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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 7:07 
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Sci utilizzati: HEAD what's your limit?
Ricordate la giacca Rossignol 2005/2006 con i cuscinetti d'aria?

Quando avevi freddo, soffiavi dentro ad un tubetto ed i cuscinetti d'aria si gonfiavano, creando un cuscinetto isolante.

Mark si ricorda sicuramente del sistema...

;)

HEAD What's your limit?


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 11:15 
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[quote][i]Messaggio di chip63]
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oggi abbiamo più freddo ai piedi perché utilizziamo scafi più "giusti", ovvero NON ampi.
In fatto di sciabilità (trasmissione degli impulsi, precisione, sensibilità) abbiamo guadagnato enormemente; gli spazi vuoti tra piede e scarpetta/scafo di prima, però, servivano da "distacco" con l'esterno (freddo) e come "camera d'aria" (calda).
Ora siamo più a contatto con gli sci, ma anche più a contatto con il freddo perché ci manca questo "cuscinetto" d'aria (spazi vuoti).


Io invece non sono pienamenta d'accordo. Anzi lo sono poco.
Quest'anno ho preso gli RT CS 110 (304 mm), la scorsa stagione avevo preso Salomon Course 314 mm e prima ancora sciavo con un paio di Nordica (modello non mi ricordo) turistici sempre lunghezza 314 mm e flex bassissimo.
Risultato piedi sempre freddi. Perchè?
Perchè più hai lo scarpone largo (maggiori volumi) e più devi stringere i ganci e più li dtringi e più ti bloccano la circolazione.
E così facendo alla fine sono convinto che si elimini anche quelle camere d'aria di cui parlava Dani che ti isolavano dal freddo.
Insomma, senza volermene, caro Dani, queste camere d'aria alla fine secondo me non le ha mai avute nessuno. ;)

Con una scarpa come dice Dani "più giusta", il piede si muove di meno per i ridotti volumi e quindi i ganci sono da tirare di meno.

Secondo me in realtà, siamo noi tutti che sbagliamo.
Ora che abbiamo imparato anche grazie a Mark a prendere scarponi adatti ai nostri piedi, continuiamo però a stringere i ganci alla vecchia maniera, per ritrovare le stesse sensazioni di pressioni sui piedi, quando invece non serve.
Con uno scarpone che fascia "giusto", adatto ai nostri piedi e non quella misura o due o tre in più, il controllo, la trasmissione degli impulsi la sensibilità c'è già senza dover tirare troppo i ganci.


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 11:50 
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Morfy non sottovalutare che usiamo scarponi abbastanza "race"; non si può pretendere la luna e fare pure i fighi! :)

Basta andare su scarponi turistici e puoi prendere un 47 che caldo ci stai comunque: prova gli xwave invece dei falcon e vedrai!!!

[...] raccoglieranno dal suo regno tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. (Matteo 13)


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 12:07 
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Sci utilizzati: HEAD what's your limit?
morfeosogna ha scritto:
...
Risultato piedi sempre freddi. Perchè?
...

Perché TU hai un problema di circolazione, quindi si tratta di un fattore personale che non mette in discussione quanto avevo scritto precedentemente.

Io ho sempre avuto piedi caldi, mai utilizzato un riscaldamento in vita mia.
Eppure, come riportato nel mio test 1:1 con due misure differenti nell'arco dello stesso anno (con stessa scarpa e stessa scarpetta), con la scarpa più piccola (volume ridottissimo) ho più freddo.

Proprio ieri mattina ne ho parlato con il responsabile del nostro servizio corse, dato che ho intenzione di mettere il Grisù nel nuovo Raptor 150RD, il quale non ha fatto altro che confermare la mia esperienza.

Problema di chiusura ganci? Uhmm, vorrei vedere se qualcuno riesce a soppravvivere chiudendo allo stesso modo lo stesso scarpone in un numero in meno: come scritto precedentemente, non si riduce solo la lunghezza ma TUTTI gli spazi interni.
Il guscio di conseguenza é molto più vicino al piede: come si fa a chiuderlo come prima?

