Delle “visite”, quelle di gran moda in questa repubblica dove il loden la fa da padrone, di questo WE sapete già dalla cronaca e sapete degli esiti alquanto positivi, superiori alla media.
La voce girava già nelle giostre degl’impianti, un continuo passaparola: questa volta erano anche sciatori…… e lo scopo era quello di verificare la congruità contributiva in funzione degli stagionali, che sappiamo costosissimi gadget sportivi.
Sta di fatto che in molti, pur in possesso dello stagionale, son passati alla cassa per ritirare una tessera a punti al fine di occultare, a prescindere, il loro status!
Altri tiravano fuori attrezzature vecchie di anni, Voelk P20 e scarpe Dolomite Carving, per non parlare di tute intere (anni 80) in plastica colorata, molto simili, se non identici, ai sacchetti dell’attuale spazzatura differenziata!
E vogliamo parlare di quelli che sono andati di noleggio minimal, sfoderando una lingua semisconosciuta, semislava o giù di lì….., al posto della classica cadenza, trans-cispadana e prealpina……
Infischiandomene giro con il solito tesserino anef e attrezzato normalmente, un azzardo.
Entro nel barettino in quota per il solito cafferino e noto un certo stato d’agitazione, dentro e fuori. Il motivo era presto spiegato: due grigioverdi/gialli in borghese armati di carta, penna & calamaio verificavano l’andirivieni.
Veniva richiesto l’esibizione dello skipass e materiali ed in base a ciò anche il CF per verificare, seduta stante, la coerenza e congruità!
Se non rientranti nei loro algoritmi veniva ritirato lo skipass e rimandati all’attesa del verbale di contestazione. Una sorta di minimun tax da giornaliero……
Insomma…….., per molti che credevano d’avere dei top-top di gamma….. dai SUV agli SMU!
Esco dal baretto e trak……….. “favorisca lo skipass!”
In un nano-secondo balzo, lesto come una faina, sugli sci aggancio e con due veementi colpi di bastone parto verso la discesa non trascurando d’informare i nostri due di prendere pure il numero di terga (…..)
Forzo sin da subito in ampio raggio, ma quelli non demordendo e si lanciano nell’inseguimento.
Dentro di me son certo che non mi prenderanno mai, troppa la differenza… ma questi non mollano la presa. Arrivo alla fine di una discesa e scelgo di risalire pensando che mischiato alla gente non possono individuarmi………. , ma uno dei due, la lince, mi scorge mentre mi siedo sulla seggio.
Appena sceso dall’impianto decido d’uscire leggermente fuori pista per tagliare un pezzo e quando mi volto vedo che i due non demordono……
Mi lancio in un falsopiano, uno dove “testo” le velocità delle solette e devo dire che raggiungo una velocità impensabile, ma quando arrivo in fondo, leggermente risalente, scorgo due neri/rossi che additandomi iniziano ad inseguirmi pure loro.
Probabilmente erano stati allertati via radio dagli inseguitori.
Sta di fatto che mi ritrovo inseguito da quattro. Due+due e la Nora Orlandi questa volta non c’entra!
Svolto rapidamente verso una pista dove se non la conosci…. decolli.
In pratica ha un andamento molto ripido (ma sciabile) all’inizio, poi degrada con tre panettoni con considerevoli cambi di pendenza che aumentano la velocità (chiedere al Maggy ed a SPapero come si misura…… sigh!). Qui grazie alla conoscenza del luogo prendo un rassicurante vantaggio. Decido di rallentare nell’immettermi nella pista più lunga della località, certo che ormai ho un vantaggio di sicurezza.
Ma arrivato ad un bivio mi ritrovo nuovi inseguitori questa volta i verdonforesti……
Arrrrrrritanghete………. Mi lancio in una pista chiusa per poca neve con grosse chiazze di verde e dove il cortoraggio è d’obbligo.
Con questo gesto però non posso durare a lungo perché i piedi ed i quadricipiti mi esplodono….
Trovo un amico a bordo pista che mi saluta, non gli rispondo e quello me ce manna…..
Vabbbbbè poi capirà….
Esco dalla pista mi butto in una stradina jeppabile che sfocia in un’altra pista con un salto normalmente di pochi centimetri di dislivello, ma complice lo scarso innevamento è diventato più di un metro, un salto considerevole……. non considerato, alla fin fine pure sconsiderato!
L’atterraggio non è dei più morbidi ed il ginocchietto fetente me ce manna….. (e due!)
Vabbbbbè vado dopo a farmi una RMN…..
Dunque atterro bruscamente, la fine della pista è lì a poche decine di metri, penso di avere un buon margine per togliermi gli sci e dileguarmi.
