infatti è il progettino che ho in mente io...tenere il gambaletto 150 e mettere lo scafo 130....così in teoria...sempre in teoria...il gambaletto rigido aumenta la leva sulla parte terminale dello scafo più morbido facilitandone la flessione!!!
soprattutto credo che così tutto il corpo gambaletto fletta omogeneamente. ...
al contrario invece credo che in pratica si deformi la parte superiore del gambaletto 130 senza agire sui punti di leva dello scafo che arriva ben oltre la caviglia che con una durezza di 150 non permetterebbe una flessione omogenea..

solo teoria per ora...ma spero di riuscire a provare tale connubio il prima possibile...chiaramente perchè ho già un 150...e vorrei renderlo meno aggrssivo e brusco


naturalmente l'esperienza di mark in questo settore, come ho letto dopo nel suo post, è sicuramente superiore e quindi chiaramente i suoi pensieri e commenti li inserisco nel mio database mentale.

..in merito a Daniel Mahrer,

che ho avuto la fortuna di sciare per 2 giornate a Saint Moritz, utilizza il 130 Rd aperto...non lo chiude neanche...

Ciao, Vin

Illumina un po' gli altri forumisti di come schiaccia sul duro...

Cosa dire,

io sono uno sciatore aggressivo, mi piace spingere su tutte le piste e dalle 8.30 fino alle 5 di pomeriggio...e cercavo di stare dietro a Daniel in tutte le piste e vi assicuro che mi stupiva la sua rapiditá di movimento....anche perché lui va giú proprio come io vorrei scendere...curve a gomito, medio-larghe, una dopo l´altra a non finire con cambi repentini di direzione...quasi impossibile stargli dietro...io ho provato spingendo giú e tirando curve medie a gomito dietro le sue ma vi giuro che alla terza curva mi sono ribaltato su me stesso spinto da una forza centrifuga inaspettata...da buon presuntuoso ho dato la colpa allo scarpone indosato da solo 2 giorni e con -15, era veramente stressante stare bassi...!
Quindi bisogna stare bassi e centrali.

Domanda: ma come fai ad avere il 150 tu che sei piú tecnico e che non hai un peso elevato....?

Ciao a tutti

E' proprio per questo che sto pensando di ritornare al 130RD.

Per chi non lo sapesse, Dani Mahrer é stato un ottimo DISCESISTA della nazionale rossocrociata dal 1985 al 1996: a vederlo carvare in quella maniera lo scambieresti piuttosto per uno slalomista!

1984/1985
1. SG Furano Japan
2. DH Panorama

1985/1986
4. DH Aspen

1986/1987
2. DH Aspen
3. DH Mt.Allen
4. DH Laax

1987/1988
1. DH Val d'Isere
1. DH Leukerbad
4. DH Schladming

1988/1989
1. DH Kitzbühel
2. DH Whistler Mt.
3. DH Wengen I
3. DH Wengen II
3. DH Aspen

1990/1991
1. DH Garmisch
1. DH Wengen
4. DH Lake Louise
1. SG Lake Louise

1991/1992
1. DH Panorama II
1. DH Aspen
2. DH Kitzbühel II
2. DH Panorama I
4. DH Val d'Isere

1992/1993
1. DH Garmisch
2. DH Sierra Nevada
2. SG Lillehammer
3. SG Aspen

1993/1994
2. DH Val Gardena II
1. SG Vail

1989/1990
2. DH Cortina I
3. DH Schladming
4. DH Cortina II
4. DH Val d'Isere 1994/1995
4. DH Lillehammer

1995/1996
3. DH Veysonnaz

Dopo essersi ritirato dalla Coppa del Mondo, ha pensato bene di correre nelle discese del circuito PRO negli USA per... hobby:

1998/1999
Mammoth Mt: 1.
Shugarbush: 3.
Squaw Valley: 3.
Classifica finale squadre: 1.

1999/2000
Vail: 3.
Sunshine: 5.
Mammoth Mt: 2.
Shugarbush: 1.
Squaw Valley: 1.
Classifica finale singolo: 2.


2000/2001
Mammoth Mt: 2.
Jackson Hole: 1.
Loon Mt: 1.
Sunshine Village: 2.
Squaw Valley: 2.
Classifica finale a squadre: 1.
Classifica finale singolo: 2.