HEAD What's your limit?


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 12:44 
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sono mooooooooooooooolto ma molto piu' d'accordo con dani
anzi totalmente d'accordo
anche perche' morfy tu parli come se qui nessuno sapesse stringere i ganci bene...
va bene certi difetti nello sciare ma lo scarpone e' abbastanza intuitivo come funzionamento non trovi???????
non posso pensare che la gente ami torturarsi stringendo al massimo i ganci degli scarponi...
anzi, secondo me e' il contrario, almeno in generale, con tutta probabilita' molti li stringono poco proprio per i problemi di circolazione e quindi di freddo che la cosa comporta immediatamente...
se invece la scarpa e' larga anche stretti al massimo difficilmente i ganci creano simili problemi....
secondo me la scarpa giusta e' proprio quella che ti consente di chiudere i ganci al minimo

ma lasciamo stare per un attimo gli scarponi e parliamo di abbigliamento in genere (l'ha gia' fatto Dani ma non hai afferrato o forse, come dici, non sei d'accordo):
ti ricordi i pile di una volta? erano spessi tre centimetri, con due ci riempivi un borsone; idem le calze; adesso fanno sottili tutti e due MA HANNO CAMBIATO I MATERIALI che si sono talmente evoluti da permettere isolamento e assicurare termicita' adeguate anche con spessori ridottissimi; pensa al WS del forum e ai pareri di chi l'ha usato anche per sciare in dicembre.....
in altre parole la filosofia di una volta era isolare dal freddo creando una barriera AMPIA tra corpo ed ambiente esterno perche' la ricerca sui materiali era indietro
cosi' a sciare sembravamo gli omini Michelin (prima del recente dimagrimento) o gli astronauti sulla luna...
adesso non piu'...
anche i completi da sci sono ben piu' aderenti di una volta ma proprio perche' i materiali sono cambiati e isolano anche con volumi ridotti

forse un parallelo ancor piu' calzante e' quello dei guanti visto che le mani come i piedi sono .....estremita' con le dita
sarai d'accordo anche tu che in genere i guanti "racing", magari sono i piu' tecnici e protettivi, ma anche i piu' freddi
al punto che molti arrivano ad usare le moffole se hanno dei problemi
i guanti racing, come gli scarponi, devono essere precisi e magari stretti per avere una sensibilita' perfetta (che ne so nella fase di spinta o se uno deve "recuperare" l'impugnatura del bastoncino mentre sta scendendo in gara, immagina con una moffola.....)
cosi' pero' le dita sono poco protette, soprattutto l'interno guanto, di qui il freddo quasi inevitabile perche' c'e' poco isolamento, poca barriera, poca intercapedine con l'esterno.......

quello che mi sembra e' che il raptor sia andato in una certa direzione ma senza mettere a punto tutti i correttivi adeguati

diciamo che ci si mette ai piedi da turisti con i classici problemi dei turisti (es.freddo, circolazione del sangue) una scarpa per volumi e filosofia di dichiarata derivazione race (i raptor sono nella sezione racing dei boots di head, credo non ci siano dubbi)
ovvero vale quello che dice pg
agli agonisti del freddo o della circolazione del sangue non gliene frega tanto per quei due minuti di gara....
dici che fanno gli allenamenti????
o li stringono discesa per discesa o li tengono meno tirati
ma e' un altro mondo non c'entra con i ns.problemi......
io la vedo cosi'
e come soluzione vedo molto semplicemente un qualche correttivo alla scarpetta del raptor
oppure il grisu'
altrimenti si compra qualcos'altro (come dice pg)

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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 13:02 
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Anch'io ho sempre sofferto di freddo ai piedi, ma quest'anno su consiglio ho acquistato la scarpetta grisù però nella versione Magma, senza fili e batterie esterne. E' bastato sostituire il plantare ed il risultato è stato fantastico. Durante 7 giorni di sci a temperature che sono arrivate a -10 non ho mai avuto i piedi freddi. La sera estraevo il plantare e lo ricaricavo per il giorno successivo. Il plantare non riscalda eccessivamente il piede ma lo mantiene ad una temperatura di 37/38°
Ciao

http://www.grisu.it/grisu.html


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 13:47 
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fermi fermi fermi ...
non vorrei essermi espresso o interpretato male.
Ci riprovo.

