E fu così che ci raggiunse anche Kjetil Kansrud...

yuppeeee

Non tradirai Bode, vero??

Ehi, Estro, da Baar mi comunicano che il termine per inoltrare le ordinazioni del Büxi Special Edition (PEAK82 con la grafica di Marco Büchel) é scaduto.
Dato che non si possono più ordinare, posso mettere una foto?
Mi piacerebbe raccogliere qualche feedback...

Intanto la nostra Denise Feierabend (Campionessa Mondiale juniores DH Garmisch 2009) é stata eletta "migliore speranza sportiva svizzera" dell'anno!

Ma che bella speranza!!!!!

mai

però mi piacciono i suoi occhi

NON PERDERCI DIETRO DEL TEMPO.

E' UN INFEDELE!!

bello però



e anche buono!!

Graaaande Magi, vai di recensione che sei uno dei pochi ad averlo messo sotto i piedi...

Non sta mica a me darti il permesso

metti mai che il prossimo hanno 2011-2012 lo fanno per l'italia?


ma a me lo puoi mandare hahaha

Spesso, prima di salire su un paio di sci, ci si fa delle idee,
magari in base a informazioni ricevute,
magari in base alla categoria dello sci,
chessò, magari anche in base al prezzo o alle dimensioni.

Io me lo metto ai piedi sapendo solo che trattasi di sci da park
e che non è il top in quanto non vedo la scritta JO.

Seppur avendo percorso una quantità incredibile di kilometri con la brasiliana,
non sono uomo da park e non so quindi, nel modo più assoluto,
riconoscere le qualità di uno sci da park.

Lo provo poi su terreno ripido e duro (presena di prima mattina),
guardacaso in cortoraggio visto che "dovrei andare piano",
e aspettandomi un bel morbidone sotto i piedi.

Tutto l'opposto.
Lo sci è veramente tosto, prende molto di più di quanto immaginassi.
Senti la presenza sotto i piedi di un bel legno,
di un qualcosa ben studiato e non buttato lì tanto per riempire la gamma.

E' decisamente poco propenso a farsi portare in giro in sbandata ed è
invece particolarmente deciso a non perdere un solo mm. dalla traiettoria impostata.

Quando finalmente il terreno spiana, anche se il piano in presena dura veramente poco,
imposto delle curve di medio raggio.

Sembra quasi che lo sci abbia letto i miei pensieri mentre salivo con l'ancora e
si voglia vendicare dimostrandomi che non avevo capito un cavolo!!

Sarà anche uno sci da park, ma ha la mentalità di un gs race!!

Forse merito/colpa del preparatore che per abitudine usa una squadra a 87?

Forse.
Ma sicuramente merito del progettista che ci ha messo del proprio e della casa che lo ha pagato per raggiungere un obiettivo ben definito.

Chiudo con una osservazione che sono solito fare a molti amici.

Nel 2010, per fare dei buoni sci, ci vuole una grande casa che abbia un sacco di soldi da spendere in ricerca.
Forse due/tre le dita sulle quali contare i produttori in grado di fare ciò.

Tutti gli altri produttori possono a loro volta fare un bel paio di sci. UNO.
ma il resto della gamma non sarà nient'altro che una declinazione in varie misure di quello sci
e ove non possibile una semplice ciofega tanto per dire ce l'ho anch'io.

Non è il caso di head ed è questo che fa la differenza.

per mia esperienza diretta con i magnum portati tutta la stagione (30-40gg) ti posso sicuramente dire che molte volte mi sono trovato a far la lamina proprio per una questione di abitudine che ormai ho acquisito di fare il lavoro ogni 2-3 sciate o anche meno se incontro fondi duri. Difficilmente ho trovato lamine girate o rovinate e la mia condurrapazione è conclamata...
Considera però che:
-il fondo raramente è stato duro
-l'abitudine di trattare le lamine sistematicamente e costantemente con un trio di diamantate (nel mio caso 400-600-100) mantiene la geometria e contribuisce ad irrobustire il filo che non si scaletta. Se vai di lima o macchine massive probabilmente la lamina oltre a consumarsi di più diventa anche più fragile.
-uso un angolo poco aggressivo (88° e 0,5/1 di tuning) il che contribuisce non poco al mantenimento del filo.

Detto questo ho visto che lo stesso sta avvenendo con i Rossignol e quindi deduco sia più una questione di metodo che di sostanza. Chiaro che gli sci test passano tra mille mani e non è possibile curarli maniacalmente uno per uno come faccio io.

L'affermazione che la lamine head siano più tenere l'ho già sentità in giro nel nostro ambiente ma ho più di un dubbio che la durezza dell'acciaio possa influenzare in maniera significativa il carattere dello sci in termini di capacità di copiare il terreno, non so quale tipo di acciaio usino ma la durezza dipende dal tenore di carbonio e dalla tempra, mentre le altre proprietà sono date da tutt'altri elementi, per cui ritengo difficile che si scelga un acciaio tenero perchè ha migliori proprietà elastiche o di indeformabilità, questo non è vero ed in linea di massima è possibile scegliere un acciaio con il giusto mix come per esempio il 100 CR6 che viene usato per i cuscinetti ma che ho visto citato sui siti di produttori di sci come acciaio per lamine. Altro acciaio candidato è quello per le lavorazioni a freddo, tipo quello per seghe circolari o utensileria varia.

La soluzione c'é: basta utilizzarle bene, evitando tutto ciò che non ha nulla a che fare con la neve.

Sono tenere?
Mah, non saprei, quando preparo l'RD di mia moglie mi sembrano più dure del mio WC...
Sul ghiaccio mi tengono tutta la giornata, poi rifaccio il filo con la diamantata: forse ci saranno anche lamine ancora più dure che tengono due giorni, ma mi domando come sarà poi bello lavorarle...
Una volta avevo un R da gara con le lamine iperdure: rifacevo sì il filo ogni due giorni, ma a farlo ci mettevo il triplo del tempo...

Alla fine, nei test, la tenuta delle lamine dipende solo da chi li ha provati prima di te. Il che é, spesso, assai sconsolante.