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MessaggioInviato: 29 febbraio 2016, 23:46 
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Sci utilizzati: Fischer RC4 WC GS Master - Rossignol 9STI Oversize
renntiger ha scritto:
valelura ha scritto:
Posso dire la mia??? Io sono contento che la forbice si stia aprendo.... Il mondo "non gara" deve essere sempre più votato al fun, eccheccazzo uno scia per divertirsi... Se si smarona che divertimento c'è?


Sicuramente la tendenza è quella, però se voglio cazzeggiare scio un SL o un Lab, ma se voglio farmi una bella sciata "vera", vado di GS, e meglio se vecchia maniera. :D


Io qui la penso proprio come renn, un bel paio di sci GS e curvoni tirati per divertirsi alla grande.
A proposito di sci vecchia maniera, in cantina ho ancora dei vecchi 203 dritti, sarebbe curioso vedere come mi potrei ritrovare a sciarci su di nuovo dopo 15 anni più...

Ciaoooo
bisarz


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 8:07 
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Per la neve, o abbiamo sciato in posti diversi o abbiamo concetti diversi di "neve bella", perché io di mucchioni proprio non ne ho visti e dopo una ventina di uscite fatte tutte su neve artificiale ribadisco che sabato era la neve più bella su cui ho sciato in questa stagione e comunque quella tipica che di solito si trova a febbraio: 1.000 righe alla mattina è un po' di neve spostata dal passaggio degli sciatori da mezzogiorno in poi, questo sulla Signaue almeno. Quindi le condizioni probabilmente migliori per vedere come si comporta uno sci in una giornata standard. Per vedere i mucchioni vi Invito a fare un giorno qualsiasi di febbraio il Sella Ronda...

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 8:11 
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Sci utilizzati: Head ispeed PRO 185, Atomic SL M.H.
Concordo con Renn, sabato con temperature intorno allo zero e sole un po' coperto la neve ha tenuto egregiamente. I mucchioni veri sono un'altra cosa......

Alberto

"TWO HEADs ARE BETTER THAN ONE..."


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 8:12 
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bisarz ha scritto:
renntiger ha scritto:
Il "master" di casa Fischer è l'RC4 WC RC PRO che credo resti in catalogo e che rispetto al the curve ha una maggiore brillantezza, almeno per i miei gusti.


Renn solo una precisazione da buon fischerista, non me ne volere. RC4 WC RC PRO, almeno fino allo scorso anno, era il GS negozio con piastra race boost (simile all'Ispeed Pro come filosofia). La versione Master, che è lo sci che ho preso a Settembre e con cui scio adesso, è quella con raggio >23.
Detto questo, sono molto curioso: hanno provato tutti il the Curv che è la novità dell'anno, giustamente. Che altri modelli ha portato FIscher? rimarranno gli RC4 WC RC ed i Master oppure c'è stato qualche taglio? Da quello che ho letto mi sembra di capire che il The Curv si affianchi alla attuale gamma e che non sostituisca altri modelli. E' così?

Fischer ha puntato quest'anno tutto sul The Curv e ha portato praticamente solo quelli. L'RC a cui faccio riferimento io è quello uguale al normale, con stessi raggi e misure, con soletta giallo fluo e piastra gara che ho provato lo scorso anno a PMC. In pratica il concorrente diretto dell'Head pro e del Rossi Master. Comunque la The Curv si affianca agli RC4 WC non la sostituisce.

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 9:34 
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Località: Lago di Como...perchè il lago di Lecco non esiste!!
Sci utilizzati: Head Rock n Roll 180 / Atomic Redster D2 GS 178
Ok, è arrivato il momento di buttare giù due righe per sci, tanto per dare le mie impressioni.
Lo sciatore sono sempre io, 174cmx80Kg circa, quest’anno meno allenato del solito “colpa” lavoro nuovo che mi obbliga a non cazzeggiare troppo. Livello di sciata? Decente. Quest’anno ho cambiato scarpa e sono passato a Lange WC Z/A con cui mi trovo veramente bene, scio solitamente Atomic D2 GS 178 e Head Rock’n’Roll 180.
Questo è l’elenco degli sci provati:

Atomic:
Vantage 90 176cm
Vantage X83 175cm
D2 GS Master 176cm R21

Fischer:
The Curv 178cm (quello arancio)
Ranger 108 182cm

Head:
iSpeed 180cm

Rossignol:
Soul 7 HD 180cm

Salomon:
QST 8.8 179cm
QST 99 181cm
XLab GS 175cm

Volkl:
RTM 86 177cm

La situazione neve per me è stata ottima, neve buonissima al sabato, e fresca (ma pesante) la domenica. La diversità di tipi di neve ci ha dato, quindi, la possibilità di sciare su diversi tipi di neve, passando tra le varie categoria di sci e potendo provare lo sci giusto al momento giusto.

Iniziamo quindi con le mie impressioni. Impressioni e non recensioni perché non si possono dare delle vere e proprie recensioni su uno sci basate solo su due/tre discese; bisognerebbe fare un test più accurato ma il tempo per provare gli sci è quello che è, e bisogna provare più sci possibili.
Per facilitare la comprensione di chi legge queste mie impressioni divido gli sci in tre grosse tipologie: Sci da pista, All Mountain, e Freeride.

Iniziamo dagli sci da pista, provati la mattina di sabato e nel primissimo pomeriggio di sabato. Neve ottima, dura ma non ghiacciata, fino al primo pomeriggio, poi ovviamente ha mollato un po’, ma la sciata non risentiva dei piccoli cumoli che si presentavano.

