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MessaggioInviato: 20 aprile 2007, 12:10 
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Avete ragione entrambi, ma quello che è il significato di quello che volevo dire è semplicemente anche questo:
Per fare una racchetta da tennis che vada bene, prendo la migliore marca che cè sul mercato e la copio spudoratamente e cosi sono sicuro che ho un attrezzo ottimo e vado a fare la concorrenza a quella di marca.
Il problema è che non riusciro mai a fare un prodotto come quello, simile si ma uguale no, per tanti motivi e non riusciro mai ad essere concorenziale per tanti motivi, quantita diproduzione, immagine, pubblicità e garanzia delprodoto.
Adesso parto e vado in val senales.
A lunedi ragazzuoli!!
mark

Esiste un posto dove si parla solo di sci e a volte di bike


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MessaggioInviato: 20 aprile 2007, 12:49 
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A guardarli mi ricordano molto i mie Blossom o Sport Specialist che siano.


minkia morfy questa cosa l'avrai detta almeno altre 54 volte.... |) |) |)
non so il resto del forum ma per quanto mi riguarda ho capito che sei contento dei tuoi sci (anche se li volevi rivestire di carbonio puro)..... :| :|
a questo punto sono quasi curioso: perche' non fai un bell'articolo sul Magazine nella apposita sezione di nuova costituzione "Io e la mia attrezzatura" - In questo numero: "Morfeosogna.....i suoi Blossom"""


"
non sto parlando dell'ultimo film di Rocco Siffredi ;)

""
anch'io sogno Blossom ma quell'altra pero'...... :D :D :D :D

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MessaggioInviato: 20 aprile 2007, 13:00 
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mark ha scritto

Codice:
 Avete ragione entrambi, ma quello che è il significato di quello che volevo dire è semplicemente anche questo:
Per fare una racchetta da tennis che vada bene, prendo la migliore marca che cè sul mercato e la copio spudoratamente e cosi sono sicuro che ho un attrezzo ottimo e vado a fare la concorrenza a quella di marca.
Il problema è che non riusciro mai a fare un prodotto come quello, simile si ma uguale no, per tanti motivi e non riusciro mai ad essere concorenziale per tanti motivi, quantita diproduzione, immagine, pubblicità e garanzia delprodoto.
Adesso parto e vado in val senales.
A lunedi ragazzuoli!!
mark


mark io rispondevo a pippocham non a te, a te non ho bisogno di rispondere, posso solo straquotarti al 100% nel senso che sono assolutamente d'accordo...
evidentemente pero' c'e' gente sul mercato dell'attrezzo sportivo che, valutando i margini di guadagno o l'efficienza/efficacia distributiva delle case, ritiene magari anche non di poter fare meglio delle case gia' presenti ma di ritagliarsi un suo autonomo spazio di mercato portandosi a casa i relativi margini, questo almeno all'inizio
come forse hai gia' detto in altre occasioni bisognerebbe anche fare la conta di chi ci ha rimesso le penne in queste avventure cosi' come ci saranno state anche storie di successo o comunque iniziative che hanno sfondato, nel tennis di recente mi viene in mente ad esempio Tecnifibre....
io comunque continuo a fidarmi di chi puo' mettere in campo esperienza, nome e strutture adeguate e soprattutto di chi sa convincere i veri professionisti del settore come te e per fare un altro esempio Dani1965......

ah salutami la val senales...
spero non sia caldo come qua e a cervinia....

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MessaggioInviato: 20 aprile 2007, 15:32 
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Chip romperò i maroni

più passoil tempo qui sopra e sento parlare di sci più li guardo con attenzione dal vivo.

secondo me sono quelli, poi mi sbagliarò ma sono uguali.
stesso fianco stessa soletta

I DKB anche ...

Dei miei sono contento, ma in giro c'è di meglio e ve lo posso assicurare dopo averli provati al test.

