Questa mattina mi arriva la mail di altroconsumo al quale sono registrato (non abbonato) su internet.
Come potete immaginare corro a guardare il test e i risultaTI .....
[b]Tutti pazzi per il carving
Articolo pubblicato su Altroconsumo 221, dicembre 2008
Un tempo per scegliere gli sci della misura giusta bisognava alzare il braccio. Se la punta toccava la mano tesa in alto, allora andavano bene.
QUINDI IO DOVEVO AVREI DOVUTO SCIARE CON SCI DA 2,5 METRI .. CAPITO !!
Ora non è più così: i carving, gli sci sciancrati con le punte e le code più gonfie del corpo, la fanno da padrone su tutte le piste innevate e in tutti i negozi sportivi.
I puristi - e soprattutto quelli che hanno sputato sangue per imparare a fare le curve nel modo giusto - storcono il naso, ma questa è la realtà.
WEE CICCI, VA CHE SONO PASSATI 10 ANNI, MICA LI HANNO INVENTATI IERI I CARVING ...
Situazione che si riflette inevitabilmente nel nostro test, che ha preso in esame 25 paia di sci, tutti caratterizzati dal fatto di essere, quale più quale meno, sciancrati. I modelli sono stati divisi in due categorie, uomo e donna: nel caso dell'"altra metà del cielo" si tratta di sci più corti e più leggeri, con attacchi montati leggermente più avanti. Sono caratteristiche, soprattutto l'ultima, che consentono alle sciatrici di curvare con maggiore facilità. MMM ..
OK QUESTO E' GIUSTO ...
Curve rosa e unisex
Gli sci femminili sono stati testati solo da donne, mentre gli altri (anche se spesso si trovano in commercio con la definizione "da uomo") li abbiamo considerati unisex e conseguentemente fatti provare sia da uomini sia da donne. I risultati degli sci da donna sono confortanti: tengono bene testa ai prodotti unisex e il Migliore del Test femminile, Völkl, non ha niente da invidiare ai migliori dell'altra categoria.
QUINDI IL VOLKL DA DONNA E' BELLO COME IL SUPER SHAPE SPEED ... INTERESSANTE ....LA PROSSIMA VOLTA COMPRERO' A OCCHI CHIUSI IL VOLKL DA DONNA
Ricordatevi inoltre che la fedeltà di marca non sempre paga: le case produttrici hanno una strategia commerciale ben precisa e cioè quella di prevedere un modello nuovo ogni anno.
SOLO UNO ?
Non sempre però precipitarsi sugli sci nuovi si rivela vincente dal punto di vista delle performance: il modello appena immesso sul mercato potrebbe essere molto meno soddisfacente di quello appena uscito di produzione. Questo vale, ovviamente, non solo per i modelli da donna, ma anche per gli sci unisex.
QUINDI, MAI BUTTARE VIA QUELLI VECCHI ....
Altra strategia commerciale è quella di avere attacchi specifici per ogni modello di sci in vendita. Nei negozi questo porta alla vendita di set combinati, sci e attacchi: per questo i prezzi che abbiamo indicato in tabella si riferiscono al set completo.
MI SA PROPRIO CHE QUESTI NON SCIANO DA ALMENO 10 ANNI
In questo caso c'è però un vantaggio sul fronte della sicurezza: infatti acquistando un nuovo paio di sci si comprano anche attacchi disegnati specificatamente per quel modello e le regolazioni vengono fatte direttamente in negozio
(NON TUTTI I NEGOZI... SE FOSSERO ANDATI DA CISALFA A CREMONA, POI LI AVREBBERO MANDATI DA MARK PER MONTARE GLI ATTACCHI... IA SUCCESSO...), evitando ogni eventuale problema successivo quando si è in pista
SICUR ?????
Materiali adeguati
Come potete vedere in tabella, sono veramente pochi i risultati negativi del test. Alcuni riguardano lo scarso spessore della lamina (nel caso di Head Super shape speed, entrambi i Dynastar e Kneissel Blue star AC).
Non si tratta di una questione particolarmente grave, perché quelle frazioni di millimetro in meno che abbiamo riscontrato possono diventare problematiche solo se si portano ad affilare le lame degli sci molte volte l'anno. In questo caso a lungo andare la soletta (la parte dello sci a contatto con la neve) tende a rovinarsi molto in fretta.
SI DAI, QUESTO E' VERO .... SOPRATTUTTO SE PORTI GLI SCI NELLE GROSSE CATENE DOVE QUANDO FANNO LE LAMINE USANO IL FLESSIBILE ...
