direi che è un caso estremo,
ma se uno,
per caso, si fosse trovato da quelle parti proprio in quel particolare istante...
Pala, arva, sonda e santino nella tasca della giubba.
Mettici anche un bel manettino da tirare
e un cero se per caso va bene.
Il testo sotto lo scrivevo un anno fa, è sempre d'attualità e lo sarà finche ci saranno le montagne e la neve le imbiancherà
La tua condizione è di nuovo quella di SLAVE, nuovamente schiavo, schiavo della montagna e dei suoi capricci, schiavo della neve e delle sue mille provocazioni.
Presta sempre molta attenzione, questa è una neve diversa da quella addomesticata che trovi sulle piste, questa è selvaggia, capricciosa, indomata e indomabile; ci puoi convivere, ma non puoi vivere contro di lei, non puoi cercare di cambiarla, tantomeno puoi vivere al suo posto.
E’ arrivata con la tormenta, con la bufera, scaraventata dal vento contro le pareti della montagna, sbattuta e frullata tra picchi e canali.
E poi te la ritrovi leggera, soffice, invitante sul pendio che ti sta di fronte: non illuderti, è lei la regina dell’incostanza!
La neve ha comunque una sua sottile forma di ospitalità,
comportati da invitato modello, educato, silenzioso e rispettoso,
non ne approfittare mai.
Approcciati con umiltà, c’è sempre da imparare con la neve e
con la montagna perché, sempre e comunque, sono più forti di tutti noi.
Non c’è niente da fare.
Vai sul ciglio egli disse.
Ho paura, rispose.
Vieni sul ciglio egli ripete'.
Venne ed egli lo spinse...
....ed essi volarono
magister