomon (ma li ha mia moglie, classico collo inesistente e piede magro, promette niente di buono), Rossignol mi paiono parenti troppo stretti di Lange, e altri Mark non ne tiene.

Bill


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 11:32 
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Bill, tieni presente una cosa.
Mark ha un assortimento di scarpe adatte a coprire la maggior tipologia di piedi in modo da poter soddisfare tutti, ma il vero valore aggiunto è lui, nel senso che già vedendo il tuo piede può consigliarti nella scelta di un modello invece di un altro, perchè già sa dove e quanto può intervenire per aggiustare la calzata.

giò


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 11:37 
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giò ha scritto:
Bill, tieni presente una cosa.
Mark ha un assortimento di scarpe adatte a coprire la maggior tipologia di piedi in modo da poter soddisfare tutti, ma il vero valore aggiunto è lui, nel senso che già vedendo il tuo piede può consigliarti nella scelta di un modello invece di un altro, perchè già sa dove e quanto può intervenire per aggiustare la calzata.


:D Mai avuto dubbi in proposito. E' solo che mi piace sapere cosa utilizzo; nella storia di uno sciatore ci sono valanghe di acquisti sbagliati e quando scendi in un tracciato la peggior cosa che mi possa capitare e' non avere fiducia in quello che utilizzo.
Hai presente la sensazione di venire giu' da un gigante a 50km/h e ricordarti che su quegli sci hai i valori di sgancio settati su cazzeggio andante? :o
Se poi parliamo di scarponi... tutti sappiamo trattarsi della parte piu' importante dell'attrezzatura. :rotolare:

Bill


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 11:50 
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Bill, devo esser sincero sono un filo sconcertato.

Premessa quando scrivi di Dobermann intendi i Pro o gli Aggressor?
Perchè avendo provato i Pro due anni fa non mi pare che fossero granitici, anzi.....

Vero che l'RTCS ha un flex graduale, inizialmente rigido e man mano che si scende tende a cedere e si nota dallo spanciamento dello scafo, ma penso che sia più una scelta tecnica ben determinata a priori. Ma noi vecchietti siamo di "scuola Lange".........
Infatti in verità ti dirò che questo tipo di gradualità non mi ha convinto molto, avrei preferito un inizio soft ed una maggiore resistenza verso la fine e tanto poco mi ha convinto che verso il finire della stagione sono ritornato agli Head RS, nonostante qui ci siano altri problemucci (e chi sostiene che sia più bassa di collo non la racconta giusta....).
Certo ci sarebbero gli RTTI 130 che sono a parole 130 anche loro, ma nei fatti veramente altra cosa o per lo meno son 130 veri, ma lì oltre ad avere una scarpetta molto sottile e rigida c'è il discorso della larghezza di 95 mm.

Per il discorso del collo penso che il mio, anche a detta di Marco, sia alto oltre ogni possibile immaginazione.... un Modigliani insomma. L'archetipo di come si dovrebbe lavorare una scarpa.
Morale non so quanti mm di zeppa tolta (sicuramente più di 5/6), ho pure tolto la plastica rigida che riveste la scarpetta nella zona collo (poi nastrata con l'americano) eppure non ho avuto problemi di collo.......
Ecco, c'è da dire che Marco mi ha sostituito il secondo gancio con uno più lungo del gambetto spostando anche la rastrelliera, così da poterlo chiudere con facilità e senza particolari pressioni. Pressioni che in quella zona se il piede è magro possono "beccare" un nervetto fetente....... Ma dopo una trentina di sciate, quando la scarpa si era "assestata" sono ritornato al gancio originale (propro come mi aveva detto Marco......!).

Il lacciolo posteriore è stato completamente rivisto nelle scarpe di quest'anno, come il doppo velcro (o semi booster) ora più alto, ma continuo a preferire il booster originale proprio perchè non si alza (o si alza meno) il tallone.

Su quello che scrive @STEPHEN, segnatamente alla "gita" di Asola, o Giò non posso che quotare, soprattutto sul punto della campetenza, merce rara da trovare........

.....................Immagine..................


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 11:52 
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Ciao Bill, come altezza e peso sei ben messo, oltretutto preparato atleticamente con una tecnica, mi par di aver letto, molto buona.
Certo che con una pianta di piede come la tua non èuna cosa semplice trovare una scarpa performante senza troppi dolori....
Forse forse, il 130 è un pò troppo morbido per tè, oltretutto Atomic ha una reattività di plastiche diversa dalle altre case, ma ha una gran tenuta.
Per le scarpette prova a richiedere la sostituzione delle stesse dove hai acquistato gli scarponi, se il tuo rivenditore è onesto dovrebbe cambiartele senza fare troppe storie.