1° cosa
Certo Dani, me lo sono chiesto pure io tante volte e senza andare da un medico capisco da solo di avere problemi di circolazione ai piedi. Anche ora ceh sono qui fermo sul computer li ho freddi.
Dall'altra parte ci sei tu che non hai mai avuto piedi freddi.
Quindi non dobbiamo prendere come esempio nè te e nè tanto meno me.
Io tanta gente che sento (amici, conoscenti, gente conosciuta sulle piste) lamenta e lamentava spesso problemi di freddo ai piedi. Certo non tutti ma cmq parecchi.
E io sto parlando di comuni sciatori della domenica di cui ritengo di fare parte e non provetti sciatori con la tua esperienza, passione, maestri di sci e gente del settore che cmq passano quasi più tempo con gli sci ai piedi che a tavola a mangiare (beati voi !!! quanto vi invidio)

2° cosa
Dani dice :"Il guscio di conseguenza é molto più vicino al piede: come si fa a chiuderlo come prima?"
Io non ho detto di chiuderlo come prima ma bensì che si è portati a ricercare quella sensazione di chiusura come si faceva con gli altri scarponi. Dani, non tutti sono esperti da anni come te e da anni sanno scegliere la giusta attrezzatura. Io da Mark ci sono spesso (come ben sapete) e di gente che va da lui per comprare lo scarpone nuovo perchè fino a ieri si rivolgeva a gente che gli rifilava lo scarpone di 2-3 numeri più grande, ne ho vista tanta, ma tanta tanta tanta. Io ero tra questi.

3° cosa
Chip dice "secondo me la scarpa giusta e' proprio quella che ti consente di chiudere i ganci al minimo"
Verissimo e straquoto.
A febbraio 2007 ho fatto la mia prima sciata con Mark e notai come appoggiava solamente i ganci. Li tirava con un dito mentre io mi dovevo piegare e spingere con tutto il palmo della mano per poterli stringere come piacevano a me. E lui mi disse "se gli scarponi sono quelli giusti non serve che siano tirati ma solo appoggiati".
Certo ....
Ma se come me avevo lo scarpone più largo .. dovevo tirare eccome .. e più lo tiri più ti stringe sopra (ad esempio il collo) lasciando però la pianta ballerina e libera di spostarsi e allora, meglio tirare ancora di una tacca.
Risultato: piede più o meno bloccato e circolazione ridotta a zero.
Ora passando agli nuovi scarponi sto imparando piano piano anche io a tenerli più liberi ma le prime volte vi assicuro che li stringevo ancora per avere quella stessa sensazione di fasciatura per avere il piede bloccato dentro lo scarpone.


4° cosa
Dani dice "oggi abbiamo più freddo ai piedi perché utilizziamo scafi più "giusti", ovvero NON ampi. In fatto di sciabilità (trasmissione degli impulsi, precisione, sensibilità) abbiamo guadagnato enormemente; gli spazi vuoti tra piede e scarpetta/scafo di prima, però, servivano da "distacco" con l'esterno (freddo) e come "camera d'aria" (calda). Ora siamo più a contatto con gli sci, ma anche più a contatto con il freddo perché ci manca questo "cuscinetto" d'aria (spazi vuoti)."

