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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 10:33 
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fred68 ha scritto:
santojonny ha scritto:
Nel tuo problema però manca un dato che direi essenziale: il perchè!

Concludo con la cosa che mi colpisce di più quando torno in Italia dopo un week-end all'estero. Noi italiani abbiamo disimparato a sorridere....


Bravo proprio questo è il punto.

Anni fa quando mi recavo più sovente all'estero noi italioti eravamo la vertice della "felicità sociale".
Proprio pochi giorni fa non andato in un paese europeo, grande e, nell'immaginifico, di quelli tutti di un pezzo, alla sera in un pub tra un boccale e l'altro di birra sguaiate risate risuonavano nel locale.
D'un tratto, infastidito, mi son chiesto che razzo avevano da ridere così sonoramente.
Ma un nanosecondo dopo ho capito che la "colpa" era mia nel non volermi rilassare.

Ecco........ quando si perde il sorriso s'innestano dei processi sulla nostra esistenza, che passano dai rapporti interpersonali, al lavoro, alla società nel suo insieme, alla gestione della cosa pubblica, etc...
Ovviamente sono processi bui, negativi e che lasciano spazio alla nostra strisciante scontentezza, che sfocia di sovente in una forma di depressione e che non è da confondere con la naturale voglia di crescita.


Però, credo, che per @valelura il problema sia più inerente alla voglia di crescita.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 11:52 
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Caro Robi...

il perchè non esiste più

nel 2013 in Italia il lavoro chi ce l'ha è meglio (MOLTO MEGLIO) se lo tenga stretto...

Mirco

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 12:17 
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santojonny ha scritto:
Anni fa quando mi recavo più sovente all'estero noi italioti eravamo la vertice della "felicità sociale".
[/quote]
Nel 2008 abbiamo capito che non si può vivere al di sopra delle nostre possibilità, come 40 anni fa ci avevano fatto credere. Continuare a fare debito bisogna sapere che, ad un certo punto, qualcuno ci chiede di pagarlo e, sia che si faccia la fine della Lehman Brothers, sia che si inizi a pagarlo: si perde il sorriso.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 12:24 
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bisarz ha scritto:
@chicco: se posso chiedere, quali sono i contro dell'Australia? non ho esperienze dirette coma la tua ma ne ho sentito parlare bene dai soliti "amici di amici" a questo punto sono curioso....


guarda, il nostro amico è andato in fissa che vuole la cittadinanza a tutti i costi (non mi chiedere perchè), quindi resta li fino a che non ottiene quel foglio di carta...con relativo passaporto...

lui era andato li per rimanere... e secondo me ci rimarrà a vita...ma...

Note Positive:

1) Mondo del lavoro non stressante come il nostro, lui lavorava per Accenture Italia e era uno schiavo sottopagato...orari assurdi, richiamato perchè usciva alle 20 di sera....anche se non c'è nulla da fare, doveva rimanere dal cliente fino alle 21/22....da ingegnere percepiva uno stipendio da fame.
li in Australia alle 18 lo obbligano ad uscire, lo stipendio è stellare e l'avanzamento di carriera è stato fulmineo

2) citta (Melburne) a misura d'uomo, va al lavoro a piedi, non necessita di macchina perchè gli aerei costano due soldi e i mezzi pubblici vanno alla grande, taxi compresi che sono economici.
pensa che quando vuole andare in pista con la moto, con l'equivalente di 50 euro gli danno la pista, la tuta e una moto moderna per tutto il giorno....qui con 50 euro compri un turno di 30 minuti ed usi la tua moto.

