Si è svegliato.....
http://it.youtube.com/watch?v=CXH-pB5YgOs

<Siccome il lavoro da compiere è lo stesso, se aumento il braccio di leva faticherò di meno e applicherò una forza F inferiore ma dovrò compiere uno spostamento maggiore>
Ed ecco la posizione del "petomane" in applicazione (ma in avanti non lateralmente!)

L'ho messo su apposta........ sapendo......... GRANDI!
Peccato tiri aria di separazione...... esaurimanto del "filone"

..........e mo me lo segno.............eh eh eh

http://www.youtube.com/watch?v=eBP9QDSr0HI

Esatto.

Nella seconda metà degli anni '90 é iniziata - a causa dell'immagine un po' "estrema" del (fun)carving data dal nostro demo team nel loro primo film - la corsa al... rialzo.

Allora i fun carving avevano raggi sui 13-15m (innovativo l'Axecleaver di Simon Jacomet sviluppato con Salomon nel 1997, 152cm di lunghezza per 11.5m di raggio), ma una larghezza centrale sui 62mm.
Gli scarponi da gara erano introvabili e quelli race - paragonati al Raptor Supershape - sembravano delle chiatte.

Per ovviare a questi "inconvenienti", i funcarver cominciavano a "crescere" in altezza per poter mantenere il contatto lamina-neve anche nelle pieghe più estreme.
All'inizio abbiamo cominciato ad ingegnarci mettendo piastre e rialzi, poi piastre su piastre... Poi nel 1997 é arrivata la piastra dei fratelli Hangl (sviluppata con Salomon, ovvero sempre con Simon) che montava due rialzi in corrispondenza con puntale e talloniera.
Tra sci (primo Rossignol Oversize 11X in sandwich), piastra Hangl, lifter e attacco sono arrivato a raggiungere i 95mm lamina-suola scafo.

Poi gli sci hanno cominciato ad allargarsi al centro e, conseguentemente, i rialzi ad abbassarsi: questo riduceva i carichi sulle ginocchia di coloro che carvavano in controrotazione e aumentavano sensibilità e controllo sull'attrezzo.
Parlando con il (oggi ex) coach del demo team, ho avuto la conferma delle mie esperienze: man mano che ti alzi diminuisce controllo e sensibilità. Ovvio che stiamo parlando di altezze risultanti (quasi) quelle attuali x 2!

Sul mio iSL RD attuale (155cm, 66mm di larghezza centrale), equipaggiato con piastra Vist e Freeflex 16X, raggiungo un'altezza di 41mm sul puntale e 44 sulla talloniera.
Nonostante abbia un Raptor in 25.5, causa "bassezza" ho rischiato un paio di volte di "strisciare" causa contatto scafo interno/neve.
Di conseguenza mi sono fatto mettere 5mm di rialzo sulla suola, ritornando sui parametri (per me sufficienti) della stagione scorsa.

Certo che carvare con un Magnum in 163cm e 71mm di larghezza centrale, piastra 13mm e attacco demo (circa 6cm di altezza), é tutto un altro pianeta!

era proprio quello che dicevo sopra.....

No, Morfy, é mia moglie.

La foto é stata scattata nel maggio del 2000 dal fotografo tedesco Dieter Menne durante una fotosession con SkiMAGAZIN.

Stava utilizzando uno slalom da gara junior 150cm (9S), piastra Axial, attacco Axial 100 Race con 10mm di lifter per un totale di 55mm lamina-suola scafo...

Io invece ero già sceso a 80mmm, utilizzando la piastra di serie (la PAC, 30mm) + piastra Axial da slalom + lifter 10mm + attacco...

Che tempi FOLLI!

Questa?

Cambiando il tipo di plastica.

Più performanti = migliori risultati cronometro alla mano.

In pratica sono le cause che hanno portato gli atleti ad utilizzarle già questa stagione.

Ora le possiamo avere anche noi.

Certo!

Hanno un'altro colore!