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MessaggioInviato: 6 febbraio 2018, 17:24 
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Iscritto il: 7 aprile 2008
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Località: Roma
Sci utilizzati: Head iSL RD, Head REV 85
Ed ecco il mio turno!

La premessa è il doveroso, grandissimo ringraziamento che va a Marco, per tutta l’organizzazione (sempre impeccabile) perfino in un periodo a dir poco tribolato per lui.
Altro grandissimo ringraziamento a tutte le case e al loro personale, che si è dato da fare per aiutarci e soddisfarci in tante maniere. Tra l’altro la qualità dei materiali, almeno in questa fascia di mercato (da medio ad alto) è davvero elevata.
E infine, un enorme ringraziamento a tutti i “fuochisti” e gli addetti alle cibarie (Gastaldello, Moiola, Achille e la moglie, Marcello e chiunque altro al momento non mi sovvenga): senza di loro PMC non sarebbe la stessa cosa!!!

Inserisco le mie recensioni relative agli skitest Ornello 2018/2019 (i dati sono più o meno i soliti e cioè 50 anni – sigh! - alto 183, peso 75 Kg, buon livello tecnico, allenamento purtroppo solamente medio; scio abitualmente con sci Head iSpeed PRO 180).
Come sempre ci siamo ritrovati tra amici nell’Alta Val Pusteria, quest’anno entrambi i giorni in Croda Rossa/Signaue: giornate con una temperatura bassina e una neve abbastanza variabile (la nevicata del venerdì e del sabato ha creato un bello strato morbido, ma in qualche caso dopo le 12 si sono trovati alcuni mucchi e il fondo duro poteva qua e là emergere. Pochissima gente in giro il sabato (complice il tempo non bello), un po’ di gente invece la domenica.
Mi premuro sempre di ricordare che si tratta delle mie personalissime impressioni, che non vogliono (e non devono!) vincolare nessun altro, libero di pensarla in maniera anche assai diversa.

ROSSIGNOL/DYNASTAR
Speed Master 18 (175)

Solito sci, piastra aggiornata (ma attacco, quest’anno verdino, sempre rompiscatole!). Per motivi legati alla suola dello scarpone ho preso il gemello Dynastar anziché il Rossignol, ma lo sci è assolutamente identico. E rimane uno dei prodotti top sul mercato, che ha una stabilità elevatissima e si anche adatta a diversi raggi. Ingresso in curva non troppo complesso (onestamente non so se sia rimasto il rocker o no), richiede dalla sua che lo sciatore abbia la capacità di deformarlo: a quel punto non ci sono (quasi) limiti e permette di fare davvero tutto. Sempre bellissimo!
Elite Hero 18 (177)
Rinnovato GS negozio della casa transalpina, risulta proprio un bel prodotto: facile da portare, aiuta in ingresso curva e sostiene per tutto l’arco, senza tentennamenti. Manovrabile, valido anche in corto raggio, non sembra stancare. Ottimo smorzamento di vibrazioni, il suo limite emerge solo con forti carichi su neve dura (situazione in cui si vorrebbe tornare allo M18 di prima). Se l’eredità del precedente Hero (un best seller) è pesantina, penso sia attrezzato per essere il degno successore: consigliato a tutti gli sciatori buoni e ottimi.

FISCHER
RC4 The Curv GTX (182)

Mi avevano consigliato il GT, che purtroppo non era compatibile con la mia suola scarpone, quindi ripiego su questo GTX. Non conosco la sua collocazione nella gamma, quindi approccio in maniera neutra, sciando come fossero i miei sci (un 182 deve per forza avere una sciancratura GS, no?). Però lo sci è risultato un po’ lento in inversione, macchinoso nel trovare gli appoggi. Una volta impostata la curva, sulla lamina, la tenuta è molto buona e lo sci rimane stabile, infondendo fiducia nello sciatore. La chiusura della curva però richiede forza, decisione, sembra pachidermico e anche qui mi lascia un po’ pensare. Decido allora di leggere le misure, e scopro che ha un centro di 80mm: ora mi spiego meglio lentezza e macchinosità. Rivaluto un po’ il comportamento, ma mi chiedo anche se è uno sci in grado di piacere molto sul mercato…

VOELKL
Racetiger GS UVO 180 R19

Nuova grafica (concordo con altri che è meno bello di prima), nuovo UVO in spatola e struttura aggiornata con l’inserimento di una specie di omega in fibra per dare omogeneità di risposta su tutta l’asta. Lo sci onestamente mi ha un po’ spiazzato, forse la preparazione delle lamine era eccessiva o sbagliata? Non so, sebbene io sia stato il primo a prenderlo dallo skiman non posso esserne certo, ma la sensazione che mi ha restituito è stata quella di uno sci troppo duro per essere un GS negozio (con piastra da gara), ma ho davvero faticato per girarlo, l’inserimento curva richiedeva sempre forza e attenzione… riportato allo stand senza troppi rimpianti
Mantra 181
Provato in pista e in un tratto di fuoripista sotto la cabinovia Tre Cime, lo sci è la nuova versione di uno sci conosciuto e apprezzato nel suo settore. 100mm di centro non sono pochi, dunque per difendersi in pista ci vuole una struttura al top. Il Mantra ha infatti una ottima rigidità, soprattutto torsionale, che si sente in appoggio nella curva. L’ingresso è comprensibilmente non un fulmine, il solo neo sono le vibrazioni, che senza una piastra le aste rigide non riescono da sole a dissipare. Piacevole nel fuoripista, dove galleggia abbastanza bene e non richiede grosse attenzioni. Molto bello.