Note negative:

1) distanza dall'Italia, 2 giorni per arrivare, due giorni per tornare, tagli di fatto tutti i ponti con l'italia, se hai emergenza di rientrare, torni a funerale fatto

2) il fuso orario enorme, crea una finestra temporale per le comunicazioni piccolissima

3) lo stile di vita è al limite dell'incompatibile con il nostro, alle 18 escono dall'ufficio e vanno in birreria ad ubriacarsi, il sabato e la domenica stessa cosa, alle feste idem...insomma...puro stile anglosassone, vivono il divertimento solo ed esclusivamente con gli alcolici in mano....lui è partito dall'italia anche per delusioni amorose...li voleva rifarsi una vita, ma proprio questo aspetto rende la cosa ardua.

ti assicuro che è un bel ragazzo ed anche ricco, ma quando conosce una ragazza, anche gnocca, deve fare i conti con le loro abitudini alcolemiche....

4) cibo, non c'è nulla di paragonabile al nostro cibo...anche prendendo prodotti spacciati per Italiani, ti ritrovi spesso con prodotti che ricordano solo il gusto italiano....lui si sogna spesso la pasta cacio e pepe, una bella bistecca ecc...ecc....

5) isolamento di fatto, la dogana australiana è tremenda...volevamo spedirgli dei prodotti iItaliani inscatolati (Pasta, caffè, formaggio sotto vuoto), ci siamo dovuti stoppare, perchè non solo in dogana vengono distrutti, ma lui rischia l'arresto, ogni volta che entra ed esce dall'Austalia, nonostante sia li già da 4-5 anni, gli fanno una specie di interrogatorio, perchè è andato via, perchè ritorna, il motivo del suo viaggio...ecc...ecc....

6) costo del viaggio andata ritorno elevatissimo, prima era pagato da Accenture Italia (lavorava in trasferta), ora che è Accenture Australia i viaggi se li paga


per concludere, secondo me ci sono posti molto più interessanti dove andare....io resterei in ambito Europeo....dove oltre agli innegabili vantaggi nello stile di vita e lavorativo, tieni cmq a portata di mano gli affetti in Italia (genitori, fratelli ecc...)

al limite se proprio dovessi allontanarmi, prenderei in considerazione il Canada e gli USA...

;)

e poi non si può festeggiare il natale a ferragosto!!!!

:D

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E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."


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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 12:41 
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No Cri,
in assoluto non è vero, anche se il mio accenno allo spostamento verso nuovi paesi del benessere lo sottintende, ci sono ruoli, qualifiche, settori, dove il lavoro non manca di sicuro (e mi pare di capire che è il nostro caso trattato).

Più che altro è che vedo tanti giovani che non accettano determinati lavori, ma che i genitori non solo a suo tempo hanno accettato, ma che ci campano tuttora e si stabilizzano in università con scopi che nulla hanno a che vedere con il mondo del lavoro.
Prendi per esempio il laureatificio delle Scienze della comunicazione oppure Scienze politiche (che andava benissimo all'epoca dei concorsi pubblici, ma ora...), ma anche studi fatti in Università di poco conto o con corsi improbabili......, 'nzomma tutte lauree che oggi non servono ad un piffero.
Quella che fa veramente paura è la disoccupazione giovanile, ma non so in percentuale quanto voluta, perchè c'è mamma e papà che provvedono, o dovuta.

Per chi esce dal mondo del lavoro la questione è più complicata, ma grosso modo è sempre stato così, solo che una volta il numero complessivo era irrisorio rispetto ad ora.


Per converso mi viene in mentre una grande azienda con sede a Ravenna che chiedeva 200 saldatori, ma che si presentò solo un candidato, oppure Il Consorzio del noto formaggio che cerca lavoratori e deve assumere indiani perchè i "nostrani" non vogliono lavorare sul ciclo della settimana intero........

Più in generale è proprio la sensazione dell'attuale impotenza e la comunicazione volta sempre al negativo (il ridere sopra accennato) che fornisce una visione sempre catastrofica.
Guarda qui (il grafico)

http://goofynomics.blogspot.it/2013/07/ ... talia.html

Incredibile, ma vero, negl'anni dell'edonismo più sfrenato eravamo agli stessi punti percentuali, certamente poi ridotto perchè "drogato" da quel debito pubblico di cui giustamente @giancarlo cita, ma non se ne parlava o quasi.