Atomic D2 GS Master 176cm
Sci ovviamente, super performante, definirlo Master è ovviamente riduttivo. Perché? Per il fatto che lo sci è praticamente il vecchio GS FIS Jr, raggio 21 (non mi ricordo la durezza dichiarata sullo sci porca pupazza). Ottimo sci e super preciso, per il mio gusto personale uno sci con tale struttura dovrebbe essere un filo più lungo perché tende a sparare troppo a fine curva. L’effetto fionda è veramente forte, e se non si riesce a gestire bene la posizione sullo sci si rischia di volare tipo Superman. Lo sci è con costruzione SW per tutta la lunghezza e D2, è quindi sicuramente impegnativo a livello fisico se non si è ben preparati. Sci consigliato a ottimi sciatori che vogliono uno sci FIS ma con una lunghezza “gestibile” anche col traffico della domenica.


Fischer The Curv 178cm (Arancio per intendersi)
Veramente un gran bello sci, già dal peso si sente che lo sci sotto il piede sarà presente, e così è. Sci velocissimo, il centro largo (74mm) non dà fastidio sui cambi nel lungo e medio raggio, sono lenti solo sullo stretto, ma per il mio gusto personale non è un problema. Se trova qualche mucchio di neve la “spotalozza” larga ed il centro “incicciottito” lo arano con facilità. Rimane sempre un ottimo sci in quasi tutte le condizioni, ho paura però che lo sci possa magari cedere leggermente su fondo con ghiaccio vero. Tra un cumulo e l’altro nella tarda mattina si trovavano lastrine di fondo duro/ghiacciato, e in queste condizioni non mi ha dato la sicurezza che altri sci hanno, invece, dato. E’ uno sci comunque super performante, che è consigliato a chi vuole uno sci vero, con cui piegare e carvare da paura, senza però avere la scritta FIS GS etc etc etc.

Head iSpeed 180cm
Parto tutto gasato alla prova del nuovo iSpeed, in mano lo sci è veramente leggero. La nuova costruzione e il nuovo shape dello sci lo rendono molto bello esteticamente, e leggero da portare. La leggerezza alla mano, si riflette sotto il piede. Lo sci è facile da portare, entra in curva in un secondo, ma per il mio modo di sciare, è veramente leggerino. Rispetto al vecchio iSpeed il nuovo è sicuramente più brioso, e più vivace. Ha una uscita di curva più presente, e una coda più reattiva. Insomma uno sci migliore in tutto rispetto al vecchio, ma per me troppo morbidoso. E’ uno sci facile, che andrà bene veramente per un bacino di utenza ampissimo, ma forse io non rientro esattamente tra quel bacino. E’ un ottimo sci, ma non è scattata la scintilla. Avrei forse dovuto provare il PRO, ma penso sia stato rapito dagli alieni perché non l’ho mai trovato in stand.

Atomic Vantage X 83 175cm
Novità in casa Atomic, che sostituisce la vecchia serie Nomad. Il VantageX 83 è lo sci di punta della serie. Parlando dopo la prova con Pietro, gli ho detto che secondo me questo è lo sci “da Maestro” nel senso che è praticamente uno sci unico, utilizzabile in qualsiasi condizione, tiene bene, ma il centro è abbastanza largo da galleggiare se si trova lo smosso. Nuova costruzione con fianco dritto, e come per il resto della serie Vantage utilizzo del carbonio e del titanal a rinforzare la struttura. Non è uno sci particolarmente rigido, ma non lo deve essere, è uno sci divertente, che punta ad essere quello che può essere riconosciuto come uno sci unico a tutti gli effetti. Bello sci veramente.

Salomon XLab 175cm
Come migliorare uno sci praticamente perfetto? Chiedere in Salomon, hanno modificato leggermente la struttura, indurendolo in spatola e cambiato la piastra. Migliore rispetto l’anno scorso? SI, più performante, bello incazzoso come piace a me, ma sempre preciso, e facile da girare. Bello Bello Bello!

Finita la mattinata destinata allo sci 100% pista, passo agli All-mountain, categoria che mi sta a cuore, perché sono sci che trovo veramente divertenti e godibili.

Salomon QST 8.8 179cm
Lo sci a vedersi è veramente bello, tutto nero, elegante, il peso c’è lo sci si sente in mano, e ovviamente si sente anche di riflesso sotto i piedi. Lo sci è molto tosto, bello rigido (forse troppo), sembra di sciare un RC allargato più che un All-mountain da 88mm di centro. Devo dire che non mi è dispiaciuto, ma sinceramente trovo sia troppo rigido per la categoria in cui si trova.

Atomic Vantage 90 176cm
L’anno scorso l’avevo eletto a mio sci preferito, quest’anno conferma in tutto e per tutto le impressioni avute la volta precedente. Sci sempre presente sotto il piede, non ti lascia mai, sia che tiri, sia che vai a passeggio, se dovessi prendere uno sci da cazzeggio, questo sarebbe in cima alla lista (è un super complimento :D ). Non ho altro da aggiungere, veramente fun!.


Volkl RTM 86 177cm
Piccola premessa, a differenza degli altri all-mountain, l’ho provato la mattina di domenica, in pista con neve smossa, pesante e a cumoli. L’ho trovato impacciato e non a suo agio in queste condizioni di neve, era anche abbastanza pesante da portare ma credo che qui la colpa fosse mia dopo due ore e mezza di boschetti con sci da free-ride. Non posso quindi esprimere un giudizio sia esso positivo o negativo, mi riprometto di provarlo in condizioni di gamba migliori e allora esprimere un giudizio veritiero.

