Ho avuto la fortuna di vederne passare tanti ma tanti, giovani, vecchi, affermati e sconosciuti. Sestriere e' stata ed e' una sede di gare importanti; coppa del mondo, finali di coppa, mondiali e olimpiadi. Ho la fortuna di avere casa a pochi chilometri e sono di casa. Ho visto passare i tipi come Girardelli e quelli come Maier.
Beh, sapete una roba? Quelli che lavoravano di piu' erano proprio quelli forti.

Una sera (per inciso, la sera prima della discesa libera dei mondiali '97) vedo uscire dall'albergo della nazionale italiana una gruppetto che va a correre (8 sotto zero, se non ricordo male); Ghedina nel gruppo. Ricordate vero? Quello che il talento ce l'ha solo lui, quello che fa la spaccata a Kitzbuhel, quello che sembra matto ma che va veloce come nessun altro; bene, proprio lui.
Io vado con la famiglia a fare la spesa, giretto per i negozi, birretta al pub, torno a prendere la macchina due (dico 2!!!) ore dopo e chi ti vedo tornare? Solo? Lui, il Ghedina. Quello che ha il talento. Chissa' perche' quegli altri che il talento non ce l'hanno, visto che devono compensare con qualche cosa d'altro, lo hanno mollato e sono gia' in albergo; chissa'.

Altra storia con Tomba, un altro accusato di non allenarsi perche', tanto, a lui non serve, lui ha il talento. Eppure alle 9 in punto era su a tracciare, alle 9:30 ha cominciato a fare giri fino a mezzogiorno (GS sulla pista da SL, mai visto una fare i solchi sul ghiaccio come quello la'), pranzo e poi io alle 5 vado in palestra a sgranchirmi un po' e chi ti trovo? Lui sudato come un cavallo che si faceva scoippiare i muscoli su una pressa; mi dicono che e' li' dalle 2 e quando io alle 6:30 me ne vado lui e' ancora li' a sfiancarsi il talento, ma da solo pero'. Quelli senza talento erano da un'altra parte (mai saputo dove).

Potrei raccontare di Bode di Herman Maier e di altri meno famosi ma sarebbe ripetitivo, tutti uguali quelli li'.

Come un mio vecchio allenatore saggio un giorno alla domanda di una ragazzino: "come si fa a diventare primo?", rispose "allenandosi di piu' del primo".
Ecco, quelli con il "talento" lo hanno capito. Agli altri rimane solo da commiserarsi credendo che quelli con il talento saranno comunque sempre piu' forti.

Credo che il punto sia proprio questo: il lavoro duro, alla fine, paga sempre, talento o non talento.....l'importante è capirlo !!!

Il talento non è un obbligo, ma un privilegio.
Ci sono decine di atleti di WC che sono stati "costruiti", attraverso dedizione e sacrifici.

Lascerei stare il discorso del talento perchè non certificabile a nessuna età, se non a carriera conclusa.
Un movimento, quando è "giusto", non vive aspettando il talento, ma con numeri cospicui di atleti "costruiti".



Perchè poi non ci sia una fucina di questi atleti è stato scritto precedentemente, riassumendo per sommi capi:
scarso impegno economico della federazione;
scarso impegno e fantasia nel reperire i fondi necessari;
costi a cui pochi genitori possono far fronte;
impreparazione a confronti più serrati ed elevati;
scarso interesse pubblicitario;
presunzione di taluni giovani atleti nel sentirsi già arrivati;
nullo ricambio generazionale;
materiale di prima scelta di difficile e costoso reperimento;
etc....





@Bill
No-no...... non intendevo scrivere che un Tomba non si allenava, tutt'altro.
Il mio è un riferimento caratteriale.
Poi lui era "fortunato", sì tracciava presto, si allenava eccome (tolti i due anni di buco quelli pre-Thoeni),
ma alle due era ancora in discoteca a far bisboccia ed il talento poi compensava certi "stravizi".......

Per Ghedina poi..... per anni allo Stelvio era nello stesso albergo di mio figlio e gli allenamenti in pista
iniziavano alle 6 o giù di lì, ma lui (loro tutti) già ore prime erano svegli come grilli per il riscaldamento.
Una vita di sacrifici (parliamo d'estivo...), ma che, almeno nel suo caso, sono stati ricompensati da
importanti affermazioni.
Il problema piuttosto è il 18enne che vince un paio di garette della "coppa del nonno" e si crede arrivato,
copiando comportamenti non propriamente d'atleta (ma questo in ogni sport), senza soffermarsi un attimo
che il campione vero può anche permetterselo......, mentre loro ne devono mangiare ancora di polenta.