Infatti arrivo al parterre e con rapida calma apparente procedo all’occultamento finale.
Prendo a piedi la discesina che porta al parcheggio ed ecco quello che non vorresti che ti capitasse proprio in un momento del genere: la gnokka!
Son due anni che punto sta gnokka (Samantha con l’acca aspirata…… non so se mi sono spiegato!), ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro……. sta di fatto che mai avevo avuto modo di “dialogare” in solitario.
Lei con uno smagliante sorriso ”Ciaooooo!!!!”. Io, più freddamente, “Ciao”.
Lei “Sai….. pensavo…… quand’è che usciamo a cena”
Eccallalà…….. mo che je dico!
Frettolosamente le spiego che l’idea è ottima, che se mi fornisce il suo numero tra dieci minuti la richiamo, perché ora ho un problemino urgente da risolvere…..
Nel dire ciò leggo nei suoi occhi chiaramente che ha capito che dovevo correre in bagno….. ce mancava solo questa…. ‘n altra figura de m…..
Manco faccio tempo a spiegarmi che dall’alto, dal parterre, sento un:
“Eccolo là!”. Era sempre la lince.
La muta di coppiette rapidamente si muove verso di me.
Faccio per fare un passo nella direzione opposta alla loro, ma……. due locali neri/solo neri mi bloccano.
Da dove razzo erano usciti questi nuovi due? Non ho più scampo, non avevo più gli sci ai piedi.
Nel frattempo giungono, a scaglioni, gli altri sei………
Mentre siamo lì, gli otto cominciano a confabulare e brevemente vengo accompagnato dai due+due+due+due verso la vettura dei nero/rossi che, aprendo il baule, mi mostrano la macchinetta dell’alcool test, del resto ero uscito dal baretto ed era logico aspettarselo.
Gli uomini mettono in funzione la macchinetta, si portano il tubetto alla bocca e nello stupore generale degli astanti, uno dopo l’altro……. si auto testano………..
Letta la stampata i loro visi si rischiaravano ed uno del gruppo a coppie rivolgendosi agl’altri solennemente sentenziava: ”Beh, allora è tutto vero, non siamo bevuti!”
Contemporaneamente le otto teste si girarono verso di me eeeeeeeeee………………
BUZ….. BUZ….. BUZ….. BUZ….. BUZ….. BUZ….. BUZ….. BUZ….. (fa la sveglia)
“Ahò………, ma te voj sveià!!!!” (fa la moglie!)
“Eccchechers…. Mai una volta che mi fai finire un sogno!” (rimando io)
Già, ma voi vorrete sapere degli sci………. altrimenti che ci fa questa postata in questo 3D!
Questi.
Ceduti da un amico in prestito d’uso perché troppo per lui, ho sciato qualche mattinata (anche da sveglio…..) e devo dire che sono proprio degl’ottimi sci.
Un po’ gnucchetti in entrata, ma forse perché avevano una preparazione piatta da gara, sembrano un po’ più lunghi di quello che poi sono, ma una volta riuscito a dargli l’avvio alla curva entrano molto rapidi e chiudono con un aumentare di velocità.
Vanno utilizzati con un po’ di forza (però ricordo la preparazione) e con un’andatura allegrotta, chi non riesce ad imprimerla (per voglia o tecnica) si ritrova uno sci che gira in molti più metri di quanto stampato. Ovviamente al netto di traversi delle code.
Molta la portanza in uscita della coda, soprattutto se si pendola avanti-indietro, ma mai veemente perchè sempre graduale, cioè allunga.
Nel corto raggio, anche se poco utilizzati, per mantenere il raggio si deve mettere in conto una bella forza applicata di controllo.
Diritto per diritto sono velocissimi, un po’ come tutte le suole degli ED che io ho provato.
Inutile parlare di stabilità perché qui ce ne da stufarsi…… anche nei cambi meno precisi loro trovano sempre l’angolo per rimanere ancorati. L’unica regola è quella d’esser sempre belli e decisi nei cambi. La medesima sensazione di quando provai brevemente i 188 r.27 (identica preparazione).
Ci sono sci che accettano una certa gradualità d’ingresso ed altri, tipo questi, che richiedono movimenti più rapidi.
Concludendo sci bello (ahimè non conosco la sua durezza), non proprio per tutti contrariamente ad altri FIS donna più malleabili e complice forse anche il tipo di preparazione racing, richiede anche una buona preparazione fisica, oltre chiaramente che tecnica.
Però….. anche se sciato un po’ di traverso non saltella rifiutando l’appoggio più “piatto” sul manto.