super ranier ha ben spiegato il mio ingresso nel canale:
due curve assolutamente circospette.
le altre che seguono lo sono ancora di più:
a sinistra il canale è più sicuro in quanto spazzato dal vento,
ma il terreno è anche particolarmente duro,
ripido quanto basta e con delle roccette che se scivoli può essere
...che ti strappino le braghe.
e allora giri e in mezzo al canale la pendenza è più dolce,
ma anche il terreno è più morbido e non è un vantaggio
in quanto trattasi di neve riportata dal vento e altamente instabile.
e allora si torna a sinistra.
Ad ogni curva mi giro verso l'alto per verificare se qualcosa mi segue.
E così me ne scendo con estrema attenzione cercando di mettere gli sci
nei posticini che mi appaiono più fidati.
Sono spesso però dove non mi piace stare,
ed ecco finalmente davanti a me la classica crepa che si apre.
E DUEHo un'esperienza alle spalle che mi direbbe di saltarla direttamente e di scendere più veloce di lei,
ma il canale è ancora lungo e il terreno particolarmente incasinato per fare velocità e uscirsene
felici e contenti.
Giro a sinistra con l'occhio verso monte: niente in movimento, da questa parte tutto bello fermo.
Duro è duro, ripido è ripido, roccette quanto basta,
ma perlomeno da questa parte non si muove un grammo di neve
sosta tecnica per verificare che tutto torni tranquillo,
retromarcia a scaletta perché non me la sento di curvare
e poi giù "tranquillo" perché il terreno è "in parte bonificato".
uno alla volta scendono anche gli altri senza ulteriori problemi.
Super ranier usa una tecnica tutta sua:
butta il cuore al di là dell'ostacolo e poi lo segue.
Sono parole sue.
qualche curva per raggiungere il suo cuore ed eccolo arrivare felice come un puledro di razza che ha saltato
l'ultimo ostacolo e che ora se la batte verso le praterie dove pascolano le galline e dove crescono le cicorie.
e lo stile?
machissenefrega!!
anche cicci è felice come una pasqua, anzi come una pasquetta
per evidenziare come si presentava il terreno con selle d'asino scoperte
e pendii sottovento carichi di neve riportata
niente di meglio che un primo piano
si riparte con la solita tecnica:
guida che va verso un posto sicuro
(sella d'asino scoperta, larice, piano non esposto)
noi che lo seguiamo uno alla volta per non sovraccaricare il pendio
e seconda guida che chiude la combriccola.
Il primo trasferimento è pressoché perfetto.
per il secondo adesso è un pò tardi per parlarne...
Vai sul ciglio egli disse.
Ho paura, rispose.
Vieni sul ciglio egli ripete'.
Venne ed egli lo spinse...
....ed essi volarono
magister