Discussione estremamente interessante. Trovo che il sunto sia un pò tutto in questo post. Il talento va bene, ma deve essere alimentato e supportato dal lavoro duro. Altrimenti con il solo talento ci fai davvero poco.

Roby

Esattamente Roby...il talento da solo ti porta a vincere qualcosina ma per stare tra i grandi non basta...altrimenti non sei un grande ma solo uno che si illude di esserlo...

Ragazzi …. l'atleta costruito non arriverà mai all'eccellenza ….. neanche dopo tutto il lavoro , l' impegno , la serietà che volete . Saranno sempre dei buoni gregari e nulla più in grado al massimo di indovinare la giornata giusta
… magari ai mondiali ( è già successo e comunque non è poco ) . Il super campione invece ha comunque bisogno di prepararsi al meglio ma al contrario del buon atleta ha dalla sua una convinzione nei propri mezzi , una genialità che gli permette di improvvisare in ogni momento e magari un fisico evidentemente fatto apposta per quello sport che l'altro non avrà mai .
E' così anche nella vita … in tutti i campi …. c'è chi è molto portato a fare una qualsiasi cosa tanto da farlo in maniera naturalissima senza sforzo e chi per per cercare di fare la stessa cosa fa i salti mortali , ci prova in tutte le maniere …. ma otterrà si dei buoni risultati , ma non quelli .
Non c' entra niente con questa discussione ma io una specie di esempio ce l'ho in casa ; ho 2 figlie di 17 e 21 anni che nello studio hanno raggiunto risultati molto diversi .
La grande con tutto l'impegno che ci ha messo ( ve lo garantisco ) sui libri ha sempre dovuto lottare con sufficienze risicate e solo grazie al grandissimo impegno si è diplomata , la piccola mettendo anche lei un buon impegno ma certamente non paragonabile a quello messo dalla sorella difficilmente viene a casa con voti sotto il 9 . Non c'è niente da fare la piccola è molto portata per lo studio e in entrambi i casi si vedeva da quando erano piccole .
Ci sono qualità che uno ha già dentro di suo e che pochi hanno nello studio come nello sport . Ragazzi , io sono juventino ma …. anche se non mi è simpaticissimo …. Totti è il più grande giocatore Italiano che io abbia mai visto … non ce né per nessuno . Mi piacerebbe vedere a breve un Totti con gli sci .


ciaooo

Troppi paragoni calcistici.
Nel calcio il talento è molto importante. Un dribbling o la visione del gioco, non lo s'insegnano o uno l'ha oppure no.

Nello sci la tecnica ha un ruolo prevalente:
5% i materiali - 80% la tecnica - 15% il resto (tolto lo SL e soprattutto la DH dove conta molto anche la "testa")

Premesso che una certa dose di predisposizione ci vuole comunque, ma che non è il talento.
E' chiaro che un atleta ben addestrato, quindi con una tecnica altissima, sopperisce al talento.
E' altrettanto chiaro che uno talentuoso applica una tecnica in evoluzione ovvero propria e che alla fine incide su tutti gli altri atleti. Per questo si può giudicare il talento a fine carriera, proprio per quanto inciderà il suo "passaggio".

Prendiamo Tomba, all'inizio tutti a commentare che era arretrato, poi.........

Oppure i due citati, Hirscher e Ligety, il primo è certamente costruito, mentre il secondo è talento puro (chi non lo ricorda giovane in SL?).

