Come da minaccia, sono qui con le mie mitiche recensioni. Lo so che non aspettavate altro che questo!
Premetto che come al solito le stesse impressioni le riporterò anche su Skiforum, per cui alcune cose che troverete di seguito, magari potranno sembrare ripetizioni di argomenti già trattati più volte da altri qui, ma si rendono necessarie per chi non ha seguito lo stesso percorso.
Come nelle alte occasioni, nel tentativo di fornire a chi avrà voglia di leggere queste righe, vi riporto per ogni sci provato, anche un parere in più, quello che sono riuscito ad estorcere alla mia signora, e questo proprio per riportare un punto di vista diverso dal mio, il punto di vista di una sciatrice esperta, che come spesso accade, soprattutto per le donne, non sono troppo interessate al modello o alla marca di un determinato attrezzo, ma sono più attente di noi alle sensazioni che lo stesso trasmette.
Ancora qualche breve premessa e poi entriamo nel vivo dell’argomento.
Per poter provare anche solo per una pista tutti i modelli che ci sono stati messi a disposizione, non sarebbe bastata una settimana intera. Per cui occorreva per forza fare delle scelte, e, in occasioni come queste, ognuno ha un suo criterio di scelta degli attrezzi da provare. C’è chi prova solo scia da gara, e queste sono occasioni uniche per poterlo fare e chi, perché magari intende comprare uno sci nuovo, prova tutti quelli che possono essere i potenziali futuri acquisti. Io invece di solito mi butto sulle novità. Per questo motivo quest’anno ho puntato soprattutto su quelle che sono i veri nuovi modelli presentati, o comunque quelli che sono stati rivisti profondamente, ed ho tralasciato (anche se a malincuore) gli sci che sono rimasti immutati rispetto alla scorsa stagione o hanno subito solo dei minimi aggiornamenti. Mi scuso quindi con gli appassionati di Atomic, Salomon ed Elan se non troveranno niente che possa interessare loro, ma d’altra parte i modelli di punta di queste case li ho già provati lo scorso anno e le recensioni sono facilmente disponibili on line. Come al solito, preciso che queste sono le mie impressioni, anzi vi invito a provare lo sci che eventualmente vi interessa e poi dirmi se le condividete o meno.
Largo quindi alle novità: e le due novità in assoluto più importanti di questa stagione sono sicuramente l’introduzione del kers sugli sci commerciali di Head e il ritorno a grandi livelli di Voelkl, la cui produzione top negli scorsi anni aveva lasciato parecchie appassionati un pochino perplessi. Oltre a questi modelli, troverete le impressioni sui un modello esclusivo come il Rossignol GS limited, prodotto in serie limitata in soli 300 esemplari (al momento in Italia ci sono solo le sei paia che Rossignol ci ha gentilmente messo a disposizione), ed un paio di modelli rivisti in parte come i nuovi Salomon 24 hours, che da questa stagione adottano il sistema powerline, già in dotazione dei fratelli race 2V e 3V ed il Rossignol 9 sl (provato solo da Daniela). Sono inoltre tornato a provare l’Elan speeddwave 14, rivisto nella grafica e nel nome, waveflex 14 (i motivi li spiego nella recensione).
Ultima precisazione e poi partiamo. Di seguito – vi anticipo già – che troverete solo pareri positivi. Vi assicuro che non è per piaggeria. Il fatto è che stiamo parlando di modelli top di gamma, in qualche caso addirittura esclusivi, per cui rappresentano la “summa” della tecnologia attuale nel campo della costruzione degli sci da parte di case che vanno per la maggiore e che, per altro, sono già state “scremate” da Mark in base alla qualità che possono garantire. Un dato significativo è, in questo senso, il ritorno di Voelkl tra le offerte di Ornello sport dopo un paio d’anni di assenza, proprio per il livello qualitativo che i nuovi sci tedeschi hanno riconquistato. E’ quindi difficile, se non impossibile, trovare un vero difetto a questi sci. E gli stessi commenti raccolti anche dagli altri tester sono sempre stati tutti più che positivi. Poi, come sempre, è questione di gusti personali che possono far preferire un modello ad un altro, ma, ripeto, stiamo parlando di veri e propri gioielli.