SALOMON
Race Rush GS 175

Sci rinnovato, come grafica e come geometrie, in sostanza un ritorno al Race Carve in senso abbastanza classico. Sin dall’inizio risulta molto intuitivo, facile da condurre in curve di ogni raggio. Non eccelle in nulla, ma fa tutto molto bene, senza stancare, aiutando ogni volta sia necessario. La Salomon ha modificato la piastra prevedendo un attacco a 45° sulla superficie dello sci, in maniera da risultare graduale e fluida nelle reazioni. Non sono in grado di dire se il sistema funzioni, ma lo sci nel suo complesso si è rivelato molto piacevole e manovrabile, sempre confortevole e progressivo in tutto, senza denunciare difficoltà o carenze. Un prodotto centrato e ben riuscito.

ATOMIC
X9 181 (S)

Allo sci dello scorso anno Atomic ha regalato una livrea verde Kawasaki (criticata dai più, ma che a me non è dispiaciuta) e una piastra più performante (di qui la versione S, riconoscibile per via dell’attacco rosso), e lo sci, se possibile, ha perfino guadagnato (cosa non facile, visto che era già molto bello). Ora diventa anche più reattivo, rimanendo molto stabile. Richiede un po’ più di forza nelle gambe, nel caricare le aste, ma restituisce tenuta, stabilità e divertimento.
PS: ho provato questo sci facendo un paio di discese assieme a Marlies Schild (per chi non avesse presente, Google e Wikipedia sono lì apposta! :D ), ospite di Atomic quale testimonial. Beh, che dire, non solo una bella donna, ma anche una persona gentilissima e disponibilissima (quando sciava con i bimbi presenti era lei che portava per loro gli sci in cabinovia!)… peccato che faccia letteralmente un altro sport!
La sua maniera di entrare in curva è qualcosa di pazzesco, che non si vede in giro nemmeno da parte dei normali maestri. Fare il muro della Holzriese dietro di lei (ma mooolto dietro, eh) appaga gli occhi degli appassionati, e aiuta a capire quanto lontano possa essere il mondo dei professionisti da noi poveri turisti (come si dice a Roma, pizza e fichi!) |))
X9 175 (S)
Stesso discorso del fratello maggiore, la nuova piastra dona vivacità e aumenta la sicurezza. Lo sci è davvero molto bello, ideale per gli amanti delle curve in sequenza e super condotte. Difficile trovargli un difetto: semplicemente gli ho preferito il modello con lunghezza maggiore (per dovere di informazione, ne esiste anche una versione più corta, 169, destinata a donne o a uomini particolarmente leggeri)
G9 RR 176 (Raggio 21)
Novità della casa, teoricamente per il solo mercato italiano (una sorta di prodotto sartoriale creato su misure specifiche). Beh, una macchina da guerra: uno sci che riprende il noto concetto master che tanto ha funzionato in casa Rossignol, e lo declina alla propria maniera: e che maniera! Inevitabile il paragone col diretto concorrente Master 18, sin da subito mostra un ingresso in curva non difficile, direi intuitivo, poi prosegue su due binari e regala pure una discreta spinta in uscita e tanta adrenalina! Stabilità e tenuta massime, poche o nulle le vibrazioni, lo sci riesce lo stesso ad essere maneggevole per un corto raggio divertente. Difficile trovargli il limite, almeno in campo libero, almeno da parte mia. Davvero uno sci fantastico!

