È iniziato il Tour de France, tifo per EUSkaltel-EUSkadi ...

anche questo sabato sono uscito a fare il mio giretto in bici. La formazione della settimana prevede 3 bdc ed 1 mtb (io). Ormai sono rimasto il solo con la mtb tutti i miei soci hanno al bdc, stargli dietro è una bella impresa sopratutto in pianura. Facciamo un giretto verso l'Adda e poi giù fino a Lodi, vista al temperatura mite.
Partiamo con una andatura importante per i miei ritmi ed infatti arriviamo a Lodi dopo 52 km con una media di 25,5 km/h. Piccola pausa per rinfrescarsi e poi si riparte. Il ritorno è un po' più faticoso vista la stanchezza accumulata, arrivo a casa con 101 km sul contachilometri e 24.3 km/h di media. Direi davvero niente male per i miei standard.

Direi niente male no, considerando che eri l'unico in mtb, complimenti doppi bisarz, bravo!
Approfitto per fare un altro, direi l'ennesimo complimento al più forte di tutti, MIRKO ZAZAZ BROCCI. Sarà lui, quando potrà, a raccontare tutto, io so che ieri, alla MDD, ha fatto un percorso medio con i controcazzi chiudendolo con un tempo notevolissimo!!!
E continua a dire che non è uno scalatore, che certe pendenze lo spaventano, che si allena poco....... Mirko, sei un SIGNOR BUGIARDISSIMO non scalatore!!
Grande Mirko, grandeeeeee!!!

una domanda a voi... cosa fate per integrare le scorte di glicogeno durante la vostre fatiche?

per quello c'è la mitica pausa gelato, di solito a metà del tragitto!!!

per giri normali a parte il gelato uno o due gatorade o equivalenti mi bastano. Se faccio giri molto impegnativi porto quella sorta di gato rade concentrato, non mi ricordo bene se ha un nome tecnico. Se poi il giro è lungo o ci si ferma mangiare un panino per strada oppure mi porto qlc tipo pavesini.

io mi fermo a mangio una fetta di anguria!!!!!!!!!!!!!! sempre!!!!!!
ole

Ragazzi appena ho tempo vi racconto della mia MDD.
Che roba. ..

Pausa caffè e brioches sempre, nei giri lunghi pausa birra/panino col crudo/caffè quasi sempre, nei giri lunghi senza sosta prevista (quasi mai) quel che ci si porta dietro da casa.
Il gelatino post pedalata è una delizia da gustare con calma!

