Ah, gli mando subito una mail: deve leggere assolutamente la discussione!

@ Chip chiaro è tutto riferito alla mia esperienza personalissssssima.
Pensa che una volta guardavo chi soffriva di mal di piedi con grande sufficienza, disinteresse, pensando che fossero dei "frignoni".
Il senso del lungo (ed ho tralasciato altre cosette) del post è: lottate, lottate finchè c'è respiro!! Non arrendetevi e fatevi aiutare da chi può e sa. Poi è l'entusiasmo fa il resto.

Riguardo ai consigli (per meglio dire mie persoooonalisssime opinioni): Il secondo gancio, per chi ha il collo del piede alto è la parte discriminante se accettare una scarpa oppure no.
Il Raptor non è male in quel punto ma appunto qualche mm in più (scrivo di volume quindi in altezza in quel punto saranno si e no 2/3 mm. in più) aiuterebbe senza perdere i vantaggi a chi non ne ha necessità. Idem lo spazio in punta per le dita. Se hai notato anche in post di altri erano risultati evidenti questi due appunti. Posso solo confermarli.

Passaggio all'Atomic? non è detto. Cerco solo maggior flex.
Ho provato, da Mark, gli RS120 (grigioni) con la mia zeppa e scarpetta...... vedremo con la loro di serie. Per me, lo sai, non esiste nulla di precostituito..... sono come il flex mi piego.... all'Accademico!!!! ehehehehehe!!!!!
Una nuova sfida mi attende........ ahahahahahahahah!!!!!

Eppure un bel 130RD con la sola prima vite inserita (120 di flex)...

santo guarda che le mie non erano certo critiche, stando con i piedi per terra mi rendo conto che a certi livelli dovrei solo stare zitto e al limite ascoltare

era per sottolineare come incredibilmente le cose che creano problemi a certi siano dei pregi per altri
un po' come il discorso dell'angolo di rampa (sul quale mi sono chiuso in un dignitoso silenzio)
anche perche' e' incredibile verificare come ognuno di noi abbia esigenze talmente diverse, non solo per questioni di struttura e conformazione fisica

indubbiamente il raptor e' una scarpa che sembra nata apposta per creare opposte fazioni (un po' come colui che l'ha ideato....)

sia perche' e' di rottura rispetto al passato (non vorrei essere costretto a richiamare qui il mio brevissimo confronto con l'RS90 )
sia per la filosofia che cerca di tradurre nei fatti ovvero scarpa di derivazione race adattata al turista medio, compito non certo cosi' semplice

beh cari tecnici di ed, dato che c'eravate, oltre al medio potevate occuparvi anche dell'alluce e del mignolo cosi magari il piede di santo alloggiava meglio...

Magariiiiii Dani. Ma ho bisogno del 98.
Sì perchè chi ha "imparato alla vecchia" un po' di pide lo mette sempre.
Si cerca di cambiare......., chi riesce meglio, chi continua a "sparare fuori le code". chi
si "appoggia" solo sull'estermo, ma poi un po' di "pianta" la vogliamo sentire tutti.
Magari sarà il prossimo stepp.... 2010? eheheheheh!!!

Pensa mentre in seggiovia ridevo per il passato (non dimenticato!) male, la più felice era mia moglie che aveva tirato un bel sospiro di sollievo.
E quando ho fatto le foto...... voleva mettere i suoi DREAM THANG sottotitolando <questi sono di mia moglie vanno bene e non ha fatto nulla!> ahahahahahahah!!!!!

Ecco una cosa. Visto che Orso ha messo sotto degli RTTI e tutto è andato bene e sapendo delle ore di bici che fa, ora che la stagione volge al termine...... tutti in bici ne guadagnerà d'inverno l'articolazione!!!!

@ Chip cito <santo guarda che le mie non erano certo critiche, stando con i piedi per terra mi rendo conto che a certi livelli dovrei solo stare zitto e al limite ascoltare>
Scherzi era un pour parler, seguivo il tuo ragionamento, ..... forse non ho messo degli ehehehe o ahahahaha!!!
Recupero ora!

Sulla rampa tutti hanno cittadinanza. Essendo una cosa molto particolare ed avendo due scopi (sciare meglio e stare dentro le scarpe meglio) tutti possono (devono) esprimersi.

