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MessaggioInviato: 25 settembre 2008, 20:05 
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il mese prossimo comincio a costruire la casa nuova.
Il permesso di costruire dato che non ho fatto la procedura DIA dovrebbe essermi rilasciato tra una decina di giorni dopo l'ultimo pacco di integrazioni portate lunedì in comune.
E quindi nell'ultimo periodo (a dire il vero da più di un anno a questa parte) mi sono informato a destra e a manca.

Ti racconto un pò di cose per l'idea personale che mi sono fatto, in quanto come hai detto giustamente tu, ognuno cerca di venderti il suo.

Parte 1° - pannelli solari, accumolatore, caldaia

In Lombardia per le nuove costruzioni è obbligo dal 1° gennaio 2008 l'integrazione al sistema termosanitario con pannelli solari per produzione acqua calda sanitaria. A seguire, mi sa che presto le altre regioni soprattutto quelle del nord seguiranno l'esempio della Lombardia.

L'obbligo come detto è quello di integrare il sistema termosanitario con i pannelli solari.
Durante il giorno produco acqua calda che immagazzino in un accomulatore dotato di scambiatore interno.
Prima cosa, di accomulatori ne esistono di svariati tipi per capacità, isolamento, costruzione ma soprattutto per sistema di scambiatore di calore interno.
I più comuni sono quelli a serpentina. L'acqua che io richiedo dal rubinetto, passa attraverso la serpentina interna dell'accomulatore, sottrae calore al liquido (non è solo acqua ma anceh altri additivi) che circola tra pannelli solari e accomulatore e mi arriva al rubinetto.
Altri sistemi sono chiamati Tank in Tank, ovvero all'interno dell'accomulatore non c'è una serpentina ma un'altra tanca (serbatoio) in acciaio inox che fa da scambiatore. I vantaggi rispetto alla serpentina dovrebbero essere la minore formazione e deposito di calcare.
Il dimensionamento dell'accomulatore va fatto in base al nucleo famigliare e agli spazi del locale caldaia. In genere cmq per una famigli di 4 persone si sta sui 200 litri.
Per quanto riguarda i pannelli solari invece, l'ultima moda sono i pannelli sotto vuoto che funzionano sfruttando l'effetto del termos.
Se cerchi nelle discussioni indietro se n'era già parlato.
Mediamente per le esigenze sopracitate serve un pannello da 4 mq.

Tutto questo, come detto solo per l'acqua calda sanitaria.

Ora viene il bello.
I preventivi per un impianto termosanitario posso variare anche di 10.000 euro su una base di partenza di 15-16000 euro (con riscaldamento a pavimento per una superficie di circa 150 mq).
Qualcuno propone una caldaia da 29.000 Kcal che produce acqua calda a 80° per poi miscelarla con quella fredda e ottenere i 30-34° per il riscalamento a pavimento. E' come andare a 200 allora per poi dover frenare. Tutta energia sprecata.
Altre caldaie invece sono a modulazione continua con potenza minima da 2 a max 17 Kw (solo a titolo d'esempio). Queste sono capaci di regolare costantemente la fiamma per ottenre l'acqua a 34°.
Quando funzionanno a 2 KW hanno un'altezza della fiamma di pochi millimetri per arrivare 17 KW con una fiamma alta anche 7-8 cm.
Però riescono a modulare in continuo questa richiesta di energia senza funzionare a stadi già predefiniti e impostati.
I costi della caldaia cambiano.. ovvio. A volte esagerati e innutili a guardare i preventivi, soprattutto sapendo che nulla è eterno e quindi conviene prendere la caldaia da 2500 euro anzichè quella da 5000. Al massimo la cambierò dopo 10 anni.

Costi indicativi:
Pannelli solari da 4 mq = 4-5000 € con installazione e impianto
Accomulatore: 700-1300 € a seconda..


il resto lo scirvo dopo o forse domani adesso devo uscire...




e quando apro il rubinetto dell'acqua, la caldaia preleva a


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MessaggioInviato: 26 settembre 2008, 8:56 
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Voelkl ha scritto:
In Italia da quest'anno si trovano i pannelli "girasole" che seguono il movimento solare ed ottimizzano per quanto possibile la performance


Il problema e' che questi impianti appartengono alla categoria "non integrati" della regolamentazione inerente al Conto Energia e di conseguenza godono della minor quota di contributi possibile. Inoltre questi sistemi, vista la maggiore complessita' e ingombro, costano di piu' e necessitano di notevole spazio.
Le soluzioni attualmente migliori in Italia sono quelle totalmente integrate, ovvero che fanno parte integrante della struttura dell'edificio, che godono dei maggiori contributi. Inoltre tra le varie tecnologie disponibili, sono le celle a silicio amorfo a costituire la migliore alternativa in quanto, sebbene abbiano un'efficienza inferiore alle altre celle fotovoltaiche inorganiche, costano meno e, essendo flessibili, permettono una migliore integrazione.


