Gioie e dolori di tutti noi dello ski.
Salve amici qualche battuta per ravvivare l'ambiente, vorrei parlare di scarpe, che sono la dolce metà dei nostri ski.
Io uso da parecchio tempo Lange e mi sono sempre trovato abbastanza bene, ora ho un modello race 130 che ha richiesto una stagione per andare a posto (per la cronaca ho fresato la scarpa sinistra per meglio allogiare il mio piede ed ho inserito spessori di circa 0,5 cm sotto i talloni perchè i piedi tendevano ad avanzare un pò, forse a causa dei plantari piuttosto inesistenti). Ormai vanno bene da qualche stagione però stò pensando di cambiare a causa di:
La scarpa race calza piuttosto low fit e ciò non è sempre gradito;
In caso di freddo intenso la calzata precisa non tiene molto caldo;
Sempre se fa freddo la calzata mattutina o la fai al caldo oppure hai tre minuti e poi non li metti più;
Se la scarpa è precisa non la devi stringere molto ma a volte entra la neve e vai a bagno;
Se hai bisogno di scarpinare un pò non è che con i race si va molto bene;
Ed altre piccole amenità alle quali si sopravvive ma che sarebbero da migliorare.
Allo scopo stò guardando ai nuovi modelli di varie marche che hanno introdotto innovazioni:
Piante più larghe (98-100-104) e plastiche nuove meno rigide;
Modelli tipo freeride con suola vibram e calzata facilitata;
Buona impostazione globale della scarpa anche con flex di 110;
Il tutto senza perdere necessariamente in prestazioni.
Che ne pensate? Via al dibattito!
Provocatoriamente vi invito a notare quale scarpa porta chi lavora in montagna, tipo guardiaporta ed addetti alla pista nelle gare WC, tutti scarpe da scialpinismo comode, calde, vibramate, performanti, ma con il solo difetto di costare spropositi (a causa delle serie di produzione più limitate), quindi non le prendo.
Attendo i vostri commenti e vi saluto cordialmente, buon ski.

Ma cosa vuoi farci?
Tutti vorrebbero le pantofole con le prestazioni da CdM; tutto dipende dagli obbiettivi.

Vero che con il passare degl'anni la tendenza è quella di utilizzare scarpe meno pro per ottenere un po' di comfort, un po' per questioni fisiche, un po' perchè non si vuole più "soffrire", ma provocatoriamente ti rispondo che anch'io ho utilizzato delle scarpe Soft (Rossy) per un paio di anni, ma non è sciare...... è scendere.
Quindi ho ripreso scarpe il più simile possibile al race puro (grazie a Mark........).
Certo c'è chi sarebbe capace di sciare anche a "piedi nudi", ma questa è un'altra storia.


Per i normodotati una scarpa turistica d'alto livello sui 110 di flex e una larghezza poco oltre i 100 è già una buona base di partenza (comfort e prestazioni sufficienti).

Per i normodotati un po' evoluti e che non vogliono compromessi e desiderano ancora migliorarsi, un derivato Race flex max 130 e 98 di larghezza (quindi con una scarpetta più imbottita di un race puro) è la soluzione ottimale (prestazioni buone e sufficiente comfort).

Per gli evoluti che fan gare o che vogliono avere sempre il massimo di feeling tra l'impulso dato alla scarpa e lo sci, a scapito del comfort, un Rece puro (130 - 95) è l'unica soluzione (il massimo per le prestazioni e scarso comfort).


Quindi come suggerisce Bill il punto di partenza è in quale categoria uno si vuole collocare.

Grazie innanzitutto a chi ha risposto, vorrei aggiungere:
partendo dalla mia attuale scarpa 130-96, vorrei provare a scendere piuttosto che a salire, perdendo però il meno possibile in prestazioni; quando è calzato il mio Lange lavora bene, anzi benissimo, però ha i problemi che dicevo.
Ora, con buona pace di chi prende un 130 per aprire i ganci dopo ogni discesa o dice che con quello bisogna "spingere" ed è stancante oppure che scia dalle 10 alle 14 e poi smette, io vorrei una scarpa da portare tutto il giorno chiudendola al mattino presto ed aprendola la sera alle 17, che resti asciutta e che regga i -20 con dignità, quando capita.
Siccome sono convinto che i costruttori possano migliorare molto in qualità e che le cifre che paghiamo siano sufficienti a farci meritare qualcosa in più, vorrei trovare una scarpa che salvi capra e cavoli cioè le prestazioni ma anche il confort.
Purtroppo gli scarponi di solito non si possono provare, ci devi pensare bene prima e magari discuterne con gli amici, cioè quello che sto facendo!
PS. gradirei il parere di dani, che mi pare persona assennata e padre di famiglia come me, oltre che operatore del ramo.
Grazie e salutoni.

oggi ero a Folgaria...

con i miei Raptor all'inizio stagione -venendo da scarpe turistiche- ero partito proprio male...

ma stanno molto migliorando...e oggi li ho potuti tenere senza quasi mai aprirli dopo le discese...
certo non sono due pantofole...ma quando vuoi mandare lo sci da una parte loro glielo fanno fare

grazie anche a Mark, ovvio

e, dipende da cosa vuoi fare, zio Bill ha perfettamente ragione prestazioni da CdM in scarpe turistiche...
MISSION IMPOSSIBLE

Tu vuoi una moto, una bici, anche una poltrona a rotelle, ma possibilimente con il motore e la carrozzeria della Ferrari.

Auguri.

CAro My camel non ho capito che questo post lo hai aperto cosi per fare due chiacchere in generale oppure sta cercando dei consigli sugli scarponi..... ma che nessuno ti potra dare, in primis perche gli scarponi sono una cosa molto personale e i piedi ancora di piu recepiscono le cose in modo diverso.
Tu che utilizzi Lange sai come stai tu ma non puoi dire ad u altro con un piede magari largo di pianta e dei malleoli sporgenti che sarà una figata anche per lui....
La provocazione... guardate cosa hanno nei piedi i guardi...............certo fanno i guardiaporte o gli allenatori, e io ne so qualcosa di ore fermo o quasi a regolare attacchi alle 2 alp 6 giorni per 10 anni e a mettere giu tracciati ...per forza che usano scarponi da freeride ( prima alpinismo) caldi , confortevoli ecc ecc... sadici unpo si, ma non scemi...vorrei vedere un atleta con un bel alpinismo ai piedi e un guardiaporte con un bel 93mm dipianta h/a a -15 in pista!!!
Se nella tua testa cè un possibile cambio di scarponi, devi innanzitutto capire cosa vuoi fare sugli sci...portare i tuoi piedi e i tuoi scarponi da quello che ti vendera il prossimo e trasmettere a lui le tue senzazioni del tuo lange fino ad oggi.. e insieme a lui rapportandoti agli scarponi presi in esame , tirare fuori il coniglio dal cappello
questo è il modo migliore per farsi che tutto vada come deve andare.
Ognuno di noi ha esigenze diverse ed è diverso il modo di interpretare lo sci.
ole
mark

la risposta molte volte è nella domanda...
tutto giusto quello che scrivi pero come hai scritto sono due versioni, una per il fuoripista e uno per la pista.. poi che tu voglia usare quello da pista in fuoripista e quello da fuoripista in pista.......................nessuno lo vieta e non penso che ci siamo problemi.. pero la mia domanda nasce spontanea..perche allora ne hanno fatti due tipi , uguali ma diversi??
ole
mark

Tutto è possibile basta andare da chi lo rende possibile

ole

penso ai primi di aprile , anzi sicuro!
mark