OK cmq non rompo più


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MessaggioInviato: 21 aprile 2007, 11:34 
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Mmmmmmmmmmmmmmmmm!!!!!!!!!!!!!!!!!
Terreno minato, quello degli scarponi, forse ancor più di quello degli sci da gara 8)

Il G1, che ho provato solo "a secco", mi ha regalato una bella sensazione di comfort e tecnicità (tutta da provare, poi, sulla neve) e solo riferendomi a questo aspetto potrei dire che rientrerebbe nel novero dei papabili sostituti del mio rossignol r2005wc, se costasse tanto/quanto ;)
L'ideale, come sempre, sarebbe quello di mettersi in pista, video e cronometro alla mano, e valutare in base a quello che vedo/misuro 8)

Ma quanto di noi hanno queste possibilità?

E poi: lo sci è uno sport "terribile", fatto di schemi motori che il nostro fisico impara a riconoscere e su cui si adagia, modificarli, anche per migliorarsi, è sempre difficile e costa un notevole allenamento.
Le prove sul garmont hanno trovato estimatori di questa "novità" e chi, dopo averci sciato per un pò, ha fatto rapido dietrofront, come molto spesso accade con gli scarponi, vero punto critico nella scelta del materiale.
Ripeto, basandomi solo sulla prova a secco, l'ho trovato molto bello e adattabile a molte tipologie di piede (sembra una via di mezzo tra il doberman e il rossignol che calzo attualmente), probabilmente ha bisogno (per i garisti di alto livello, quindi non per me) di una ulteriore messa a punto, ma sono dettagli per pochi ;)
Certo, però, che quando si spendono soldi (e non pochi), per uno scarpone di livello, si cerca di andare "sul sicuro" e di scegliere tra quelli più collaudati e più confacenti al proprio piede, ed alcuni feedback sul garmont fanno venire qualche dubbio, ma lo stesso può valere, ad es., per l'aggressor.
Pippo, tu chiedevi della tipologia di piede e dello scarpone ideale.
Tutti e nessuno, potrei dirti, tutte le scarpe possono essere modificate per essere comode come un guanto (a patto che a lavorarle sia uno veramente competente) e nessuna adattarsi alla mia sciata.

Con il mio rossignol mi sono trovato subito bene, mi da maggiore "centralità" sullo sci, sento che li controllo meglio, ma ahimè :( , ancora non ho un fitting ideale, verso la metà della stagione mi riprende a far male il callo osseo che ho al V metatarso del piede sx che da ragazzo mi sono rotto B-) e la sciata ne viene compromessa :|
Per cui, se trovassi uno scarpone veramente ideale, non esiterei a fare il cambio.

giò


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MessaggioInviato: 21 aprile 2007, 20:27 
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La discussione sugli scarponi gara é fatta, a mio modestissimo parere, alla... agonistica.

Ovvero: non ho bisogno di uno scarpone che mi faccia sciare meglio ma di uno scarpone che mi faccia andare più veloce.

Sono d'accordissimo su questo fatto, ma solo quando l'atleta ha raggiunti livelli tali ove la tecnica viene applicata e non ha più bisogno d'esser perfezionata/migliorata.

La domanda é: chi ha raggiunto questo livello tecnico?

Per noi non é forse più importante avere uno scarpone che ci faccia sciare meglio, ovvero che permetta di esprimerci al meglio, di essere in totale simbiosi con noi, di infonderci sicurezza e di trasmettere i nostri impulsi con facilità e precisione elevando il nostro livello tecnico?

Io sono sempre del parere che prima devo rimboccarmi le maniche e lavorare di tecnica e poi - se questa é o.k. ed io sono in grado di applicarla correttamente in tutte le situazioni - lavorare sul materiale per limare centesimi di secondo: non serve a nulla avere uno scarpone o uno sci più veloce se a causa di un mio errore tecnico perdo 5 secondi o, alla peggio, esco dal tracciato.

Ciò che provai con Garmont lo scrissi a due riprese (6 e 11 settembre 2006) su Fantaski.
Da allora (e sino ad oggi, ovvero inverno per molti concluso) é stato tutto un subbuglio di lodi e critiche, anche da parte di chi non lo ha mai provato personalmente sulla neve.
A parte quest'utimo non irrilevante particolare, non ricordo un simile precedente negli ultimi 4 anni di forum di sci per un italianissimo prodotto come questa scarpa.

Perché?