2001/2002
Mammoth Mt: 2.
Squaw Valley: 1.
Beaver Creek: 2.
Classifica finale a squadre: 2.
Classifica finale singolo: 1.

dani per far capire bene chi e' dani mahrer sarebbe stato sufficiente postare una foto delle sue cosce

cosi' anche doctor se ne sarebbe fatta una ragione.....

certo che anche dalla foto della testa e del collo qualcosina si capisce.....

una bestia....

ah dimenticavo: oltre allo cosce anche una ecografia del fegato.....

sovradimensionato.....

un grande tra i tanti del mitico squadrone svizzero che qualche anno fa teneva testa al Wunderteam
che battaglie
con qualche italiano ad infilarsi dentro qua e la'...
il buon Much per esempio.....

... se è per quello, anche Orso in bermuda e la coppia Morfy/Mammut in bikini, la loro scena la fanno...

ciao acerri
come si comportano le plastiche del 120 al variare della temperatura????

Nei mesi scorsi avevo provato in un negozio della mia zona i Raptor SuperShape 120 RS (quelli rossi), rimanendo impressionato dalle ottime sensazioni trasmesse dallo scarpone austriaco, così quando la scorsa settimana sono salito al Tonale ho colto l’occasione per un pellegrinaggio al Santuario con la chiara intenzione di conoscere finalmente Mark e valutare con lui la sostituzione dei miei vecchi Lange da granturismo.

Appena sceso nella cripta ho capito che Mark è veramente un grande! Cordialità, competenza, chiarezza ai massimi livelli!

Dopo saluti e presentazioni, mentre Morpy deliziava la platea con l’anteprima del video dei test, il Guru con una semplicità pari alla sua competenza mi ha illuminato su cosa significhi scegliere il giusto flex e la perfetta misura di uno scarpone, ovviamente tenendo in considerazione la persona a cui è destinato.

Risultato finale: addio ai miei “comodissimi” Lange e acquisto dei nuovi Head Raptor 120 RS antracite, che da solo probabilmente non avrei mai scelto, soprattutto con uno scafo di 12 mm. più corto dei miei vecchi scarponi (due taglie in meno – sic!).

La successiva valutazione dei miei piedi e della mia postura ha permesso a Mark di perfezionare il tutto con la regolazione di canting, ganci, viti flex gambaletto concludendo con l'applicazione dei mitici rialzi bianchi, consegnandomi infine due splendide pantofoline hi-tech.

IN PISTA
Dopo le prime discese ho avuto un attimo di terrore, perchè avvertivo un fastidioso dolore ai piedi (specie uno).
Non mi sono perso d’animo, anche ripensando a quanto detto da Mark sui tempi necessari a termoformare le scarpette e comunque ricordando le preziose indicazioni di Drey sulla tecnica di chiusura dei ganci ho rifatto più volte e con più attenzione la procedura di chiusura, soprattutto rinunciando ad eccedere con il booster.

Passati i dolori, è cominciata la goduria! Ho apprezzato la fantastica calzata, l’ottima fasciatura del polpaccio, la scarpetta comodissima e l’appoggio perfetto del ditone con la cima dello scafo nel movimento di distensione delle gambe. Inoltre il confort termico è ottimo, infatti ho sciato sia con l’asciutto a -15 gradi, sia sotto una fitta nevicata e posso dire di non aver mai avvertito freddo ai piedi e le scarpette sono rimaste sempre asciutte.

I ganci hanno ottime regolazioni micrometriche, le plastiche sono costanti ad ogni temperatura (anche sotto sforzo) e il booster è molto potente.

Tecnicamente ho riscontrato solo vantaggi, specie nelle inversioni e in sensibilità di piedi, pertanto ritengo il nuovo Raptor RS uno scarpone decisamente di livello superiore. Segnalo inoltre che lo scafo si adatta bene ai piedi magri e stretti come i miei.

Difetti? Ad essere pignoli bisogna dire che i rialzi lisci sono un incentivo al suicidio durante l’uso senza sci, specie sul duro e sul ghiaccio!!!

GRAZIE MARK!
Ringrazio Mark e tutto il suo staff per la professionalità e la gentilezza con cui mi hanno seguito. Ciao a tutti!!!

ciao extrabeat
per curiosita' di che peso e altezza sei?
ciao

Grande report EXTRABEAT!

E grande MARK (come sempre!) che ti ha indirizzato sui Raptor!

Per i rialzi (sono tutti così) esiste solo una soluzione: CAT TRACK!

Hai ragione Dani e' l'unica soluzione l'unico inconveniente e' quando li togli che sono bagnati e devi metterli in tasca della giaccavento.