Brunoz, fai questa prova:
alzati in piedi, mettiti in posizione rilassata con i piedi a terra e poi fletti un pò le caviglie. Sentirai che il peso del tuo corpo graverà di più sulle punte dei piedi ad un angolo "x" tra tibia e piede.
Fai la stessa cosa appoggiando, però, la punta dei piedi sul bordo di un tappeto mantenendo il resto della pianta e i talloni sul pavimento. Già in questa posizione (per mantenere un equilibrio centrale) cominci ad andare un pò avanti con le spalle. Se fletti le caviglie, noterai che la pressione sull'avampiede sarà maggiore a parità di angolo tibia/piede.
Trasferisci il tutto sullo sci: in questo modo riesci a caricare ancora meglio la spatola.

Yess Giò, quote; già fatto

Non so che materiale utilizzi Tyrolia: l'importante é - come visto nel nostro servizio corse - montarlo tra piastra e secondo spessore più grosso (2mm), come se fosse una fetta di prosciutto cotto tra due fette di pane.

Il prosciutto cotto tra le fette di pane non si rompe, sopra le stesse é molto delicato...

Avete già fatto cena?

Quindi il Dani ha preso due piccioni con una fava: ha contemporaneamente cambiato l'assetto e ridotto i volumi un po' abbondanti.
Un vero bootfitter, insomma...

come preannunciato, ho passato del tempo ad indagare in merito e ti confermo che le tue impressioni di base sono più che corrette. In coppa del mondo, almeno per quanto riguarda gli atleti italiani, questo è un argomento ormai metabolizzato e purtroppo la riduzione degli spessori attuata la scorsa stagione nella mini-rivoluzione dei matariali ha messo un freno a questo genere di esperimenti. All'uopo posterò alcune foto, ma la tendenza generale dello slalom speciale si divide equamente tra l'angolo di rampa leggermente positivo (max 3mm) o neutro perchè è fondamentale sfruttare per intero i 5 cm di altezza che il regolamento concede.Idem per il gigante anche se qui si propende più verso un angolo di rampa neutro. L'angolo di rampa negativo, quando si poteva giocare di più con le altezze, è stato uno stratagemma stra utilizzato durante il passaggio dagli sci lunghi a quelli corti quando gli atleti faticavano a ritrovare la centralità e cadevano in pericolosi arretramenti.Allo scopo si alzava il puntale per far assumere all'atleta una posizione di base volutamente arretrata per farlo spingere esageratamente sulle caviglie. Oggi data l'aggressività dei materiali in uso, questo accorgimento tecnico potrebbe essere addirittura controproducente anche se a mali estremi...estremi rimedi!

Ottimo Emanueza
fa piacere aver stimolato anche la tua curiosità.
Se poi vorrai corredare il report con qualche supporto visivo sarà il top.
Cmq mi par di capire che alla fine il vantaggio maggiore lo dà l'altezza e non l'angolo...vero ?

Ciaoooo

Emanueza, hai letto l'intervento dell'8 aprile (pagina 2) ove ho riportato le spiegazioni di Martin Näpflin, ex-serviceman di Silvano Beltrametti (ora si occupa degli atleti del nostro servizio corse)?

ora che me lo fai notare ricordo di averlo letto ma al momento non lo ricordavo...non vorrei mai che pensassi possa aver dubitato delle tue informazioni, anzi, ciò che ho scritto è l'ulteriore conferma che di ciò che hai detto tu nel post con l'ulteriore aggiunta delle info relative alle discipline veloci
Cmq metterò qualche foto

alcune foto...(GRAZIE ICE PER IL TUTORIAL)...nell'ordine:

l'attacco Rossignol di Manfred Moelgg


l'attacco Salomon di Davide Simoncelli


la misurazione dell'altezza (5 cm) del Nordica di Giuliano Razzoli

Mi sa che le foto di Head dovrò metterle io...

ESATTO...nessuno degli atleti presenti usava Head