Chip dice ma lasciamo stare per un attimo gli scarponi e parliamo di abbigliamento in genere (l'ha gia' fatto Dani ma non hai afferrato o forse, come dici, non sei d'accordo):
ti ricordi i pile di una volta? erano spessi tre centimetri, con due ci riempivi un borsone; idem le calze; adesso fanno sottili tutti e due MA HANNO CAMBIATO I MATERIALI che si sono talmente evoluti da permettere isolamento e assicurare termicita' adeguate anche con spessori ridottissimi; pensa al WS del forum e ai pareri di chi l'ha usato anche per sciare in dicembre.....
in altre parole la filosofia di una volta era isolare dal freddo creando una barriera AMPIA tra corpo ed ambiente esterno perche' la ricerca sui materiali era indietro
cosi' a sciare sembravamo gli omini Michelin (prima del recente dimagrimento) o gli astronauti sulla luna...
adesso non piu'...
anche i completi da sci sono ben piu' aderenti di una volta ma proprio perche' i materiali sono cambiati e isolano anche con volumi ridotti


Quindi riassumento uno dice che i materiali sono cambiati e basta meno spessore per isolare di più, l'altro invece dice che sono ridotti i volumi (ma anche gli spesori) e manca il cuscino d'aria interno quindi isola di meno ...
Scusate ma qualcosa non mi quadra. Penso che il problema non stia proprio qui.

Sono d'accordo con Chip che i nuovi materiali hanno bisogno di meno spessore ma non sono d'accordo con Dani per quanto riguarda la cameria d'aria. L'aria è uno dei migliori isolanti se è separato da tutto il resto (vedi i vetri a camera delle finestre) ma non se hai aria attorno ai piedi che con il loro sudore aumenta di umidità e qusto fa si che il piede si raffreddi e non che rimanga caldo.
La funzione della camera d'aria che tu Dani hai accennato potrebbe essere valida se fosse veramente una camera d'aria ovvero un sacco di gomma contenente aria (ma questa non deve essere a contatto con i piedi e assorbirne l'umidità) posto tra piedi e scarpetta o tra scarpetta e scafo.
Io sono e rimango convinto (fino a prova contraria dimostra) che meno aria c'è dentro nella scarpetta e meglio è.

Pur non condividendo, come motivo principale dei piedi freddi e bagnati, quando ha ripetuto più di una volta ultimamente Mark ovvero, che in questo periodo l'aria è molto umida, se prendiamo tale affermazione per vera, cozza completamente con il ragionamento di Dani che serve avere una camera d'aria nella scarpetta.

Insomma, tornando al mio caso specifico le soluzioni sono 4:
1° - mi tengo il freddo (e sono felice lo stesso)
2° - mi prendo il grisù (cazzo ma quanto costa!!)
3° - me ne sto alla baia a farmi di bombardino (e sono felice lo stesso ma di meno)
4° - me ne sto a casa o al centro commerciale (e mi tengo i coglioni girati)

:D :D :D :D :D :D




Qui scusate ma a me sembra che qui non si stia parlando di sci o di scarponi. Qui stiamo parlando di isolamento e di materiali.
Potrebbe pure intervennire un geometra che tratta di isolamento delle abitazioni o un mutarore esperto che è la stessa cosa.


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 13:54 
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pgfiore ha scritto:
Morfy non sottovalutare che usiamo scarponi abbastanza "race"; non si può pretendere la luna e fare pure i fighi! :)

Basta andare su scarponi turistici e puoi prendere un 47 che caldo ci stai comunque: prova gli xwave invece dei falcon e vedrai!!!


Te l'ho detto Fiore .. due anni fa avevo scarponi turistici di un numero in più, forse due della Nordica ma non cambia una cippa, cmq piede freddo.


Parli dicendo che abbiamo scarponi abbastanza race, vero, ma penso che tra il nostro scarpone (dato che tu lo hai uguale al mio) e tra il modelli veramente race ci sia di mezzo un'altro abisso ...

Come di abisso ce nè tra il raptor Super Shape e l'RD 150 che in comune hanno solo una parte del nome, il colore rosso e basta ....

P.s.
Avevo i Course e non i Falcon .. e l'ho pure scritto .. ;)


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 14:00 
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E'questione di punti di vista, ma solo a pensare di mettermi degli scarponi che mi riscaldano i piedi... mi sembrerebbe di impazzire. Faccio una fatica incredibile a sopportare i doposci, che metto solo se ci sono minimo 10 cm di neve fresca proprio perchè scaldano i piedi. Però insisto, è solo questioni di punti di vista.

