Sono "parzialmente" d'accordo con quello che diceva Morfy.
Ho sempre sciato con scarponi "turistici" e che si prendevano grandi perchè il venditore medio te li vendeva così perchè uno ci stesse comodo...però ho SEMPRE avuto la sensazione mentre sciavo del tallone che si sollevava e del piede non bloccato...sempre.

Quando ho acquistato lo scarpone da Mark gli ho fatto presente che oltre a questo problema, ero desideroso di una progressione tecnica sempre per "scopi turistici" , niente velleità garaiole...

Ecco perchè ne è uscito il Raptor 130 RS.
Nessuna moda, nessuna altra menata.

Poi come ci starò e se mi verranno o no le vesciche, alla prima uscita sarete i primi a saperlo, tranquilli

ohhhhhhhhhhhhh e diciamolo!



Sapete che sono un manico del flex (anche se spesso sono pippe che mi faccio......)

Contribuisco con test 1:1
RSS (rossi) portati con due viti (anche tre, ma non chiedetimi nulla....), quindi teorici 110, non si avvicina minimamente al RS120 (grigio) con una sola vite.
Analogo il discorso in altra casa: l'RTTI 130 una vite non si avvicina minimamente al RTCS130 con una vite.

Altro esempio è Orso. Ha un RTTI 110 o 100, quindi Jr. o donna non ricordo... e sapete che di gamba ne ha da vendere..... oltre ad esser fisicamente..... grizzly, bene, dovete vederlo in azione e come il flex del gambetto è (incredibilmente) adatto alla bisogna.

Poi non è una questione di sola flessione in avanti, ma anche del ritorno.
E' palese che, più una scarpa ha un flex elevato, più la risposta nel ritornare sarà veemente, perchè lo scarpone con il ritorno "frenato" devono ancora inventarlo e con il risultato pratico che chi è normalmente arretrato perderà contatto con le spatole, mentre chi non lo è rischia di diventarlo.
In entrambi i casi l'avanzamento tecnico vacilla.......
Flessione - sostegno - ritorno........ (meglio se con gradualità e qui saltano fuori le differenze tra marca e marca) questo è il mix!

L'altro giorno ero in negozio GDO e mi è scappato l'occhio su chi stava provando gli scarponi... Tutti, indistintamente, provavano il flex....... provavano...... peccato che 80% della pressione veniva assorbita dal piegamento delle ginocchia....... con il risultato d'aver visto bestioni da oltre 100Kg uscire soddisfatti con un allround 80-90 sottobraccio..... specularmente "pistolini" da 50Kg. con sottobraccio un bel 130 race (vero).......
La domanda che mi sono posto è stata: quanti hanno sbagliato l'acquisto?

Quindi flex sì, ma adelante con juicio....... perchè contrariamente al solito a volte molle è meglio che duro......

Absolutely... NO!

E' la tecnica che ti porta a sfruttare al meglio tua attrezzatura!

Più il livello tecnico arretra, più arretra la posizione dello sciatore sui propri attrezzi: come fa di conseguenza uno sciatore con meno tecnica ma pesante a spingere contro il linguettone e generare la stessa forza (in newtonmetri necessari per piegare il gambetto) che é capace di generare uno sciatore di ottimo livello ma più leggero di peso?

Mission imposible...

Basta poco per rendersene conto: guardate come vengono spinte le ginocchia in avanti da un buon/ottimo sciatore o maestro o atleta rispetto ad uno sciatore di livello inferiore mentre salite in skilift...
Non per nulla gli scarpone "race" sono "targettati" per sciatori di buon/ottimo livello.

Non mi sono assolutamente sentito chiamato in causa, no problem
Era la mia personalissima esperienza, tutto qui.

Non direi....... l'RTCS130 è umanissimo......... come i grigi RS (altra cosa gli RTTI o RD).
Ho sciato con lui tutto l'inverno passato, sostituendolo col più fido RS solo alla fine della stagione perchè preferisco avere una caviglia più "libera" (e relativo ritorno).
Poi scegliere un RTCS 110 o 130 dipende anche dal personale contesto.

Sei maturato molto, caro Morfy, mi dispiace che ultimamente non ti sento più.

@Tonio, Dani e Santo hanno spiegato benissimo, ma vorrei sintetizzare, perchè vorrei che ti fossero chiari due concetti:

-sciatore "bravo" pesante 70 kg, sollecita MOLTO più l'attrezzatura (sci e scarponi) rispetto a uno sciatore mediocre pesante 100 kg: è quindi la tecnica che conta molto più della massa;

-per favore, non cadere anche tu nella trappola del flex... flex 130 NON VUOL DIRE NIENTE. Prova uno scarpone da freeride flex 130 (lo troverai morbido), prova uno scarpone race negozio flex 130 (come il tuo RTCS, lo troverai con una buona struttura), prova uno scarpone "gara vero" flex 130 (come Atomic RT TI, Head RD, lo troverai rigidissimo).


Questa storia del flex mi ha ormai frantumato i cabasisi, perchè la gente NON VUOLE CAPIRE che prima di tutto conta la categoria (gara, race negozio, granturismo, allround, ciabatta), e solo dopo viene il discorso del flex.

Per intenderci, un Atomic Hawk 120 (granturistico) secondo te è più performante di un Atomic RT CS 110 (race negozio)?

Morfy, vedo che ti sei ossigenato bene tra bicicletta e Val Senales...

Forse perché in entrambi i casi non usi il casco?

Perchè...., perchè da una parte ci sono gli emuli di Bode (ma della domenica.........)
e dall'altra le case che, pur di vendere, ci metterebbero sopra qualsiasi scritta......

Se fra due anni venisse fuori il discorso sulla leggerezza (scarpe in carbonio docet....)
scriverebbero anche, se del caso, che sono utilizzati abitualmente dalla Carla Fracci
nel balletto del lago dei cigni, tanto sono leggeri!!!!!!!!!!

PS: ovviamente con tanto di tester della bibbia a decretare la veridicità..........

Purtroppo è così, caro Santo... dammi 10 buoni motivi per comprare la bibbia anche quest'anno... non ho capito se c'è il faccino (sì ho detto bene faccino, non fascino... a tutto c'è un limite... ) del carver macellaio ticinese o no... solo per questo forse mi deciderei!

Quello che a mio parere induce in errore (e in tentazione dovrei dire) e' il fatto che si tratta di un numero. In questa maniera si sintetizza tutto un insieme di caratteristiche che vogliono essere qualitative e non quantitative. Non significa che a un numero piu' alto si debba associare una migliore qualita' ma una "differente" qualita'.
Purtroppo, accoppiare qualita' e numeri conduce nella direzione di interpretazione opposta.