Sono invece più gravi, e quindi più importanti ai fini della classifica finale, alcuni risultati emersi in seguito ai test di impatto. Sono esami severi: detto in soldoni, prendiamo lo sci e lo battiamo su una placca di metallo, valutando in modo particolare la resistenza della paletta (la parte superiore) e della soletta. Questo ci permette di capire se l'impatto dello sci su un sasso o una botta causata da una caduta possono determinare l'apertura di singoli strati oppure il distacco delle lamine.
INTERESSANTE QUESTO TEST ... E DITEMI, C'E' UN MACCHINARIO APPOSSITO CHE LO ESEGUE COLPENDO CON LO STESSO ANGOLO, STESSA FORZA, SULLO STESSO PUNTO OPPURE SI USA UN BOSCAIOLO DELLA VALCAMONICA???? POI ALTRA DOMANDA, LA LASTRA DI METALLO DEVE ESSERE SIMILE AI SASSI DOLOMITICI, A QUELLI ABRUZZESI, DELLE ALPI APPUANE, FRAGRANITE PER LE CUCINE ....
Dalla tabella emerge il risultato mediocre di entrambi i modelli Nordica e medio di Dynastar D-stinct LTD per la paletta: questo elemento della struttura dello sci ha compiti importanti, soprattutto dal punto di vista della stabilità e dell'andatura, quindi questo voto scarso si è riflesso significativamente sulla posizione in classifica di questi sci.
QUINDI NON PRENDETE QUESTI SCI PER USARLI COME ACCETTA PER UCCIDERE IL MAIALE MA SOLO PER TAGLIARE IL SALAME GIà FATTO. SE POCO STAGIONATO MEGLIO PERCHè PIù MORBIDO ...
Meno grave quanto successo alla soletta di altri modelli, perché in una scala di priorità, un eventuale danno alla paletta (magari anche più lieve di uno alla soletta) compromette maggiormente la stabilità e la conduzione della curva.
MIRACLE BLADE III.... LA SERIE PERFETTA DELLO CHEF TONY ... LI HO ANCHE IO E VANNO DA DIO ...
Un'ultima notazione per gli amanti della neve fresca: tutti i modelli hanno risultati positivi in questa prova (e per questo non indichiamo il giudizio in tabella). Questo però non vuol dire che si debba abbandonare ogni prudenza e buttarsi nei fuoripista.
Sono pericolosi (AHHHHH QUINDI LA CAUSA DELLE VALANGHE SOO GLI SCI INADEGUATI... MICA LO SCIATORE IMPRUDENTE... ECCHECA77O... LO DICEVA IL MAGGI... PRENDETELI LARGHI. LARGHI E LUNGHI ...), come spesso la cronaca degli inverni passati ha purtroppo dimostrato: il rischio, tutt'altro che aleatorio, è di essere travolti da una valanga.
Noleggio e manutenzione
Un consiglio che fa bene al portafoglio: chi in una stagione sciistica non intende passare più di qualche week end sulla neve non ha bisogno di comprare un paio di sci. Il noleggio può essere una soluzione adeguata, poco costosa e che inoltre offre la possibilità di provare modelli diversi.
Chi invece vuole avere un paio di sci tutto per sé, non dimentichi la corretta manutenzione: la frequenza dei check up dipende naturalmente da quanto tempo si passa sulla neve. Ma è comunque buona regola, prima dell'inizio della stagione invernale, passare regolarmente in laboratorio, per far affilare le lamine, farsi fare una bella sciolinatura e chiedere la riparazione di ogni eventuale piccolo danno.
Il metodo dell'inchiesta
Per dare un giudizio agli sci abbiamo seguito un doppio binario. Anzitutto, abbiamo esaminato le caratteristiche tecniche dei modelli presi in esame, poi abbiamo chiesto a un gruppo di otto sciatori di provare materialmente i nostri prodotti sulla neve. Il gruppo era composto da uomini e donne le cui capacità sciistiche andavano da quelle di normali sciatori della domenica a quelle di maestri di sci. Nel test hanno tenuto conto di alcuni fattori fondamentali per una buona sciata sia nelle curve strette (scodinzolo) sia in quelle larghe (cristiania), quali la forza necessaria a iniziare la curva (minore è la forza e il movimento dello sciatore, più è facile curvare) e la possibilità di "tenere" in curva, senza derapare, cioè perdere aderenza.