Ultima categoria di sci testata è la Freeride, la giornata di domenica invogliava a farlo, 15/20cm di neve fresca in pista e forse qualcosina di più fuori, avevamo a disposizione una sola pista, ma i boschetti di fianco erano liberi. Bè qualche piccola soddisfazione ce la siamo tolta dai….

Rossignol Soul 7 HD 180cm
Bello sci esteticamente, bello zarro :D! Pesante, molto pesante da portare e molto pesante da usare in queste condizioni di neve, andava meglio in pista che fuori secondo me. La pesantezza dello sci abbinata alla pesantezza della neve lo rendevano difficoltoso da girare nello stretto fuori. La tenuta invece in pista è sorprendente e quanto gira in fretta per essere un 108mm di centro.

Fischer Ranger 102 182cm
Non avevo mai provato uno sci da freeride di Fischer ma ne avevo sentito parlare molto bene, devo dire che chi ne parla bene ha proprio ragione! Lo sci da portare è bellissimo, il rockerone in punta lo fa galleggiare molto bene anche se la neve è pesante. Su qualche saltino che si trova la coda ammortizza bene l’atterraggio, mi ci sono divertito veramente un casino. Scende bene anche in pista ma il suo pane è decisamente il freeride.

Salomon QST 99 181
Se lo sci più bello di pista è stato il Salomon XLab, questo è lo sci più bello da freeride che abbia provato fino ad oggi. Divertente, leggero, non affonda in neve fresca ed in pista è stato super preciso, gira bene e non ammazza le gambe. E’ bello elastico e l’uscita di curva è bella entusiasmante, il centro è largo quasi 100mm ma non si sentono proprio. Super super super fun davvero. E’ anche un ottimo tutto fare, in pista va bene (ovviamente con i limiti che uno sci da centro 100 può avere), mi sono goduto tutte le discese con questo sci! Veramente ottimo.

Mi scuso con tutti se mi sono dilungato troppo, ma avevo un po’ di cose da scrivere.
Spero di non essere stato troppo pedante, e avervi trasmesso le mie sensazioni.

Ringrazio come sempre Mark, per l’ottima organizzazione e le case che ci sopportano.

PS Grazie a Head per averci fatto sciare con Karen Putzer :prega: :prega: :prega: ………..non dico altro………

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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 9:42 
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Giovi66 ha scritto:

P.S. : su una cosa non sono d'accordo con Renn, la qualita' della neve, alle 11 del sabato era gia' andata a farsi benedire.....


o mamma...non condivido, secondo me almeno fino a pranzo la neve è stata molto buona, ha retto molto bene....e anche dopo pranzo era apprezzabile...ma sarà perchè sono abituato a sciare in appennino, e cmq lo sci si deve provare in tutte le condizioni...

|))

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"La montagna non è solo panorami, prati, libertà, è anche superamento dei proprio limiti e delle paure nascoste dentro di noi.

E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 9:44 
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bisarz ha scritto:
renntiger ha scritto:
Il "master" di casa Fischer è l'RC4 WC RC PRO che credo resti in catalogo e che rispetto al the curve ha una maggiore brillantezza, almeno per i miei gusti.


Renn solo una precisazione da buon fischerista, non me ne volere. RC4 WC RC PRO, almeno fino allo scorso anno, era il GS negozio con piastra race boost (simile all'Ispeed Pro come filosofia). La versione Master, che è lo sci che ho preso a Settembre e con cui scio adesso, è quella con raggio >23.
Detto questo, sono molto curioso: hanno provato tutti il the Curv che è la novità dell'anno, giustamente. Che altri modelli ha portato FIscher? rimarranno gli RC4 WC RC ed i Master oppure c'è stato qualche taglio? Da quello che ho letto mi sembra di capire che il The Curv si affianchi alla attuale gamma e che non sostituisca altri modelli. E' così?


quest'anno si sovrappongono le due generazioni, da quel che ha detto il tipo della Fischer, il prossimo anno il the curve sostituirà completamente l'alta gamma dello scorso anno, non so se facendo uscire ulteriori nuovi modelli, oppure con l'attuale modello arancione

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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 9:46 
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Per tornare sulle tendenze del mercato e in particolare su come le case hanno modificato la fascia alta, è sufficiente pensare a come erano i GS negozio solo quando è nato questo forum, meno di dieci anni fa quindi, e come sono adesso. Gli sci che andavano per la maggiore erano i GS12, i P60, gli RC4… tutte putrelle difficili da far girare, che richiedevano una buona tecnica per essere sciati e che dopo un paio d’ore ti avevano distrutto le gambe se non avevi una preparazione adeguata. Anche se se ne vendevano parecchi erano comunque destinati ad una fascia comunque relativamente ristretta di utenti. Considerando che erano quelli più costosi, e quindi quelli da cui si ricavava di più, le case hanno capito che per ampliare la fascia dei potenziali acquirenti bisognava renderli più docili, più facili, più alla portata di tutti. E allora vai nel costruirli più morbidi e più sciancrati, nel facilitare al massimo l’entrata in curva, nel renderli tolleranti in caso di errori e da allora questo processo è continuato in modo sempre più progressivo e forse invasivo. Non è la stessa cosa che è successa con le automobili? Ormai anche le auto sportive sono così servoassistite e gestite dall’elettronica che non serve certo essere un pilota per poterle guidare in tutta sicurezza. Però magari un pochino del piacere di guida si è perso.

