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HEAD 2015/16
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Autore:  santojonny [ 16 gennaio 2016, 21:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

intendo i Race

Autore:  alfpaip [ 16 gennaio 2016, 21:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Credo intenda l'irace...

Autore:  santojonny [ 16 gennaio 2016, 21:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

esatto :wink:

Autore:  Andre [ 16 gennaio 2016, 22:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Intanto... Si riempiono pagine e pagine parlando di kers, chip, graphene, durex e trans... Come sempre, a livello di marketing, nel bene o nel male, riescono sempre a far parlare di loro...
Ora sta ad ognuno valutare se sia una cosa positiva o negativa...

Autore:  Nitrato [ 16 gennaio 2016, 22:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Beh, è il post su Head...

Autore:  Andre [ 17 gennaio 2016, 9:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Nitrato ha scritto:
Beh, è il post su Head...

Ma va?! Non l'avevo capito...

Autore:  Chicco32 [ 17 gennaio 2016, 9:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Ma l'irace non ha nulla di "cattivo"....richiede un impegno pari a quello di un rc addolcito....

:)

Autore:  Landi [ 17 gennaio 2016, 9:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Andre ha scritto:
Intanto... Si riempiono pagine e pagine parlando di kers, chip, graphene, durex e trans... Come sempre, a livello di marketing, nel bene o nel male, riescono sempre a far parlare di loro...
Ora sta ad ognuno valutare se sia una cosa positiva o negativa...


Già. Mentre nessuno parla di chi negli sci ci mette le fibre di lino:

"la struttura "Echo for Life" e le fibre di lino VAS contribuiscono a offrire ai frontside carver un sorprendente design eco-compatibile."

Il primo che indovina di che sci si tratta vince una bambolina :D

Autore:  Tommaso [ 17 gennaio 2016, 11:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Daniiiii... bellino questo mini pistone ;) l'avevo già visto ad Adelboden sempre sugli sci di Pinturault. Immagine

Autore:  santojonny [ 17 gennaio 2016, 12:12 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Chicco32 ha scritto:
Ma l'irace non ha nulla di "cattivo"....richiede un impegno pari a quello di un rc addolcito....

:)


No no, forse non mi sono spiegato.
Ora sulla stessa base ne fanno 3: il pacioccone (i.race), il normale, il boosterizzato (Pro)

Secondo me, per i motivi che ho scritto prima (sintetizzo: vengono rimbalzati dalla grande massa),
andrà a finire che toglieranno il normale, lasciando il Pro per i più evoluti/esigenti ed il i.race per
i cristoni che non curvano (di cui sopra), ma vogliono più sostanza sotto i piedi rispetto sci "medi".
Vero che con l'economia di scala piccole modifiche incidono poco, però mi metto dei panni dei
negozianti quando devono staccare l'ordine (quanti di modello X, Y o Z?).



Andre ha scritto:
Si riempiono pagine e pagine parlando di kers, chip, graphene, durex e trans
Ora sta ad ognuno valutare se sia una cosa positiva o negativa.


Quando c'è un polo positivo ed uno negativo è naturale considerare la passività e l'attività,
per cui si deve valutare bene partendo dall'ano-do!
:D :wink:

PS: comunque hai ragione, non so chi l'ha scritto prima, ma..... Apple=ED :rotfl:

Autore:  Andre [ 17 gennaio 2016, 13:26 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Santo non "bestemmiamo" va... Posso pensarla come te solo quando faranno iPhone in graphene e con il kers... Per il pro però ci siamo già....

Autore:  Chicco32 [ 17 gennaio 2016, 13:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Andre ha scritto:
Santo non "bestemmiamo" va... Posso pensarla come te solo quando faranno iPhone in graphene e con il kers... Per il pro però ci siamo già....


perché? sono anni che Apple vende fuffa con il suo Marketing...ed anni che gente compra prodotti vecchi per moda....

:D

Autore:  Andre [ 17 gennaio 2016, 13:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Non divagare chicco... Dimentichiamo Apple...

Autore:  tienigiù [ 17 gennaio 2016, 13:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

#Tommaso
http://www.eurosport.fr/ski-alpin/adelboden/2015-2016/adelboden-henrik-kristoffersen-remporte-le-slalom-devant-marcel-hirscher-alexis-pinturault-4e_sto5054506/story.shtml
http://rebelsclub.head.com/it/wcr-shell-jacket-6.html

#Landi so che parli dei Rossignol ma così è pure per i Salomon, ne avevo parlato nel thread con le novità di Salomon Atomic, è anche un materiale usato da molto dagli appassionati di autocostruzione di sci tuttavia leggevo con risultati alterni: come vengono usate ed applicate fa una grossa differenza

#Renntiger si dici bene in merito all'i.Speed

Autore:  santojonny [ 17 gennaio 2016, 15:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: HEAD 2015/16

Chicco32 ha scritto:
Andre ha scritto:
Santo non "bestemmiamo" va... Posso pensarla come te solo quando faranno iPhone in graphene e con il kers... Per il pro però ci siamo già....


perché? sono anni che Apple vende fuffa con il suo Marketing...ed anni che gente compra prodotti vecchi per moda....