HEAD
iRace PRO 175

Lo scorso anno gli iRace non mi piacquero granché, non mi ci trovai bene. Così quest’anno ho voluto vedere se la versione Pro fosse sulla stessa linea o se invece mostrasse qualcosa di diverso. Beh devo dire che in questo caso il cambio mi è sembrato enorme: uno sci radicalmente diverso, che invoglia a fare curve sugli spigoli e a chiuderle bene, che non sembra mai in crisi. Mi chiedo come sia possibile, col solo apporto del sistema attacco/piastra di tipo simil-race, e scopro allo stand che invece tutta la struttura interna è differente, persino il tipo di legno è cambiato. Bene, uno sci riuscito, davvero divertente e piacevole.
Monster 83
La domenica mattina ho volutamente scelto uno sci non eccessivamente performante per iniziare, indossando anche uno scarpone da sci diverso (vedi apposita recensione sotto). Mi è sembrato un classico sci dal facile approccio, con cui fare molto, ma che poi non eccelle in nulla. Manovrabilità buona, tenuta buona, ma divertimento comunque un po’ limitato, poche emozioni. Insomma, né carne né pesce, sebbene commestibile e nutriente…
Monster 88
Fratellino maggiore, provato successivamente nella ricerca di uno sci largo (vorrei sostituire il mio Rev85). Molto simile al suo omonimo più secco, sempre un pizzico di attenzione nel cambio spigolo (fil rouge dei ciccioni), ma anche una sensazione di maggior facilità e di galleggiabilità. Si sta bene anche sugli spigoli, il che non guasta. Insomma buono, più divertente nella sua tipologia.
Kore 93
Alla ricerca di un largone, provo anche questo bananone nero, e devo dire che mi sono divertito molto. Rispetto ai due precedenti, lo sci è più leggero e giocoso, ma nuovamente ha struttura sufficiente a stare sulle lamine (certo, magari non su pista ripida e barrata). Curve larghe e strette riescono bene, dunque mi sposto a provarlo anche fuori pista, dove risulta sempre facile e , facilitando il compito dello sciatore e regalando bei momenti di divertimento puro. Insomma, molto buono!
NEXO LYT 130 (Scarponi)
Grazie a Mark ho avuto la possibilità di provare per una mattina questo scarpone, una assoluta novità di Head. Si tratta di uno scarpone che integra nella struttura il Graphene, che lo aiuta ad avere una grossa leggerezza (oltre mezzo kg in meno a scarpa!) senza però rinunciare alle prestazioni.
Lo scafo è termoformabile (no fai da te, ma solo c/o rivenditore abilitato da Head) per aggiungere volume laddove necessario, ma soprattutto la novità sta nel LIQUID FIT, un brevetto Head che rivoluziona l’iniezione nelle scarpette: infatti questa sorta di gel incomprimibile è iniettabile a piacimento (solo zona malleolare) per riempire gli spazi vuoti (in maniera intelligente, cioè risultando sempre mobile e gelatinosa all’interno della sua sacchetta di alloggiamento), ma il processo è anche reversibile in caso di necessità (o se si è esagerato).
Lo scarpone ha un last= 100, e un target di riferimento di sciatore da medio a medio/bravo, mentre la Head proporrà il Liquid Fit anche sulla linea Vector, che vede scendere il proprio last da 100mm (modello attualmente in commercio) a 98mm.
Sul campo, si riscontrano calzata abbastanza facile e poi grossa leggerezza ai piedi. Il flex è progressivo e permette di avvertire molto bene il movimento della caviglia, cosa fondamentale a mio avviso per chi è in evoluzione. Il comfort è molto buono, la scarpetta avvolgente (diciamo che secondo me è un last 100 che calza meno del solito, vista la maniera in cui il mio piede sottile è stato comunque tenuto nella sciata) e lo scarpone rimane abbastanza caldo anche nella neve del fuoripista. La tenuta laterale è buona, comunque in linea col target della scarpa.
Che dire, proprio una piacevole sorpresa!

Ecco qui, buone sciate a tutti!

thefabius!


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MessaggioInviato: 6 febbraio 2018, 17:25 
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renntiger ha scritto:
Il TR non l’ho visto allo stand, non so se c’era. Il sistema liquid fit sembra molto interessante: in pratica la scarpetta ha delle sacche che vengono riempite di un materiale plastico (Stefano ci ha detto cos’è, ma non me lo ricordo) che va a riempire le parti vuote tra piede e scarpetta e blocca il piede. In pratica il principio è lo stesso delle scarpette ad iniezione, ma il vantaggio è che questa può essere rifatta più e più volte e non è così rigida. Per il momento però la adotta solo il nuovo scarpone touring, ma stanno portando avanti i test per introdurla, se sarà possibile, anche sui futuri race.


AleDese ha scritto:
E' come ha detto Sergio. Per il momento in Head confermano il sistema per i modelli touring di alto livello, infatti diciamo che questo brevetto da un 60% confort e 40% performance.


petrus ha scritto:


Qui si vede qualcosa del Liquid Fit

https://www.facebook.com/marcopistoni/p ... 0268848641

Il materiale iniettato resta sempre liquido e puo' essere sia aggiunto che tolto in seguito a seconda delle necessita'


thefabius ha scritto:
Io ho avuto la possibilità di usarlo tutta una mattina, lo metterò nelle mie recensioni...



Ok, grazie mille a tutti!


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MessaggioInviato: 6 febbraio 2018, 18:59 
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Sci utilizzati: Rossignol 9SL-R20; GTO-190
Prima di tutto ringraziamenti d'obbligo al Padrone di Casa, Uomini Azienda, Servizio d'Ordine e Servizio Catering - Una macchina da guerra ben organizzata e ben oliata, tutto perfetto.
Una bellissima atmosfera, nonostante fosse la nostra prima partecipazione ci siamo sentiti subito a casa.

Comincio a portarmi avanti con la lista degli attrezzi provati e le premesse, seguiranno i commenti.

---------------------------------------

Il Tester: 178cm X 82kg
Eta': Over 40 (che sono i nuovi 30 :DD ) - In forma ma non certo un atleta ^^-)
Scarpa: Head Raptor RS130
Livello Tecnico: Conduco decentemente finche’ la pendenza non e’ eccessiva o la neve troppo dura, poi ci si arrangia come si puo’
(non sparo metalli che si finisce subito crocifissi in sala mensa :verylol: - chi mi ha visto sciare lasci un parere :pollicesu: )

--------------------------------------

Condizioni neve/meteo:
Giovedi e venerdi ha buttato giu' parecchia neve, sabato nevicchiava ancora.
La temperatura di giorno non si e' mai alzata quindi la neve non ha potuto compattarsi piu' di tanto.

Sabato mattina siamo partiti con piste tirate e neve bella compatta, gessosa ma non ghiacciata. Purtroppo lo strato compatto era di pochi cm superficiali e gia' prima delle undici ha ceduto e sono comparsi mucchi di neve farinosa alternati alle lastre dure del fondo. Ha nevicchiato piu' o meno tutto il giorno, ma la visibilita' si e' comunque mantenuta buona.

Domenica un po' meglio, la pista ha retto piu' a lungo del giorno prima ma piu' o meno eravamo li'. Sole dalle 10 in poi, visibilita' ottima tutto il giorno.