Per gli sci, chi proprio voleva ancora lo sci “bello e cattivo”, pochissimi maniaci in ogni caso, aveva comunque a disposizione i FIS, che solo in teoria erano destinati agli atleti, ma che hanno sempre avuto un certo mercato, anche se di nicchia. Solo che la FIS ha rotto le uova nel paniere, introducendo misure impossibili da sciare in campo libero, per cui chi prima si indirizzava sul classico 23 metri si è trovato senza punti di riferimento. In pratica all’improvviso è venuto a mancare uno sci più bello e tradizionale del GS negozio, ma comunque sciabile e godibile su pista aperta. Da qui, Rossignol prima tra tutti, ha capito che si poteva lanciare una nuova generazione di sci, i “master” se vogliamo chiamarli così, e le case sono andate più omeno tutte su questa strada o partendo dai FIS e depotenziandoli oppure “palestrando” i GS negozio che già avevano in catalogo. Solo che anche adesso, come un tempo, capita di vedere qualcuno con un bel “master”, magari con uno scarpone iperduro ai piedi, che ne sfrutta al massimo il 20% delle sue potenzialità, anche se probabilmente anche il più difficile di questi sci sembrerebbe un easy carving se paragonato ad un GS12 di una decina d’anni fa.

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 9:53 
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Chicco32 ha scritto:
bisarz ha scritto:
renntiger ha scritto:
Il "master" di casa Fischer è l'RC4 WC RC PRO che credo resti in catalogo e che rispetto al the curve ha una maggiore brillantezza, almeno per i miei gusti.


Renn solo una precisazione da buon fischerista, non me ne volere. RC4 WC RC PRO, almeno fino allo scorso anno, era il GS negozio con piastra race boost (simile all'Ispeed Pro come filosofia). La versione Master, che è lo sci che ho preso a Settembre e con cui scio adesso, è quella con raggio >23.
Detto questo, sono molto curioso: hanno provato tutti il the Curv che è la novità dell'anno, giustamente. Che altri modelli ha portato FIscher? rimarranno gli RC4 WC RC ed i Master oppure c'è stato qualche taglio? Da quello che ho letto mi sembra di capire che il The Curv si affianchi alla attuale gamma e che non sostituisca altri modelli. E' così?


quest'anno si sovrappongono le due generazioni, da quel che ha detto il tipo della Fischer, il prossimo anno il the curve sostituirà completamente l'alta gamma dello scorso anno, non so se facendo uscire ulteriori nuovi modelli, oppure con l'attuale modello arancione


... e perderebbe una quota enorme di mercato, soprattutto in considerazione che i Fisheristi da sempre amano soprattutto gli sci race , perché questo non è né un GS nelle misure lunghe, né un SL in quelle corte. Sarebbe lo stesso flop del XRace di Salomon, che infatti è tornata sui suoi passi.

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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 10:57 
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Andre ha scritto:
Perché si scia e si provano gli sci solo su neve dura?! Abbiamo avuto ogni condizione per provare ogni tipo di sci...


Non ho detto questo, infatti mi sono divertito come un bambino, soprattutto sabato (domenica meno ma per motivi di campetto, non di neve).
Mi spiego però con un esempio pratico: ho provato il master Dynastar di prima mattina sabato e non mi ci sono trovato, non so se per caratteristiche mie (probabile) o per tuning dello sci, fatto sta che non è il mio sci; lo avessi messo ai piedi un paio di ore dopo probabilmente avrei avuto sensazioni del tutto diverse. Subito dopo sono salito sull'Atomic XT 182 ed ho ritrovato il piacere ed il massimo godimento, in condizioni molto simili; un paio d'ore dopo le due condizioni non sarebbero state paragonabili, infatti il Salomon Xlab 182 che ho provato più tardi, pur descritto da molti simile all'XT ed anche meglio, sì, mi è piaciuto e l'ho apprezzato, ma non sono riuscito a trarne le sensazioni complete provate prima.

:cincin:

Renato


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 11:14 
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Sci utilizzati: Head chip 71, Stockli sc
Grazie per le bellissime recensioni. Inizio ad avere le idee un po' più chiare. Mi dispiace che Renntiger non sia riuscito a provare lo xlab 182 perché, avendo anche io già provato il The Curv in misura 178, mi sono trovato perfettamente d'accordo con i suoi giudizi e quindi mi avrebbe fatto particolarmente piacere leggere le sue opinioni al riguardo.

Anyway, c'è qualcuno che ha provato sto benedetto xlab 182? Sono molto curioso perché dai dati di targa potrebbe essere lo sci ideale per me da affiancare al chip 71 in misura 170 (raggio 13.5).

Quanto ai nuovi wc ispeed (lisci e pro) direi che meritano sicuramente una prova perché ho avuto l'occasione di toccarli con mano (non provarli, purtroppo) e mi erano sembrati più rigidi rispetto ai vecchi. Tuttavia dalle vostre opinioni sembra che invece siano più facili i nuovi dei vecchi (contrariamente a quello che avevo immaginato sentendoli più rigidi...). Confermate che sono più semplici da far entrare in curva e da caricare?

Ho una una voglia pazzesca di comprarmi un nuovo paio di sci ma vorrei evitare un salto completamente al buio e purtroppo tutti gli sci che ho in mente (nuovi ispeed, lisci e pro, in misura 180, e xlab in misura 182) sono impossibili da provare....

Andrea


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 12:16 
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The Lawyer ha scritto:
Anyway, c'è qualcuno che ha provato sto benedetto xlab 182? Sono molto curioso perché dai dati di targa potrebbe essere lo sci ideale per me da affiancare al chip 71 in misura 170 (raggio 13.5).