Ma adesso veniamo, finalmente al dunque. Per ogni modello provato, testato su almeno due piste, riporto le impressioni mie e, subito di seguito in corsivo, quelle di mia moglie (precedute dall’indicazione Daniela), mooolto più sintetiche delle mie, ma anche più incisive.
Ricordo i nostri dati, anche se ormai ci conoscete tutti:
Io: 54 anni, 1,80 per 78 kg, livello “esperto”, sciata leggera, sci usati, Voekl P60 GC 173, Head Monster 78 177;
Daniela , la mia signora: età, mhh diciamo che fa parte della categoria “dame”, 1.60 per 50 kg, sciatrice esperta, sciata molto leggera ed elegante, sci usati Head i,supershape 160.
HEAD: Lo sapete tutti, la grande novità di questa stagione è l’introduzione del kers sugli sci top della casa austriaca (per la descrizione tecnica del sistema e su come funziona, vi rimando al sito di Ornello dove potrete trovare tutte le informazioni che volete). Non vi nascondo che qualche dubbio ce l’avevo, perché migliorare dei prodotti già ottimi come i supershape o, a mio parere, addirittura quasi perfetti, come la serie worldcup mi sembrava un azzardo. E invece ci sono riusciti ed alla grande, direi.
Se mi chiedete se l’effetto kers si sente, se si avverte il ritorno in uscita curva dell’energia accumulata, ecc.,. la risposta è: boh?! Probabilmente non sono abbastanza bravo io per sentirla, può darsi, però una cosa è certa: tutti gli sci che hanno ricevuto in dotazione il kers hanno fatto un salto di qualità notevole (forse sul solo supershape rosso si avverte meno), rendendoli tutti più facili, ma garantendo loro una tenuta assolutamente strabiliante. Anche due modelli che mi lasciavano un po’ perplesso nella versione precedente come lo speed ed il magnum, anche se per motivi diversi, sono rinati a nuova vita, acquisendo una brillantezza ed una rapidità nei cambi che i modelli precedenti nemmeno si immaginavano.
Anche il Peak ha subito una modifica, con l’inserimento di due elastomeri nella punta che lo rendono più maneggevole, a detta della Casa, in pista e più sfruttabile in fuori pista. Non ho avuto tempo di provarlo però, per cui riporto solo questa annotazione.
Head - Worldcup i.speed 180 – GS Era già uno sci praticamente perfetto, eppure con il kers è migliorato ancora. Rispetto al modello precedente è ancora più facile ed intuitivo nell’entrata di curva, accrescendo, se possibile, la tenuta in velocità e sulle curve lunghe. Splendido nel corto raggio e nello stretto, quando si accelera e lo si fa correre diventa addirittura esaltante. Semplicemente favoloso.
Head - Worldcup i.sl 165 – SL Come il fratello da gigante, era già bellissimo anche senza kers, eppure anche lui con il kers è migliorato ancora. Anche lui ha guadagnato sicuramente in facilità in ingresso curva e, forse, è il modello su cui ho avvertito di più l’effetto kers (se è quello...) in uscita di curva, dove senti una spinta ancora maggiore rispetto al modello precedente. Cosa aggiungere d’altro? A chi piacciono gli sci da SL credo che questo sia tra i più convincenti ed i più vicini ai “gara” come prestazioni, offrendo però una facilità ed una fruibilità che i gara da SL, per forza, non hanno.
