Luke14, per mia esperienza personale (lavori fatti sui miei scarponi), le modifiche sono tantissime e puoi riuscire ad adattare al tuo piede quasi ogni scarpone, ma la sostanza è sempre la stessa:
rivolgiti, sia per l'acquisto (che è il primo passo fondamentale, da cui discende tutto) che per la messa a punto ad un negozio che sia supportato da un ottimo bootfitter (e mark è attualmente uno dei migliori se non IL migliore).
La base di partenza su cui poter lavorare in seguito è fondamentale, se "canni" completamente la scelta iniziale (leggi scarpone assolutamente non adatto al tuo piede), puoi modificare quanto vuoi, ma il risultato finale non sarà mai appieno soddisfacente.
Mark ha un'esperienza tale che gli basta vedere il tuo piede e iniziare la "scrematura" delle marche, sia per tipologia di forma degli scafi che per caratteristiche delle plastiche e possibilità di lavorazione successiva.
Concettualmente potremmo suddividere gli scarponi da gara in due grandi famiglie (che rispecchiano, poi, un diverso modo per ottenere rigidità e reattività dalla scarpa):
ci sono scafi (marche) che usano plastiche sottili e rigide (es. lange e rossignol), che hanno il pregio di essere molto sensibili
scafi (marche) che ottengono la stessa rigidità usando plastiche un pò più morbide ma con spessori maggiori (es. nordica e credo anche head)

I primi hanno minor margine di lavorazione "a freddo", cioè di fresa, per cui allargamenti e allungamenti importanti sarebbe preferibile farli a caldo
i secondi permettono un maggior margine di lavorazione "a freddo" (plastiche più spesse e quindi minor indebolimento della struttura in caso di assottigliamento con la fresa).
I primi sono molto sensibili sul campo (migliore "lettura" del terreno) a fronte di una minora adattabilità
I secondi sono forse un pò meno sensibili, ma recuperano il "gap" dandoti la possibilità di raggiungere un miglior comfort, e sappiamo tutti che avere il piede senza punti di dolore migliora sensibilmente la sciata.
Un bravo bootfitter queste cose le sa bene e quindi è imprescindibile rivolgersi a lui quando si fa una scelta così importante (la più immmportante) per la propria attrezzatura.

Perché vogliamo complicare il discorso dicendo che oggi ho visto due paia di Raptor provenienti direttamente dal servizio corse austriaco, ovvero un 150RD in color antracite ed un 150RD neutro con plastiche B2- (quindi più morbide del mio B2+ di serie)?

Semplice: non facciamolo.

Per noi "mortali" é meglio restare su scale di flex "ufficiali" le quali, anche se non sempre corrispondono tra marca e marca a causa delle differenti colorazioni, sono molto più chiare é più che sufficienti per la scelta della durezza.

B1 (hard), B2 (medium), B3 (soft) con le varianti del + e del - non ci dicono assolutamente nulla: 100, 120, 130 é molto più comprensibile...