---------------------------------

In ordine di utilizzo
Sabato


Head iSpeed PRO - 180cm
Voelkl 25m
Dynastar M18
Rossignol M21
Fischer The Curv 178 - R18
Head Kore 99mm

Domenica

Atomic G9RR - 21m - 176cm
Atomic X9 Racing - 181 - R16
Salomon PRO 175cm
Rossignol M18
Voelkl 19m - Piastra Gara
Head iRace PRO - 175
Fischer The Curv 178

PS: Scusate la scarsa accuratezza sui raggi / lunghezze / nomi - ero troppo occupato a cercare di provare quanta piu' roba possibile.


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MessaggioInviato: 6 febbraio 2018, 19:19 
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Località: Scotland
Sci utilizzati: Rossignol 9SL-R20; GTO-190
renntiger ha scritto:
Infine lasciatemi formulare i più sinceri auguri di pronta guarigione a Chicco, che proprio all’ultima pista è caduto procurandosi una frattura alla clavicola.


Mannaggia Chicco, non mi sono accorto di niente :(
Quando siamo partiti ho visto che la sua macchina era gia' andata, ma pensavo fosse partito presto.

Chicco appena riesci fatti sentire...


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MessaggioInviato: 7 febbraio 2018, 13:27 
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Località: loano
Sci utilizzati: volkl
thefabius ha scritto:
Ed ecco il mio turno!

La premessa è il doveroso, grandissimo ringraziamento che va a Marco, per tutta l’organizzazione (sempre impeccabile) perfino in un periodo a dir poco tribolato per lui.
Altro grandissimo ringraziamento a tutte le case e al loro personale, che si è dato da fare per aiutarci e soddisfarci in tante maniere. Tra l’altro la qualità dei materiali, almeno in questa fascia di mercato (da medio ad alto) è davvero elevata.
E infine, un enorme ringraziamento a tutti i “fuochisti” e gli addetti alle cibarie (Gastaldello, Moiola, Achille e la moglie, Marcello e chiunque altro al momento non mi sovvenga): senza di loro PMC non sarebbe la stessa cosa!!!

Inserisco le mie recensioni relative agli skitest Ornello 2018/2019 (i dati sono più o meno i soliti e cioè 50 anni – sigh! - alto 183, peso 75 Kg, buon livello tecnico, allenamento purtroppo solamente medio; scio abitualmente con sci Head iSpeed PRO 180).
Come sempre ci siamo ritrovati tra amici nell’Alta Val Pusteria, quest’anno entrambi i giorni in Croda Rossa/Signaue: giornate con una temperatura bassina e una neve abbastanza variabile (la nevicata del venerdì e del sabato ha creato un bello strato morbido, ma in qualche caso dopo le 12 si sono trovati alcuni mucchi e il fondo duro poteva qua e là emergere. Pochissima gente in giro il sabato (complice il tempo non bello), un po’ di gente invece la domenica.
Mi premuro sempre di ricordare che si tratta delle mie personalissime impressioni, che non vogliono (e non devono!) vincolare nessun altro, libero di pensarla in maniera anche assai diversa.

ROSSIGNOL/DYNASTAR
Speed Master 18 (175)

Solito sci, piastra aggiornata (ma attacco, quest’anno verdino, sempre rompiscatole!). Per motivi legati alla suola dello scarpone ho preso il gemello Dynastar anziché il Rossignol, ma lo sci è assolutamente identico. E rimane uno dei prodotti top sul mercato, che ha una stabilità elevatissima e si anche adatta a diversi raggi. Ingresso in curva non troppo complesso (onestamente non so se sia rimasto il rocker o no), richiede dalla sua che lo sciatore abbia la capacità di deformarlo: a quel punto non ci sono (quasi) limiti e permette di fare davvero tutto. Sempre bellissimo!
Elite Hero 18 (177)
Rinnovato GS negozio della casa transalpina, risulta proprio un bel prodotto: facile da portare, aiuta in ingresso curva e sostiene per tutto l’arco, senza tentennamenti. Manovrabile, valido anche in corto raggio, non sembra stancare. Ottimo smorzamento di vibrazioni, il suo limite emerge solo con forti carichi su neve dura (situazione in cui si vorrebbe tornare allo M18 di prima). Se l’eredità del precedente Hero (un best seller) è pesantina, penso sia attrezzato per essere il degno successore: consigliato a tutti gli sciatori buoni e ottimi.

FISCHER
RC4 The Curv GTX (182)

Mi avevano consigliato il GT, che purtroppo non era compatibile con la mia suola scarpone, quindi ripiego su questo GTX. Non conosco la sua collocazione nella gamma, quindi approccio in maniera neutra, sciando come fossero i miei sci (un 182 deve per forza avere una sciancratura GS, no?). Però lo sci è risultato un po’ lento in inversione, macchinoso nel trovare gli appoggi. Una volta impostata la curva, sulla lamina, la tenuta è molto buona e lo sci rimane stabile, infondendo fiducia nello sciatore. La chiusura della curva però richiede forza, decisione, sembra pachidermico e anche qui mi lascia un po’ pensare. Decido allora di leggere le misure, e scopro che ha un centro di 80mm: ora mi spiego meglio lentezza e macchinosità. Rivaluto un po’ il comportamento, ma mi chiedo anche se è uno sci in grado di piacere molto sul mercato…