Oltre a ciò è stata esaminata la stabilità degli sci nel mantenere una direzione a una data velocità e il loro comportamento nelle curve e nei cambi di direzione sia su neve normale sia su quella fresca.
VABBE'... SONO ANDATI A SCIARE E HANNO FATTO DI TUTTO COME FACCIAMO ACHE NOI ...
Miglior Acquisto
Gli amanti dello sci che hanno testato per noi i 25 modelli esaminati sono rimasti generalmente soddisfatti. Positivi anche i risultati dei test su materiali e lavorazione.
E CHE CA77O VUOL DIRE?
Negli sci da uomo, la palma di Migliore del Test va a Head Super shape speed (639 euro), nonostante lo scarso spessore della lamina, mentre il Miglior Acquisto è Rossignol Zenith Z6 TI OVS TPI2 (423 euro).
OTTIMO PARAGONE L'HEAD SS SPEED CON IL ROSSINOL Z6... ANCHE MIA NONNA SE AVESSE AVUTO LE RUOTE POTEVA SOMIGLIARE A UNA FERRARI ...
Nella categoria degli sci da donna, il Migliore del Test è Völkl Attiva Sol (729 euro), mentre il Miglior Acquisto è Rossignol Attraxion III WTPI2 (380 euro).
Da notare che entrambi i nostri Migliori Acquisti sono anche i più convenienti dell'intero campione, cosa che vi permette di risparmiare fino a 600 euro, pur avendo un prodotto qualitativamente all'altezza delle aspettative.
PORCA ZOZZONA ... SE AVESSI LETTO ALMENO DUE GIORNI PRIMA QUESTO ARTICOLO AVREI LASCIATO QUEL CESSO DI UN ATOMIC RACE GS TI DA 175 CM IN QUEL NEGOZIETO SFIGATO DI ASOLA E SAREI ANDATO A NOLEGGIARE SUBITO UN VOLKL DONNA PER TUTTA LA STAGIONE ...
LA TABELLA DI CONFRONTO
http://www.altroconsumo.it/20090211/sci-da-discesa-e-caschi-Attach_s232823.pdf
Caschi da sci: modelli con giudizio globale buono
...... EVITO DICOMMENTARE PURE I CASCHI .... VA LA ...
Sicuri con il casco
Di solito li facciamo indossare solo ai nostri figli, anche perché sotto i 14 anni sono obbligatori. In realtà però sono utili per tutti. Abbiamo sottoposto a test 11 modelli. Tutti sono risultati validi dal punto di vista della sicurezza: ci proteggono validamente. Non pubblichiamo la tabella, piuttosto uniforme, ma 11 schede, in cui mettiamo in evidenza pregi e difetti di ciascun prodotto. Ne esistono di tanti tipi, tutti riconducibili a due categorie: semicalotta oppure calotta integrale. La differenza la fanno le orecchie: nel primo caso vengono protette da cuscinetti, che possono essere parzialmente rimossi, nel secondo dalla struttura stessa della calotta. Con i caschi integrali, i rumori esterni vengono fortemente smorzati.
I criteri di scelta
Qualche consiglio su come scegliere il casco che fa per voi:
•anzitutto controllate che abbia il marchio EN 1077 e la sigla CE: questo significa che il casco è realizzato sulla base di caratteristiche tecniche fissate per legge;
•altro elemento da considerare è la facilità di regolazione delle cinghie attorno al mento e alle orecchie, operazioni che dovrebbe essere effettuate senza grande fatica, anche usando i guanti da sci;
•è molto utile il sistema di regolazione rapida, che in pratica permette attraverso una rotella di stringere oppure allargare il casco sulla testa. In ogni caso, però, tenete presente che questo meccanismo serve solamente per gli adattamenti più fini e non modifica quindi la dimensione generale del casco: questo deve già essere della misura giusta;
•importante anche l'aerazione: di solito ci sono delle aperture regolabili e viene fornito un particolare tessuto da inserire nel casco, per chiuderle completamente in caso di mal tempo. Quindi ricordatevi di portarlo sempre con voi (evitate invece di indossare cappellini sotto il casco);
•occhio ai meccanismi di fissaggio degli occhiali sul retro del casco. Di solito si tratta di una staffa in plastica oppure di una banda flessibile. I problemi possono sorgere solamente nel primo caso, soprattutto quando si cerca di infilare la fascia in gomma degli occhiali nella staffa: con la banda invece tutto fila liscio. In ogni caso, quando acquistate un casco non dimenticatevi di portare con voi in negozio gli occhiali da sci e di fare una prova.
