Oh Madonna, Bart, é stato un errore di tastiera:

Piede 26.5 esatto + Raptor 150RD 2008 = allungamento a caldo + fresata
Piede 26.5 esatto + Raptor 150RD 2009 = solo fresata...

Comunque se vai a leggere PER INTERO il test comparativo che ti avevo segnalato vedrai perché c'é una differenza tra il modello 2008 ed il modello 2009.

Ciao.

ho letto un po' frettolosamente... mea culpa... scusami Bart, comunque quel che so è che in punta gli RD hanno più spazio sull'alluce...

Ciao...

Ok Bart, ti do una mano.
Il tecnico del HEAD ( fin che c era) si chiama OSCAR CANCLINI, che il tuo allenatore conosce presumo molto bene. ora non lavora piu in head e li purtroppo no ha ancora perso il suo posto nessuno, speriamo al piu presto.
La soluzione è che veramente tu sappia che misura di piedi hai, fai una corretta misura con il metro appoggiando il tallone contro il muro, piede disteso e sai i mm. Quello che esce è la misura del tuo piede alle estremita. Quindi se è lungo 255 mm sta nello scafo da 255 mm... ma se sei uno che fa gare, che vai e che hai la sensibilita per stare nella misura sotto ( cioè 284 mm )e sei anche abituato ad usarla come misura, non aver paura che ti va bene, sara da alvorare un po ma sono convinto che ci stai.
Se vuoi chiamami al cell che ti spiego alcune cose.... 3355945906, cosi mi dici anche quello che mi serve ssapere per se vuoi miglirarti la vita. ( dei piedi)
..Mark

Potresti cominciare a leggere il test che avevo pubblicato, perché é lì che c'é la foto degli scarponi di Bode...

Ma tant'é...

Ecco la foto che cercavi:



Lui porta DUE (2!) numeri in meno in modo da avere lo scafo perfettamente a contatto con il piede: la sua scarpetta interna, però, é finissima, sembra quasi una calza...

Capisco una scelta di quel tipo a quei livelli (anche Lara Gut, con Atomic, porta due numeri in meno), ma a livelli più "terreni" la scelta del numero in meno o del numero giusto va fatta in base al volume del piede e all'utilizzo che se ne vuol fare.

Con il Raptor ho fatto le seguenti esperienze:

1. Raptor 130RD (stessi volumi del 150RD) modello 2008, ricevuto in test a gennaio 2007 ed utilizzato sino a maggio 2007, grandezza 26.5 (304mm suola) per un piede 26.5:
per il MIO piede (ripeto: molto magro, piatto, collo basso, larghezza pianta 96mm)
-> giusto (quasi troppo) in lunghezza
-> leggermente ampio in larghezza
-> troppo ampio in altezza
Conseguenze: comodo sì, ma potevo alzare il piede sino a metà plantare, con perdita di precisione in sciata.
Possibili soluzioni: zeppa più alta (dei numeri "pieni" della serie RS) o scarpetta ad iniezione.

2. Raptor 150RD modello 2008, utilizzato da settembre 2007 a inizio aprile 2008, grandezza 25.5 (293mm suola) per un piede 26.5, allungato a caldo e fresato in zona ditoni + laterale esterno:
-> al limite in lunghezza
-> perfetto in larghezza
-> perfetto in altezza
Conseguenze: calza come un guanto, notevole precisione e trasmissibilità degli impulsi in sciata; unico neo: pressione sopra le dita, che si accentua in caso di salti.

3. Raptor 150RD, modello 2009, utilizzato negli ultimi due mesi, grandezza 25.5 (293mm suola) per un piede 26.5, solo fresato in zona ditoni + laterale esterno (nessun allungamento!):
-> al limite in lunghezza
-> perfetto in larghezza
-> perfetto in altezza
Conseguenze: calza ancora meglio del precedente, notevole precisione e trasmissibilità degli impulsi in sciata; ed é sparito anche l'unico neo (leggi: pressione sopra le dita).

Tutte cose che avevo ampiamente spiegato nel mio test di metà aprile.

Cosa é migliorato nel nuovo 150RD?