VOELKL
Racetiger GS UVO 180 R19

Nuova grafica (concordo con altri che è meno bello di prima), nuovo UVO in spatola e struttura aggiornata con l’inserimento di una specie di omega in fibra per dare omogeneità di risposta su tutta l’asta. Lo sci onestamente mi ha un po’ spiazzato, forse la preparazione delle lamine era eccessiva o sbagliata? Non so, sebbene io sia stato il primo a prenderlo dallo skiman non posso esserne certo, ma la sensazione che mi ha restituito è stata quella di uno sci troppo duro per essere un GS negozio (con piastra da gara), ma ho davvero faticato per girarlo, l’inserimento curva richiedeva sempre forza e attenzione… riportato allo stand senza troppi rimpianti
Mantra 181
Provato in pista e in un tratto di fuoripista sotto la cabinovia Tre Cime, lo sci è la nuova versione di uno sci conosciuto e apprezzato nel suo settore. 100mm di centro non sono pochi, dunque per difendersi in pista ci vuole una struttura al top. Il Mantra ha infatti una ottima rigidità, soprattutto torsionale, che si sente in appoggio nella curva. L’ingresso è comprensibilmente non un fulmine, il solo neo sono le vibrazioni, che senza una piastra le aste rigide non riescono da sole a dissipare. Piacevole nel fuoripista, dove galleggia abbastanza bene e non richiede grosse attenzioni. Molto bello.

SALOMON
Race Rush GS 175

Sci rinnovato, come grafica e come geometrie, in sostanza un ritorno al Race Carve in senso abbastanza classico. Sin dall’inizio risulta molto intuitivo, facile da condurre in curve di ogni raggio. Non eccelle in nulla, ma fa tutto molto bene, senza stancare, aiutando ogni volta sia necessario. La Salomon ha modificato la piastra prevedendo un attacco a 45° sulla superficie dello sci, in maniera da risultare graduale e fluida nelle reazioni. Non sono in grado di dire se il sistema funzioni, ma lo sci nel suo complesso si è rivelato molto piacevole e manovrabile, sempre confortevole e progressivo in tutto, senza denunciare difficoltà o carenze. Un prodotto centrato e ben riuscito.

ATOMIC
X9 181 (S)

Allo sci dello scorso anno Atomic ha regalato una livrea verde Kawasaki (criticata dai più, ma che a me non è dispiaciuta) e una piastra più performante (di qui la versione S, riconoscibile per via dell’attacco rosso), e lo sci, se possibile, ha perfino guadagnato (cosa non facile, visto che era già molto bello). Ora diventa anche più reattivo, rimanendo molto stabile. Richiede un po’ più di forza nelle gambe, nel caricare le aste, ma restituisce tenuta, stabilità e divertimento.
PS: ho provato questo sci facendo un paio di discese assieme a Marlies Schild (per chi non avesse presente, Google e Wikipedia sono lì apposta! :D ), ospite di Atomic quale testimonial. Beh, che dire, non solo una bella donna, ma anche una persona gentilissima e disponibilissima (quando sciava con i bimbi presenti era lei che portava per loro gli sci in cabinovia!)… peccato che faccia letteralmente un altro sport!
La sua maniera di entrare in curva è qualcosa di pazzesco, che non si vede in giro nemmeno da parte dei normali maestri. Fare il muro della Holzriese dietro di lei (ma mooolto dietro, eh) appaga gli occhi degli appassionati, e aiuta a capire quanto lontano possa essere il mondo dei professionisti da noi poveri turisti (come si dice a Roma, pizza e fichi!) |))
X9 175 (S)
Stesso discorso del fratello maggiore, la nuova piastra dona vivacità e aumenta la sicurezza. Lo sci è davvero molto bello, ideale per gli amanti delle curve in sequenza e super condotte. Difficile trovargli un difetto: semplicemente gli ho preferito il modello con lunghezza maggiore (per dovere di informazione, ne esiste anche una versione più corta, 169, destinata a donne o a uomini particolarmente leggeri)
G9 RR 176 (Raggio 21)
Novità della casa, teoricamente per il solo mercato italiano (una sorta di prodotto sartoriale creato su misure specifiche). Beh, una macchina da guerra: uno sci che riprende il noto concetto master che tanto ha funzionato in casa Rossignol, e lo declina alla propria maniera: e che maniera! Inevitabile il paragone col diretto concorrente Master 18, sin da subito mostra un ingresso in curva non difficile, direi intuitivo, poi prosegue su due binari e regala pure una discreta spinta in uscita e tanta adrenalina! Stabilità e tenuta massime, poche o nulle le vibrazioni, lo sci riesce lo stesso ad essere maneggevole per un corto raggio divertente. Difficile trovargli il limite, almeno in campo libero, almeno da parte mia. Davvero uno sci fantastico!