Domenica scorsa ho corso, per la prima volta in vita mia, la mitica Maratona Dles Dolomites.
Ho fatto il percorso medio, 106 KM per 3090 m di dislivello, superando in successione Passo Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, ancora Campolongo, Falzarego e Valparola. Un 'intermianbile sequenza di salite, alcune più pedalabili, altre più dure, ma mai impossibili. Di fatto, però, non c'è un metro che uno di pianura, o si suda in salita o ci si raffredda in discesa, complicando la ripresa muscolare sulla salita successiva.
Questa corsa dovrebbe essere preparata da lontano, anche senza stare a guardare la classifica. Il solo fatto di portarla a termine prevede un allenamento minimo sotto al quale non si può scendere, pena atroce sofferenza sulle salite in sequenza.
Altra cosa da tenere ben in considerazione è la pericolosità data dalle migliaia di partecipanti. Un serpentone lungo chilometri per le prime due salite impedisce, a meno di voler prendere camionate di insulti, di superare chicchessia senza rischiare di fare "strike". In salita è come avere davanti un muro che si muove lentamente. In discesa bisogna stare attentissimi a non farsi falciare dagli immancabili "fenomeni della 4000ma posizione" che scendono a 100 Km/h facendo slalom tra quelli un po' più prudenti. Fondamentale, in queste situazioni, mantenere calma e concentrazione, cercando di seguire una traiettoria precisa, stabile e prevedibile per chi viene da dietro. Mai tagliare le curve o cambiare direzione sconsideratamente. Il rischio di farsi male sul serio è in agguato.
I panorami sono, ovviamente da urlo. Le Dolomiti sono patrimonio dell'umanità mica per caso.
La folla lungo la strada sembra quella che segue il Giro d'Italia: incitamento, tifo, applausi, sfottò divertenti. C'è di tutto. Anche i banchetti con le damigiane di vino, i salami, i formaggi e la grappa. Ristori improvvisati dagli abitanti, per chi vuole farsi una MDD un po' più goliardica. Poi suonatori di musica, casinari coi "trikkebballakke" e chi più ne ha più ne metta.
Le salite sono quasi tutte pedalabili, a parte il Passo Sella, un po' più duro, ed il Falzarego, con i suoi interminabili rettilinei intervallati da sequenze di tornanti esasperanti. Io, avendo fatto il "medio", ho evitato il Passo Giau, una roba da masochismo vero messo insieme alle altre salite: 10 km al 10% di pendenza media, roba che io non volgio vedere neanche in cartolina o su salite.ch... Brrr...
Fortuna che non abbia deciso di fare il "lungo", perché sono "scoppiato" a 2Km dallo scollinamento in Valparola... Il Giau mi sarebbe stato fatale...
Però è sata una bella corsa.
Per come mi ero (poco) preparato è andata anche MOLTO meglio di quanto mi aspettassi.
Alla partenza, in griglia, alle 6:10 del mattino c'erano 3°C... Un freddo cane. E mettere l'invernale sarebbe stato un problema per quando sarebbe salita la temperatura col passare del tempo. Quindi abbigliamento estivo, antivento sotto la maglia, mantellina sopra e due chili di crema riscaldante su gambe e braccia.
Al via la partenza è stata tranquilla. Niente a che vedere con quelle GF dove si parte a 50 km/h e si arriva con 43 di media ai piedi della prima salita.
Anche perché è subito salita. Da La Villa a Corvara è un falsopiano al 2 - 3 - 4 %, poi subito il Campolongo. In coda. A 10-12 all'ora. Tre volte il piede a terra per gli ingorghi sui tornanti...
Mi sono messo l'anima in pace ed ho aspettato che il gruppo si sgranasse un po'. Ma ho dovuto attendere la terza salita, il Passo Sella, per iniziare a "darci dentro". Da lì in poi sono stato sempre in progressione, sia in salita che in discesa, fino ad arrivare al Falzarego/Valparola, dove ho dato tutto.
Anche in discesa. Sull'ultima prima del traguiardo ho sfiorato i 50 di media. Ero da solo, senza pericoli "esterni". Solo io, la strada e la mia bici. Vedere il tachimetro superare gli 80 all'ora mette un po' di brividi, però... Ma è stato adrenalinico e divertente.
Quasi alla fine della discesa mi sono trovato ad un bivio in cui non capivo dove andare. Ho frenato. Sento la gente che mi incita e mi dice "VAI! VAI! DI LÀ!!!"
Riaccelero ed in quel mentre mi sento superare da tre missili: era la ragazza che si apprestava a vincere il "lungo" con due gregari...
Uno scatto e mi sono messo alle loro ruote, facendomi trainare al traguardo. Con tanto di moto della Rai di fianco ed elicottero in testa!
Ho tagliato il traguardo dietro alla vincitrice Claudia Gentili, una bella biondina con un sederino da favola. Ipnotizzante starle a ruota...

Alla fine, ufficilamente, ho chiuso i 106 Km del medio in 5:08:36. 458° assoluto nel Medio e 110° di categoria. E pensare che mi ero prefissato di farlo in 6 ore...
Con il giusto allenamento ed una condotta di gara più aggressiva all'inizio, 4ore e 45' sarebbero state alla mia portata.
Certo non mi capacito di come abbia fatto il vincitore del medio a finire i 3:30!!! Altro pianeta. Altra categoria...

Qui il link al GPS Garmin:
http://connect.garmin.com/activity/336296497

E qualche foto:

grandissimo Mirko!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
you are the number one!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

nooooooooooooooooo.............Mirko.....lo seguivo sulla RAI!!!!

a sapere che eri nell'arena, ti avrei cercato con attenzione!!!!



cmq sei un grande e quella corsa deve essere veramente unica....braO...BraO...braO....

vai Gianlu!!! Il cuneese è bellissimo. In piano soffrirai un poì il caldo ma le sue montagne sono spettacolari. La piramide del Monviso che sovrasta quelle valli è stupenda!!

Enogastronomicamente poi è un'area super!!!

In bocca al lupo Gianluca!