:D


Tutt'altro la mela non vende prodotti scadenti, ma sa meglio di altri come venderli!

Allora parto di storiella.
Anni fa, non ancora ventenne venni introdotto in uno sport che poi divenne il mio “definitivo”.
Grazie a conoscenze riuscii ad entrare nelle grazie di un noto preparatore il quale mi dischiuse le porte del suo sancta sanctorum.
Chi mi conosce lo sa, ho una grande passione per la le auto e l’automobilismo.
Per chi non lo conosce il mercato attuale delle auto da corsa si confronta in elettronica, cambi elettroattuati, in carbonio, un po’ di estetica, un pizzico di storia, se non mitologia per alcuni marchi e molta pubblicità legata all’automobilismo professionistico.
Nonostante questo, ogni volta che vedo un’auto da corsa mi rammento l’incontro con quel noto preparatore.
Mi prese per mano, mi accompagnò all’interno del suo atelier, vicino al telaio che mi piaceva e mi spiegò come i tubi venivano intrecciati e saldati (allora erano in alluminio). Poi, mi prese i cerchi che tanto mi piacevano e mi fece vedere la differenza tra quelli ed altri che aveva. Poi, in sala motori, mi face vedere le testate appena lavorate, lo scorrimento delle valvole ed il rumore secco ed inconfondibile di quando si appoggiavano nelle loro sedi.
Francamente non ho mai capito, né come i tubi si saldano, né la differenza tra un cerchio e l’altro, men che meno il tintinnio delle valvole.
Mi ricordo però come toccava questi oggetti che messi insieme davano il valore del suo lavoro. Come raccontava quel cerchio, quel cambio e quel telaio……..
Nell’officina ne aveva tanti altri sia ben chiaro, ma quelli sembravano magici. Non costavano di più, non erano probabilmente i migliori, erano semplicemente magici ai miei occhi. Praticamente, il preparatore mi aveva fatto sentire la vetture che avrei poi guidato prima ancora di provarle e prima ancora di decidere se comprarle.

Oggi codifichiamo tutto (grazie agli Statunitensi, che pensano d'aver inventato lo pneumatico ancor prima della ruota….)
Cosa aveva inconsapevolmente fatto il preparatore?
Aveva fatto dello storytelling, mi aveva raccontato le emozioni che lui aveva dietro quel prodotto, mi aveva raccontato di lui mentre montava la macchina e di lui mentre costruiva il telaio, raccontato della prima accensione….., tutto con la consapevolezza che non capivo nulla, tutto con la consapevolezza che mi stava "vendendo" delle emozioni ancor prima degli oggetti.
Diciamolo senza paura: lo storytelling è di moda. Ormai tutti si occupano di storytelling, tutti ne parlano e tutti ne sanno, chi per studi, chi per induzione logica, al pari dell’ignaro preparatore che aveva applicato lo storytelling ben trentacinque anni fa e la magia delle sue parole continua a risuonare dentro di me ancora oggi, perché quello che ha fatto quell’uomo è stato trasferirmi la sua esperienza di costruttore e le sensazioni che lui provava.
Cos’è dunque lo storytelling di un prodotto o di un’azienda?
E’ una storia, quasi un mantra, capace di suscitare emozioni, spiegare i perché e non il modo con cui si arriva, illustrare i come e invogliare l’ascoltatore a cercare il cosa, ossia scorgere la finalità in proprio.
Cosa distingue uno storytelling da una tradizionale comunicazione pubblicitaria e/o da una normale presentazione?
1. Contiene delle emozioni legate alla storia del prodotto e/o dell’azienda più che dei fatti insiti nell'oggetto commerciale trattato.
2. Usa i sensi, più che argomenti tecnici, per descrivere il prodotto.
3. Mette al centro della storia “il perché“.
4. Crea nella mente dell’ascoltatore un nuovo mondo o una nuova concezione del prodotto e/o dell’azienda
5. E’ legata ai valori precisi d'identità (lo storytelling non si basa su una serie di elementi immateriali intrinsechi del prodotto/servizio).
6. Non ha l’obiettivo di convincere, ma di coinvolgere, così portando l'oggetto a dettaglio delle nostre motivazioni.
7. Attiva il pensiero laterale (cit. wiki: si intende una modalità di risoluzione di problemi logici che prevede un approccio indiretto ovvero l'osservazione del problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema. Mentre una soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero laterale se ne discosta (da cui il termine laterale) e cerca punti di vista alternativi prima di e se cercare la soluzione.)
8. Spinge all'acquisto del bene di consumo per empatia e/o per identificazione, senza dare importanza al modo e finalità con cui è prodotto
Chiaro no? :D :wink:

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