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 14:14 
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4° cosa
Dani dice "oggi abbiamo più freddo ai piedi perché utilizziamo scafi più "giusti", ovvero NON ampi. In fatto di sciabilità (trasmissione degli impulsi, precisione, sensibilità) abbiamo guadagnato enormemente; gli spazi vuoti tra piede e scarpetta/scafo di prima, però, servivano da "distacco" con l'esterno (freddo) e come "camera d'aria" (calda). Ora siamo più a contatto con gli sci, ma anche più a contatto con il freddo perché ci manca questo "cuscinetto" d'aria (spazi vuoti)."

Chip dice ma lasciamo stare per un attimo gli scarponi e parliamo di abbigliamento in genere (l'ha gia' fatto Dani ma non hai afferrato o forse, come dici, non sei d'accordo):
ti ricordi i pile di una volta? erano spessi tre centimetri, con due ci riempivi un borsone; idem le calze; adesso fanno sottili tutti e due MA HANNO CAMBIATO I MATERIALI che si sono talmente evoluti da permettere isolamento e assicurare termicita' adeguate anche con spessori ridottissimi; pensa al WS del forum e ai pareri di chi l'ha usato anche per sciare in dicembre.....
in altre parole la filosofia di una volta era isolare dal freddo creando una barriera AMPIA tra corpo ed ambiente esterno perche' la ricerca sui materiali era indietro
cosi' a sciare sembravamo gli omini Michelin (prima del recente dimagrimento) o gli astronauti sulla luna...
adesso non piu'...
anche i completi da sci sono ben piu' aderenti di una volta ma proprio perche' i materiali sono cambiati e isolano anche con volumi ridotti

Quindi riassumento uno dice che i materiali sono cambiati e basta meno spessore per isolare di più, l'altro invece dice che sono ridotti i volumi (ma anche gli spesori) e manca il cuscino d'aria interno quindi isola di meno ...
Scusate ma qualcosa non mi quadra. Penso che il problema non stia proprio qui.

Sono d'accordo con Chip che i nuovi materiali hanno bisogno di meno spessore ma non sono d'accordo con Dani per quanto riguarda la cameria d'aria. L'aria è uno dei migliori isolanti se è separato da tutto il resto (vedi i vetri a camera delle finestre) ma non se hai aria attorno ai piedi che con il loro sudore aumenta di umidità e qusto fa si che il piede si raffreddi e non che rimanga caldo.
La funzione della camera d'aria che tu Dani hai accennato potrebbe essere valida se fosse veramente una camera d'aria ovvero un sacco di gomma contenente aria (ma questa non deve essere a contatto con i piedi e assorbirne l'umidità) posto tra piedi e scarpetta o tra scarpetta e scafo.
Io sono e rimango convinto (fino a prova contraria dimostra) che meno aria c'è dentro nella scarpetta e meglio è.

Pur non condividendo, come motivo principale dei piedi freddi e bagnati, quando ha ripetuto più di una volta ultimamente Mark ovvero, che in questo periodo l'aria è molto umida, se prendiamo tale affermazione per vera, cozza completamente con il ragionamento di Dani che serve avere una camera d'aria nella scarpetta.

Insomma, tornando al mio caso specifico le soluzioni sono 4:
1° - mi tengo il freddo (e sono felice lo stesso)
2° - mi prendo il grisù (cazzo ma quanto costa!!)
3° - me ne sto alla baia a farmi di bombardino (e sono felice lo stesso ma di meno)
4° - me ne sto a casa o al centro commerciale (e mi tengo i coglioni girati)