Andrea


Ciao,

come detto nell'altro 3D io l'ho provato, Tommaso anche. Cerca di portare pzienza purtroppo io devo anche lavorare e dopo 4gg di PMC hai voglia del delirio e Tommaso studia. :D

Come detto in precedenza per me lo sci più bello di PMC 2016.

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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 12:41 
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Sci utilizzati: Head chip 71, Stockli sc
Grazie Aledese, ci mancherebbe che ti mettessi fretta.... Ma come puoi immaginare sono curiosissimo, leggerò avidamente le impressioni tue e di Tommaso. Mi pare strano però che questo sci, a parte voi due, non l'abbia provato nessuno....

Ciao

Andrea


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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 12:52 
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Località: ravenna
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renntiger ha scritto:
E finalmente PMC è arrivato… finalmente, già, perché ormai le case fanno a gara per uscire per prime con i nuovi modelli e intanto che aspetti di metterteli ai piedi cominciano le prime anticipazioni, qualcuno che parla in modo entusiasta di questo o quel modello, qualcuno che rimpiange la serie vecchia e intanto la voglia aumenta... soprattutto come in questo caso in cui di novità ce ne sono molte e tutte particolarmente appetibili. ;)

Viste le previsioni meteo, che paventavano una vera e propria bufera per la domenica, come sapete Mark ed i ragazzi delle case, che meritano veramente un enorme ringraziamento per la consueta gentilezza e disponibilità, ci hanno lasciato a disposizione gli sci da testare fino alle quattro del sabato. E allora c’ho dato veramente dentro, su una neve bellissima, la migliore in assoluto su cui ho sciato quest’anno, che ha tenuto perfettamente fino al pomeriggio dove sono uscite solo pochissime placche di ghiaccio, e sono riuscito a provare tutti i modelli che mi ero ripromesso di provare, almeno le novità più significative, più un paio di “ritorni di fiamma” come XLab e XT, ma questi per il solo piacere di farci un paio di piste in compagnia. Ho quindi rinunciato a risalire su Dynastar, Rossignol e Voelkl, che avevo già provato nelle scorse stagioni. Aggiungo ancora solo che queste note sono state stese di getto, e poi solo corrette nella forma, sabato sera subito dopo il test, proprio per non avere condizionamenti di alcun tipo, magari scambiando le opinioni con gli altri tester o con i rappresentanti delle case. Mi scuso quindi con voi, con le case e con Mark per qualche inesattezza in cui sono potuto incorrere.

___________


Head in fatto di novità ha fatto la parte del leone, rivedendo completamente le sue due gamme top, la World cup rebels e la serie Supershape. Di entrambe è stata rivista la filosofia, è stato introdotto il famoso graphene di cui si è parlato già moltissimo, quindi non entro nel merito sulla sua effettiva utilità, tentando di dare un parere solo su come ho trovato i nuovi sci, a prescindere da come sono realizzati e dai materiali che utilizzano. Di tutti i modelli è stata rivista profondamente la sciancratura, rendendola più aggressiva, sono state allargate e abbassate le punte e - finalmente per chi come me non lo ha mai amato - sui supershape è sparito il rocker. Ne deriva che quasi tutti i nuovi attrezzi di casa Head hanno un nuovo family feeling, in buona parte differente da quello che hanno avuto fino a qui, perdendo in parte quella immediatezza e "pastosità" che li hanno sempre contraddistinti, acquistando nel contempo una diversa personalità, più sportiva e dinamica. I nuovi modelli possono piacere di più o di meno delle versioni che li hanno preceduti e di cui hanno mantenuto praticamente quasi solo il nome, un po' come accadde quando uscirono i supershape con il rocker, ma bisogna riconoscere alla casa austriaca di aver avuto il coraggio di rivedere profondamente i suoi cavalli di battaglia che per anni sono stati i punti di riferimento nella loro categoria.

Le altre case però non sono state certo a guardare, lavorando soprattutto nella categoria degli “allround top”, abbandonata per troppo tempo e rilanciata alla grande da Atomic con l’XT, vale a dire quei modelli di derivazione race, ma meno specializzati, meno impegnativi e fruibili da un pubblico più vasto rispetto ai soliti GS ed SL, sci destinati ad uno sciatore che non interpreta ogni discesa come una manche di coppa del mondo, ma vuole uno sci comunque di ottima fattura, che quando decide di spingere è in grado di offrire prestazioni molto vicine ai modelli race. In questo ambito, Fischer ha lanciato una linea completamente nuova, la RC4 The Curve, che si affianca alla tradizionale RC4 World cup, con tre sci, uno top, il "The Curve" (nero - arancio) con piastra e attacco booster, uno di fascia medio alta, il DTX (nero - giallo) e un modello base, il TI (io ho provato il due modelli di fascia superiore). Atomic, da parte sua, completa la linea Redster con uno sci tutto nuovo, anche in questo caso un allround che arriva direttamente dalle gare di slalom, il TR. Salomon invece rilancia il suo modello di punta l’XRace, specializzandone le versioni rispetto alla serie precedente con l’introduzione dell’SL e del GS, che sia affiancano al vecchio XRace e rivede l’XMax, che adesso da unico sci della precedente stagione, diventa una linea completa, sempre allrond, con diversi modelli in catalogo (che non hoprovato).

