Scusa, ma questa è un'emerita cazzata.

Sono maestro di sci dalla stagione 1983/84 ed ho un curriculum che vi risparmio perché troppo lungo (e molti di voi lo conoscono già).
Ho cominciato a mettere il casco solo 5 anni fa e non per convinzione, ma necessità: li vendo, quindi mi sembra ridicolo non portare ciò che vendi...
Dopo 25 anni di sciate senza casco (e spesso anche senza berretto, che mettevo solo quando nevicava o quando le temperature scendevano al di sotto dei -10°) ci ho messo TRE discese per farci l'abitudine.
Oggi lo porto SEMPRE: quando fa freddo, quando fa caldo, quando scio con Cuche o con la Küng (entrata quest'anno in nazionale, brava Mirena ), quando scio con i miei figli... SEMPRE.

Quello che scrivi, ovvero che non esiste un casco fatto per la tua testa... non esiste: il casco per la tua testa esiste, però devi trovarlo...
Ed il fatto che tu li abbia provati quasi tutti, alla tua giovane età, non è possibile: solo noi abbiamo 6 forme diverse per donna (in tutto 10 modelli) e siamo tra gli ultimi arrivati sul mercato. Se prendiamo in considerazione tutte le altre marche (Giro, POC, Uvex, Alpina, Briko, Carrera, Dainese, Shred, Bollé, Bogner, Smith, Salomon/Atomic, Rossignol/Lange, SH+, Roxy/Quiksilver, Hammer, Mivida, Salice, Scott, Zero RH+, K2, eccetera) arriviamo ben oltre al centinaio...

Chiaro, difficile trovare qualcuno che li abbia TUTTI, ma noi conosciamo qualcuno che ha un'ottima scelta ed è lo stesso negoziante dal quale ti abbiamo consigliato di andare per gli sci e gli scarponi...
Quindi tre piccioni con una fava...

Conosci gente che, picchiando la testa, invece di farsi male ha fatto male ad altri?

Grande Dany ma non cè più sordo di chi non vuol sentire.


Urrà by iPad 2!!!

Per quello avevo scritto, in precedenza

Io sono stato centrato alcune volte da tergo, ma grazie alla mia tecnica (e anche alla fortuna, sono sempre stato colpito quando avevo gli sci rivolti a valle) sono sempre rimasto in piedi.
Lo scorso autunno, a Sölden, mentre ero in fase di "condotta passiva" (punte rivolte a valle) sono stato improvvisamente e violentemente tamponato da un giovane che stava scendendo a palla su una pista molto affollata (era il 1. novembre, ore 11.00...) con i suoi GS FIS: siamo rimasti un attimo "incastrati", ovvero sempre in linea di pendio con punte rivolte a valle, ma con lui dietro, sopra i miei sci e la velocità che aumentava. Ho fatto come in skicross, ovvero mi sono girato con il busto e lo spinto via da me con la forza delle braccia: ha funzionato, sono rimasto in piedi e a cadere (senza conseguenze) è stato lui. Io sono rimasto in piedi grazie al mio equilibrio, alla mia tecnica e la prontezza di spirito.
Ma un altro?
Sarebbe potuto cadere e picchiare violentemente la testa contro la neve o contro lo sci dell'investitore, oppure perdere il controllo degli sci, partire per la tangente e finire fuori pista. E non per colpa sua.
Poi ci sono quelli che hanno colpe: velocità esagerata rispetto alle capacità tecniche (al saper padroneggiare lo sci anche nelle situazioni difficili) che possono portare ad una spigolata, una scivolata, una caduta che ti manda fuori pista o contro un'altra persona.
Il casco in quei casi ti può salvare la vita, esattamente come in moto.
Io potrei esser benissimo uno di quelli che non lo deve mettere, avete visto tutti come scio. Potrei pensare "se deve capitare è destino, non dipende da me..."
Caz.zate.
Un conto è non aver responsabilità, un conto è esser cosciente dei rischi che corri.