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MessaggioInviato: 4 gennaio 2008, 15:05 
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Quindi riassumento uno dice che i materiali sono cambiati e basta meno spessore per isolare di più, l'altro invece dice che sono ridotti i volumi (ma anche gli spesori) e manca il cuscino d'aria interno quindi isola di meno ...
Scusate ma qualcosa non mi quadra. Penso che il problema non stia proprio qui.
Sono d'accordo con Chip che i nuovi materiali hanno bisogno di meno spessore ma non sono d'accordo con Dani per quanto riguarda la cameria d'aria. L'aria è uno dei migliori isolanti se è separato da tutto il resto (vedi i vetri a camera delle finestre) ma non se hai aria attorno ai piedi che con il loro sudore aumenta di umidità e qusto fa si che il piede si raffreddi e non che rimanga caldo.
La funzione della camera d'aria che tu Dani hai accennato potrebbe essere valida se fosse veramente una camera d'aria ovvero un sacco di gomma contenente aria (ma questa non deve essere a contatto con i piedi e assorbirne l'umidità) posto tra piedi e scarpetta o tra scarpetta e scafo.
Io sono e rimango convinto (fino a prova contraria dimostra) che meno aria c'è dentro nella scarpetta e meglio è.


PERCHE' IN QUESTA DISCUSSIONE NON RIESCO A MODIFICARE I MIEI MESSAGGI?
BOH!
comunque tiremm innanz

allora morfy
ecco un altro dannatissimo esempio di come sia difficile capirsi solo scrivendo
anche dilungandosi oltremodo come faccio io
se fossimo a quattr'occhi davanti a un piatto di tortelli o sulle piste non sarebbe cosi' difficile spiegarsi, alla presenza di mark o meno
qui si'
poi nascono le discussioni.....

- io e dani non diciamo cose molto diverse, anzi io cercavo di aggiungere qualcosa a quanto gia' diceva lui
- ovvio che dani non parla di camera d'aria riferendosi a quella della comune bicicletta (ormai siamo in epoca tubeless :D ;) ); penso invece si riferisca allo spazio, ovviamente occupato dall'aria, che comunque rimane tra scafo e scarpetta la cui distribuzione si puo' modificare anche solo tirando i ganci; sarai d'accordo credo che, a prescindere dalla perfezione dell'accoppiamento ovvero dalla qualita' dello scarpone, di aria tra scafo e scarpetta ce n'e' sempre; per toglierla dovresti avere una pompetta estrattrice per creare il vuoto....mai vista quella pubblicita' di quel prodotto che serve proprio per togliere aria da coperte e piumoni per ridurre lo spazio che occupano quando si ripongono nell'armadio? ecco, il concetto cui mi riferisco e' quello, lo stesso che usavo sopra parlando di abbigliamento; certi mmateriali moderni hanno permesso di ridurre lo spessore di una giacca a vento (ovvero di togliere aria tra le fibre dei materiali che la compongono) addirittura migliorandone e di molto l'isolamento termico;
- se mi passi il concetto che di aria tra scafo e scarpetta ne rimane, penso sarai d'accordo anche sul fatto che a parita' di scarpetta, tanto piu' ampio e' il volume dello scafo e tanta piu' aria c'e' dentro lo scarpone; se ti riguardi la mia comparativa tra RS90 e Raptor RS vedrai che solo di soletta ci sono ben 4 mm di differenza (l'RS90 e' piu' lungo); poi, se mi credi, ti dico che la sezione vista in pianta dall'alto dell'RS90 sara' almeno 3-4 mm piu' larga del raptor, volevo prendermi un calibro per misurarla, ma e' evidentissimo anche a vista...4 mm in meno in lunghezza e 4 in meno in largezza, ovvero raptor scafo piu' rastremato e stretto, quindi meno aria dentro (le scarpette sono quasi perfettamente interscambiabili, anzi la linguetta di quella del raptor e' anche piu' imbottita, quindi c'e' ancora meno aria dentro rispetto all'RS90.....)
- cosa succede all'aria tra scafo e scarpetta? e' indecisa se scaldarsi per merito del calore prodotto dall'accoppiata piede/scarpetta o raffreddarsi per colpa della temperatura esterna...
da questo sottile equilibrio dipende probabilmente il risultato finale...
possono incidere:
1 - il materiale dello scafo (vuoi vedere che e' ancora colpa della pigmentazione rossa??????????)
2 - la termicita'/tecnicita' della scarpetta nel contenere il calore o nel lasciare che fuoriesca "occupando la camera d'aria" (guarda caso nel raptor dopo due ore sentivo le calze bagnate, forse e' perchel ascarpetta non traspira a sufficienza e il calore rimane dentro......)
3 - marginalmente la qualita' del sottopiede (nei miei vecchi dolomite synthesi era in sughero, credo sia meglio di certi plasticoni....)