Santuzzo , io non considero il talento esclusivamente proprietà tecnica …. per me talento vuol dire …. la tattica giusta al momento giusto …. la carica agonistica …. la freddezza nelle scelte …. la consapevolezza della propria forza …. il cuore …. e infine tecnica sopraffina . Questo è ciò che per me fà veramente la differenza . Non voglio cercare di fare paragoni col calcio perché mi verrebbe troppo facile avendolo praticato a buoni livelli per 20 anni ma lo si può fare con altri sport ad es. ( McEnroe - Sampras- nel tennis ) oppure ( Mohammed Alì - Ray Sugar Leonard - nella boxe ) e ancora ( Coppi nel ciclismo ) e tanti altri . Su dai … non mi dite che basta allenarsi tanto per essere come loro perché loro stessi erano lo status dell' eccellenza per cui non imitabili . Poi ci sono tanti bravissimi atleti che però fanno parte dei comuni mortali .
Io uno come Hirscher lo vedo come un fuoriclasse dello sci perché quello che ha vinto non è solo tecnica ma ….appunto l'insieme di tutte le qualità elencate sopra che lo completano senza se e senza ma .
A proposito posso chiamarti Santuzzo … amichevolmente … solo per oggi ….
Per me è come fare una chiaccherata dandoci del tu.

magari ne riparliamo a PMC


ciaoooo

Nessuno, oggi piu' di ieri, nasce Hirscher; proprio nessuno, nemmeno Hirscher.
Il talento e' una vuota espressione che ci tranquillizza perche' ci toglie la nostra responsabilita', non e' colpa nostra se c'e' uno unto dal Signore che sara' sempre uno con piu' talento di noi, con cui niente si puo' fare, e' un predestinato, vincerebbe anche senza allenarsi.
Non parlo del torneo del condominio, parlo di quelli davvero forti. Una tecnica come quella di Hirscher o Ligety la si impara e raffina in decenni e dopo decenni di allenamenti, infortuni, reabilitazioni, e ancora allenamenti il "talento" e' un espressione priva di ogni significato.

L'uinico talento che sono disposto a considerare e' quello di comprendere che il lavoro paga; quello e' l'unico fattore.
Ho fatto sport agonistico in 4 sport diversi di cui due a buon livello: atletica leggera, tennic, scherma e sci. E mai ho visto gente di talento che non si allenava raggiungere risultati; si' una gara all'anno fatta a palla che stupisce tutti e poi ... altri 12 mesi di nulla.
Citando un altro saggio (allenatore di tennis): "lavoro batte talento 10 a 0" - era uno che messo di fronte a uno di talento ma un po' svogliatello che si credeva forte, lo ha fatto pallleggiare un'ora, gli ha dato due dritte per migliorare il diritto, lo ha messo in partita con uno di quelli senza talento ma che con lui stava lavorando sodo per diventare bravo, osserva, inorrdisce perche' quello di talento al terzo dritto sbagliato di ancilidra e batte (non rompe) la racchetta per terra, lo raggiunge e gli dice che non permetta piu', quello sbaglia anocra due dritti, spara un "porca putt...", lo ferma e gli dice puo' accomodarsi fuori e che non si faccia piu' vedere.
Bene, sapete quel talentone dov'e' oggi? Nessuno lo sa, mai diventato forte, mai vinto nulla di importante.

Talento? Ai posteri l'ardua sentenza......



@Gardoso
Chiamami pure come ti pare meno Santuzzo un privilegio, permettimi, che concedevo (e concedo) al nostro "povero" Ciro.
San Giovanni, Tommaso (molto Tommaso....), Girolamo, Agostino, Luca, Marco, etc... chiamami come ti meglio aggrada, del resto io arrivo da qui....

Guardalo su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=z1Y03OwYKLQ

O come direbbe @Zazaz......... UELKAM BEK!!

Guardalo su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=SpATXr6pfHA

Si ,certo , scusami , mi è venuto così … forse un riflesso incondizionato dato dal fatto che anch'io purtroppo ho letto del vostro e " solo vostro " CIRO .
Però mi piace pensare che attraverso me CIRO abbia voluto farti uno scherzo ….sicuro che avresti risposto così …. per farsi due risate alle tue spalle


