Altro giro altra bambolina……….
Dopo una rilassante sciata con il Chip (il nostro Davide neeeeee……..) domenica, come avevo promesso…….. ehm…… minacciato, rieccomi di ritorno con un altro set di sci provati. Provati, perché parlare di testati mi pare un filo esagerato, perchè non sono un tester, perché si parte sempre come fondamento soprattutto dalla mia soggettività, la quale è strettamente collegata alle mie capacità.
Stesse condizioni della precedente prova, con solo un po’ più di neve nuova che ha aumentato la presa di spigolo (e ricordando che le differenze sono, relativamente, minime, anche se nella “prosa” possono sembrar ingigantite) .
Gli sci di questo giro sono: Völkl RACETIGER GSWC/Fis 183 (r.23.00) Völkl RACETIGER GS SPEEWEALL 180 (r.18.60) ROSSIGNOL RADICAL WORLDCUP GS LIMITED 174 (r.18.50) BLOSSOM FLY UP 180 (r.18.00) BLOSSOM OVERLIMIT (gialli)/FIS 181 (r.23.00)
Partiamo con il Völkl RACETIGER GS SPEEWEALL 180 (= si vabbbé me il resto….) Facendo la premessa che personalmente sta …. Motion non la digerisco molto o per meglio dire non la sento come tutt'uno con lo sci, non mi piaceva prima (appena uscita), non mi piaceva sui Blizzard, non mi piace anche ora. Lo sci è sicuramente migliorato rispetto a quello (rosso e nero) di due/tre stagioni fa. L’evoluzione si percepisce a prima vista, ma non rimango completamente appagato. Nel corto raggio mi sembra un pelo ingombrante….. come dire un po’ macchinoso, non ha risposte secche, decise, precise. Per chi ha provato il TI 184 siamo in quell’ottica. Nel medio da il meglio di se. Il raggio teorico di 18.6 mt. è farlocco si accorcia notevolmente e senza grossi problemi ed anche se “strapazzato” lui asseconda bene gli anticipi prendendo correttamente i “nuovi” spigoli, senza indugi, anche al variare della conformazione del terreno. Diciamo che a bordo di questi sci e con questi raggi intermedi si ha la sensazione d’aver capito tutto della tecnica dello sci, perché fa un po’ tutto lui, in realtà allungando o accorciando non è proprio così…. Sufficiente anche il cambio di ritmo. Sul lungo diventa impreciso con le spatole (per me troppo generose) un pelo troppo “ballonzolanti”, in più sto….. motion non mi offre una immediata sensazione di positività. E’ come se ci mettesse un po’ di tempo prima di capire l’impulso dato. Alla fine scendo e penso che probabilmente non è un vero GS, ma una cosa intermedia che deve “solo” soddisfare un ampio ventaglio di clientela. Un prodotto "furbo" per la media utenza. Ma le mezze misure……..Se ci fosse Austin Power direbbe………. "Mai più moscion……."
ROSSIGNOL RADICAL WORLDCUP GS LIMITED GS Limited 174 (= nevrastenico!) Rossignolista dalla prima e quindi sapete dove bene dove mi batte il cuore. Ultimamente l’americano mi aveva scassato i cabassisi con i suoi modelli GS un po’ troppo Yankee e con scarsa propensione alla reattività. Non che non fossero modelli ben realizzati, ma ero “stretto” tra i modelli Fis con raggi abnormi e il 9X Over (il primo 80 centro) il quale era veramente più adatto ad Hulk che alla mia sciata, con il risultato d’avere uno sci, seppur presente, lento ed impacciato e, vista la mia scarsa preparazione fisica, stancante. Da allora dicono che sia cambiato….. Dicono....... perchè alla fin della fiera l'80, il prossimo anno sparirà.... Pensavo, con il ritorno made in France, che le cose tornassero alla normalità, quindi salutando positivamente l’arrivo dei nuovi Master ed il Limited, sci di questa prova. Ma…… Salgo faccio quattro-curve-quattro e mi viene spontaneo pensare che il progettista che l’ha realizzato in quei giorni stesse divorziando dalla moglie...... In sintesi due putrelle nevrotiche. Per dare l’idea assomigliano a dei Limoni di qualche anno fa. Inserimento, contrariamente alla consuetudine Rossy, a spallate, con conseguenti cambi decisissimi e la sensazione di viaggiare non su aste, ma su un perno posizionato proprio sotto i piedi. Certo veloci son veloci, infatti mi “trovo” solo nelle curve ampie, ben più dei 18 e rotti metri stampigliati, ma tutto a discapito della manovrabilità a tutto campo. Morale digerisce solo determinate andature veloci (ma molto veloci), mentre sotto è difficile tremendamente difficile, portarlo, appunto per quel “effetto perno”. Cambiare la preparazione? Mah! Può essere, comunque rimane sempre la rigidità torsionale monstre della spatola. Magari con i Master (come geometrie sono identici) che hanno l’attacco Axial e piastra, credo, del tutto simile ai WC le cose potrebbero solo che migliorare, ma non ho la controprova. E poi, concludendo, i costi……….. ben oltre i 1000 neuri. Cosa hanno di più di altri analoghi sci?