- nuovo volume asimmetrico nella zona della punta per migliorare il comfort e la sensibilità;
- nuovo profilo anatomico dalla parte laterale esterna;
- maggior volume nella parte interna zona caviglia.

Dunque, Bart...

Lavoro per HEAD Svizzera (sono rappresentante per il Canton Ticino e istruttore svizzero di sci) e gli scarponi me li sono fatti preparare nel nostro laboratorio di Baar (servizio corse svizzero) da Fred Tanner (responsabile) e da Häse Hefti (bootfitter).


Fred che prepara il mio (ex) scafo per l'"intervento"


Häse che analizza l'immagine del mio piede aggiungendo gli appoggi prima di procedere con la fresatura della zeppa per ottenere un plantare personalizzato (sistema Orthofit)

Chiaro, loro NON possono dirti per telefono "prendi un numero in più" o "prendi un numero in meno": PRIMA devono vedere il tuo piede, ovvero la FORMA dello stesso, e solo DOPO sono in grado di dirti per quale lunghezza opterebbero...

Anche Bode (come gli altri atleti Head di CdM) é dovuto andare a Kennelbach e PRIMA lasciarsi "esaminare" i piedi e DOPO farsi fare lo scafo su misura: per telefono NON funziona, chi sta dall'altra parte della cornetta NON vede il TUO piede e NON può sapere quale grandezza sia la più idonea per il TUO piede e le TUE esigenze in sciata.

Lo scarpone é la parte più personale dell'attrezzatura, quella che determina l'efficacia o meno nella sciata: é come gli occhiali da vista, se vuoi che la situazione sia perfetta per ottenere il massimo devi lasciarti esaminare e poi equipaggiare di conseguenza, con tutte le conseguenti modifiche del caso.

Dimenticavo una cosa VITALE!

Di Mark ti puoi fidare CIECAMENTE: in passato ha lavorato in CdM ed ancor oggi prepara sci e scarponi per atleti!

Consiglio: lui ha già in negozio il 150RD 2009 in differenti lunghezze.
Vai da lui, fagli vedere il tuo piede e lasciati consigliare provando sul posto la lunghezza più idonea per te, che poi ti adatterà alla perfezione con i dovuti "interventi".

A mio vedere é la soluzione migliore per il futuro del tuo piede e della tua sciata.

Ciao

Dani

@ Dani spiegami una cosetta:
dici: "Häse che analizza l'immagine del mio piede aggiungendo gli appoggi prima di procedere con la fresatura della zeppa per ottenere un plantare personalizzato (sistema Orthofit)"

Quindi se ho capito bene sullo schermo del PC sta vedendo la scannarizzazione dei tuoi piedi (che culo!!!.... con quell'impronta per forza ti vanno bene sempre le scarpe.... eheheheh!!!).
Poi fresa la zeppa per migliorare l'appoggio (penso nel tuo caso abbia tolto materiale soprattutto nella zona metatarso/punta).
Poi effettua un plantare personalizzato.

Esatto?

Prima viene effettuato lo scanning del piede (uno alla volta, con la sua attrezzatura), poi l'immagine viene inviata al PC.

Sul PC, tramite un programma apposito, vengono inserite manualmente delle modifiche che migliorano l'appoggio: il tutto avviene su discussione bilaterale, in modo che queste modifiche assecondino sia le esigenze del piede che quelle del suo proprietario (p.es. una determinata inclinazione per ottenere dei cambi più rapidi e/o più incisivi).

L'immagine viene salvata.

A questo punto si sceglie il tipo di zeppa, dalla quale "nascerà" poi il plantare come fosse una scultura (...): più dura, più ammortizzante, ...
La zeppa viene vissata ad una specie di fresatrice, guidata da PC in base ai dati dell'immagine del piede.

A questo punto Häse schiaccia un bottone ed il tutto parte automaticamente, così nel frattempo (5' circa per zeppa) lui può fare altri lavori.

Risultato? ECCEZZIONALE!

In base ai tuoi numerini potrebbe esser giusta, anche se bisognerebbe valutare anche i volumi sopra il piede per evitare di dover stringere alla morte i primi due ganci...

Dani,
sei davvero qualcosa di pazzesco!!!
Grandioso!
Ciao,