ciao CIRO E ciao SANTO



@Bill Tu parli di gente che crede di essere un fenomeno io parlo di gente che lo E' . Non è esattamente la stessa cosa . Quando ogni giorno in gara o in allenamento la gente da fuori si chiede …. Ma come fai a fare quello che hai fatto ? E hanno quelle facce tanto estasiate quanto incredule su cui c'è scritto " IO C'ERO " … beh sappi che sei sulla buona strada per diventare un VERO fenomeno …. anche se purtroppo non è così matematico che lo diventerai effettivamente . Di sicuro solo questi atleti diventeranno fuoriclasse ma non tutti …. anzi pochi …perché fuori c'è anche la tua vita , ci sono gli infortuni e tante altre cosette che possono metterti i bastoni tra le ruote . Ma le potenzialità ci sono tutte …. ci vuole anche molta fortuna . Bill ,nessuno dice che un talento può vivere di prepotenza anche senza applicarsi più di tanto ma tu mi hai fatto l' esempio di un galletto … come dire … aria fritta . Qualcuno ha tirato fuori Tomba che per tanti non sciava correttamente perché arretrato . Ma cosa gli vai a dire o a insegnare a uno che quasi in tutte le gare ti rifilava vantaggi di quella portata ? Gli vuoi dire che non sà sciare ? L' ho visto scappare fuori da certe situazioni che altri per fare la stessa cosa sarebbero andati in mezzo agli abeti . Lui sciava in una maniera tutta sua e per lui parlano i risultati … come succede anche negli altri sport .

Faccio veramente fatica a spiegarvi bene le mie teorie ( che siete liberi di condividere o meno ) e mi piacerebbe fare con voi una chiacchierata

ciao Gardo

Ciro non è "nostro", ma un esempio per tutti quelli che vogliono bazzicare qui dentro.
La mia era ovviamente una battuta per ricordarlo ancora una volta di più....


Questione Tomba.
Lui inizialmente lo classificavano con un assetto arretrato ed il primo anno c'è chi si sbilanciò, nei critici, che era stato fortunato perchè le piste erano morbide a causa delle copiose nevicate (....)
Poi arrivò il duro e la teoria del razzo venne smontata in un nanosecondo....... Il divario aumentò.
Allora i critici coniarono il famoso termine "4 per 4" per spiegare (invero per NON) la sua tecnica che da lì iniziò a trasmettere a tutti (uomini WC compresi).
Oggi, proprio per questo, possiamo constatare, senza essere tifosi o pseudo critici, che avendo lasciato un segno tangibile nello sci (non solo italiota) si può ben dire che era un talento.
Ma senza allenamenti sarebbe ritornato nell'anonimato, infatti ritornò ad essere Tomba, solo dopo aver mollato veline e controveline, cinema, discoteche, etc... e per "riaggiustare il tiro" arrivò Thoeni (un vero atleta, un'altro vero talento).
Mi viene in mente la frase di un celebre film:
"Cosa hai fatto in tutti questi anni?" "Sono andato a letto presto la sera!"

Cos'è il talento? Il talento è Bode Miller che, dopo alcuni anni di "cazzeggio", scopre che ci sono le olimpiadi ed alla sua veneranda età (per questo sport...) un giorno si alza dal letto e dice <Vuoi vedere che se mi "alleno un po' seriamente" mi porto a casa qualche medaglia?>

Non fa una piega .

Anche il mio era un pensiero per fartelo ricordare una volta di più .

Ghedina? Tomba? Certo che credevano di essere fenomeni, al loro posto anche io lo crederei.

Spiace, ma in realta', l'unica cosa che possiamo dire e' che e' ricomparso e' ha fatto subito dei risultati. Nessuno sa cosa abbia fatto per un anno e presumere il "cazzaggio" obbedisce soltanto alla nostra voglia di favole rassicuranti.
Se uno cazzeggia non regge 90 curve (45 per manche) all'80% dello sforzo massimale, nessuno puo' - per il semplice motivo che se non si allena il suo 80% potra' assomigliare al mio e con il mio 80% in coppa del mondo non si va - per il semplice motivo che farlo 90 volte in un giorno sfianca un cavallo e con il cazzeggio ne reggi 15, non 90.

Poi sfatiamo sto mito della sua tecnica (che contribuisce un sacco al concetto di talento, che lui non ha nessun interesse a confutare, fa un casino comodo ); avete mai visto degli slow motion? Pare Hirscher!
Tutti e due "sembrano arretrati", tutti e due paiono sempre sul punto di prendere un'imbarcata e ribaltarsi, eppure mai succede; perche? Guardate gamba esterna e caviglie: l'esterno sempre ben disteso e le caviglie sempre ben chiuse, SEMPRE, in qualunque situazione di velocita', visibilita', raggio di curva, SEMPRE.
Certo Bode e' disordinato di braccia, oscilla col busto e tira la testa verso merenda - provate a guardare solo le gambe e gli sci: uguale a Hirscher!

Per farlo ci vuole forza, tempismo di curva, sensibilita'; tutte cose che si allenano in milioni di discese.