Da domani parto con un nuovo progetto.
Non tutto è frutto della mie mente ma come i buoni giapponesi di una volta prendo, copio, modifico, applico.
L'idea è questa: non ho nè i soldi nè gli spazi per realizzare un impianto fotovoltaico ma ho tanta voglia di farlo per due ragioni:
- produrre energia "più pulita" e infinita dal sole e non dal petrolio
- guadagnare
E come faccio se non ho nè i soldi nè gli spazi?
Semplice, non lo faccio da solo.
L'idea è quella di formare una cooperativa dove i soci aderiscono con i capitali.
La cooperativa li investe tutti insieme per realizzare l'impianto e ai soci riconosce (nel periodo di ammortamento dell'impianto) un tasso fisso annuo di rendimento vantaggioso per chi presta i soldi ma vantaggioso anche per chi li dovrebbe chiedere in banca (cooperativa).
Ripagato il mutuo (circa 7-8) anni di investimento tutto il resto, fino all'esaurimento del conto energia (20 anni) è guadagno.
Se io Marco do vita alla cooperativa però la cosa cosa è poco credibile o cmq certe perplessità ai potenziali soci potrebbero nascere... e se il sig. morfy piglia i soldi e poi sparisce? L'idea allora è quella di coinvolgere il Comune che entra a far parte della cooperativa e se ne diventa il promotore.
Il Comune non mette soldi (di questi tempi scarseggiano veramente tanto) ma mette gli spazi, tetti di edifici pubblici, parcheggi... secondo la disponibilità...
I guadagni sono ridistribuiti in quote percentuali proporzionali all'investimento che il singolo socio ha messo.
Un pò come se fosse la gestione in millesimi delle spese condominiali per capirci...
Non solo, l'idea è quella di fare associare chiunque in Italia.
Ma che vantaggio ha un potenziale socio di Reggio Calabria se l'impianto è a Brescia?
Per semplificare l'esempio posso dire che l'energia prodotta a Brescia viene immessa in rete (che è il grane serbatoio) e tramite ridistributori di energia presenti sul territorio nazionale di cui i soci diventano utenti, possono usufruire di un fittizio "scambio sul posto" anche se si trovano a Reggio Calabria.
Quindi triplo vantaggio:
- risparmio immediato in bolletta
- guadagno annuale sul capitale versato
- guadagno per l'energia prodotta per i 20 anni del conto energia
Al momento ho coinvolto il mio Comune e una società (
http://www.idroelettricamcl.it/) che si occupa della progettazione e realizzazione di energia elettrica da fonti rinnovabili a capitale pubblico (comuni e consorzio) di cui sono un consigliere di amministrazione.
Ora valuteremo la dimensione ideale del progetto (cmq inferiore ai 200 Kw per poter usufruire del conto energia e dello scambio sul posto) al fine di far partire un impianto pilota che possa calamitare interesse e rendere realizzabile il progetto in tempi brevi.
Successivamente se avrà successo, l'idea che ho è quella di allargare la cooperativa ai comuni limitrofi.
Domani come detto ci sarà un primo incontro ufficiale per il progetto ...
Quando a dicembre ho proposto l'idea al Comune e alla società Idroelettrica sono entrambi rimasti entusiasti della cosa e l'Idroelettrica ha detto che talmente ritenevano la cosa interessante che se il Comune per qualche motivo si fosse tirato indietro avrebbero voluto fare la cosa da soli
Se i Comuni facessero tutti una cosa simile secondo me avrebbero solo vantaggi partendo dall'immagine "ecologica" che il Comune avrebbe e di conseguenza l'amministrazione di turno che governa fino ad arrivare al paradosso che per una volta il Comune non darebbe il classico servizio a pagamento ma metterebbe in pista un sistema per far guadagnare e risparmiare il cittadino.
Oltre ai privati la cosa sarà allargata anche alle piccole-medie attività economiche che vorranno aderire ...
speriamo solo che piova poco ...