Credo che per l'Italia un tasso poco oltre il 10% (che reale è meno per via del lavoro in nero soprattutto più marcato in certe zone dello stivale) sia normale.
Quello che non è normale sono i prepensionamenti e la disoccupazione al 40% giovanile, qui c'è la vera piaga.

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 13:00 
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Rispondo un pò a tutti...
...Allora, partiamo piano, io ho 28 anni, sono laureato ho vissuto per un periodo negli Stati Uniti causa studio ed ho un lavoro a tempo indeterminato pagato decentemente, con possibilità di carriera considerato che sono il secondo in linea di comando (per quanto riguarda la parte produzione di una buona azienda) molto allettanti a livello.
Il problema è che il mio lavoro sta assorbendo la mia vita... io mi alzo vado al lavoro, torno dal lavoro mangio vado a letto, mi alzo e così via...
Lo stress che causa un lavoro 6 giorni su sette sta diventando duro da sopportare...in più lo stramaledetto telefono aziendale non ti fa mai staccare la testa dal lavoro...
...al momento la mia intenzione è quella di riuscire a trovare una sistemazione in Svizzera, dato che siamo vicini territorialmente, e visto che il trattamento economico è completamente diverso... spero di riuscirci nel breve...
...per il resto il problema principale secondo me è lo stress, perchè il lavoro mi piace, ma sono sempre sotto fortissime pressioni interne e da parte dei nostri clienti... il tutto condito dall'incompetenza di alcuni a me vicini o a me sottoposti...
per sdrammatizzare potrei dire che un lauto aumento di stipendio e un paio di settimane di ferie possono (spero) far sistemare tutto... :verylol:

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 13:51 
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valelura ha scritto:
Rispondo un pò a tutti...
...Allora, partiamo piano, io ho 28 anni, sono laureato ho vissuto per un periodo negli Stati Uniti causa studio ed ho un lavoro a tempo indeterminato pagato decentemente, con possibilità di carriera considerato che sono il secondo in linea di comando (per quanto riguarda la parte produzione di una buona azienda) molto allettanti a livello.
Il problema è che il mio lavoro sta assorbendo la mia vita... io mi alzo vado al lavoro, torno dal lavoro mangio vado a letto, mi alzo e così via...
Lo stress che causa un lavoro 6 giorni su sette sta diventando duro da sopportare...in più lo stramaledetto telefono aziendale non ti fa mai staccare la testa dal lavoro...
...al momento la mia intenzione è quella di riuscire a trovare una sistemazione in Svizzera, dato che siamo vicini territorialmente, e visto che il trattamento economico è completamente diverso... spero di riuscirci nel breve...
...per il resto il problema principale secondo me è lo stress, perchè il lavoro mi piace, ma sono sempre sotto fortissime pressioni interne e da parte dei nostri clienti... il tutto condito dall'incompetenza di alcuni a me vicini o a me sottoposti...
per sdrammatizzare potrei dire che un lauto aumento di stipendio e un paio di settimane di ferie possono (spero) far sistemare tutto... :verylol:


Vale..... ENCULET :rotfl:

@Chicco. Le cose negative del tuo amico italiano sembrano i classichi provincialismi dell'italiano che lontano da mammà, pasta e parmigiano va in crisi.... ;-)

Sul fatto che nei paesi anglosassoni si beve di più è vero.... ok, si ma c'è comunque abbastanza gente che non lo fa. Io in Irlanda ne ho conosciuti tanti...

