robysci ha scritto:
“
(Per Morfy)
Bella questo tipo d'impronta.Vorrei copiarla su una delle mie paia di sci.Per quale situazione di neve hai notato che funzioni meglio?
Ti chiedo anche altra opinione:dopo averli "infornati" e sciolinati per il tipo di neve della giornata,per poi cambiare sciolinatura come procedi?
Spazzoli via il residuo e passi sopra sciolina nuova oppure dopo spazzolatura,rinfreschi con una base e applichi la nuova?Ciao
”
Non vorrei deluderti con la mia risposta e tantomeno dare l'impressione di snobbare il tuo giusto interesse per le impronte ma se ti rispondo che per uno che non fa gare questa impronta come anche altre vanno bene in tutte le situazioni ti offendi ?
Guarda, se c'è ghiaccio o neve dura gli sci sci corrono già troppo di loro. L'unico problema è che a fine giornata la soletta in particolare sui fianchi nel tratto centrale dello sci diventa bianca. Il perchè è ovvio. Sul ghiaccio l'attrito è basso, non si forma il velo d'acqua che fa da ventosa ma che allo stesso tempo tiene lubrificata la soletta. In questo caso c'è poco da fare se non quello di usare sciolina più "dura".
Ma nulla è eterno e tutto si consuma. Quanto pensi che dura una sciolina dura rispetto a una sciolina media? Se scii tutto il giorno arrivi cmq a sera che sei nelle stesse condizioni sia in un caso sia nell'altro.
E qui l'impronta conta davvero niente.
Sai cosa ho notato dopo avere fatto l'impronta e in particolare il forno? Che in queste condizioni di ghiaccio/neve dura la soletta a fine giornata non è così bianca. Lo è molto di meno. Questo perchè è carica, impregnata di sciolina.
Più sciolina c'è più lo sci sotto i piedi è leggero e gira.Uno sci secco frena al contrario aggrappa.
Io non cambio mai sciolina. Ho sempre e solo usato sciolina rossa ovvero una media. Altro non ci voglio mettere tanto non ne ho bisogno.
La sciolina che però io uso è una sciolina differente dalla classica rossa P2 maplus da dare a caldo.
Quella che uso è la sciolina appunto per infornare, sempre rossa ma contiene molto più PTFE.
Quando rifaccio gli sci gli do solamente una bella spazzolato profonda con la spazzola in nylon per pulire l'impronta e poi sopra ci rimetto appunto la rossa a caldo che fa da aggrappante poi per lo strato di P1 sempre media (rossa) che metto come ultimo strato.
Io Roby capisco gente come Brunoz che deve preparare gli sci al figlio prima della discesa della gara e quindi ha ogni tipo di scioline, di cere ecc..
Ma suo figlio deve fare solo quella discesa, quella della gara e deve limare ogni centesimo disponibile.
E lui prepara gli sci direttamente sulle piste vedendo le condizioni della neve in quel momento o al massimo il giorno prima.
Noi invece sciatori della domenica mica possiamo sapere che neve ci sarà a 250 km di distanza il giorno dopo e qualsiasi cosa andiamo a mettere sopra gli sci sarà sempre "relativa".
Noi sciamo tutto il giorno, la mattina la neve è dura, alle 10 comincia a smollare un pò, alle 11 cominciano ad esserci le gobbe e se gli passi in mezzo è soffice ma se gli giri intorno ritorno ad esserci quella dura del mattino. Alle 2 è tutta molliccia e umida.
Che fare quindi? andare in giro con il trapano e le varie scioline per le varie nevi che si incontrano durante una giornata?
E se alle 12 mi faccio una pista che è metà al sole con la neve trasformata e l'altrà metà è all'ombra con neve ancora dura o ghiaccio cosa faccio?
Io ritengo che per un turista come alla fine siamo un pò tutti noi l'importante è avere sempre lo sci bello sciolinato e "carico".
E come dice il Giò che sia uno sci GS da gara o uno sci da fuoripista la sciolina sotto ci sta sempre bene.
Gli altri sci di cui ho postato le impronte erano spesso secchi a fine giornata.
Quando poi mi sono preso tutta l'attrezzatura e mi sono appassionato alla manutenzione li preparavo ogni volta che andavo a sciare anzi, ogni tanto la sera anche se non andavo a sciare, li sciolinavo e li risciolinavo nuovamente (tanto alla tele non facevano niente di bello
).
Facendo queste operazioni gli sci a fine giornata non erano più secchi.
Alla fine ho fatto la stessa cosa che metterli in forno. Solo che nel forno ce li metti una volta e il risultato è fatto. Per ottenere lo stesso risultato sciolinando a mano devi farlo almeno una ventina di volte.
In merito all'impronta ha importanza (sempre per gli atleti) e se non ricordo male le condizioni sono circa queste:
Neve dura/compatta = impronta fine, poco profonda e distanziata. Questo perchè non si forma il velo d'acqua che fa da ventosa.
Neve bagnata,umida, soffice = Impronta più marcata, profonda e fitta. questo perchè il velo d'acqua si forma eccome e fa da ventosa. La sciolina essendo idrorepellente stacca il velo d'acqua dallo sci. E' chiaro quindi che più scolpiture ci sono sotto gli sci, maggiore sono le sacche contenenti sciolina e maggiormente si ha il distacco del velo.
Per chi poi ha sci da gs lunghi (191 ecc...) chi lo ha detto che l'impronta da farsi è solo una?
Ho visto sci che Mark ha preparato dove nel tratto centrale ha fatto la stessa impronta dei miei gs e in punta e coda invece la classica (i miei SL)...
Ma ripeto, questi devono tirare una sola discesa alla morte e limare ogni centesimo a disposizione.
Chiudo.
Gli sci da SG o DH vengono anche preparati mettendo sciolina dura sui bordi del tratto centrale così nei curvoni si consuma più tardi e una sciolina invece media sul resto della soletta ...