Qualcuno ha detto di resistere alle tentazioni....siiii come nò, resisti anche per me!


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 11:55 
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E come non lo so!
sto avendo anche io problemi con le scarpe, in questo scorcio di stagione, e sto aspettando le ultime sciate per decidere cosa fare.
Il problema principale (come giustamente dici tu) è capire se atomic è adatto o meno al tuo piede.
Ora, scegliere una scarpa "race" con volume in toto ampio, sebbene sulla carta possa essere la scelta migliore, all'atto pratico può non esserlo, perchè magari allargando solo nei punti giusti una scarpa stretta non hai, con l'uso, problemi di tallone che si solleva o scarpetta che si schiaccia perchè devi serrare troppo i ganci (non mi riferisco al tuo caso, è un discorso in linea generale).
Purtroppo l'unica cosa è provarli e riprovarli, però se ti aiuta nella scelta una persona esperta che sa come mettere a posto la calzata e di quanto può intervenire è già un bel passo avanti.
Magari scopri che il tuo piede si adatta meglio all'atomic rtti che all' rtcs, solo per fare un esempio.
Ad ogni modo, per mia esperienza, ho potuto constatare come i piedi che si trovano bene con nordica mal sopportano il rossilange e viceversa, head ha ottime possibilità di lavorazione perchè è la scarpa con il maggior spessore delle plastiche per essere fresate, atomic, purtroppo, non lo conosco.

giò


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 12:40 
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santojonny ha scritto:
Premessa quando scrivi di Dobermann intendi i Pro o gli Aggressor?........

Aggressor.

santojonny ha scritto:
Vero che l'RTCS ha un flex graduale, inizialmente rigido e man mano che si scende tende a cedere e si nota dallo spanciamento dello scafo, ma penso che sia più una scelta tecnica ben determinata a priori. Ma noi vecchietti siamo di "scuola Lange".........


Eh, e' proprio come descrivi, il problema e' che passare quella soglia iniziale di flex un po' piu' consistente e' troppo facile per me e quindi mi trovo nella sezione piu' impegnativa della curva dove non ho piu' "spazio" di manovra.

santojonny ha scritto:
Certo ci sarebbero gli RTTI 130 che sono a parole 130 anche loro, ma nei fatti veramente altra cosa o per lo meno son 130 veri, ma lì oltre ad avere una scarpetta molto sottile e rigida c'è il discorso della larghezza di 95 mm. ...


Vero ma gli RTCS sono 98, non poi 'sta differenza. Ok 3 mm non sono pochi ma credo nemmeno impossibili da rendere dei 100, in fondo si tratta di un po' piu' di 3 mm per parte.

santojonny ha scritto:
Per il discorso del collo penso che il mio, anche a detta di Marco, sia alto oltre ogni possibile immaginazione.... un Modigliani insomma. L'archetipo di come si dovrebbe lavorare una scarpa.
Morale non so quanti mm di zeppa tolta (sicuramente più di 5/6), ho pure tolto la plastica rigida che riveste la scarpetta nella zona collo (poi nastrata con l'americano) eppure non ho avuto problemi di collo..........


Ecco, questo e' rassicurante |)) , l'avevo pensato anch'io di levare la plastica ma ho avuto paura di sostituire un problema con un altro piu' grave. L'imbottitura del linguettone in quel punto e' cosi' cedevole che ho avuto l'impressine che la punta del mio collo andasse addirittura a toccare lo scafo.

santojonny ha scritto:
Ecco, c'è da dire che Marco mi ha sostituito il secondo gancio con uno più lungo del gambetto spostando anche la rastrelliera, così da poterlo chiudere con facilità e senza particolari pressioni. Pressioni che in quella zona se il piede è magro possono "beccare" un nervetto fetente....... Ma dopo una trentina di sciate, quando la scarpa si era "assestata" sono ritornato al gancio originale (propro come mi aveva detto Marco......!)...........


Ah, a questo si' che non avevo pensato.

santojonny ha scritto:
Il lacciolo posteriore è stato completamente rivisto nelle scarpe di quest'anno, come il doppo velcro (o semi booster) ora più alto, ma continuo a preferire il booster originale proprio perchè non si alza (o si alza meno) il tallone...........


