PUNTATA N°4
e siamo a domenica mattina.
Si sale come sempre in ghiacciao ma questa volta gli zaini vengono legati tutti tra di loro creando una sorta di piramide.
La cameriera del bar anche questa mattina si è svegliata con il sorriso stampato su quella sua faccia da .... gran simpaticona.
Decido allora di entrare al bar. Le mi vede e io la illudo per qualche istante di fare la coda. Le mi segue con la coda dell'occhio e quando si gira per fare quel buonissimo caffè che chiamano "espresso ristretto" (sembra di bere un boiler di 90 litri di acqua calda sporcata appena appena di caffè), mi giro e esco di corsa. Dall'angolino della finestra la osservo e lei è li che mi cerca. Con le mani si tira su sul bancone per vedere se fossi nascosto sotto. Poi si gira verso la finestra e io mettendomi davanti a lei le faccio: gne gne gne nee ....
Ci rimane male ... ben gli sta !
Cominciamo a sciare che è meglio ...
Personalmente ho fatto 5 giorni a patire un dolore della madonna ai piedi causa Scarpette nuove e plantari.
Il primo giorno dopo un'ora, ho tolto i plantari e ho sciato per il resto del tempo senza.
La situazione è migliorata ma alle 11:00 ho cominciato poi ad avere le visioni perchè il dolore è tornava regolarmente.
Purtroppo tra le ancorine (lunghissime) a cui non sono più abituato e il tempo passato in piedi ad ascoltare gl iinsegnamenti dei Tagliabue, i piedi, anche senza plantari mi facevano un male cane.
Gli esercizi che Normann ci ha fatto fare sono stati utilissimi (ma vaaaa? non avevo dubbi).
Quello che più mi ha sorpreso è stato quando ci ha fatti scendere senza bastoncini con le mani sui fianchi. Non ho ancora ben capito il perchè, ma mi sentivo centrale, alto di culo e con un controllo maggiore degli sci. Mi fa fatto trovare un'ottima posizione per le mie personali sensazioni.
Fine della giornata sciistica.
Si torna in albergo. Si mangia di fretta perchè alle 14:00 scatta il Gp di F1 e uno sportivo come me (ihihi) deve essere davanti alla tele a guardarlo, seduto in poltrona. Giro di allineamento e io sono ancora al secondo piatto. Piglio la bistecca, l'arrotolo e la ficco giù per la gola bevendoci dietro un bicchiere d'acqua mentre vado sul divano della saletta.
Arriva Mark e dice: <<alle 15:00 tutti di fuori che si va a fare raffting>>
Con ancora la bistecca sul pomo d'Adamo e dei pezzi grossi come noci conficcati negli interstizi dei denti gli dico:
<<Mmma commme, camzo ma il graMpreMio fiMise alle trem e mezzam>>
Lui minacciando di rigarmi la macchina, di storpiarmi il cane, di farmi scendere a piedi e soprattutto dicendomi che l'indomani sarebbe toccato a me andare al bar del ghiacciaio a ordinare caffè per tutti mi fa acconsentire in merito all'orario del raffting e mi fa fare un salto di gioia insperato che mi nasce proprio dal profondo...
Ore 15:00 arrivano deu ceffi dall'altro albergo. Ceffi si fa per dire in maniera bonaria. Due tipi .. Anche simapatici. Due italiani che a quanto ho capito lavorano e fanno forse un pò da accompagnatori, animatori ... bah ...
Prendiamo la cabinovia e scendiamo a Venost.
Li ci aspetta l'Alain Prost dei L2A. Un Franco Marocchino, Franco di nome e Marocchino di cognome che guida il pullmino che ci porterà al torrente.
Da Mark veniamo a sapere che 15 gg prima si era ribaltato con il pullmino e con tutti i passeggeri al seguito.
La scusa è buona per terrorizzare un pò la Paolina che cogliendo l'occasione al volo ha abbandonato Alexander e si è venuta a sedere vicino a me in fondo al pullmino e mi stava stringendo stretto mentre Alexander teneva già la mano sul freno a mano in caso di ribaltamento fungendo da ESP umano (Eccomi Sempre Pronto).
Incredibilmente arriviamo sani e salvi al torrente.
Alain Prost scende dal pullmino, entra in una baracca e si siede mentre noi dall'altra parte del bancone lo osserviamo. Tira fuori i fogli, le penne e ci fa firmare le liberatorie.
Cioè prima fa l'autista, ora sta alla reception... il dubbio sorge un pò a tutti ... non farà mica pure l'istruttore di raffting nèèè?
Sembrano i viaggi "Della speranza" come nei film comici dove c'è uno solo che fa tutto ... Ussignur ..
E invece no.
Dopo aver firmato ci dirigiamo ai gommoni. Ho temuto di incontrare pure degli albanesi che come si sa, vengono spesso da queste parti per allenarsi nel loro sport nazionale, l'attraversata col gommone dello stretto di Bari ...
E invece no.
