Ho dato una mano di vernice acrilica sopra il vinavil, a questo punto ero pronto a laminare la fibra di carbonio.



Scusate ma qui l'eccitazione e lo stress hanno preso il sopravvento e mi sono dimenticato della documentazione fotografica step by step. Ero troppo concentrato a non far cappelle.

La striscia di carbonio era lunga 30cm x 1m
Ho tagliato 6 strisce di circa 30cm x 13cm
Qui bisogna fare attenzione perche' il tessuto si disfa a guardarlo, quindi tutta l'operazione va fatta con molta delicatezza onde evitare casini e sprechi.

Ho tagliato anche vari quadretti 10x10 per rinforzare punta, arco plantare.

Ho poi steso con un pennello il liquido PVA. Questo serve ad evitare che il carbonio si attacchi alle forme.

Asciugato il PVA ho preparato la resina epossidica.

50gr di resina e 15gr di indurente (ocio che se prendete una resina diversa le proporzioni potrebbero cambiare).
E' molto importante essere il piu' accurati possibile altrimenti la resina non raggiunge le caratteristiche meccaniche ottimali.

Primo strato di resina sui calchi.
Attesa di 1.5-2 ore finche' la superficie diventa appiccicosa e poi si stende il primo strato di fibra 30x13 (questo e' il foglio lato piede).

Preparato secondo bicchiere di resina. 100gr di resina + 30gr di indurente.

Sopra ho messo un'altro foglio 30x13.
Oviamente tra uno strato e l'altro si inzuppa la fibra di resina (non troppa, meno resina = piu' resistenza).

Terzo strato 2 fazzoletti di rinforzo sotto l'arco plantare e un fazzoletto in punta.

Qui mi sono sentito molto FORMULA ONE e ho messo i fazzoletti a 45 gradi per cambiare verso alle fibre (seguendo una logica parzialmente ad cazzum, ma d'altronde mi sembrava meglio cosi' piuttosto che mettere tutte le fibre allineate)

Ultimo strato con foglio 30x13 a ricoprire il tutto (questo sarebbe il lato scarpetta).

Risultato finale:





Spero che la descrizione non sia troppo un casino...

Ecco un'altro paio di foto dopo avere sfrangiato la fibra in eccesso con una forbice.






Ovviamente dal lato inferiore si vedono ancora i calchi in gesso



Tempo di indurimento della resina: circa 24hr.
Ci sono resine piu' lente e piu' veloci, resine che solidificano a temperatura ambiente e resine che hanno bisogno del forno. Quindi se ordinate un kit occhio al tipo di resina.

La risposta e' gia' scritta nel primo post.

Era da un po' di tempo che volevo provare a smanettare con la fibra di carbonio.
Mi sarei potuto fare un posacenere, ma visto che non fumo ho fatto i plantari.

Dal punto di vista della lavorazione della fibra sono molto soddisfatto.
La resistenza meccanica e' ottima e pure l'estetica non e' male (anche l'occhio vuole la sua parte).
Per i plantari l'aspetto estetico non conta molto, ma se in futuro dovessi farmi un pezzo per la moto/macchina avrei gia' un po' di pratica.

Se poi alla fine di tutto i plantari saranno anche utilizzabili tanto di meglio.
Altrimenti li butto e ci riprovo oppure li butto e basta.

Petrus..........COMPLIMENTI

Ad avere dei plantari rigidissimi e leggeri. Non chiedere a me perché un plantare dev'essere rigido perché non saprei risponderti, ma dai, il progetto è bello.

Nelle scarpe normali assolutamente no.
Come flessibilità siamo sui livelli di una putrella di acciaio spessa due centimetri.
Finiresti a camminare come Frankenstein, se riuscissi a piegarli vorrebbe dire ci si sono spaccati a metà.

Potrebbero andare bene nelle scarpe x bici da corsa. So che qualcuno li fa.

Ben detto Nitrato.
La rigidezza serve perche' il pantare ha la forma del piede e deve mantenerla per supportare l'arco. Se il plantare flettesse si appiattirebbe come una pizza ed allora tanto vale lasciarci il plantare originale.

I plantari termoformati o fresati sono fatti di schiuma/gomma/sarcazzocosa. Il problema e' che quei materiali hanno bisogno di uno spessore minimo, altrimenti si disferebbero. Con il carbonio riesco a mantenere la forma dell'arco plantare ed il sottopiede ha uno spessore di 1.5mm

Il mio problema e' che ho archi plantari piuttosto accentuati e collo del piede alto. Per me e' fondamentale che lo spessore del sottopiede sia minimo onde non rubare troppo volume.

Nota a parte.


La mia resina ha una durata di circa +/-15 min a 25 gradi C. Una volta mischiata si ha a disposizione quel tempo per stenderla (+/- dipende dalla temperatura ambientale) .

Quando ho mischiato i 50gr di resina sono andato abbastanza bene.
Con i 100 grammi invece, dopo 17-18minuti, la resina a cominciato a reagire, a fumare e a scaldarsi in maniera consistente. Al che' mi sono abbastanza cagato sotto ed ho piazzato il bicchiere in giardino prima che mi prendesse fuoco la casa

Ecco gli avanzi della resina dopo che li ho tolti dal bicchiere.
Sembra plastica, ma ha una resistenza ed una durezza da paura.
Il pennello e' restato incagliato stile spada nella roccia. Potrei riuscire a spaccare il manico, ma le setole sono impossibili da piegare, ho provato anche a metterci parecchia forza, ma non si piegano neanche di un millesimo di millimetro.

Petrus capisco il tuo ragionamento, ma con questi hai due putrelle con elasticità zero sotto i piedi: come pensi di ammortizzare le sollecitazioni?