Sulla questione di rottura hai perfettamente ragione. Pur non conoscendo il tuo precedente modello, scarpe come il Raptor RS/RSS - Rtcs - Nordica Pro hanno quella fuzione, magari unicamente italiana, di avvicinare ad una scarpa più umana una più race, senza più la netta distinzione del passato. Per fortuna!!!! eheheheheh!!!!

l'anno scorso per avere ai piedi qualcosa di morbido che mi aiutasse nel piegare e non mi maciullasse la pelle delle tibie usavo degli Edge rivelatisi troppo "vasconi"

quest'anno ho virato decisamente sul Raptor Supershape RS che alterno ad un RS90 dell'annata precedente e perfino ad un RS80 dell'altro anno ancora
con un livello di flex comunque adeguato (pensa te che con il raptor l'ultima volta viaggiavo senza viti dietro....) e grazie ai plantari fatti da mark ho scoperto un nuovo mondo fatto di appoggio laterale, precisione di calzata, direzionalita', reattivita'...
ma comunque il raptor mi sembra avanti almeno un anno luce rispetto agli altri due
con tanti pro e qualche contro
sui quali abbiamo discusso a piu' non posso....

l'accenno all'angolo di rampa era fatto per due motivi:

- perche' fin tanto che se ne parla in modo superficiale o grossolano magari hanno diritto di esprimersi tutti quasi come al bar; ma quando il discorso si fa piu' tecnico e' giusto che parli chi ha gli argomenti e la preparazione per farlo, gli altri (quorum ego) ci fanno la figura dei balabiòtt....

- grazie a esperienze e a conoscenze magari anche di tipo professionale risulta piu' semplice comprendere certi meccanismi che in un primo momento possono sembrare alquanto anomali o addirittura controproducenti; in altre parole voi vi sentite meglio con i piedi completamente appoggiati a terra o quando avete le punte leggermente sollevate su un tappeto come diceva gio' o su un piccolo gradino???? dove avete l'impressione di essere piu' stabili????

insomma li' per li' la storia di chiudere l'angolo piede/tibia rendendo "negativo" l'angolo di rampa (tallone + basso dell'avampiede) mi sembrava una potiomkin pazzesca invece a certuni ha risolto anche dei problemi di postura....
mah

Vero Chip, questa "storia" della rampa è di difficile comprensione, stando davanti al PC, perchè se fossimo su una pista è molto semplice farsi capire.
Poi a cosa e se serva...... Come già avevo scritto nel post un conto è l'atleta, altro lo sciatore per divertimento.
Per il primo, a volte, è solo l'aspetto prestazionale il predominante, altre scaramantico (tipo: "ho fatto così, sono andato bene, non cambio più nulla").
Per il secondo cambiare la rampa vuol significare un cambiamento d'assetto ai soli fini del confort. Esempio: pochi gradi di diminuzione per uno con grossi problemi di formicolio alle dita (tipo me medesimo) vogliono dire parecchio, in quanto si "spalma" il peso gravante su una maggiore superficie.
Questo in via di principio, perchè poi c'è il lato pratico che a volte contrasta con la teoria.

Altro esempio il taglio della zona tratteggiata del gambetto. Ero deciso a farla poi ho avuto un ripensamento perchè se da un lato poteva agevolare il piegamento (per chi ha delle tibie brevi), ma c'era, d'altro canto, anche il discorso del sostegno sull'avanzamento che, nel caso del taglio, avrebbe potuto incidere in termini negativi.

azz come ti quoto ! un mare di volte la scaramanzia fa preferire agli atleti delle scelte che magari tecnicamente non hanno nessun senso.

Savo..... Monumento???? Si ma mica ai caduti però....
ehehehehehehe!!!!!!!

Grande Santo, veramente un bel post!! ti capisco benissimo quando dici che ti sei lasciato prendere dallo sconforto...anche a me è successo, ma non essendo un tecnico come te non sapevo dove e come intervenire!! per fortuna poi ci ha pensato Lui...(ovviamente Mark!)
Complimenti ancora per tutti i dettagli, a me sono serviti tanto per capire un pò di cose!

@ Marco non sono un tecnico..... sono un sperimentatore, che è altra cosa, credimi!
Provo per cocciutaggine, più che altro e tu che hai avuto la fortuna d'imboccare la strada di Asola ti sei evitato un bel po' di rogne e soldi buttati.
@Savo. Soldi buttati in numerosi scarponi, presi a ripetizione, ...... che vuoi che siano pochi litri di gasolio a confronto.
Ahhhh.... dimenticavo: Savo non è che volevo fare la parete attrezzata, la voglio fare!!!!
ehehehehehhe!!!!