Ci tengo a spiegare un dettaglio inerente gli iSPEED e la loro larghezza di coda.

Sino ad un paio di inverni fa avevamo sul mercato uno sci da gara specifico (iGS RD) ed un racecarve (Supershape Speed).
Nel frattempo c'é stata un'evoluzione in fatto di sciancrature: i GS sono diventati sempre meno sciancrati (siamo passati da 22-23m di raggio a 25-26 per un 183cm) mentre i racecarve lo sono diventati sempre più.
Il crepaccio (o divario) tra i due si era allargato a dismisura, lasciando molti nel dubbio sul cosa prendere.

L'iSPEED é nato per questo.

L'iSPEED, ricordo, é uno sci che possiede la stessa struttura dello sci da gara ma ha una sciancratura più accentuata per renderlo più umano: é un vero "gigante" da campo libero (scusate se abuso del termine "gigante", dato che questo sci non rispetta il raggio minimo imposto dalla FIS per gli sci da GS "veri") e come tale deve dare le stesse sensazioni dello sci da gara senza però affaticare troppo l'utilizzatore.
Ecco il perché della sua coda più filante rispetto ad un racecarve classico: fosse stata più sciancrata, lo sci avrebbe perso quell'identico "race feeling" che provi sul GS da gara, solo affaticandoti meno.

Attenzione però: affaticarsi meno che su uno sci da GS non significa saper/poter/dover sciare allo stesso modo che su un Supershape Speed: il pilota dell'iSPEED deve possedere una buona/ottima tecnica per poter chiudere bene le curve sulle lamine, mentre con il Supershape Speed (più morbido e più sciancrato) si sfrutta la sciancratura per farlo; l'effetto autogirante é maggiore, a favore di una gamma più ampia di sciatori (dal medio, ovvero argento avanzato, al buono = oro base o ottimo = oro avanzato).

Qualche dato comparativo dei tre modelli citati e nelle lunghezze che reputo migliori per tirare curvoni in campo libero:
- iGS RD (gara): 183cm, 104-69-89mm, raggio 25.4m
- iSPEED: 180cm, 112-66-94mm, raggio 19.1m
- Supershape Speed: 177cm, 117-69-101mm, raggio 15.7m

Grassie Dani,
a dir poco impeccabile!

@Dani

veramente, veramente impeccabile.
ciao

Bellissimi...














... con sopra la Kirchi!

X Noname

Ecco una richiesta.... furba.
Al di là di quello che ti dicono i maestri fai una prova semplice-semplice:
trova un tratto di pista di almeno media pendenza e neve duretta, poi fai due archi (dx/sx), se le tracce rimarranno impresse nella neve senza soluzione di continuità se "po fa", altrimenti se tra i due raggi (fase di cambio) ci sarà una più o meno lunga fase confusa soprassiedi......... aspetta il prossimo giro.

Quindi, se sei allenato, hai quella corporatura e quel teorico "binario" non ha incertezze, il WC donna è preferibile al D2 negozio. A patto di non usarli occasionalmente.
Tieni conto che rispetto agli 11, anche se non ho mai provato i tuoi da 170, saranno più semplici in entrata curva, ma con maggior portanza da metà in poi (ovviamente i WC di più)
Poi c'è il discorso degli spazi che la categoria richiede, tieni presente che il raggio è più reale di quelli teorici da negozio e la velocità minima è un po' elevata.
Al limite si può addolcirli a livello di preparazione, ma questa è una cosa soggettiva, da valutare a posteriori.

Ma anche se andrai un po' a metterli di traverso (di tanto in tanto, per esempio per ostacoli impovvisi) saranno meno rompi balle di un ipersciancrato, magari preparato in modo un po' deciso....... Perchè in tanti trascurano la torsione laterale dello sci (centina laterale)

L'unica cosa che mi lascia dubbioso è quella che penso che a questo punto della stagione siano introvabili.

solo una domanda Roby visto che mi hai visto:
secondo te, in your opinion, sono gli ostacoli improvvisi che cercano me o sono me che cerco gli ostacoli improvvisi?

Ma dai Chip.......... basta con questo understatement!!!!!!!!!!!!!!!!
da wiki (indica una figura retorica che consiste nel ricorso a parole per difetto,
oltre i limiti della verosimiglianza e fino alla deformazione del reale.)
Tanto più che in WC non ci andiamo più!
Oddio....... dipende, ............... c'è WC e WC...........

da wiki:

understatement:
figura retorica che consiste nel ricorso a parole per difetto, oltre i limiti della verosimiglianza e fino alla deformazione del reale

condurapatore:
figurante sciatore che continua a cimentarsi per diletto, entro il raggio di curva della sciancratura e ben lungi dalla deformazione delle spatole

Chiama Mark de corsa, non si sa (sisa) mai .........
anche se penso sia via per i test 2010/11........
senti Morfy!