A questo punto, veniamo agli sci che ho provato, come al solito in rigoroso ordine alfabetico. ^^-)


ATOMIC

Atomic Redster TR 176
Questo nuovissimo sci è sicuramente stata la sorpresa più bella del test. È l'SL FIS ammorbidito nella parte centrale ed allungato nelle misure. Adotta la piastra-attacco race X12 TL che equipaggia tutti i modelli top di casa Atomic e vanta un raggio di curva intermedio tra un race carve e un SL vero. È piaciuto praticamente a tutti: rapido come un SL nei cambi spigolo, è da sciare in modo dinamico e "sportivo" nello stretto, dove dà il meglio di se, però non ti molla se lo fai correre e lo porti al limite su curve da GS vero. Veramente un gran bell'attrezzo, facile ed intuitivo, ma in grado di scatenare adrenalina pura se ci dai dentro. Promosso a pieni voti. Unico dubbio come si posiziona questo modello nel listino della casa austriaca, soprattutto se non si sovrappone all'XTI lanciato la scorsa stagione, anche se questo non è certo un problema per un potenziale acquirente, ma anzi una possibilità di scelta ulteriore, anche perché questo RT mi è sembrato di una categoria superiore rispetto all'XTI e figlio degnissimo del D2 XT.

Atomic Doubledeck 3.0 XT 175
Lo avevo già provato nelle scorse edizioni, ma ho voluto riprenderlo proprio per il piacere di sciare uno sci sempre sopra il top in termini di prestazioni, facendo una pista a tutto gas con Zazaz, anche lui munito di un XT 182. È sempre lo stesso sci, stesso feeling, anche con la nuova piastra attacco che sostituisce la precedente, cambi di ritmo da far paura, tenuta da GS, agilità di un SL FIS. Semplicemente fantastico, anche se obiettivamente il “quasi gemello” Salomon XLab risulta ancora più godibile, forse perché meno cattivo e leggermente più morbido. In ogni caso un attrezzo eccezionale.


FISCHER

Fischer RC4 The Curv 178 - N
E’ la grande novità della casa austriaca, uno "scione" bello pesante e strutturato. L'aggettivo che probabilmente lo definisce meglio di qualunque altro è "poderoso"; le curve medio lunghe sono il suo terreno ideale, dove si dimostra preciso e rigoroso nelle traiettorie, senza risultare mai nervoso. Lo sci lavora al meglio soprattutto nella zona centrale, mentre l'ingresso curva non mi è sembrato particolarmente immediato, in cambio la coda ti sostiene in modo naturale e progressivo, anche se mi sarei aspettato un rebound più deciso. Tutto ciò, unito ad un centro parecchio largo (73 mm non sono certo pochi per un RC/allround) non lo rende certo un fulmine nei cambi e nello stretto mi ha dato l’impressione di essere piuttosto impegnativo e a lungo andare credo possa risultare abbastanza stancante. Non è, in pratica, il classico sci che gira da solo, ma richiede una certa decisione, soprattutto a velocità medio bassa. Lo consiglierei quindi soprattutto a sciatori pesanti, potenti e ben allenati che prediligono in modo particolare curve a raggio lungo e velocità elevate. In ogni caso, uno sci sicuramente riuscito, anche se per il mio modo di sciare il mio preferito in casa Fischer resta l'RC4 WC RC, altrettanto prestazionale, ma più rapido e maneggevole nello stretto.

Fischer RC4 The Curv DTX 178
Il "fratello minore" del The Curve nero ed arancio ha una struttura più leggera e non monta la piastra/attacco Z13 FF dell'arancio, ma la Z12 FF. L'ho provato tra gli ultimi sci, con la neve abbastanza mossa e con qualche placca dura e lo sci si è comportato più che bene in ogni condizione, dimostrando un'ottima tenuta. Anche lui non è un fulmine di guerra nei cambi di spigolo, ma forse proprio per la struttura più light rispetto all'arancio, entra in curva più rapidamente e comunque si dimostra molto piacevole da sciare. Uno sci sincero, alla portata di un gran numero di sciatori, non particolarmente impegnativo, più agile e probabilmente molto meno stancante del modello top di gamma, anche se un paio di piste sotto questo aspetto non possono essere certo significative. Arrivo a dire che probabilmente è più godibile del fratello maggiore. Se solo fosse qualche millimetro in meno al centro...



HEAD

Head WC Rebels i.speed 175 - 180
Dopo otto anni di onorato servizio senza modifiche sostanziali, Head ha rivisto completamente questo vero e proprio best seller, punto di riferimento nella categoria dei “GS negozio”. Ce n’era bisogno? Probabilmente sì, considerando che tutte le altre case ormai avevano messo in catalogo modelli più moderni, che rendevano “fuori moda” il vecchio i.speed, con la sua linea dritta, la sua punta rotonda, i suoi fianchi stretti un po’ “demodé”, che facevano tanto “gara”, ma magari scoraggiavano chi voleva uno sci più facile, meno impegnativo da sciare tutto il giorno e con un look più moderno. E allora via con questa mini rivoluzione, adottando alcune soluzioni già viste nell’ambito della concorrenza, come la spatola larga e bassa, la sciancratura aggressiva, la larghezza centrale allargata, anche se solo di qualche millimetro e, come ho scritto in premessa, senza parlare del graphene che dovrebbe conferirgli una maggiore rigidezza con un notevole risparmio di peso. Ma come va sulla neve? Ero veramente curioso di scoprirlo ed allora l’ho voluto provare come primissimo sci, a piste praticamente deserte, prima in 175 e poi nella sua misura “magica”, il 180, che è quella che sicuramente preferisco per questo genere di sci. Come lo metti ai piedi, dopo solo qualche metro, ti accorgi che la superficie di appoggio sulla neve è aumentata (sensazione che mi ha confermato più tardi anche il Magister) e senti che lo sci è notevolmente diverso rispetto al suo predecessore. La spatola larga e bassa ti proietta dentro la curva, la sciancratura pronunciata fa il resto e la coda, che è stata ridisegnata, sorregge bene. Soprattutto nella coda mi è sembrato che il nuovo i.speed sia migliorato, considerando che la coda un pochino cedevole era probabilmente la parte meno riuscita del vecchio modello, in particolare in caso di sciatori piuttosto pesanti e potenti. Una volta impostata la traiettoria, lo sci sta lì e la chiusura è fulminea, quasi da slalom. Come da riferimento è la velocità in fase di cambio spigoli e anche sotto questo aspetto il nuovo i.speed si comporta in modo impeccabile, tu imposti il movimento e lui esegue, direi quasi, che “fa il resto”. Rispetto al vecchio i.speed è quindi sicuramente più facile, ma nel contempo più reattivo e sicuramente meno impegnativo, se lo si vuole sciare in modo rilassato. Probabilmente Head ha voluto, un po’ come aveva fatto con la serie Supershape, allargare un pochino in basso il target di clientela a cui è destinato lo sci, rendendolo più simile al vecchio Supershape speed “pre rocker” o, se vogliamo, più simile ad un i.race. Gran bello sci sicuramente, facile, intuitivo, divertente, alla portata di un gran numero di sciatori, ma…