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MessaggioInviato: 22 aprile 2007, 21:46 
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Sci utilizzati: atomic, duel, rossignol, head, dynastar
Forse perchè (facendo un paragone automoblistico) sembra rivoluzionario, in alcuni accorgimenti, quasi quanto lo fu la citroen ds?
Secondo me bisogna aspettare, la base del progetto è ottima, e forse non ha ancora espresso tutte le potenzialità.
Per mio conto mi interessa solo sciare meglio.

giò


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MessaggioInviato: 23 aprile 2007, 9:27 
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Dani, punto centratissimo, a parere mio.

Riguardo al G1, io non volevo sollevare l'ennesima discussione in merito, quanto una discussione generale sulle principali scarpe da gara e relative caratteristiche...

Comunque il tema scarponi é quello che maggiormente infiamma, forse perché é quello che più incide sulla nostra sensibilità fisica...

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MessaggioInviato: 23 aprile 2007, 11:26 
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Allora, Pippo, posso solo farti un paragone (per quelle che sono le mie conoscenze ed impressioni) tra il doberman 150 ed rossignol/lange r2005wc (che dovrebbe essere lo stesso di quest'anno).
Ed il paragone posso farlo solo sulla calzata "a secco", dal momento che con il nordica non ho sciato.
Questo scarpone ha il pregio della scarpetta con lacci (che però è poco pratica), molto fasciante, che ti regala subito la sensazione di piede un tutt'uno con lo scarpone. In pratica non senti spazi morti, già alla prima tacca dei ganci il piede è perfettamente bloccato. Flex rigido ma progressivo, la plastica dello scarpone è abbastanza spessa da poter essere lavorata di fresatura e non a caldo.
Il lange regala la stessa sensazione di piede bloccato, ma ha volume più ampio in punta (mia impressione), cioè è poco più lunga, ha una pianta che risulta poco più stretta, ha plastiche sottili e dure che per essere lavorate preferiscono la deformazione a caldo piuttosto che la fresatura. Flex più morbido all'inizio ma che via via diventa più duro. La scarpetta quasi inesistente lo rende molto sensibile.
Per mia esperienza, lo trovo più adatto ai piedi magri, senza irregolarità, perchè metterlo a posto è veramente difficile e lungo, dovresti andare quasi ogni giorno a far fare piccoli aggiustamenti. Anche a livello di malleoli dà qualche problemino. Anche la linguetta del rossignol/lange, sopra il collo del piede, è più stretta di quella del doberman.
Come assetto forse siamo lì, tutti e due hanno il gambetto bello inclinato in avanti, con il nordica che fascia poco di più sulla caviglia ed il lange che invece blocca meglio a livello di calcagno.

Che dire, trovo che siano due scarponi forse all'opposto come filosofia, uno stretto in tutto (il doberman), l'altro stretto in punti particolari, e se il rossignol/lange mal si adatta alla tua conformazione, son dolori, in quanto credo che il nordica abbia maggiori possibilità di messa apunto (ma qui mark dovrebbe dire la sua, dall'alto della sua notevole esperienza in fatto di materiali è l'unico che ha cognizione di causa).
Sulle caratteristiche sul campo, come sai, posso solo esprimermi sul rossignol, ma credo che tu le conosca già.
Un'ultima cosa: sentendo chi ha sciato con tutti e due gli scarponi mi sono accorto che chi si è trovato bene con l'uno ed è passato all'altro ha avuto non pochi problemi di adattamento. Il nordica lo reputavano più preciso e reattivo soprattutto nello stretto, il rossignol forse più sensibile, ma meno graduale nelle reazioni. Sono sensazioni riferite e quindi tutte da verificare.

giò


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MessaggioInviato: 23 aprile 2007, 15:01 
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giò ha scritto:
...Secondo me bisogna aspettare, la base del progetto è ottima, e forse non ha ancora espresso tutte le potenzialità.
Per mio conto mi interessa solo sciare meglio.

Per il miglioramento tecnico (sia tra i pali che in campo libero) é già ora validissimo e funzionante.

Personalmente dubito che il G1 150 e G1 130, in vendita nei negozi, vengano ulteriormente elabotari a breve scadenza: sono oramai prodotti finiti...