HEAD
iRace PRO 175

Lo scorso anno gli iRace non mi piacquero granché, non mi ci trovai bene. Così quest’anno ho voluto vedere se la versione Pro fosse sulla stessa linea o se invece mostrasse qualcosa di diverso. Beh devo dire che in questo caso il cambio mi è sembrato enorme: uno sci radicalmente diverso, che invoglia a fare curve sugli spigoli e a chiuderle bene, che non sembra mai in crisi. Mi chiedo come sia possibile, col solo apporto del sistema attacco/piastra di tipo simil-race, e scopro allo stand che invece tutta la struttura interna è differente, persino il tipo di legno è cambiato. Bene, uno sci riuscito, davvero divertente e piacevole.
Monster 83
La domenica mattina ho volutamente scelto uno sci non eccessivamente performante per iniziare, indossando anche uno scarpone da sci diverso (vedi apposita recensione sotto). Mi è sembrato un classico sci dal facile approccio, con cui fare molto, ma che poi non eccelle in nulla. Manovrabilità buona, tenuta buona, ma divertimento comunque un po’ limitato, poche emozioni. Insomma, né carne né pesce, sebbene commestibile e nutriente…
Monster 88
Fratellino maggiore, provato successivamente nella ricerca di uno sci largo (vorrei sostituire il mio Rev85). Molto simile al suo omonimo più secco, sempre un pizzico di attenzione nel cambio spigolo (fil rouge dei ciccioni), ma anche una sensazione di maggior facilità e di galleggiabilità. Si sta bene anche sugli spigoli, il che non guasta. Insomma buono, più divertente nella sua tipologia.
Kore 93
Alla ricerca di un largone, provo anche questo bananone nero, e devo dire che mi sono divertito molto. Rispetto ai due precedenti, lo sci è più leggero e giocoso, ma nuovamente ha struttura sufficiente a stare sulle lamine (certo, magari non su pista ripida e barrata). Curve larghe e strette riescono bene, dunque mi sposto a provarlo anche fuori pista, dove risulta sempre facile e , facilitando il compito dello sciatore e regalando bei momenti di divertimento puro. Insomma, molto buono!
NEXO LYT 130 (Scarponi)
Grazie a Mark ho avuto la possibilità di provare per una mattina questo scarpone, una assoluta novità di Head. Si tratta di uno scarpone che integra nella struttura il Graphene, che lo aiuta ad avere una grossa leggerezza (oltre mezzo kg in meno a scarpa!) senza però rinunciare alle prestazioni.
Lo scafo è termoformabile (no fai da te, ma solo c/o rivenditore abilitato da Head) per aggiungere volume laddove necessario, ma soprattutto la novità sta nel LIQUID FIT, un brevetto Head che rivoluziona l’iniezione nelle scarpette: infatti questa sorta di gel incomprimibile è iniettabile a piacimento (solo zona malleolare) per riempire gli spazi vuoti (in maniera intelligente, cioè risultando sempre mobile e gelatinosa all’interno della sua sacchetta di alloggiamento), ma il processo è anche reversibile in caso di necessità (o se si è esagerato).
Lo scarpone ha un last= 100, e un target di riferimento di sciatore da medio a medio/bravo, mentre la Head proporrà il Liquid Fit anche sulla linea Vector, che vede scendere il proprio last da 100mm (modello attualmente in commercio) a 98mm.
Sul campo, si riscontrano calzata abbastanza facile e poi grossa leggerezza ai piedi. Il flex è progressivo e permette di avvertire molto bene il movimento della caviglia, cosa fondamentale a mio avviso per chi è in evoluzione. Il comfort è molto buono, la scarpetta avvolgente (diciamo che secondo me è un last 100 che calza meno del solito, vista la maniera in cui il mio piede sottile è stato comunque tenuto nella sciata) e lo scarpone rimane abbastanza caldo anche nella neve del fuoripista. La tenuta laterale è buona, comunque in linea col target della scarpa.
Che dire, proprio una piacevole sorpresa!

Ecco qui, buone sciate a tutti!
Ciao Fabio complimenti per la recensione.
Ti volevo chiedere un paio di cose per capire solamente le differenze
A: tra head irace pro e Atomic x9 che differenza c'è ,ossia sono sci della stessa tipologia oppure no??
B : irace pro cambia molto da quello normale??
Grazie mille

Inviato dal mio MHA-L29 utilizzando Tapatalk

Ciao ragaaaaaaaaa

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MessaggioInviato: 7 febbraio 2018, 14:17 
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Messaggi: 1578
Località: Garda Lake
Sci utilizzati: Master M-21, X-Drive 8.8 179, Ranger 108Ti 188,
lennox ha scritto:
Ciao Fabio complimenti per la recensione.
Ti volevo chiedere un paio di cose per capire solamente le differenze
A: tra head irace pro e Atomic x9 che differenza c'è ,ossia sono sci della stessa tipologia oppure no??
B : irace pro cambia molto da quello normale??
Grazie mille


Ciao Lenn, come va?

Sciato in questo periodo?

Ti rispondo io intanto, li ho provati entrambi poi Fabio ti manderà sicuramente un suo parere.
Punto A: sono sci abbastanza simili come tipologia, Fabio però X9 l'ha provato 181, mentre l'Head in 175... io entrambi in misura 175mm.
Sci di tipologia molto simile improntati molto al fun con sciancrature generose, entrambi nella versione normale sono molto divertenti anche se hanno due caratteri diversi, più nervoso e cattivo l'Atomic, più friendly l'Head .
Nella versione pompata questa differenza è ancora più marcata, acquistano entrambi molto in potenza e performance ma l'Head resta più docile a meno di non cercarne davvero il limite, l'Atomic è decisamente più da lavorare e più stancante.

Punto B: si... c'è un abisso tra la versione Pro e quella normale.