Negli anni 80, la mia carriera in una delle Forze di Polizia mi ha portato a svolgere servizio attivo di Pronto Intervento. In quel periodo vi fu l'introduzione del casco obbligatorio in sella ai motocicli e ricordo ancora le reticenze degli irriducibili a rinunciare al senso di libertà di una guida con "la faccia al vento"; poi alla fine come sempre accade, pian piano il casco lo indossarono tutti e personalmente, non mi capitò più di repertare "materia cerebrale" sul luogo di un incidente.
Ogni norma volta a migliorare la sicurezza, quando viene introdotta a sempre dei detrattori che argomentano in modo risibile, poi lentamente col tempo tutti si uniformano.

Purtroppo però il senso civico non è innato in tutti noi e, se non si vuol ricorrere per forza a un imposizione, il buon esempio degli addetti ai lavori è la soluzione migliore: ai Mestri di sci che lamentano la scomodità dell'utilizzo del casco, vorrei ricordare loro la situazione di sofferenza in cui versano gli Agenti delle varie Forze di Polizia che svolgono servizio urbano nelle città a bordo di motocicli, magari per parecchie ore di fila in estate con sole a picco e temperature cocenti per parecchie ore.

Caro Dani, la mia ultima affermazione era riferita all' ultimo commento sulla salute e non al casco, comunque se vogliamo dirla tutta, non è solo il fastidio che mi mette contro il casco, dato che siamo in vena di esperienze ti racconto la mia vissuta "fortunatamente" da spettatrice, purtroppo una mia amica proprio mentre stava sciando, un ragazzo per sbaglio le passò sugli sci e cadde, premetto che indossava il casco, io le stavo sciando dietro, all' inizio sembrava una caduta normalissima, solo che mentre la stavo raggiungendo vedevo che non si muoveva ed infatti non riusciva a muoversi, chiamammo i soccorsi che la portarono immediatamente al pronto soccorso, il responso del dottore è stato: -il casco invece di proteggerla per lei è stato deleterio, ha inciso sul collo spingendo alcune vertebre in avanti, se non lo avesse portato si sarebbe fatta solo un bernoccolo, in questo momento la ragazza è in stato di coma, pregate affinchè sì risvegli, ma è stata molto fortunata, sarebbe bastato un centimetro in più e sarebbe morta soffocata-
Fortunatamente la ragazza si è risfegliata dopo quasi tre settimane, ma ti assicuro che sentirsi dire una cosa del genere ha un certo impatto sulla tua vita, se il casco che indossava non era adatto alla sua testa, non lo so, se le possibilità che accada una cosa del genere sono minime, non lo so, fatto sta che puoi farti male sia con che senza casco, quindi è vero che bisogna essere previdenti, ma bisogna ammettere che esiste anche il caso e non puoi vivere in funzione del fatto che devi avere tutti i tipi di protezione, perchè allora il casco lo devi portare pure in casa, non si sa mai una mattonella potrebbe caderti in testa; finisco aggiungendo che uno studio fatto in Inghilterra, mi sembra a Bath, ha dimostrato che il flusso d' aria che si crea all' interno del casco danneggia fortemente l' udito anche se rimani entro i limiti di velocità (questo sui veicoli a due ruote, ma dato che avete fatto il paragone, credo che valga anche per lo sci)

Se il casco ha inciso sul collo è probabile che sia scivolato all'indietro e questo succede quando non è allacciato correttamente: è un'ipotesi, ovviamente.
Ma il casco, se allacciato correttamente, non può incidere sul collo.
Un caso più unico che raro.

In quanto allo studio sui caschi effettuati in Inghilterra: stiamo parlando di caschi di sci, non di caschi per moto.
In ambito di sci (forse non lo sai, ma ci lavoro da oltre sei anni) non ho mai sentito nulla di simile: le orecchie sono infatti coperte da paraorecchi che le tengono al caldo e lontano da flussi d'aria.

Forse bisognerebbe usarlo per dire se si sente aria sulle orecchie o meno...