Boh!

Se son magri dovrebbero andarci dentro bene ai Rossi/Lange.

L'amico di cui parlavo prima non ha dei problemi..... è tutto un problema!
Tanto per dire è stato un gicatore pro di hockey su ghiaccio, non so se
mi spiego i problemi alle caviglie, legamenti, etc......
Eppure anche lui se voleva sciare ad alto livello (come scia) doveva star
dentro giocoforza ad un Rossi/Lange (poi sono arrivate anche le altre marche).
Quindi giù di lima, scalpello, frese, ma pure pianti......

Pensavo che fosse un caso disperato, ben più del mio..... invece...... dopo
un anno con i ramarri (più di 50 giornate ed insegna), da non crederci!

Ma Blizzy Mark ti ha fresato all'altezza della tuberosità dello scafoide (o nervicolare)?
Oppure è la solita fresata all'altezza del metacarpo (1° o/e 5°)?
Perchè se fosse quest'ultima non è che hai questi piedini che ci descrivi.....,
ma se fosse la prima......
Ma dove esattamente avevi i problemi con i Lange e di che tipo?

A fianchi e a tette come sei messo?

Esatto: togliere tutte le viti significa avere in gambetto fissato allo scafo solo lateralmente, ovvero escursione libera del gambetto (né gradualità in flessione, né rebound).

Come promesso, ecco le foto:

Tornando seri, un altro taglio che si può fare, oltre a quello della "V" mostrato da dani, è questo, indicato dalla linea blu.
Ho preso in prestito la foto di dani perchè non avevo altre sottomano, ma tenete presente che alcuni scarponi hanno già stampate le linee di taglio per essere ammorbiditi.

sia in corrispondenza delle "V" che posteriormente, ma in ogni caso è sconsigliato il faidate se non si è pratici.

Grazie Dani, ora è più chiaro....come al solito perfetto...



@Giò: anche tagliando dietro si agisce sul flex? non immaginavo....ma in che caso è da preferire un intervento invece dell'altro? differenze sostanziali fra i due?

La "V" ammorbidisce di più rispetto al taglio posteriore, per cui si può procedere per gradi, sempre tenendo conto della forma dello scafo e di come sia fissato il gambetto.
Alcuni scarponi hanno queste linee di taglio già prestampate in modo da permettere un lavoro preciso e tieni conto che a seconda di quanto materiale asporti maggiore sarà la riduzione del flex, al punto che spesso hai due linee di taglio che arrivano a profondità diverse.
E di quanto diminuisci varia da marca a marca, tuttavia tieni conto che un taglio della "v" riduce di circa 10.
Altro lavoro che si può fare è limare il gambetto sotto la patella del 3° gancio in modo che non vada a toccare con lo scafo ed inoltre si può ammorbidire la linguetta della scrpetta semplicemente faceno un taglio o un'asola sulla parte che si piega quando fletti la caviglia.
Ho avuto un compagno di sciclub che si è fatto uno scarpone con flex 150 che dopo tutte le lavorazioni non sarà stato più di 120: secondo me ha fatto una porcheria, perchè tutto sto lavoro significa che hai "cannato" l'acquisto, però si fa.

grazie....questi lavoretti sono proprio interessanti....





la penso esattamente come te.....

Aumentare la V come nelle foto che ho postato aumentano la flessibilità in avanti del gambetto: più é profonda, la parte posteriore si flette in avanti.

Questo non solo su HEAD ma su tutti gli scafi.

Io conosco solo questo sistema: noi (servizio corse HEAD) non ne pratichiamo altri, e anche da Rocco (Vitaliano, noto bootfitter - ora in pensione - e ex serviceman Nordica in CdM) lavorava sulla V laterale.

Infatti, Dani, dipende dal tipo di scarpone.
Il taglio posteriore equivale alla rimozione della/e vite/i per quegli scarponi che (come il g1 o il vecchio salomoncourse) hanno le brugole ai lati e non in corrispondenza del tendine d'achille.
Ecco perchè anche sul nordica (da cui è derivato il g1, ai suoi tempi) si lavorava solo la "V".