Head Supershape i.Speed 177 – RC Rispetto al modello 2010, con il magnum, è quello che ha beneficiato maggiormente del kers e delle modifiche che la casa austriaca ha apportato alla sua serie di punta, ritrovando l’agilità e la giocosità originarie della prima serie, caratteristiche che aveva perso in parte con il modello 2009/10. La velocità di cambio spigoli è incredibile, gira solo a pensarlo, ma se lo lasci correre ti accorgi che è un RC vero, in grado di assecondare lo sciatore in tutto quello che gli richiede, pur mantenendo una facilità veramente uniche. Uno sci adatto a tutti gli sciatori, anche di livello altissimo, che vogliono una sciata dinamica e divertente. Bello, bello, bello.
Daniela: Supershape i.Speed 163 - RC Tra quelli che ho provato in questa occasione, è quello che mi è piaciuto di più. Gira in un baleno, ma infonde sicurezza in tutte le situazioni. Uno sci perfetto per le mie caratteristiche ed il mio modo di sciare. Head Supershape 165 – SC : Tra i supershape mi sembra quello più simile al modello precedente, mantenendo le caratteristiche di “macchina da divertimento” che pochi altri sci possono vantare. Facile sempre, abbastanza morbido e mai impegnativo, è rapidissimo nei cambi ed ama soprattutto essere condotto sulle lamine. E’ lì che dà il meglio di se.
Daniela: Head Supershape 165 – SC E’ lo stesso sci che uso abitualmente, anche se questo è 5 cm più lungo del mio. Non ho trovato particolari differenze, forse è un pochino più rigido, ma essenzialmente è lo stesso sci con cui scio da due stagioni con soddisfazione. Per cui, non posso che confermare il parere più che positivo. Head Supershape Magnum 170 – Allround E’ quello che ha beneficiato di più, con il supershape i,speed dell’adozione del kers. Se il modello precedente infatti mi lasciava un po’ perplesso e non mi è mai piaciuto più di tanto, perché mi sembrava sì uno sci di buon livello, ma con poco carattere, questa versione mi ha veramente sorpreso per quanto abbia guadagnato in rapidità nei cambi spigolo e per la notevole tenuta anche a velocità sostenuta e su neve compatta. Non ho potuto provarlo, naturalmente, su terreno mosso, che dovrebbe essere il suo habitat naturale, ma sul duro si comporta come un RC di buon livello. Un polivalente perfetto.
Daniela: Head Supershape Magnum 163 – Allround Infonde assoluta sicurezza per quanto risulta stabile in tutte le circostanze. Un bello sci. Head Supershape Titan 170 – Allround E’ la novità della serie supershape, con quegli 80 mm di centro che già alla vista gli conferiscono un’immagine da “caterpillar”. E mai nome, Titan, è stato più azzeccato. Questo è un vero titano, ai piedi lo senti e come, perché risulta pesante e abbastanza lento da far girare nello stretto. Se però lo metti sullo spigolo, ti infonde un senso di potenza incredibile: più inclini, più lo senti attaccato alla neve, più spingi e schiacci, più spiana la pista. Credo possa arrivare ad inclinazioni tali da surclassare anche il magnum. Nella neve morbida probabilmente dà il meglio di se, anche se posso solo immaginarlo, visto le condizioni della neve che abbiamo trovato noi. Se devo trovargli un difetto, è che per dare il meglio esige una sciata potente. Se devo scegliere tra “ciccioni”, resto sul mio monster – peak, più leggero e meno impegnativo.
Daniela: Head Supershape Titan 163 – Allround Non mi ci sono trovata. Troppo pesante per le mie caratteristiche fisiche. Non fa per me. VOELKLVeniamo adesso all’altra grande novità della stagione 2010 – , il rilancio della casa tedesca nel settore race negozio, dopo qualche stagione – diciamolo – un po’ deludente in questo settore. Voelkl ha presentato i nuovi modelli top, i due fratellini Racetiger rosso da gigante e giallo da speciale, rigorosamente “made in Germany”, con tanto di timbro che ne comprova la produzione, a fianco dritto sciolinabile. L’altra novità riguarda l’adozione del power brdge sulla serie RC, “annegato” nel corpo dello sci stesso, in modo da poter regolare il flex dell’attrezzo in base alle caratteristiche fisiche e tecniche dello sciatore. Non l’abbiamo provato, però, né mia moglie né io, ed abbiamo preferito restare sui modelli top.
