Wouter Wylandt é - purtroppo - deceduto dopo aver picchiato il volto contro un muretto posto ai bordi della strada: inutile ricordare a che velocità affrontino i professionisti le discese, come inutile dire che che in un caso del genere il casco sarebbe stato del tutto inutile.

Ma...

Ritengo che i ciclisti amatoriali non siano paragonabili ai professionisti, così come gli atleti master non lo sono con gli atleti di Coppa del Mondo: non parlo di materiali (in entrambi i casi le differenze con chi ha fatto del proprio sport la sua professione sono minime...), parlo di come si affrontano i tracciati.
Quindi nel nostro caso il casco é molto utile, sicuramente molto più utile in caso di caduta nostra (facciamo gli scongiuri) che in quella di un professionista dove la discesa é affrontata veramente al limite.

A volte basta poco: basta voltarsi dalla parte sbagliata per vedere se la moglie segue e si prende il marciapiede, infilarsi nei binari del tram con la ruota anteriore, scontrarsi con un pedone che improvvisamente si mette ad attraversare la strada a due metri da te o con una macchina in retromarcia mentre esce da un posteggio...
E' un attimo cadere, é un attimo battere la testa: se é coperta é... protetta, in caso contrario é un attimo ferirsi in modo grave. O peggio.

E, scusami, anche rispettando la "libertà individuale" mi permetto di dire che i tuoi amici non sono ciclisti seri: uno sportivo serio prende le adeguate precauzioni per la propria incolumità.
Dire che é meglio rinunciare ad andare in bici piuttosto che mettere un caschetto iperventilato e superleggero, é un'affermazione da xxxx.

Guarda, Dani, io sono d'accordo con te, eh. Tanto è vero che, come ho già scritto, io il casco l'ho sempre messo. Sia in bici che sugli sci. E sugli sci mi è anche servito, un paio di volte. Spero di non doverlo "provare" anche in bici...
Però mica posso fare la paternale ad interim a gente che la pensa diversamente o togliergli il saluto. Io ho la mia opinione, loro la loro. Io non la condivido, ti ripeto, ma mica posso sparargli...

E comunque, professionisti o no, sulla strada si rischia sempre. Anzi, ti dirò che, alla fine, si rischia meno in gara (provato sulla mia pelle) che nel giretto fatto per i cavoli nostri. Per un semplice motivo: in gara c'è più concentrazione e, cosa importantissima, le strade sono presidiate (quasi sempre). Perciò, è vero che si va al limite, ma il campo gara è più sicuro di una normale strada aperta al traffico. Che poi, quando si è in giro a zonzo, spesso, si va al limite lo stesso. In discesa, i 70-80 Km/h (o più) si prendono facilmente, con una bici da corsa, se ci si mette in posizione aerodinamica, anche senza pedalare. E si corre su una ruotina da 23mm di larghezza... Un po' di brecciolino, una chiazza di bagnato o la necessità di una frenata brusca e... Ciaü Pèpp...

Sgrat, sgrat


[chiedo perdono, ma mi pareva uno scongiuro appropriato, tanto per esorcizzare le gufate]

La grattatina ci sta, ci sta... (sto scrivendo con una mano sola... )

Adesso vado a fare un giro in bici.

So che condividiamo le stesse opinioni.

Non ho mai detto che ai tuoi amici bisogna sparargli...
Basta dire loro che la smettano di definirsi ciclisti solo perché vanno in bici: il ciclista ama la bici ed é disposto a mettere in testa un caschetto piuttosto che smettere di pedalare.
E poi é per la propria sicurezza: possibile che non lo riescano a capire?
Anche se hanno la testa dura, lo é sempre meno dell'asfalto...

E sul fatto che in strada si rischia sempre... beh, nel messaggio precedente ho elencato alcune delle molteplici situazioni-tipo che si possono presentare.

Buone pedalate, queste sono giornate fantastiche per farlo!

Visto che si parla di ciclismo, segnalo questo libro appena presentato su un noto personaggio forse non molto scalatore, ma comunque un grande: Fabian Cancellara.



Info:
- http://www.salvioni.ch/tishop/welcome.a ... goria=vari
- http://www.tishop.ch/sport/139-il-mondo ... llara.html

Fabian e' il mio mito! Forza resistenza ma sopratutto tenacia e professionalità! In merito alle salite.....oggi ho rifatto per la seconda volta la maddalena ....vette arrivo!!! Ole

concordo con Dani, basta poco per farsi male.....4-5 anni fa in foresta nera io e Claudia abbiamo noleggiato delle bici, abbiamo dovuto lasciare per 5 metri il sentiero per attraversare una strada, mentre lei lo faceva io da dietro gli ho detto di fare attenzione al maciapiede molto basso dove doveva salire, lei ha capito fischi per fiaschi, ha capito che arrivava una macchina, presa dal panico ha accellerato la pedalata (la velocità era cmq bassa) ed ha preso di tangente il marciapiedino....gran botto di fianco....sbucciature su gamba e spalla e costole incrinate che hanno limitato la sua vacanza e per oltre un mese si sono fatte sentire....il tutto per una caduta cretina a bassissima velocità....



ovviamente poi ne ho pagato anche io le conseguenze, visto che ha dato la colpa a me...



PS.si siamo fermati ad un campeggio per le prime cure, ci hanno dato una crema bianca miracolosa (evitate battute)....passata sulle ferite hanno cicatrizzato il tutto in 30 secondi....



chissà che roba era....ci siamo pentiti di non averlo chiesto...

mi astengo da ogni giudizio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
comunque sei sempre te la causa di tutto!!!!!!!!!
e proprio caduta stupida non sembrerebbe visto le costole incrinate!!!!!!!!!!
non credo claudia sia come te che ad ogni movimento ti strappi!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma ripensandoci!!! cosa centri tu con questo topic? proprio tu che non usi il casco!!!!!!!
ciao e a domani!

Marcello

e secondo te perchè sono intervenuto??



era proprio per dire che una caduta stupida può essere grave....

mah...speriamo che sia tutta roba sua...

premetto che NON seguo il ciclismo:
ma si è già chiarita la questione del doping meccanico?

Guardalo su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=G0NXGTKnwGY

aaaaaaaaaahhhhhhhhhh......... adesso è tutto chiaro:
è lì dove ti ha trovato.......



Normalissima Cicatrene in pomata

No, e' dove tentava di perderlo ma non c'e' riuscita
porella!