Per le versioni da gara il discorso potrebbe esser differente: l'unico problema é che mancano atleti al top per portare i necessari imput, ed é difficile lavorare sul singolo Kilian Albrecht...
Manca un personaggio, un Bode-Raptor-Head, tanto per fare un esempio...

Alla fine, il discorso degli scarponi é identico a quello degli sci: se non é "IL bello" vale a poco.
E quindi sotto con materiale da Coppa del Mondo per "limare" secondi, nella speranza di mimetizzare il gap tecnico e risalire così le classifiche...

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MessaggioInviato: 23 aprile 2007, 15:30 
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giò ha scritto:
Allora, Pippo, posso solo farti un paragone (per quelle che sono le mie conoscenze ed impressioni) tra il doberman 150 ed rossignol/lange r2005wc (che dovrebbe essere lo stesso di quest'anno).
Ed il paragone posso farlo solo sulla calzata "a secco", dal momento che con il nordica non ho sciato.
Questo scarpone ha il pregio della scarpetta con lacci (che però è poco pratica), molto fasciante, che ti regala subito la sensazione di piede un tutt'uno con lo scarpone. In pratica non senti spazi morti, già alla prima tacca dei ganci il piede è perfettamente bloccato. Flex rigido ma progressivo, la plastica dello scarpone è abbastanza spessa da poter essere lavorata di fresatura e non a caldo.
Il lange regala la stessa sensazione di piede bloccato, ma ha volume più ampio in punta (mia impressione), cioè è poco più lunga, ha una pianta che risulta poco più stretta, ha plastiche sottili e dure che per essere lavorate preferiscono la deformazione a caldo piuttosto che la fresatura. Flex più morbido all'inizio ma che via via diventa più duro. La scarpetta quasi inesistente lo rende molto sensibile.
Per mia esperienza, lo trovo più adatto ai piedi magri, senza irregolarità, perchè metterlo a posto è veramente difficile e lungo, dovresti andare quasi ogni giorno a far fare piccoli aggiustamenti. Anche a livello di malleoli dà qualche problemino. Anche la linguetta del rossignol/lange, sopra il collo del piede, è più stretta di quella del doberman.
Come assetto forse siamo lì, tutti e due hanno il gambetto bello inclinato in avanti, con il nordica che fascia poco di più sulla caviglia ed il lange che invece blocca meglio a livello di calcagno.

Che dire, trovo che siano due scarponi forse all'opposto come filosofia, uno stretto in tutto (il doberman), l'altro stretto in punti particolari, e se il rossignol/lange mal si adatta alla tua conformazione, son dolori, in quanto credo che il nordica abbia maggiori possibilità di messa apunto (ma qui mark dovrebbe dire la sua, dall'alto della sua notevole esperienza in fatto di materiali è l'unico che ha cognizione di causa).
Sulle caratteristiche sul campo, come sai, posso solo esprimermi sul rossignol, ma credo che tu le conosca già.
Un'ultima cosa: sentendo chi ha sciato con tutti e due gli scarponi mi sono accorto che chi si è trovato bene con l'uno ed è passato all'altro ha avuto non pochi problemi di adattamento. Il nordica lo reputavano più preciso e reattivo soprattutto nello stretto, il rossignol forse più sensibile, ma meno graduale nelle reazioni. Sono sensazioni riferite e quindi tutte da verificare.


Grazie Giò, molto interessante la tua diesamina...

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MessaggioInviato: 23 aprile 2007, 15:34 
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dani1965 ha scritto:
giò ha scritto:
...Secondo me bisogna aspettare, la base del progetto è ottima, e forse non ha ancora espresso tutte le potenzialità.
Per mio conto mi interessa solo sciare meglio.

Alla fine, il discorso degli scarponi é identico a quello degli sci: se non é "IL bello" vale a poco.
E quindi sotto con materiale da Coppa del Mondo per "limare" secondi, nella speranza di mimetizzare il gap tecnico e risalire così le classifiche...


Dani, non ho capito bene se sei contro l'utilizzo di scarponi gara qualora non si sia agonisti, o se, invece, sostieni che non dovremmo badare ai risultati in gara di una scarpa, bensì al fatto che ci faccia sciare bene. ? ? ?

