Eccomi qui. Sveglio dopo una dormita profondissima, con ancora le gambe "molli"...

Inizio anche io dandovi i numeri di questo Giro (con la G maiuscola):
Distanza: 141,20 Km
Tempo pedalato: 6h25'
Velocità media: 21,8 Km/h
Dislivello superato: 3005 m
Velocità massima: 80,0 Km/h

Vi metto anche il link al sito Garmin:
http://connect.garmin.com/activity/194343988
(selezionare "visualizza in metrico" in alto a dx)

Partiamo col dire che questo è il mio record di dislivello di sempre e di ore passate a pedalare.
I posti dove abbiamo pedalato sono stupendi. Ogni volta che si alza la testa e ci si guarda intorno viene voglio di tirar fuori il cell e scattare foto.
La salita sul Gavia è stata, per me che tutto sono fuorché uno scalatore, davvero dura. Io e Gianluca siamo saliti insieme, dandoci diversi cambi in testa a fare il ritmo, che comunque è sempre stato mantenuto a livelli molto buoni, a volte stringendo un po' i denti (vedere pendenze attorno al 15%, a me, mette i brividi...), a volte mollando un minimo per poter respirare un po'.
Ad ogni modo, ribadisco anche qui (a lui l'ho già detto) che Gianluca, rispetto all'anno scorso, va il doppio! Complimenti per i progressi che, conoscendo l'argomento, so che ti saranno costati tanto allenamento e tanta fatica, ma ti stanno anche regalando tante soddisfazioni.
Mi si chiedeva di spiegare chi è Aurelio? Bene.
Aurelio è un signore che corre a piedi su per le montagne. Io ed il Ganlu, ce lo siamo trovati davanti sul Gavia. In quel momento ero io a fare il ritmo e, vedendo il maratoneta, ho pensato di andarlo a prendere. Ma non avevo fatto i conti con chi avevo a che fare. Per raggiungerlo ho sputato l'anima, poi quando se n'è accorto, Aurelio ha tirato un'accelerata che ha mollato me e Gianluca lì come due pir...
Lo abbiamo raggiunto ad un suo ristoro ed io, gli ho detto: "grande! Com'è che vai più forte tu a piedi che io in bici?". Gli abbiamo fatto sinceri complimenti. Aurelio è arrivato al passo Gavia con un distacco minimo rispetto a noi.

Per il resto, le discese sono state velocissime e divertenti ed i "ristori" a base di birra.
Il caldo non ci ha aiutato. Ce n'era davvero tanto.
Sulla salita dell'Aprica, dove ho dato il tutto per tutto per spendere le ultime energie, salendo praticamente a tutta, è stata un calvario, soprattutto nella parte finale, tutta al sole, con l'asfalto che bruciava sotto le ruote e rifletteva il calore verso il corpo. Quando sono arrivato in cima ero stremato.

Un complimento speciale al nostro compagno di pedale Dario: 72 anni ed una gamba da fare invidia a ragazzini di 20. Incredibile! È sempre arrivato subito dopo di me (e Gianluca sul Gavia) con distacchi minimi in cima ai passi e spesso si metteva davanti a tirare in pianura ed in discesa!!

Un grazie a tutta la compagnia e l'auguri per noi di altri "millemila" di questi giorni.

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Sapete cosa significa cercare di imparare a sciare a 36 anni?
Rendersi conto di essersi persi trent'anni di divertimento! Ma meglio tardi che mai!

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Sapete cosa significa cercare di imparare a sciare a 36 anni?
Rendersi conto di essersi persi trent'anni di divertimento! Ma meglio tardi che mai!

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Esiste un posto dove si parla solo di sci e a volte di bike

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Sapete cosa significa cercare di imparare a sciare a 36 anni?
Rendersi conto di essersi persi trent'anni di divertimento! Ma meglio tardi che mai!

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thefabius!

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"La montagna non è solo panorami, prati, libertà, è anche superamento dei proprio limiti e delle paure nascoste dentro di noi.

E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."

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Quando scio sono l'uomo più felice del mondo.

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Quando scio sono l'uomo più felice del mondo.

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Quando scio sono l'uomo più felice del mondo.

Fuori 1.

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Quando scio sono l'uomo più felice del mondo.

Fuori 2.

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Quando scio sono l'uomo più felice del mondo.