Voelkl ha scritto:
é giá stata annunciato per l'anno prossimo l'inizio della comemrcializzazione di "supervetri", che in pratica funzionano come un pannello solare ottimizzato, concentrando le celle sui bordi della finestra stessa e riducendo quindi tutti gli elementi di trasformazione ed i costi (in 2 o 3 anni) oltre al fatto che, in un futuro prossimo, potranno essere montati al posto delle finestre piuttosto che come pannelli extra.


Ho visto un engineering sample all'ulitmo Solarexpo a Verona, molto simile a questo:\

Immagine


Le trovo soluzioni particolarmente interessanti, anche se bisognera' prima vederne il prezzo e la reale efficienza.

L'ignoranza cederà il passo al fascino del mistero, che potrà essere amato fino alla follia.
Renato Lunelli


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MessaggioInviato: 26 settembre 2008, 9:31 
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Messaggi: 47
Località: Piemonte
Stufa a pellets(esperienza personale.)
Già usata 3 inverni(il prossimo sarà il quarto)
Costo circa 1700 euro compresa installazione
Costo sacco pellets da 15 kg circa 4 euro
Durata sacco circa 18 ore(al minimo)
Cenere residua poca(pulizia ogni 3/4 giorni)
Fumi zero
Ti riscalda quasi esclusivamente l'ambiente in cui è installata
Si accende in 2 minuti
Si spegne in 2 minuti
Si può lasciare accesa anche quando non sei in casa(però secondo me è uno spreco)


Quella stufa (sarà che mi hanno stufato tutti quelli spot in TV)
m'intriga.

Il fatto che mi chiedo (ed ho sempre risposte evasive) è:

Se deve riscaldare più stanze non è che mi manda la spanza "A",
dov'è installata, a 30°, mentre l'attigua stanza "B" non supera i 10°?

La cenere, visto la massa in entrata, a quanto ammonta? Cioè devo stare lì con un sacco enorme per svuotarla.

Se devo andarmene dalla casa per lungo tempo è sicura?

Se partendo la devo spegnere quanto tempo ci vuole?

Ecco..... poi ci sarebbe dell'altro!
eheheheh!!!!

[/quote]


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MessaggioInviato: 30 settembre 2008, 9:06 
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Messaggi: 337
Località: Lombardia
Interessante discussione..
Vi dico la mia personalissima opinione, premettendo che lavoro nel campo ma non mi occupo di residenziale..

1) fotovoltaico
sono ancora scettico su impianti di piccole dimensioni, al momento i costi di investimento sono ancora molto alti, e nonostante gli incentivi il tempo di rientro è nell'ordine dei 15 anni (@DavideV: 20 mi sembra tantino, ma poco cambia..): non mi sembra una dato di particolare interesse a fronte di un esborso dell'ordine di 20k€.
Va fatta comunque una considerazione: SE CORRETTAMENTE DIMENSIONATO un impianto FV per abitazione permette di auto-prodursi l'interno fabbisogno di energia elettrica rendendosi di fatto "indipendenti" dalla fornitura di energia elettrica da parte di terzi (meccanismo di scambio sul posto). Tenendo conto che PER 20 ANNI l'incentivo statale rimane costante e la tariffa dell'energia elettrica è in continuo aumento, questo aspetto potrebbe in parte modificare l'attuale situazione.

2) geotermico
L'eterno dilemma.. ci sono un po' di aspetti da considerare: innanzitutto che tipo di impianto voglio fare (solo riscaldamento oppure anche condizionamento) e come (impianto a pannelli oppure radiatori + split system), poi bisogna valutare il tipo di sonde geotermiche (verticali, orizzontali, ...).
I costi delle perforazioni sono a mio parere inavvicinabili, si parla di 50 €/m che significa, per un'abitazione media, un costo di trivellazione di 5-6 k€; diverso il discorso per le soluzioni orizzontali o in trincea che, nel caso di nuova abitazione, quindi con necessità di realizzare scavi di cantiere, possono rivelarsi economicamente interessanti.
Dal punto di vista del rendimento il geotermico è certamente competitivo, il funzionamento della pompa di calore è però elettrico, pertanto l'economicità va calcolata confrontando i rendimenti di caldaia e pompa di calore e rapportandoli alle tariffe di gas e corrente, risultato: in questo periodo non si possono fare scommesse.

3)solare termico
qui viene il bello: è l'unico sistema svincolato dalle tariffe, a meno che di qui a poco non ci facciano pagare anche l'irraggiamento solare!!! :D
Consideriamo una cosa: il solare termico ha la resa maggiore in estate quando il nostro desiderio è una bella doccia fresca.. detta così non sembra una furbata!!
Io a casa mia,visto che l'installazione è obbligatoria per legge, farei così: installerei i pannelli per ottimizzarne il rendimento nel periodo invernale (inclinazione), il fabbisogno estivo è certamente soddisfatto, limito il rischio di ebollizione nei periodi più soleggiati e massimizzo la produzione annua di ACS.
Se poi ho un impianto termico a bassa temperatura (pannelli radianti) posso pensare di maggiorare la superficie di pannelli solari oltre l'obbligo di legge per integrare anche l'impianto di riscaldamento


'mazza che papiro che ho scritto..

A presto

..ciapala ma la vegn e sensa pensag tropp!!


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