Il primo istruttore che vediamo è un francese. Deve essersi appena sparato 14 Red Bull per via endovenosa mista a 6 bozze di Campari (il Magister deve essere ben conosciuto anche qui). Ha due occhi (per fortuna solo due) fuori dalla testa e ti guarda come un matto pronto a darti una spinta per farti cadere fuori dal gommone apposta.
E poi arriva un grande attore ... Uno degli interpreti del film "Il pianeta delle scimmie". Scelto appositamentente perchè la troup avrebbe risparmiato un sacco di tempo in quanto non c'era bisogno di truccarlo dato che è la testimonianza umana che l'uomo discende dalle scimmie (anche se non si sa come abbia fatto a salirci).
Questo è molto più tranquillo ... Che culo !
Ci fa vestire, indossare il casco, il giubbino e poi ci fa fare le prove a secco sui gommoni ...
Quando ci spiega SICUREEEZzzzz è un tripudio di risate ....
Il DOC propone per lui una risonanza magnetica con doppio metodo di contrasto... Ma alla fine ritiene pure lui che sia alcuanto difficile riuscire a scoprire l'esatta dimensione e posizione dell'unico neurone che gli gira per la testa rimbalzando come una pallina di gomma impazzita. Se ipotizza solo la presenza al pari dell'orbita di un elettrone attorno all'atomo.
Lo avete visto poi nel video postato da Mammut ...
Siamo pronti a scendere in acqua.
Prendiamo i due gommoni e facciamo qui 60-80 metri di una piccola salita per metterliin acqua.
Sulla stradina vengo colpito dal neurone del tizio che deve essergli scappato da un'orecchio e mentre stiamo camminando con il gommone per le maniglie, impazzito grido sicurezzz!!! e mi getto all'interno del gommone spiccando un tuffo di testa.
Mark mi segue. Il neurone impazzito ha colpito pure lui.
Una breve attesa di quanche minuto e arriva pure Bernard, ovvero il nostro istruttore, quello del gommone 2 intitolato... trattasi del Titanic.
Il gommone 1 scende in acqua e parte.
Tocca a noi.
Entro con i piedi in acqua. E' di un gelido della madonna. La pelle sulla faccia mi si tira (solo quella
), gli occhi cominciano a uscire dalle orbite. Avevo impratica la stessa faccia del primo istruttore incontrato....
Non riesco a parlare dal freddo e il labbro superiore comincia a pulsare a 120 battute al minuto.
Saliamo sul gommonide. Mark a prua sulla sinistra e io sulla destra. Al centro invece Alberto, Mammut, Paolo de Roma, Paolina e Alexander.
A poppa Bernard Del Torrent.
Mark ci tiene ancorati con una corda alle rocce. Via si parte....
<<Sinistra Avanti!>> e facciamo 4 metri
<<Stop!>> e ci lasciamo trascianare
<<Destra avanti>> ... e qui mi sorge un dubbio .. sarà mica strabico ..?
In 10 metri veniamo trascianti dalla corrento in quel punto molto forte e andaimo a finire dritti contro la roccia più grossa sul lato sinistro del torrente.
L'urto è abbastanza forte. Urtiamo con la prua e la parte posteriore si alza. Mammut viene sbalzato in acqua con un volo planato di alcuni metri.
Per l'occasione da Roma si era portato la nuova videocamera Panasonic subaquea e ha preso al volo la scusa per provarla in anteprima ...
Barcolliamo tutti ma riusciamo a stare su.
Mentre una trentina di pirla sulla costa destra (d'ove c'era il Centro Raffting) ci applaudono e ci incitano. Tra l'altro anche una famiglia di mostri a cui avevavo scattato qualche foto, ma pure la pellicola si era talmente "impressionata" che ha chiuso gli occhi pure lei ed è uscito tutto nero...
Bernard lancia un timido <<Sicurezz!>>
Ma va a da via i ciap brutto sguercio !
Perso Ruffini (Mammut) riusciamo a lasciare quella roccia sulla quale ormai erava atterrati con tutto il gommone e ci indirizziamo proprio sotto i trenta pirla che continuano a batterci le mani mentre il gommone 1 è già 200 metri più giù lungole rapide e sembra una barca di carta in una vasca da bagno tanto va giù traquillo ...
Da sinistra alla sponda destra del torrente... un'altra rapida.
Io essendo a prua grido:
<<Occhio!!!>>
Bernard del Torrent non capisce con quale dei suoi occhi sguerci guardare. Gli altri invece guardano con tutti e due gli occhi sbarrati.
Ci siamo dentro e scorgo Mammut trascianato dalla corrente che ci fa ciao con la manina destra, quella buona. Con la sinistra, quella cattiva, si toccava i maroni.
Il gommone prima ci va dentro, poi salta e con un tempismo degno di un difensore che mette in fuorigioco l'attaccante Bernard grida:
<<SICUREZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ>>
Paolo de Roma è in avvitamento doppio in aria.