#WhatsYourLimit


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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 14:11 
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valelura ha scritto:
Rispondo un pò a tutti...
...Allora, partiamo piano, io ho 28 anni, sono laureato ho vissuto per un periodo negli Stati Uniti causa studio ed ho un lavoro a tempo indeterminato pagato decentemente, con possibilità di carriera considerato che sono il secondo in linea di comando (per quanto riguarda la parte produzione di una buona azienda) molto allettanti a livello.
Il problema è che il mio lavoro sta assorbendo la mia vita... io mi alzo vado al lavoro, torno dal lavoro mangio vado a letto, mi alzo e così via...
Lo stress che causa un lavoro 6 giorni su sette sta diventando duro da sopportare...in più lo stramaledetto telefono aziendale non ti fa mai staccare la testa dal lavoro...
...al momento la mia intenzione è quella di riuscire a trovare una sistemazione in Svizzera, dato che siamo vicini territorialmente, e visto che il trattamento economico è completamente diverso... spero di riuscirci nel breve...
...per il resto il problema principale secondo me è lo stress, perchè il lavoro mi piace, ma sono sempre sotto fortissime pressioni interne e da parte dei nostri clienti... il tutto condito dall'incompetenza di alcuni a me vicini o a me sottoposti...
per sdrammatizzare potrei dire che un lauto aumento di stipendio e un paio di settimane di ferie possono (spero) far sistemare tutto... :verylol:



Emmmmmmbè!

CVD (come volevasi dimostrare).
Mancherebbe ancora il dato famiglia.
Comunque, è logico rimanere dove sei. Meglio lo stress che far girare i pollici anche se lautamente pagato.
Poi, il mettersi alla prova quotidianamente è panacea di tutti i mali, altrimenti si cade in "pensieri cosmici" poco pratici, che possono portare a molteplici problemi.
A 28 anni sei ancora giovane per tirare le somme e pensare al prossimo futuro più rilassato, almeno per altri 10 anni.

La CH? Dire che stiano meglio di noi è un eufemismo (......). Al di là del prossimo referendum sul tetto stipendi dei manager (che non condivido minimamente, roba da vetero-paleocomunismo-reale), sicuramente per chi ha una retribuzione medio-alta è sicuramente un luogo ottimo, come per chi ha un lavoro (giusto...) in proprio.
Mentre con retribuzioni "comuni" anche lì non è propriamente l'Eldorado, anche se l'efficientismo elvetico è sempre fuori discussione.....
Certo, allo stato attuale, perchè anche lì, dopo gli ultimi trasferimenti di piccioli (leggasi il fuggi-fuggi), non so come potranno cavarsela in futuro.....

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 14:21 
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Situazione Familiare?
Molto semplice, vivró con i miei fino a Maggio/Giugno, nel frattempo stiamo sistemando casa con la mia morosa e pensiamo di andarci a vivere prima dell'estate... :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 14:45 
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Ri-stai lì ancor con più convinzione e prendi la vita così:

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano,
ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.
Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste,
difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia
neppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia, perchè l'unico fatto certo è che
senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno.

----> Erasmo Da Rotterdam

In soldoni....., vai fuori di capoccia (prendi esempio da uno come stoChicco) e
per logica..... stocastica....... camperai certamente meglio!

:D :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 14 novembre 2013, 15:07 
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per come la vedo io il nostro paese (minuscolo d'obbligo) è morto lavorativamente parlando (e anche non)

ecco anche se sono piccoli ai miei figli dico sempre che imparino bene l'inglese

sarà la loro chiave di volta per il mondo

se danno ascolto a me, appena possono vanno all'estero

mi piangerà il cuore, ma almeno posso sperare in un loro futuro che l'italia non può più dare

figlio di amici: 20 anni è andato ad Amsterdam, ha cominciato come cameriere, adesso lavora in una multinazionale

tasso di disoccupazione in Olanda: 0,1%

0,1%

Mirco

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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 15 novembre 2013, 0:31 
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Chicco32 ha scritto:
bisarz ha scritto:
@chicco: se posso chiedere, quali sono i contro dell'Australia? non ho esperienze dirette coma la tua ma ne ho sentito parlare bene dai soliti "amici di amici" a questo punto sono curioso....