Head WC Rebels i.pro 180
Come sappiamo è il modello “vitaminizzato” dell’i.speed, il fratello cattivo e “palestrato”, con piasta racing e aspirante ad essere il nuovo punto di riferimento nella categoria “master”, quei nuovi modelli che si collocano sopra ai normali GS negozio e sono destinati a tutti coloro che non reputano sciabili in campo libero- o non osano sciare - i modelli FIS, ma vogliono comunque avere ai piedi uno sci “over the top”, che si avvicini molto ad un FIS per caratteristiche , ma meno impegnativo da sciare tutto il giorno e con un raggio inferiore ai canonici 23 metri minimi dei FIS. Come il fratello minore, anche il pro è stato rivisto completamente, adottando le stesse misure del nuovo i.speed e come l’i.speed rispetto al suo predecessore è diventato più facile ed immediato, ma nel contempo più cattivo ed aggressivo. La tenuta è impeccabile e aumentando la velocità lo senti sempre stabile e preciso, basta pensare di girare e lui gira, se il vecchio pro pretendeva di essere impostato in modo deciso per entrare in curva, qui basta mettersi sulle lamine e lui lo fa in modo fulmineo, dove con il vecchio pro dovevi schiacciare, e tanto, per fargli chiudere bene la curva, il nuovo la curva la chiude quasi da solo e ti proietta, quasi come uno slalom di ottimo livello, immediatamente nella curva successiva. Se lo speed è rapido nei cambi, il pro è addirittura fulmineo e ti lascia veramente senza fiato se ci dai dentro. Il meglio di se lo dà, a mio personalissimo parere, nei cambi di ritmo e di raggio, come lo speed del resto, quando si passa da una serpentina stretta ad una serie di curve più ampie, aumentando progressivamente la velocità. Qualcuno lo ha giudicato troppo tosto, a me sinceramente non ha dato questa impressione e, anzi, anche lui come il nuovo i.speed, mi è sembrato meno faticoso da sciare rispetto alla versione precedente, anche se naturalmente l’i.speed resta un minor impegno fisico per essere sciato al massimo. Tutte rose, quindi? Probabilmente sì, ma…

… ma mi sembra che entrambi i modelli abbiano perso un po’ della loro personalità, diventando simili per impostazione agli altri GS della concorrenza, quella personalità per cui, se si fossero presi tutti i GS sul mercato e si fossero resi tutti irriconoscibili cancellando qualsiasi riferimento grafico, li avresti riconosciuti comunque appena dopo due curve, perché magari non erano quelli più performanti in assoluto, non erano i più cattivi, richiedevano un certo sforzo ed una buona tecnica per dare il meglio di se stessi, ma vantavano - soprattutto lo speed - un equilibrio perfetto, con quell’impostazione “da gara” tipica degli RD, i modelli FIS della casa austriaca, di cui mantenevano il dna, ma con un carattere più dolce ed amichevole.

Le mie però sono impressioni del tutto personali, che vengono probabilmente dalla mia impostazione old style, per cui i GS dovrebbero essere lunghi e dritti e richiedere una sciata precisa per essere sciati al meglio, anche a scapito delle prestazioni assolute; sci che se sfrutti solo la sciancratura vai dritto nel bosco. Chi invece è cresciuto con il mito delle curve con la mano per terra e le carvate a tutta, sicuramente apprezzerà questa nuova generazione di sci, più facili e cattivi, anche se un po’ tutti uguali.