Alexander è ormai in acqua ma per tutto l'amore che vuole a Paola, l'afferra per una mano e vuole trascinare pure lei in questa tragica fine. Lei si divincola e lo molla lasciandolo cadere nell'acqua gelida ... lonato dal suo cuore ...
Alberto pure lui vola fuori e non so come viene ripescato a tempo zero da Bernard che lo afferra con due mani per il casco e Alberto grida:
<<Molemmmmmmmmmmmm Molemmmmmmmmmmm>>
traduzione
<<Mollamiiiii Mollamiiii>>
Mark intanto va a dare un'occhiata di schiena sott'acqua...
Gli allungo la mano e lo aiuto a tirarsi su.
Paola fa ciao ad Alexander che si allontana all'orizzonte (nel film Titanic mi ricordavo scende ben più romantiche).
Bernard non molla la presa e Alberto si ritrova a fare trazioni alla colonna vertebrale gratuite nell'acqua gelida mentre quello continua a tirarlo per il casco e lui grida:
<<Ensiminit, molemmmmmmmmm, molemmm>>
traduzione:
<<Rincitrullito mollami>>
Alberto si ritrova con gli occhiali storti sul viso, il cinturino del casco che ormai lo stava soffocando. Avrebbe preferito morire annegato ....
Ma Mark si ricorda che deve sposare sua figlia e aiuta Bernard a tirarlo su.
I trenta pirla, anche loro cercano di pigliarci e gridano...
<<Noi siamo asciutti e voi no...>>
Ci pigliavano si, ma per il culo peròòòòòò !!!
Il gommone fortunatamente si era poi fermato su due rocce.
Quindi breve sintesi.
50 metri di discesa e da 8 che eravamo sul gommone siamo rimasti su in 4.
Alberto risale. E dopo un tempo indefinito durato alcuni istanti dove abbiamo ripreso fiato e energia oltre che a esserci calmati.
Mark mi dice:
<<Morfy ma raccomande, mola mia!>>
Si riparte. Sulla sponda, sulle rocce c'erano Alexander, Mammut e Paolo che ci guardano passare a una velocità prossima ai 60 km/h e Bernard gli grida:
<<Tuffa tuffa !!>>
Il gesto dell'ombrello esce spontaneo e pure un bel <<Ma va a cagare!>>
Scediamo di un centianaio di metri e ci fermiamo in un rientro dove la corrente è più debole. Dopo alcuni minuti arrivano tutti e l'equipaggio è nuovamente al completo tra mille risate e parecchie scariche di adrenalina ..
Bernard dice: <<Grande equipaggio>>
... ma va a da via ......
Raggiungiamo gli altri che nel frattempo cominciavano a temere il peggio non vedendoci arrivare, anzi, vedendo arrivare solo un paio di pagaie che ormai avranno raggiunto la Corsica ...
E li effettuaiamo una gara di canottoggio. Pappiniello di Capua per l'occasione era Bernard ...
<<Tutti avanti>>
<<Destra indietro>>
<<Sinistra avanti>>
<<Stop!>>
un paio di volte la pagaia in faccia l'ha evitata proprio per un soffio...
Arriviamo ad una cascata. Parcheggiamo i gommoni mettendo il disco orario e scendiamo a piedi per andare a piedi fino li.
Un pò di riprese che vedrete e si riparte per l'ultimo pezzo ...
Ora tutto tranquillo ..
Si arriva a destinazione, si ricaricano i gommoni sul carrello del pullmino e Alain Prost ci riporta alla partenza.
Questo era il livello 1 di difficoltà di discesa ...
Qualcuno, io compreso suggerisce l'indomani di provare il livello 2 ma non essendoci Bernard che aveva giusto un appuntamento con l'oculista,rinunciamo e decidiamo che proveremo la discesa con le mountain bike ...
Ritorniamo a Venost e prendiamo la cabinovia per la salita a L2A.
Arrivati alla stazione a monte le porte della cabinovia si aprono.
Scendo per primo, poi Mark, Ruffini ecc ...
Mi giro e vedo la cabina che si inclina proprio mentre un'altro di noi sta scendendo.
Con la parte anteriore si è incastrata e mentre le corde tirano si porta fino a 45° gradi, poi salta di colpo. Esce dalle guide e si riposiziona orizzontale. Esce per ultimo Lorenzo che lancia un'esclamazione qui non ripropponibile...
Scoppiamo in altre risate increduli da quello che abbiamo visto.
Cabinovia bloccata, incastrata.
Noi ci indirizziamo a piedi verso l'albergo ridendocela.
Sulla cabino dietro la nostra erano rimasti Alberto e Lesgarbi a penzolare e dondolare a 30 metri di altezza e dietro ancora c'era Mooelg e Fill con le Mountain bike a bestemiare.
Dopo veniti minuti e una cabina distrutta la cabinovia riparte mentre noi siamo a farci una birra al bar della piscina dell'albergo ....
SICUREEEEEEEEEEEZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