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Ciao niarooo tutto bene siisi sto sciando un paio di volte a settimana ,sempre in zona prato nevoso ,chiedevo per capire un po' ,il pro cambia sostanzialmente nell'attacco se ho capito bene.
Sono 2 sci che mi piacciono molto e di cui ho sentito parlare molto bene da tutti.
Tra i 2 comunque non so perché mi ispira più head,ma è solo una sensazione bisogna provare naturalmente prima.
Comunque mi pare essere migliorato rispetto a quello di quest'anno l'irace oppure è pressoché uguale??
Quale dei 2 sci ha il raggio più corto pari misura??
Faccio i miei auguri di pronta guarigione a chicco mi spiace molto,ma è una roccia si riprenderà presto

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Ciao ragaaaaaaaaa

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Ragazzi io ci provo... ecco le mie impressioni:

Il Tester: 178cm X 82kg
Eta': Over 40 (che sono i nuovi 30 :D ) - In forma ma non certo un atleta
Scarpa: Head Raptor RS130
Livello Tecnico: Conduco decentemente finche’ la pendenza non e’ eccessiva o la neve troppo dura, poi ci si arrangia come si puo’
(non sparo metalli che si finisce subito crocifissi in sala mensa :verylol: - chi mi ha visto sciare lasci un parere :pollicesu: )

--------------------------------------

In ordine di utilizzo
Sabato

Head iSpeed PRO - 180cm

Primo sci provato il Sabato mattina le condizioni della neve erano perfette, bella compatta ma non ghiacciata. Mi ha dato subito una gran confidenza, spatola molto solida, gira bello rotondo, si adatta molto facilmente a diversi raggi di curva, basta inclinarlo di piu’ e chiude subito, oppure si puo’ lasciarlo correre su raggi piu’ lunghi.
Non e’ difficile, ma bisogna comuque essere bene apposto sopra lo sci in un paio di curve mi sono distratto un attimo e l’esterno e’ partito per la tangente.
Nel complesso, solido, stabile e divertente.

Voelkl 25m
Mi e’ sembrato “facile” considerando il raggio di 25m, spatola bella lineare e abbastanza morbida. Ha comunque bisogno di essere portato a velocita’ sostenute per cominciare a rendere.
Ho provato a spingerlo un po’ di piu’ sui cambi di pendenza della Signaue, ma la neve non era abbastanza dura per sostenere l’esterno, in un paio di curve ha sfondato la “sponda” ed e’ partito via dritto, sarebbe servita una neve piu' ghiacciata.
Molto stabile e solido anche sul ripido, struttura sostanziosa e ben bilanciata.

Dynastar M18

Premetto che l’M18 e’ una delle ragioni principali per cui ho preso parte a PMC. Gli sci Rossignol mi sono sempre stati molto congeniali e volevo provare la linea Master in previsione di un potenziale acquisto. Ho preso il Dynastar perche’ il Rossignol era fuori, gli sci della linea Master sono identici, cambia solo la serigrafia (gli altri sci hanno delle differenze).
Ho provato lo sci sulla pista Drei Zinnen quando lo strato superficiale si era gia’ spaccato e si erano creati parecchi cumuli di neve farinosa alternati da lastre piuttosto dure. Le condizioni della neve non erano certo ideali per questo tipo di sci, ho apprezzato molto la presa sul duro specialmente della spatola.
Mi e’ sembrato invece molto instabile fra le gobbe, arrivando dalla lastra con lo sci bello di spigolo si entra nel mucchio e la spatola prende subito con una tendenza a chiudere di piu’, poi scavalcato il mucchio si torna sulla traiettoria originale. Ne risulta un movimento a dondolo dello sci esterno non molto piacevole. L’ho parcheggiato un po’ perplesso. Il giorno dopo, con la pista giusta, tutta un'altra musica.

Rossignol M21

Anche qui pista ormai rovinata quindi condizioni non ideali per questo tipo di sci. Comunque la combinazione di struttura e lunghezza lo rendono molto stabile anche nei mucchi, contrariamente all’M18 questo entra nelle gobbe e le sega a meta’ senza troppi problemi.
Non ho potuto spingerlo piu’ di tanto ma mi e’ piaciuto, resta facile ed intuitivo, ma molto stabile.

Fischer The Curv 178 - R18

Questo era un altro sci che mi ha molto incuriosito fin dall’uscita e che era sulla mia lista di sci assolutamente da provare.
Scusate, ma ho un gran casino in testa con questi Curv, mi sembra che si chiamino tutti allo stesso modo, comunque ho provato il modello piu’ sostenuto, misura 178 attacco Z13 – Il primo a sinistra in questa foto.

https://scontent-ams3-1.xx.fbcdn.net/v/ ... e=5ADA1F83

Molto ma molto divertente, provato sulla Holzriese e sulla Signaue, su pendenze da rossa molto intuitivo e molto reattivo, in genere mi fermo una/due volte ad ogni pista per rifiatare o per aspettare chi e’ dietro. Con il Curv non riuscivo a fermarmi finche’ non ero in fondo, ti rimbalza da una sponda all’altra e ti chiede di continuare ad aumentare il ritmo inclinandolo sempre di piu’ ad ogni curva.
Ho provato anche un po’ di serpentina sul muro in alto della Holzriese, gira facile e blocca bello solido.

Head Kore 99mm
Verso l’una ormai tutte le piste erano trifolate, allora ho deciso di fare un giro sui ciccioni. Non sono tipo da powder, ero solo curioso di vedere come si comportavano questa tipologia di sci (mai provati prima).
Sono restato piacevolmente sorpreso dal comportamento in pista di questo sci. Visto il 99 sottoscarpa servono alcune curve di adattamento, ovviamente serve una caviglia bella solida per poterlo tenere sullo spigolo, una volta ricalibrati i parametri carva che e’ una bellezza e tiene bene anche sul duro, mi aspettavo un sci di compensato/cartone, ed invece tutt’altro. I mucchi di neve molle non sono ovviamente un gran problema.
Per il fuori pista no comment, ho fatto dieci metri di bordo pista…

...a seguire la Domenica...