Rimetto il booster solo sotto tortura; giuro che cannibalizzo lo strap rigido del RTCS su qualuque altro scarpone, funziona troopo bene, fin meglio del booster.

santojonny ha scritto:
Su quello che scrive @STEPHEN, segnatamente alla "gita" di Asola, o Giò non posso che quotare, soprattutto sul punto della campetenza, merce rara da trovare........


Venduto! :D

Bill


Ultima modifica di Bill il 15 aprile 2010, 12:51, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 12:42 
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geronte ha scritto:
Ciao Bill, come altezza e peso sei ben messo, oltretutto preparato atleticamente con una tecnica, mi par di aver letto, molto buona.
Certo che con una pianta di piede come la tua non èuna cosa semplice trovare una scarpa performante senza troppi dolori....
Forse forse, il 130 è un pò troppo morbido per tè, oltretutto Atomic ha una reattività di plastiche diversa dalle altre case, ma ha una gran tenuta.
Per le scarpette prova a richiedere la sostituzione delle stesse dove hai acquistato gli scarponi, se il tuo rivenditore è onesto dovrebbe cambiartele senza fare troppe storie.


Mah, alla fine si sopravvive anche senza quel laccetto.
Certo, il 130 non e' rigido a sufficienza ma in negozio mi sono basato sulle sensazioni di altre marche e devo dire che Atomic era in linea con le altre. Il ragionamento sbagliato e' stato: "se la rigidezza e' simile in negozio, vorrai mica che sulla neve cambi cosi' tanto..."

Ecco, invece no :cry:

Bill


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 Oggetto del messaggio: Re: Esperienza Atomic RT CS 130
MessaggioInviato: 15 aprile 2010, 12:51 
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giò ha scritto:
E come non lo so!
sto avendo anche io problemi con le scarpe, in questo scorcio di stagione, e sto aspettando le ultime sciate per decidere cosa fare.
Il problema principale (come giustamente dici tu) è capire se atomic è adatto o meno al tuo piede.
Ora, scegliere una scarpa "race" con volume in toto ampio, sebbene sulla carta possa essere la scelta migliore, all'atto pratico può non esserlo, perchè magari allargando solo nei punti giusti una scarpa stretta non hai, con l'uso, problemi di tallone che si solleva o scarpetta che si schiaccia perchè devi serrare troppo i ganci (non mi riferisco al tuo caso, è un discorso in linea generale).
Purtroppo l'unica cosa è provarli e riprovarli, però se ti aiuta nella scelta una persona esperta che sa come mettere a posto la calzata e di quanto può intervenire è già un bel passo avanti.
Magari scopri che il tuo piede si adatta meglio all'atomic rtti che all' rtcs, solo per fare un esempio.
Ad ogni modo, per mia esperienza, ho potuto constatare come i piedi che si trovano bene con nordica mal sopportano il rossilange e viceversa, head ha ottime possibilità di lavorazione perchè è la scarpa con il maggior spessore delle plastiche per essere fresate, atomic, purtroppo, non lo conosco.


Considerazioni condivisibili.
Il problema maggiore riscontrato con la questione collo del piede e' stato rispetto alla deformazione delle plastiche dello scafo. Non ho piu' il Nordica e quindi non posso fare confronti "misurati e documentati" ma a livello di sensazioni:
- Chiudendo il secondo gancio Atomic tende a lasciare abbassare il lembo interno e quindi a schiacciare il collo nella sua parte piu' spessa e innervata (senza contare che e' quella piu' "ossuta" nel mio piede; Nordica invece dava l'impressione di tenere piu' rigida la parte interna e lasciare abbassare il lembo esterno. In questo modo il mio piede era ben bloccato (il tallone non veni va su nemmeno con l'esplosivo).
- La base della rastrelliera del secondo gancio (quella dove c'e' il ragnetto e la vite) e' esattissimamente sul punto piu' sporgente del collo, nn avvenica con il Nordica.
- E' di nuovo un'impressione ma mi pare che le plastiche dello scafo Atomic siano piu' sottili del Nordica; la deformazione che ne consegue e' piu' concentrata in un punto e non distribuita su una area piu' ampia.
- La defrmazione dello scafo pare esclusivamente verso il bassoe molto poco nel senso della larghezza (ok, lo scarpone non deve stritolare nel senso della larghezza, ma se tutto sfoga in senso verticale non ci siamo lo stesso)

Bill


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