BLOSSOM FLY UP 180 (r.18.00) (= giochi preziosi) Azzurro (dell’anno passato), ma non è cambiato nulla. E’ il più giocattolone di tutti. Non ha particolari punte d’eccellenza, ma neanche grosse negatività. Volendo metter un po’ i punti sulle i direi che manca di sprint in uscita. La spatola è abbastanza rigida e richiede una certa pratica per deformarla, che genera una certa pigrizia (voluta?) nei cambi di marcia ed una certa idiosincrasia nei repentini cambi di pendenza che obbliga un po’ il dover eseguire il cambio prima della variazione del pendio. Nel corto raggio (quello vero……) diciamo che manca un po’ di coda per “scappar via”, però è talmente semplice da girare che le cose si compensano. I definitiva ritengo che sia estremamente valido a chi ha intenzione di migliorarsi step by step, con calma, solidificando per bene le basi, quindi ottimo, per intenderci, per sciatori almeno già oro base.
BLOSSOM OVERLIMIT/Fis (gialli) 181 (r.23.00) –durezza media- (= finto relax) Belli punto! Se si sale con l’idea d’aver un WC sotto i piedi dopo poche curve ci si deve ricredere. Facili al punto giusto nell’arco medio – lungo fa le cose che gli si chiede in pieno relax. Credo che se buttato dentro un tracciato si abbia la sensazione che tra una porta e l’altra si possa fumare pure una sigaretta. Fa apparire tutto come al rallentatore. Tanto è la sicurezza e la presenza che offre. Nel corto ci si deve impegnare un po’ di più perché qui il suo raggio effettivo (comunque sotto i 23 metri) porta ad una rigidità intrinseca dell’attrezzo che si traduce anche in un involontario allungamento in profondità della curva impostata. Però se po’ fa…… diciamo che una decina di sequenze, avendo gamba, vengono. Unica nota dolente è che si è rotto. Fortunatamente non a me, ma si è aperto (distacco della talloniera dalla piastra). Capita, anche nelle migliori famiglie……. Völkl RACETIGER GSWC/Fis 183–durezza penso hard- (= chiamatemi FS) Sci non da coppa-coppa (come i D2 181 precedenti), ma siamo vicini. I metri del raggio donna (23) rispetto a D2 (27) fanno lo sci più umano, anche se i metri ci sono tutti-tutti. In ampio raggio, sui cambi di pendenza ed in quelli di ritmo, lui c’è, lì presentissimo, mai una sbavatura, mai una vibrazione anomala. Tutto diventa “facile” anche se la velocità di percorrenza o di cambio sono molto alte. Se uno si concentra solo sulla sciata tutto bene, ma se si sofferma a quale velocità reale sta procedendo….. beh…. due o tre brividini ci stanno….. Devo esser sincero qualche intraversata per rallentare il moto l’ho dovuta fare! Certo meno del D2. Spettacolare anche l’inversione degli spigoli sotto un cambio di pendenza (dopo lo scollinamento), simulando proprio dove vanno a posizionare le porte i tracciatori sadici….., in buona sostanza anche se si avverte una leggera (normale) perdita di contatto (compressione), quindi di pressione sugli sci, risulta sempre “facile” andar a cambiare, trova sempre l’angolo, lo spigolo, su cui attaccarsi in totale sicurezza. Se uno compensa bene (spezzarsi) si è sempre su due rotaie delle Ferrovie dello Stato (FS) proprio come esser sopra al Freccia Rossa…. Vista la velocità in gioco. Nel corto, diciamo che non è il suo utilizzo ideale. E’ un filo macchinoso, pesante, però spostando l’attacco, magari…… Nel medio richiede movimenti rapidi, traslazioni decise, perché la rigidità dell’attrezzo entra in gioco pesantemente, con il risultato che o si avverte un effetto autoribaltamento degl'angoli molto sensibile, non sempre agevole da gestire, oppure si allungano i raggi sempre più, direi inevitabilmente.
Quale il migliore? Degli amati Rossignol (a parte il costo astronomico) aspettiamo ancora momenti migliori, perché di questo Lymited devo esser sincero ho capito ben poco, anzi diciamocelo…… niente! Se non mi facessi prendere poi dalla velocità il Völkl/Fis tutta la vita, ma dato che sono “conservativo” direi Blossom/Fis (al di là della rottura). Per i rimanenti direi che non mi hanno, come direbbe Gerry Scotti, acceso……..
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