credo in altre parole che nell'RS90 dell'anno scorso (come negli Edge) ci sia una "camera d'aria" piu' spessa, una scarpetta piu' "turistica" e termoscambiante che permette allo scarpone di scaldarsi meglio e di reggere alle temperature esterne
nel Raptor, per un motivo o per un altro, questo non succede e lo scarpone non e' in grado di isolare dal freddo altrettanto bene

ovvio poi che le sensazioni siano "filtrate" dalle caratteristiche personali (ovvero dalla circolazione periferica)
ti assicuro pero' che e' la prima cosa che ho notato
e sciavo con i ganci del raptor quasi appena agganciati, alla mark come dici tu

non ti ho ancora convinto? riguardati la mia comparativa (anche se so che e' pesante)
il secondo giorno con l'RS90 soffrivo talmente con il piede dx che mi sono tolto almeno 6/7 vv lo scarpone per massaggiare il piede che appoggiavo su un guanto buttando lo scafo dove mi trovavo
EPPURE LA SCARPETTA E' SEMPRE RIMASTA CALDISSIMA
con il Raptor, calze d'argento o no, dopo un'ora di sciate sentivo freddo alle dita

probabilmente la chiave di lettura sta nella formazione di quella condensa malefica
a mia memoria da quando le tiro fuori per asciugarle a fine giornata le solette le ho sempre trovate umide, non bagnate come quelle del raptor
sicuramente sotto l'aspetto termico sul raptor c'e' qualcosa da aggiustare o rivedere

magari, ed era quello che avevo cercato di dire sopra, si potrebbe pensare di impiegare anche nella costruzione del Raptor materiali che, a parita' di spessore, isolino di piu' compensando in tal modo la riduzione della "camera d'aria" che fa da intercapedine

come e' stato fatto nell'abbigliamento

PS.
non dite che ci stiamo dilungando troppo su questa cosa che ovviamente riguarda solo il raptor e quindi head
io la trovo una discussione molto utile
magari serve anche a qualcuno di head come feedback di mercato per aggiustare il tiro.....

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Quindi riassumento uno dice che i materiali sono cambiati e basta meno spessore per isolare di più


per essere ancora + chiaro riquoto ma specificando che nel raptor (almeno nell'rs) non e' stato fatto
hanno usato le stesse plastiche riducendo i volumi
e quindi lo scarpone risulta + freddo

sono stato spiegato meglio ora??????
insomma morfy te capì o no?????

magari cambiare le plastiche costava troppo
o non ne avevano tempo
o hanno contato sull'effetto serra, il mancato adeguamento degli Usa alla convenzione di Kyoto e quindi il progressivo riscaldamento del pianeta terra
o forse hanno semplicemente toppato

miiiiiiiii che fatica
e' peggio che sciare......
gesu' mio....
anzi
grisu' vostro.....
:D

(io non credo che me lo comprero'
non vorrei rischiare un corto come le termocoperte
quanto costa ca77hio morfy??????)

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Parto dal tuo fondo e pure dal tuo inizo.