Voelkl Racetiger GS 175 – GS La prima cosa che colpisce già quando lo prendi in mano, come per il fratello da SL, è l’estrema leggerezza di questo sci. Lo metti ai piedi e la sensazione di leggerezza (gradevole per i miei gusti) rimane. Poi cominci ad andare e ti accorgi che hai ai piedi uno sci vero, secco e rigido, piuttosto impegnativo, ma assolutamente performante. Un Voelkl vero insomma, che per certi versi ricorda il mio P60, un ottimo gs negozio, uno sci di carattere, che finalmente non fa rimpiangere i modelli che hanno reso leggendaria questa casa.
Daniela: Voelkl Racetiger GS 170 – GS La prova è stata un po’ falsata, non tanto per la lunghezza dello sci (più corto non era disponibile), ma dal fatto che trattandosi di un modello di pre-serie, aveva un problema al puntale di alluminio che ballava e che non mi infondeva certo sicurezza, soprattutto a velocità sostenuta. In ogni caso, mi è sembrato un ottimo sci, rapido nel corto raggio e preciso nelle curve lunghe ed in velocità. Voelkl Racetiger SL165 – SL Come per il fratello da speciale, la cosa che colpisce subito è la leggerezza..Poi, dalle prime curve, ti accorgi che questo è un SL vero, molto più vicino ad un gara che ad un SC. Rapidissimo nelle curve strette è un rasoio sui muri, ma se lo fai correre va come un gigante. Ancora più del GS, ha un carattere tipicamente Voelkl, secco e rigido nelle reazioni, per cui o te ne innamori subito (e te lo compri) o ti lascia perplesso. Personalmente lo giudico un grande sci, anche meglio del GS.
Daniela: Voelkl Racetiger SL 155 – SL Sono abituata a sciare con uno sci più lungo di qualche cm, per cui le prime curve le ho fatte con un pochino di circospezione, ma da subito lo sci mi ha comunicato estrema precisione e senso di sicurezza. Tiene benissimo in tutte le condizioni e si apprezza quanto sia stabile, anche aumentando la velocità. Molto bello. Voelkl Racetiger WC 183 R 23 – GS FIS donne Se Voelkl nelle ultime stagioni lasciava qualche perplessità nel settore sci commerciali, ha sempre mantenuto uno standard qualitativo eccellente nei “gara” e questo nuovo gioiello, rigorosamente made in Germany, tiene alto il blasone della casa che ha creato i Renntiger, l’Explosiv, la serie “P” ed inventato il carving. Questo sci è il degnissimo erede di tale nobilissima progenie. Più rapidi nel corto raggio del modello GS negozio, diventano due binari se spingi. Se conduci sono una bomba, se derapi (e sul muro della Croda rossa, con 77° di pendenza, qualche bella traversata è “salutare”) non fa una piega. Un grande sci per davvero.
ROSSIGNOLRossignol GS 174 ltd – GS Da qualche anno Rossignol non ha più in catalogo un “RC negozio” vero. I 9X prima ed i 9GS adesso (che sono il modello precedente riserigrafato) hanno un DNA molto più da RC, che da GS vero. Con questo limited, prodotto a mano dal reparto corse della casa francese in soli 300 esemplari ed in sole due misure, 174 per il modello uomo e 149 per il modello donna, ha fatto questa operazione molto interessante. Solo il prezzo lascia un po’ sconcertati: il modello con piastra da coppa (versione ltd master) verrà venduto ad un prezzo di listino di 1.300 euro, quello senza piastra (lo stesso che avevano a disposizione noi) a poco meno. Ma veniamo alle “impressioni di guida”. Come lo vedi capisci che è un derivazione gara: manca il copripuntale, la punta ha una forma squadrata, il centro dello sci è molto più racing del fratello negozio (70 mm contro 80), con misure 116/70/99. Quando inizi a sciarci, capisci che è un modello gara, anche se in misure non Fis, un degno concorrente dell’Head wc i,speed o dell’Atomic D2. Duro il giusto, duttile e reattivo è uno sci veramente bello. Unica cosa, mi sarebbe piaciuto di qualche cm in più, ma quella di Rossignol è stata una scelta ponderata (la stessa che ha fatto Atomic con il suo D2 ltd prodotto in serie limitata nella sola misura di 175 cm) in quanto questa è una misura utilizzabile nelle gare master e che può andare bene ad un gran numero di sciatori.