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MessaggioInviato: 7 febbraio 2018, 14:57 
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lennox ha scritto:
,il pro cambia sostanzialmente nell'attacco se ho capito bene.
Tra i 2 comunque non so perché mi ispira più head,ma è solo una sensazione bisogna provare naturalmente prima.
Comunque mi pare essere migliorato rispetto a quello di quest'anno l'irace oppure è pressoché uguale??
Quale dei 2 sci ha il raggio più corto pari misura??


Ciao,
allora attacco+piastra danno un altro carattere agli sci.
Raggi più o meno simili tra i 14.5 (HEAD) e i 15.5mt (ATOMIC). Sono bellissimi sci, io ho provato i.race nmormale anno scorso e non mi ha entusiasmato anche se è uno sci molto divertente.
L'Atomic invece anche nellaversione normale è già uno sci molto ben strutturato e aggressivo...

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MessaggioInviato: 9 febbraio 2018, 15:15 
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Sci utilizzati: Rossignol 9SL-R20; GTO-190
Ragazzi mi raccomando non fate gli stitici coi report come l'anno scorso!!!
Su, non fate i timidi, che tanto di boiate ne scriviamo tutti :D

Io appena riesco finisco il mio resoconto sugli sci della domenica
Non lasciate passare troppo tempo che poi non vi ricordate piu' niente.


PS: Bonus points per chi usa le seguenti parole maggiche :old:

Pastoso
Giocoso
Petaloso
Cavallo di razza
Bisogna starci sopra

:D


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MessaggioInviato: 9 febbraio 2018, 15:54 
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renntiger ha scritto:

Voelkl Racetiger SL UVO 165
Non ho mai nascosto che è uno dei miei sci preferiti. Non sarà il più specialistico, non sarà il più fun, non sarà il più cattivo, ma sicuramente è da sempre il più completo SL negozio in circolazione. Ed anche in questa nuova versione le aspettative non sono andate deluse perché anche questo nuovo Racetiger è ancora lui, uno sci con cui puoi sciare otto ore senza che ti deluda mai, che ti affatichi eccessivamente o che ti possa annoiare. Come sempre è velocissimo nell’entrata in curva (anche se ad esempio il Salomon Race Pro lo è di più) e come prende lo spigolo ti porta dentro e ti spinge con naturalezza ad impostare immediatamente la curva successiva, però lo fa sempre in modo graduale e prevedibile, ti proietta da una curva all’altra in modo quasi naturale, senza trasmetterti quell’effetto fionda che altri SL danno, me che a lungo andare li fanno diventare eccessivamente stancanti. Lui no, lui fa dell’equilibrio la sua forza, e da sempre puoi allargare le traiettorie ed impostare delle belle curve ampie senza avvertire il minimo tentennamento o la minima sbavatura, tanto da renderlo probabilmente uno degli SL più polivalenti in assoluto… si è capito che mi piace, vero? :D Unico difetto che gli ho trovato è che quando la punta sobbalza su un’asperità l’UVO fa un “tec tec” che proprio non mi piace. Non so se sia una cosa voluta o come spero un difetto dell’esemplare che avevo in prova.

Ciao Renn, approfitto della tua recensione per chiederti una precisazione: ho visto che che del Racetiger SL esistono due versioni, una delle quali denominata PRO, che non ho capito esattamente per cosa si distingua. Tu quale hai provato?


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MessaggioInviato: 9 febbraio 2018, 22:04 
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Credo che tutti gli sci presenti al test, visto che le case conoscono bene il target dei clienti di Mark, fossero i pro, vale a dire quelli con piastra piston.

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 10 febbraio 2018, 16:43 
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Sci utilizzati: Head iSL RD, Head REV 85
Ciao Lennox, ti ha già detto tutto il buon Ale, concordo in pieno con le sue valutazioni.
X9 più da lavorare e stancante, iRace Pro più immediato.
Confermo l'abisso (o giù di lì) tra versione normale e pro: considera che non è solo una questione di attacco/piastra, ma la struttura interna cambia radicalmente. E si sente!

thefabius!


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MessaggioInviato: 11 febbraio 2018, 11:11 
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Sci utilizzati: volkl
Grazie Fabio

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Ciao ragaaaaaaaaa

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MessaggioInviato: 11 febbraio 2018, 16:14 
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Messaggi: 4327
Sci utilizzati: atomic, duel, rossignol, head, dynastar
Oggi ho provato l’x9
Sempre 181. Bellissimo e divertentissimo sci mantiene il carattere del predecessore na più addolcito nella risposta, sempre vicina a quella di un sl ma meno violenta.
Stancante? No secondo me no ma non faccio testo visto che di km di sci fatti finora ne ho un bel po’, ma infonde tanta sicurezza nello spingere e ad andare a velocità sostenute
Provato su due belle nere con neve dura e compatta a tratti ghiacciata era uno spettacolo. Attenti a non arretrare, però non gradisce e può scalciarti in aria quindi è uno sci non per tutti, bisogna essere a posto di tecnica. Nel caso, come alternativa di lusso c’é sempre il g9
Ne ho provati anche altri dagli ispeed pro agli irace (una vera e molto apprezzata sorpresa domani spero mi facciano provare i pro) ai racetiger gs 19 e sempre voelkl i deacon? 76 di centro con la piastra gara ed altri
Sono con il tel e quindi ho difficoltà a scrivere tuttavia devo dire che negli ultimi anni tutte le case hanno tirato fuori sci che non fanno assolutamente rimpiangere i gs fis

giò


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