Head Supershape speed 177
Anche lo sci immagine di Head, quello che sale sui podi di CDM nelle mani della Vonn e di Svindal, è stato completamente rivisitato: ha "perso" il rocker con buona pace di tutti gli amanti di questa soluzione, ha adottato la stessa punta bassa e squadrata degli altri nuovi Head, ha aumentato le sciancrature e si presenta nuovo nuovo per affrontare il suo secondo decennio di vita. Cosa dire? Chi arriva dalla prima generazione, quella con serigrafia con fondo bianco per capirci, ritrova un vecchio amico che, con quelle caratteristiche di sportività e di brio che erano andate un po' a perdersi nelle ultime stagioni, quando lo sci era fin troppo facile e “pacioso” in tutte le condizioni, ma anche un po' banale e senza quel "flavour" che è sempre stata la carta vincente di questo modello. Il nuovo SSS invece, pur mantenendosi lo sci facile ed intuitivo che è sempre stato, è divertentissimo; appena lo metti sulla lamina imposta la curva come un SL e grazie al centro stretto ed alla coda ben disegnata ti porta a chiudere le curve in modo naturale. La coda stessa restituisce una discreta spinta, ma mai in modo brusco e senza quell'effetto catapulta che può mettere in difficoltà sciatori meno esperti o preparati fisicamente. Come i fratelli wc ha perso un po' di pastosità ed è diventato un pelo più secco nelle risposte, mentre la sciancratura più aggressiva gli fa digerire meno eventuali derapate sul duro, però resta ancora - giustamente - uno dei punti di riferimento nella sua categoria, lo sci veramente per tutti, dal bravo/bravissimo che si divertirà un mondo a tirare belle curve anche a velocità sostenuta, a chi magari bravo bravo non lo è ancora e cerca uno sci che lo aiuti a migliorare il proprio bagaglio tecnico. Promosso a pieni voti.

Head Supershape magnum 177
Non ho mai fatto mistero che il magnum non mi ha mai fatto impazzire: troppo morbido per i miei gusti, uno sci con sciancrature da slalom, ma lento a girare, uno sci che ho sempre considerato di scarsa personalità. Devo ammettere che questa versione tutta nuova mi ha sorpreso veramente e sicuramente in modo molto positivo. È stato sottoposto alla stessa "cura" che è stata somministrata ai suoi fratelli SS e secondo me è quello che ne ha giovato più di tutti. Essendo meno sciancrato dello speed, risulta anche più equilibrato, offrendo un ottimo rapporto “impegno/prestazioni”; ha perso un po’ del suo spirito slalomistico, soprattutto nella versione lunga, lasciandolo in eredità esclusiva al fratellino Rally, ma ha guadagnato in termini di polivalenza, ponendosi, a mio parere, veramente al livello più alto tra gli allround (o allmountain 100% pista come si dice adesso). Continua a non essere un fulmine nei cambi, ma adesso garantisce una sostanza che non ha mai avuto in precedenza, sia sulla neve un pochino mossa, sia sul duro, dove proprio non aveva mai brillato. Il miglior magnum di sempre, probabilmente, lo sci ideale per sciare otto ore al giorno per tutta la settimana bianca.


SALOMON

Salomon XRace GS 175
Avevo provato l’XRace in diverse misure nelle scorse edizioni di PMC e non ho mai fatto mistero che non mi era piaciuto. Lento nel girare, troppo "pacioso" e poco scattante, non rappresentava certo il mio standard di sci, né in versione lunga da race carve, né in quella corta da SL. Uno sci che ho più volte definito banale. Per questo devo ammettere che mi sono avvicinato a questa nuova versione con un po' di prevenzione e devo ammettere anche però che mi sono dovuto ricredere. Il nuovo Xrace in versione GS è stato rivisto proprio come filosofia, è più "specializzato” e finalmente acquista un carattere più sportivo e "frizzante"; è molto più dinamico e divertente rispetto alla vecchia versione “normale”. Non è ancora un fulmine nello stretto, ma adesso se la cava egregiamente e non dà più quella sensazione di eccessiva pesantezza e lentezza che lo penalizzava eccessivamente, mentre nel lungo mantiene quella tenuta rigorosa che era l'aspetto più apprezzabile di questo sci, come la facilità complessiva e la sensazione di sci non particolarmente impegnativo se tenuto ai piedi tutto il giorno. Continua a non essere il mio race carve di riferimento, ma sicuramente ha fatto dei passi da gigante in termini dì piacevolezza e divertimento. Lo sci perfetto per chi vuole uno sci per sciarci otto ore senza bruciarsi le gambe.

Salomon XLab 175
Da un paio di stagioni è uno dei modelli, se non in assoluto il modello, più riusciti del mercato. Cosa aggiungere a tutto ciò che di buono è stato già scritto su questo sci? Nulla direi, se non che mi sono veramente goduto le due discese che mi sono fatto con questo autentico purosangue, apprezzandone il comportamento equilibrato e sincero, la risposta entusiasmante e mai troppo nervosa, la tenuta da riferimento. Bello bello bello. Sicuramente quello che mi è piaciuto di più tra tutti quelli provati. Mi spiace, per chi me lo aveva richiesto, di non aver potuto provare il 183, ma non sono riuscito a trovarlo allo stand.

Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qui. :ciaociao:



Ps: come di consueto riporterò in seguito queste note, con le opportune modifiche dovute al diverso contesto, anche su SF.

Caro Sergio ...... ma tu ... hai mai pensato a fare recensioni per una rivista del settore ?
Come sai benissimo non sono un tecnico come voi tutti ....ma riesci a rendere molto facile la lettura anche a uno come me che di sci a livello tecnico ne mastica poco.
La preparazione tecnica in tuo possesso è indubbia e sono impressionato dai particolari tecnici ed estetici che riporti benissimo su un arco temporale che và dagli attrezzi pre sciancrature ad oggi.
E' sempre bello leggerti e imparare qualcosa anche se non potrò mai essere un vero e proprio appassionato .

GRAZIE

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MessaggioInviato: 1 marzo 2016, 13:11 
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valelura ha scritto:
Posso dire la mia??? Io sono contento che la forbice si stia aprendo.... Il mondo "non gara" deve essere sempre più votato al fun, eccheccazzo uno scia per divertirsi... Se si smarona che divertimento c'è?

:pollicesu: :pollicesu: :pollicesu: :pollicesu: :pollicesu: :pollicesu:

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