5) isolamento di fatto, la dogana australiana è tremenda...volevamo spedirgli dei prodotti iItaliani inscatolati (Pasta, caffè, formaggio sotto vuoto), ci siamo dovuti stoppare, perchè non solo in dogana vengono distrutti, ma lui rischia l'arresto, ogni volta che entra ed esce dall'Austalia, nonostante sia li già da 4-5 anni, gli fanno una specie di interrogatorio, perchè è andato via, perchè ritorna, il motivo del suo viaggio...ecc...ecc....


:D



ed io che pensavo che Airport Security fosse una montatura !!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: R: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 15 novembre 2013, 0:47 
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LUCA SCI ha scritto:
Chicco32 ha scritto:
bisarz ha scritto:
@chicco: se posso chiedere, quali sono i contro dell'Australia? non ho esperienze dirette coma la tua ma ne ho sentito parlare bene dai soliti "amici di amici" a questo punto sono curioso....


5) isolamento di fatto, la dogana australiana è tremenda...volevamo spedirgli dei prodotti iItaliani inscatolati (Pasta, caffè, formaggio sotto vuoto), ci siamo dovuti stoppare, perchè non solo in dogana vengono distrutti, ma lui rischia l'arresto, ogni volta che entra ed esce dall'Austalia, nonostante sia li già da 4-5 anni, gli fanno una specie di interrogatorio, perchè è andato via, perchè ritorna, il motivo del suo viaggio...ecc...ecc....


:D



ed io che pensavo che Airport Security fosse una montatura !!!!


Hahahahaha. ...esatto. ..conosci quel programma? È proprio così. ..sono degli psicopatici. ...

Pensa, lui stava con una ragazza russa che ha tentato di trasferirsi li,la prima volta che è andata con visto turistico , ha scritto una ca@@ata sui moduli delle dichiarazioni. .. bene... hanno indagato, l'hanno pizzicata e a tutte le successive richieste gli hanno detto pikke. .. :o

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E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."


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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 15 novembre 2013, 0:58 
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cristomir ha scritto:
Caro Robi...

il perchè non esiste più

nel 2013 in Italia il lavoro chi ce l'ha è meglio (MOLTO MEGLIO) se lo tenga stretto...

Ora provo a esporre il mio pensiero sottolineando che la sopracitata frase di CRISTOMIR è secondo me azzeccatissima e anzi oserei dire che è il succo !!!!
Non bisogna mai sputare sul piatto dove si mangia … MAI…. perché dovete capire che in qualsiasi lavoro ( dall'operaio come me sino al dirigente ) il dipendente "E' UN NUMERO" e i numeri possono essere cancellati quando si vuole ….basta solo che la mattina dopo il vs.capo si svegli pensando che la vs. posizione è inutile e in 4 secondi è finita . Non mi ricordo chi sia stato di voi a dire che fa' un lavoro che fa schifo e pure sottopagato …. ebbene non mi trova d'accordo e lo consiglio di non scrivere pensieri di questo genere su un forum ( pure se ristretto come questo ) e men che meno su FB …. come ho già visto fare da alcuni miei colleghi .
Chiaramente sfogarsi con persone fidate è un'altro discorso e ci può stare . Io in codeste situazioni ( purtroppo ) mi ci sono trovato più volte e grazie a Dio ne sono sempre venuto fuori ma non è così per tutti ….. i più si trovano in situazioni disperate al punto di fare gesti estremi come ben sapete …. e non so' neanche come spiegarli questi gesti perché sono convinto che se non ti ci trovi personalmente non si può capirli .
Poi se uno si trova in posizioni di prestigio grazie a papà e/o è proveniente da famiglia extraricca dove stà il problema .EVVIVA LA MERITOCRAZIA.
Se uno poi è talmente fortunato e/o di grandi capacità da potersi permettere di questi tempi di scegliere tra vari tipi di occupazioni è come diciamo in Romagna " uno SBORONE"
ma se uno di questi tempi rifiuta lavori che non gli piacciono ( e non sono pochi )campando alle spalle dei genitori è come diciamo in Romagna " uno SFIGATO".
Quello che vorrei farvi capire è che voi ( almeno i più di voi ) lavorano in ufficio oppure hanno un 'attività propria e non sanno la fortuna che hanno ( anche se è vero che ognuno si lamenta del suo brodo ) . Datemi retta a me …. tenetevi ben stretto il vostro lavoro che fuori c'è anche di peggio…. se poi per lavorare bisogna andare all' estero ….ebbene "CHE ESTERO SIA "….. sono scelte …..i Paesi vanno bene tutti …. bisogna però essere convinti di ciò che si lascia indietro . Scusate se sono andato un po' fuori dal seminario e comunque non voglio passare assolutamente per un tuttologo …. poi ( cosa che mi preme assolutamente ) non voglio che nessuno di voi si sia risentito per ciò che ho scritto …. è solo che a 50 anni suonati un pelo di esperienza ce l'ho e direi la stessa cosa al mio migliore amico … puramente a livello di consiglio.
VERAMENTE RAGAZZI … vi voglio bene a tutti e ho paura che questo mio pensiero virtuale venga frainteso … RIPETO … è un discorso generalizzato e non vuole essere frainteso .
:cuore: :cuore: :cuore: :cuore: :cuore:
ciao Gardo