Qui sotto trovate le schede, che riassumono pregi e difetti emersi dal test. Nel complesso abbiamo verificato che tutti i modelli analizzati sono sicuri e a norma.
C'è un unico elemento di criticità, le cinghie: a volte sono troppo resistenti. In effetti, se non si rompono dopo l'impatto, in caso di incidenti gravi rischiano di provocare ferite alla gola.
•Giro G9 (100 - 120 euro)
Pro: buona ventilazione grazie a un panno morbido estraibile e al sistema di regolazione rapido sulla testa.
Contro: la banda è sottile e parzialmente imbottita: dopo un po' che lo si indossa sembra che ci sia qualcosa che preme sopra le orecchie. Il casco copre anche la parte frontale della testa e gli occhiali da sci sono spinti sul naso. L'imbottitura interna non è facile da posizionare.
•Head Stratum Supershape (125 euro)
Pro: sistema di regolazione rapida sulla testa grazie a una manopola. Adattabilità molto buona. La chiusura a cursore della cinghi a del mento è molto semplice da adoperare. La ventilazione è permessa da aperture regolabili. Alcune di queste possono essere coperte con panno estraibile.
Contro: il casco è piuttosto spostato in avanti e fa premere gli occhiali da sci sul naso.
•Scott Biomex (160 euro)
Pro: grazie a coperture per le orecchie a conchiglia rigida (fornite nella confezione) si trasforma in casco integrale. La regolazione dell'aerazione avviene con cambio della fodera interna. Adattabilità media.
Contro: non ha un sistema di regolazione rapida sulla testa. Si sente una leggera pressione laterale. La chiusura a cursore della cinghia del mento è poco scorrevole.
•Uvex X-Ride Motion (119 euro)
Pro: adattabilità molto buona. L'aerazione avviene tramite un regolatore a cursore. Facili da usare la chiusura a cursore della cinghia del mento e il dispositivo di fissaggio degli occhiali da sci.
Contro: rumori esterni molto smorzati. Non c'è sistema di regolazione rapida sulla testa.
Caschi da sci: modelli con giudizio globale medio
•Alpina Scarp (109 euro)
Pro: regolazione rapida della cinghia sulla testa. Chiusura a cursore della cinghia del mento.
Contro: scarsa adattabilità. Il casco "balla" sulla testa. Le protezioni delle orecchie in materiale plastico rigido danno la sensazione di un casco integrale (sono però estraibili).
•Atomic Pro_tect (150 euro)
Pro: adattabilità molto buona. È l'unico casco integrale del test.
Contro: l'aerazione è scarsa, perché avviene solo attraverso due piccole aperture regolabili. I rumori esterni sono smorzati. Il dispositivo di fissaggio degli occhiali da sci non è adatto per ogni tipo di occhiali.
•Carrera Nerve (250 euro)
Pro: adattabilità buona.
Contro: non ha sistema di regolazione rapida sulla testa. Calza un po' stretto. Il dispositivo di fissaggio degli occhiali da sci è aperto verso il basso. Il casco spinge gli occhiali da sci sul naso. Le aperture di aerazione sono poco efficaci: troppo poche e troppo piccole.
•Cebe Spyner Freestyle (95 euro)
Pro: adattabilità media.
Contro: non ha sistema di regolazione rapida sulla testa.
Il pulsante per il fissaggio degli occhiali da sci è difficile da raggiungere. Il casco si estende sulla zona frontale e spinge gli occhiali da sci sul naso. Debole aerazione con piccole aperture non regolabili. Fodera interna non estraibile.
•K2 Edge (86 euro)
Pro: adattabilità media e media capacità di ammortizzare gli urti.
Contro: anche usando gli inserti imbottiti forniti nella confezione, il casco risulta difficile da adattare alla forma della testa in modo ottimale. Le aperture di aerazione non possono essere variate oppure chiuse.
•Marker M2 (99 euro)
Pro: l'aerazione avviene con un panno estraibile. Adattabilità media.
Contro: non ha sistema di regolazione rapida sulla testa. Ci sono punti di pressione laterale sopra le orecchie. La fodera interna costituita da più parti è solo parzialmente posizionabile a causa della forma non compatta.
•Salomon Impact (99 - 119 euro)
Pro: adattabilità molto buona. Non pesa sulla testa e si percepisce come molto leggero. L'aerazione si può variare tramite un regolatore a cursore. La possibilità di fissaggio per gli occhiali da sci è molto buona.
Contro: non ha un sistema di regolazione rapida sulla testa.