Daniela: Rossignol GS 149 ltd – GS Li avrei preferiti sicuramente più lunghi, 149 cm sono proprio pochi. Però, fattoci l’occhio, lo sci si rivela una bella sorpresa; stabile e preciso, non ha il minimo tentennamento anche a velocità elevata. Gira bene e non ha mai indecisioni. Ottimo sia nello stretto che nelle curve di raggio ampio... però, se fosse più lungo di 10 cm... Daniela: Rossignol 9SL 165 – SL Sono quelli con il puntale “storto” come gli SL da gara; ma al di là della veste grafica diversa, sono i 9S che avevo provato lo scorso anno. Confermo il giudizio positivo che avevo dato al 9S, facile da far girare, dà sempre l’impressione di essere incollato al terreno. Pur essendo un sl, anche se molto largo, tiene in modo eccellente anche in velocità. Un ottimo sci ed una valida alternativa, magari preso di qualche cm in meno, per donne che vogliono ai piedi uno sci polivalente da usare in tutte le condizioni. SALOMONSalomon 24 Hours 170 – RC L’anno scorso mi era piaciuto molto, ma mi aveva lasciato qualche dubbio sulla sua reale classificazione, Era già sicuramente uno sci molto prestazionale, ma mi era sembrato una via di mezzo tra un allround top level ed un RC. Da questa stagione adotta anche lui il sistema powerline, già montato sui modelli race 2V e 3V e la cura si sente e come. Se prima poteva lasciare qualche dubbio, adesso è un race carve vero, molto vicino per prestazioni al 2V, anche se, forse, più facile e meno impegnativo. Uno sci già molto buono, quindi, che è stato ulteriormente migliorato. Dovessi comprarlo, lo prenderei di qualche cm in più, come si conviene ad un RC, ma la misura superiore non era disponibile.
Daniela: Salomon 24 Hours 162 – RC E’ sicuramente molto bello da sciarci, veloce, preciso, non eccessivamente impegnativo. Uno sci per sciare, appunto, 24 ore. ELANElan Waveflex 14 176 – Allround top level Ha solo cambiato nome e serigrafia, sempre splendida per altro, ma è lo stesso sci della scorsa stagione. Ho voluto fortemente riprovarlo perche lo scorso anno, su una neve completamente diversa, più morbida e primaverile, mi era sembrato eccessivamente difficile ed abbastanza impegnativo. Devo dire che in parte mi sono ricreduto. Sciato su neve dura e piste tirate come un biliardo dà il meglio di se e conferma di essere un grandissimo sci, più impegnativo della media magari, ma che anche sul ripido (e la nera della Croda rossa è ripida per davvero) non ha una minima sbavatura. E’ un purosangue di razza, uno sci di carattere, o ti piace o non ti piace, difficile restargli indifferenti.
Daniela: Elan Waveflex 14 176 – Allround top level L’anno scorso avevo provato il fratello minore, lo speedwave 10; non mi era spiaciuto, ma aveva manifestato degli evidenti limiti in tenuta. D’altra parte è uno sci entry level che deve privilegiare, giustamente, la facilità alla prestazione. Questo 14 è tutta un’altra musica. E’ meno facile del 10 e forse un pelo troppo rigido, ma offre ben altre prestazioni; è rapidissimo nei cambi ed ha una tenuta sulla neve impeccabile. Mi è piaciuto molto.