"NON PUO' PIOVERE PER SEMPRE "




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 Oggetto del messaggio: Re: Lavoro...ma perchè??
MessaggioInviato: 15 novembre 2013, 9:04 
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Ciao,

Leggo con interesse questa discussione perchè come spesso accade in questo forum molti vi si possono immedesimare e quindi dare la propria chiave di lettura. Credo che la voglia di cambiare, di migliorare, di novità se vogliamo sia in tutti noi e credo che sia normale. A tutti penso sia capitato di pensare che era il momento di cambiare, che le cose non andavano come volevamo, che si poteva fare meglio etc etc. Bene, questo è buono.

Però se siamo seri, se siamo concreti, questo desiderio lo mettiamo in equazione (come dice Santo) da una parte quello che si lascia e dall'altra quello che si spera di trovare, da una parte i pro del lavoro che si lascia e dall'altra i contro, si immaginano delle linee di sviluppo, insomma si fa un'analisi seria.

A 20 anni si può fare un biglietto, saltare su un'aereo e sperare di imbroccarla. Man mano che passa il tempo si matura, si comincia a costruire qualcosa, e il cambiamento a questo punto deve diventare ben meditato. Si rischia di farsi male.

Scendendo più nel pratico, parlando di te, al momento non cambiarei. Hai una buona base, un lavoro che non è davvero male; soffri di stress come molti ma non è cambiando che potresti trovare la soluzione. Io cercherei di ricavarmi degli spazi, anche minimi, nel mio quotidiano che i permettano di conciliare lavoro e vita (nel termine più ampio di questa). Probabilmente da qualche parte qualcosa devi lasciare sul campo, può essere un'avanzamento di carriera, può essere un'aumento, può essere qualche malumore nei tuoi confronti da parte dei colleghi. Ma si tratta di decisioni solo tue, solo tu puoi sapere cosa sei disposto a fare o a sacrificare per riconquistare la tua vita.

Nel mio percorso lavorativo in passato questa scelta l'ho fatta, Ho lasciato qualcosa sapendo però che avrei conquistato altro. Ne è valsa la pena? Si. Se non lo avessi fatto non sarei quello che sono ora. Oddio forse sarebbe stato meglio, o forse peggio. Chi lo sa. Avessimo la sfera di cristallo...

Roby

“ Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in una serie di attimi, ognuno dei quali ha il valore di una intera esistenza. ”

(Eadweard Muybridge)


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4 luglio 2016, 13:19

santojonny Vedi ultimo messaggio

Non ci sono nuovi messaggi in questo argomento. Mi hanno comunicato il trasferimento del lavoro all'ESTERO

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Jack

29

1635

6 luglio 2012, 22:41

Ric69 Vedi ultimo messaggio

 


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