renntiger ha scritto:
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Beh, ragazzi, mi sembrate un po’ esagerati. Non so dove sciasse Mr.T due mesi all’anno; beato lui che se lo poteva permettere, in ogni caso; così come non so dove sciassi tu, Chip... ma io sinceramente questa situazione così terribile non la vedo proprio.
E’ vero che io non sono mai stato negli States e mi sono sempre accontentato dell’Italia, con qualche capatina in Svizzera o in Francia; ma è anche vero che sono più di trent’anni che scio e non mi sembra che le file siano così aumentate agli impianti... anzi, nella maggior parte dei casi, con le cabinovie di ultima generazione, le file sono proprio sparite. E’ certo che sei vai a sciare nel periodo che va da Natale a Capodanno o nella settimana di Pasqua, trovi casino in qualsiasi posto, sì ma lo trovavi anche trenta, venti, dieci anni fa... così come se vai in Val D’Aosta o al Sestriere alla domenica, con i pullman che arrivano da Milano o da Torino. Ma era diverso qualche anno fa?
L’unica cosa che ho visto negli ultimi dieci anni è una progressiva selezione naturale delle stazioni sciistiche. Chi ha investito nel tempo, ha ottenuto risultati importanti; chi invece è vissuto per anni unicamente godendo della vicinanza con le grandi città, ha chiuso i battenti o è destinato a chiudere. E’ la storia di tutta una serie di località in Lombardia: Piazzatorre, Foppolo, Carona, Piani di Artavaggio, ecc. ecc. Per sciare la gente ha sempre speso tanto (troppo, direi), per cui pretende – giustamente – un servizio adeguato. E sarà sempre di più così.
Per quanto riguarda infine la “qualità” delle persone, beh anche in questo caso non sono d’accordo. Negli ultimi anni in Trentino – Alto Adige sono arrivati russi, sloveni e croati. Non sono certo il massimo dell’educazione e del comportamento, ma anche in questo caso erano meglio le orde di tedeschi che scendevano a grupponi sulle piste, sobri al massimo fino alle 11 del mattino?
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Io sciavo localmente su una collina dove sparavano la neve da dicembre a marzo e, ogni tanto facevo le mie capatine sulle Montagne Rocciose in USA e Canada o sulle montagne dell'Est del Canada e degli USA. Ho sciato in Europa da bambino e un poco nei due anni che ho trascorso a Londra e a Montecarlo (non a fare la bella vita, ma a lavorare 12 ore al giorno). Il mio vantaggio e' stato che abitavo a 40 minuti da quella collina e, se avevo la volonta', potevo sciare ogni giorno dopo il lavoro. E ho anche fatto il maestro, seppure solo per 3-4 anni dove mi sono divertito perche' insegnavo di prevalenza classi agli universitari e quindi li avevo in "dotazione" per un trimestre o quasi.
Avrete anche ragione che dipende dai posti riguardo le file. Ma, tra i motivi che ho indicato per il malessere dello sci vi era molto piu' delle file. Anche quello che dice Morfeosogna e' vero: ognuno si sceglie lo sci che preferisce. Ma poi lo devi anche portare a spasso per le montagne. E, se hai fatto una scelta sbagliata per le tue abilita' e per le condizioni che incontri, l'esperienza e' segnata in negativo gia' in partenza. E, secondo me, la scelta sbagliata la fanno in tanti. Opinione personale, ovviamente. Mark sicuramente ne sa di piu' visto che lui ha un campione molto grande sotto gli occhi e vediamo che dice.
Io le file in Europa le ho fatte: non erano mostruose eccetto un paio che mi sono beccato a Davos, ma per me erano piu' di quanto sono abituato a fare oltreoceano.
Mi sono pero' dimenticato di una cosa molto importante. La situazione parcheggi. Per me non e' un problema perche' di solito USA o Europa sono tra quelli che aprono l'impianto. La macchina per me va parcheggiata, religiosamente, a non piu' di 50 metri dall'impianto di risalita principale! Se la dovessi parcheggiare a 1 km o piu' e non c'e' il pullmino, continuo a guidare, ma verso casa.
I costi possono influire certamente: io li ho sempre affrontati facendo rinunce in altri campi. Ma vi sono anche quelli che non vogliono rinunciare a niente e quindi chiaro che i costi possono diventare difficili da gestire. Io le vacanze in estate non le faccio dal 1987! Pero' agli inverni, fino ad ora almeno, non ho rinunciato. Poi chiaro che sono scelte personali.