La discussioni mi piace molto e concordo con te che può essere utile a tutti e pure alle Aziende. Inoltre sappi che io sono qui con lo spirito come se fossimo davanti a un piatto di tortelli (il vino però lo porto io perchè il tuo Bonarda non mi piace :D , troppo frizzante e a me piacciono fermi e corposi... Annibale ... due di Nero D'Avola per cortesia al tavolo n°12 ..grazie .. :D )

Guarda Chip e pure Dani, non vogliatemene assolutamente se vi dico che sono d'accordo con voi, perchè se facessi il contrario andrei contro me stesso.
Proprio è che non ci riesco, per quelle che sono le mie conoscenze tecniche (tante o poche, valide o non valide) a sposare i princippi che voi mi enunciate. Vado contro quello che so, che ritengo sia giusto fino a prova contraria.
Non sono qui per convincere nessuno, se non a dire come io la penso.
Nè voglio mettermi qui a ripetere quello che ho già detto per non diventare rindondante.

Tengo però a fare una sintesi:

Ci sono dei princippi che tutti e tre ribadiamo:- gli scarponi vanno presi "giusti" per avere sensibilità, trasmissione impulsi ecc..
- quelli turistici sono fatti per tenere più comodo il piede e in teoria anche più caldo
- se uno è bravo a sciare, quasi quasi riesce a sciare anche senza allacciare gli scarponi e così non gli fanno male i piedi


Ci sono altri princippi incontestabili da parte di chichessia:- la scarpetta deve isolare e quindi deve tenere fuori il freddo e dentro il caldo.
- la scarpetta teve traspirare in maniera unidirezionale, fare uscire il vapore, sudore .. ecc ... tipo le Geox per intenderci
- gli scarponi non vanno tirati come bestie


Ci sono poi delle cose che ribadisco solo io
- l'aria tra piede e scarpone non ci deve proprio essere, causa umidatà e freddure ai piedi
- l'aria tra scarpetta e scarpone non v'è n'era anni fa e non v'è nè nemmeno oggi.
- se c'è ne, c'è nè talmente poca che come si dice "non gli fa nè caldo nè freddo"
- non è l'assenza di aria tra scarponi e scarpetta (a causa dei nuovi volumi differenti) che causa il freddo ai piedi. Questo perchè tanto poi c'è la scarpetta che pensa a isolare (tener fuori il freddo e dentro il caldo)

MI permetto di fare un paragone ... in edilizia che forse lo capiamo tutti.


Prendiamo una casa (BIT, qui ti tiro in ballo :D ;) )
Prendiamo una casa vecchia sulla quale viene applicato il famoso cappotto esterno magari in polistirolo (polis-tirolo: non è una citta del Trentino e nemmeno una piazza). Se in sughero, invece, i muri traspirano di più.
Capita alcune volte che nell'aplicare il cappotto, all'interno della casa si creino macchie di umidità, questo perchè i muri della casa non traspirano più. Ciò vuol dire maggiore umidità ovvero percentuale di acqua contenuta nell'aria dentro alla casa.
Da qui se ne evince che maggiore aria ci sta nella casa e maggiore umidità c'è.


Rapportiamo tutto agli scarponi.
Il guscio è in plastica e non traspira una cippa.
L'isolamento per quanto buono è quello che è.
Non è un sistema "chiuso" ma i continui movimenti fanno cambiare entrare ed uscire minime quantità di aria.
Risulatato: Se stringi i ganci, i tubi (le vene e aterie) non fanno circolare l'acqua calda (sangue) e i caloriferi (dita dei piedi) non si scaldano.
Inoltre in cucina la moglie continua a far bollire quintali di verdura cotta facendo un sacco di umidità (piedi) che non esce perchè i muri non traspirano e dentro si forma l'umidità che viene assorbita dai muri (scarpetta).
Per riscaldare l'aria serve poca energia, per riscaldare una massa baganta (scarpetta) o anche solo l'aria molto umida serve molta più energia in quanto la massa (il peso) da scaldare è maggiore. Risulato dentro la casa rimane il freddo. I nostri piedi sono freddi.


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chip63 ha scritto:

(io non credo che me lo comprero'
non vorrei rischiare un corto come le termocoperte
quanto costa ca77hio morfy??????)




Non vorrei dire una cazza ma tra i 250 e i 300 euro ... almeno mi pare di ricordare ..
Li mortacci !!!


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loro!!!!!

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