puoi avere tutti gli zainetti di questo mondo completi di pala e sonda e arva, ma se non sai dove portare i tuoi doppia punta rimani un freerider del cavolo.
E allora ti arrabatti nei territori che stanno a quattro metri dalla pista illudendoti di essere un freerider.
Siamo in quel di santa caterina alla ricerca di un vero
local che ci sappia portare dove solo lui sa, lontano da tutto e da tutti, in quel paradiso bianco che intravvediamo oltre la seggiovia che dalla Valle dell'Alpe sale verso la Cresta Sobretta (mt. 2545 - 2887).
Ci mettiamo sulle tracce della erika che un po'
local lo è di certo, nonché frequentatrice estiva del nostro forum.
la raggiungiamo proprio di fronte a una di quelle montagne che fanno arrapare il nostro ice e li la immortalo in compagnia di quel bell'uomo del ranier ovviamente in versione super
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La giovinotta però ci rimbalza in quattro e quattro otto facendoci capire che a due vecchi bavosi come noi preferisce i suoi "bocia".
E poi forse quei posti che noi cerchiamo non li conosce ancora bene anche se il suo babbo
(vero local) gli avrà pur mostrato qualcosa.
Manco li conosce un buon frequentatore del forumo che fotografiamo sulla telecabina mentre risaliamo su al sobretta
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La mia macchinetta che a sua volta vorrebbe essere una vera freeeride si rifiuta di fare una fotografia al chiuso e se ne esce con un qualcosa di comunque carino che non mostra il nostro uomo, ma i suoi sci li mostra eccome.
Lui
local non lo è di certo, anche se a bormio e a santa ci bazzica di brutto, ma solo e rigorosamente sulle piste, viso che appena appoggia i suoi sci fuori dalla pista si cappotta senza mezze misure.
Vi do un unteriore indizio sull'identità dell'uomo mascherato dicendovi che lui a livigno ci va solo per fare benzina.
Rimane con noi il giovinotto che spesso (?) si accompagna con la erika e che ho incontrato anche in quel di asola.
Ai piedi un magnifico 150rd giallo accompagnato aun pregiato XRC 1200 e questo già lo colloca tra le persone simpatiche.
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Lui
local non lo è di certo, ma qualcosa sa, quantomeno quello che sta davanti alla punta dei suoi sci.
Lo seguo speranzoso e qualcosa di buono salta fuori.
Ecco per esempio la valle che ci potrebbe portare in valtellina, ma ci vorrebbe poi una macchina parcheggiata giù a valle...
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prendiamo quindi a sinistra per ritornare alla strada del gavia che poi ci riporta a santa.
Di fronte questa e altre meraviglie
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di nuovo la macchinetta che fa le bizze, ma la posto lo stesso
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Al parcheggio ritrovo super ranier che ha depositato i suoi speed wc e si è messo ai piedi il monster 102.
Il mauri ci abbandona e lo ritroveremo solo più tardi al bar dove sembra essere di casa.
Nel frattempo ci raggiunge il german con il suo john 94 (quello che avevo ai piedi su al test) e sembriamo tre veri freerider.
ma la verità è che non sappiamo dove esattamente mettere le punte dei nostri sci e non ci rimane che continuare la ricerca di un vero
local
ma la fortuna aiuta gli audaci e ci imbattiamo nelle tracce di un vero freerider, uno che su queste nevi ci corre giorno e notte e da quando è nato, senza interruzzione alcuna.
Per lui siamo dei veri polli in quanto ce ne andiamo in giro ancora con dei doppia punta quando lui da sempre di punte ne ha quattro...
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eccolo mentre ancora timido ci indica la strada
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lui i canalini li conosce proprio tutti ed è un piacere seguirlo e conoscere la montagna come solo lui sa
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e mentre lui i canali ce li indica salendo noi li imbocchiamo al giro dopo partendo dall'alto
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Grazie,
unico grande vero local
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Vai sul ciglio egli disse.
Ho paura, rispose.
Vieni sul ciglio egli ripete'.
Venne ed egli lo spinse...
....ed essi volarono
magister
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UN SABATO MATTINA IN QUEL DI ASOLA...