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MessaggioInviato: 23 aprile 2007, 18:18 
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Secondo me vale la pena prendere uno scarpone da gara se si usano sci da gara, altrimenti i vari gara/negozio sono più che validi.
E' l'insieme che alla fine dà il risultato finale, non il "singolo" pezzo.
Pensa che quando scio in campo libero il rossignol lo stringo più o meno a metà, ma dopo due giri tra i pali lo tiro quasi al massimo, ma si resiste solo per la discesa, poi si deve allentare per quanto si irrigidisce.
Con il salomoncourse che avevo prima (scarpone gara/negozio) tutt'altro che tenero, pur tirato al massimo sentivo che gli mancava qualcosa, non saprei dirti, ma era come se parte di quella morsa servisse a schiacciare la scarpetta termoformante, piuttosto che a dare maggiore precisione agli impulsi.
E pur cercando di sciare bene, premendo bene sulla tibia, non riuscivo a chiudere la curva così come riesco con il rossignol.
Fuori dai pali, e con uno sci meno impegnativo, il discorso cambia radicalmente.

giò


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MessaggioInviato: 23 aprile 2007, 20:32 
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PippoCham ha scritto:
Dani, non ho capito bene se sei contro l'utilizzo di scarponi gara qualora non si sia agonisti, o se, invece, sostieni che non dovremmo badare ai risultati in gara di una scarpa, bensì al fatto che ci faccia sciare bene. ? ? ?

Né l'uno né l'altro pensiero.

Sono contro la generalizzata convinzione che il materiale di Coppa permetta a chi possiede mancanze tecniche di competere con i primi.

Lo sciatore ha bisogno di materiali che lo assecondino, in base alle sue capacità tecniche, al fisico che si ritrova, allo stile, alla condizione fisica e non da ultimo alle piste sul quale viene utilizzato.

Molti pensano che, essendo agonisti, abbiano già raggiunto il massimo dell'espressione tecnica e che ora gli serva solo il materiale utilizzato in Coppa del Mondo per raggiungere i risultati sperati: questa "esasperazione feticistica" (o "materialistica") non porta a nessun giovamento se non appoggiata da una tecnica altrettanto all'altezza del materiale utilizzato.

Io scio solo in campo libero, eppure utilizzo una scarpa (Raptor 130RD, sono in attesa della versione Racing) ed uno sci da gara (i.SL Limited 156cm) che si fondono perfettamente con il mio universo sciatorio (tecnica, stile, fisico, desideri, ecc.).
Io desidero facilità d'utilizzo (ecco il perché di una scarpa mediomorbida ed uno slalom da donna), facilità raggiungibile grazie al mio livello tecnico, ottima precisione, grande reattività e massima tenuta sul duro.
Solo così posso ulteriormente migliorarmi, affinando tecnica e sensibilità e, nel contempo, divertendomi per l'intero arco della giornata.
Uno scarpone hard e un Limited da 166cm mi pone limiti "meccanici" (sono 175cm per soli 63kg e sciata "stilistica") e fisici (notevolmente più impegnativi.

La maggioranza dei competitori ha bisogno di esser appoggiato dal materiale per evolversi ulteriormente dal lato tecnico e raggiungere quella necessaria capacità ed esperienza per affidarsi totalmente agli automatismi e concentrarsi esclusivamente sul percorso e le sue insidie; quando questo é raggiunto, si potrà fare quel passo in più e passare a materiale più performante (IL bello, in lunghezze da 185cm in su) per poter lottare alla pari con i più forti.
Perché i più forti non lo sono solo grazie al materiale, ma soprattutto per esser arrivati all'automatizzazione completa del corretto gesto tecnico, scaturito da ore di tecnica in campo libero e migliaia di paletti macinati.
Ovvero, riescono a sciare GIUSTO anche nelle situazioni limite.

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MessaggioInviato: 24 aprile 2007, 9:39 
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caspita Dani ma quando leggo le tue risposte rimango sempre sbalordito dalla precisione e dalla chiarezza nell'esposizione, mi piace.
Questo forum grazie a tutti i partecipanti diventa sempre + interessante e piacevole
ciao
Fabio


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