Visto che tutti raccontano le loro impressioni prima dei report dei testatori ufficiali di PMC e che ormai l’avranno provato e non saranno più influenzabili, vado di mio.
IspeedWC 180 Kerizzato – preparazione casa (penso un 88° e maggiore di 0.5°) – ho potuto scegliere i più morbidi di spatola che Mark aveva in casa – neve dura compatta con un velo di fresata sopra….. insomma di quelle che ci capitano una volta all’anno.
Premessa.
Da quando ho smesso, per raggiunti limiti di tenuta fisica, i GSWC ero alla ricerca di uno sci leggermente più malleabile, ma che avesse una sostanza simile, con raggi un po’ ridotti e che richiedesse tecnica e senza l’ausilio di geometrie “comodose”.
L’anno scorso ho provato molto il 175 ed alla fine ero giunto alla considerazione che lo sci mancasse da metà curva in poi, proprio di coda, proprio nel senso dove la ED ha operato nel modificare lo sci di quest’anno.
Con il 175 avevo la sensazione che, alla fine, era un altro, l’ennesimo sul mercato, voglio , ma non posso, ovvero il sapere che dopo una decina di giornate non avrebbe più potuto nascondermi nulla.
Certo ci sono i WC donna, ma il raggio 25 (e vero…..) è impegnativo da portarlo in tutte le ore del giorno su piste aperte al traffico.
Quindi sapendo dov’era il “difetto” e sapendo che la casa aveva proprio corretto questa lacuna ho pensato subito che questo sci potesse esser finalmente “l’anello mancante” e come un novello Darwin mi sono fiondato all’acquisto.
Questo sci è indirizzato esclusivamente a chi è in possesso di una buona tecnica e se non si è certi e convinti, meglio ripiegare su di un RC più sciancrato, mentre per chi è abituato a sciare con un WC r.27, beh! Perché no…… si possono fare alcune cose che con un WC serio si sono dimenticate……
Oltre a questo richiede una buona preparazione fisica perchè dev'esser sempre condotto, anche quando si entra in un bar per il bombardino.....
Ma è il punto di vista di uno che da un RC vuole passare a questo sci a cui mi parametro.
Messo ai piedi lungo e slanciato già mi sentivo su un WC vero.
In ingresso curva richiede decisione e più uno è bravo ad entrare al 50-50 int/est. più lui entra con estrema facilità, pur perdonando anche qualche titubanza dell’autista (a patto d’esser ben centrali) perché sente subito lo spigolo. Col passare del tempo ci si accorge ed apprezza anche la sua delicatezza e precisione in piccoli angoli, cosa che generalmente fanno i WC veri (con più forza), mentre sono preclusi agli RC in quanto partono subito di sciancratura.
Ma è il centro curva che mi esalta, forse dovuto anche alla lunghezza. Maggiore è il parallelismo e contemporaneamente si ottiene un grandissimo controllo di una facilità e stabilità disarmante e più si carica lo sci più si angola, con cambi di raggio millimetrici. Il tutto con da una parte la sensazione di aver sotto “tanta roba”, ovvero potenza e stabilità e dall’altra di farlo con una calma olimpica, una calma che ci permette anche di riflettere e correggerci.
Certo le forze in gioco ci sono (ed a tal proposito consiglierei un flex di scarpa non oltre il 120, a parte gli iperallenati), ma tutto scorre come in surplace. Alla fine di questa tre giorni non ho capito fino a quanto si può angolare e quindi ridurre il raggio prima di perdere contatto e conduzione. Pazzesco!
In uscita la risposta c’è, eccome…… Più si spezza con la L5 di Maggyano insegnamento e più l’uscita è coinvolgente. Ma è sempre graduale, gestibile, mai veemente e credetemi per le ragioni espresse prima ho chiuso tanto-tanto….. Chi scende da un WC vero sa che a volte l’uscita è talmente violenta che si rimane indietro rispetto alla velocità dello sci (arretramento), ma con questo sci non capita, la velocità c’è ma con un moto rettilineo uniforme che non spiazza. Ovvio se si fanno curve da 30/40 metri l’accelerazione c’è, ma se si tiene lo sci sotto controllo cioè in conduzione stretta, non avvertiremo un l’effetto fionda difficile da gestire, ma una progressione che agevola la preparazione al nuovo cambio. Certo è più facile provare che spiegarlo……
Kers o non Kers. Amleto ci starebbe su dei giorni a ragionarci…..
Diciamo che lo scopo si poteva raggiungerlo anche aumentando la struttura in coda dello sci. Se poi sia il Kers ad aver cambiato i connotati a questo sci direi di prenderlo per buono………. Non ci cambia nulla…… alla fine lo sci funziona alla stragrande ed è quello che poi realmente, al netto di tutto, conta.
In ultimo il cortoraggio. Francamente c’era d’aspettarselo, complici le sciancrature e la secchezza dello sci è in assoluto lo sci migliore che abbia mai provato. Uno spettacolo, che richiede anche poco sforzo fisico tanto è facile da far girare. Uno sci da dimostrazione.
Sappiamo che ED costruisce, come filosofia, degli sci commerciali facili che soddisfano al primo impatto tutti, sia il prof. sia il turista (ops……..) e che questo sci esce da questi schemi, ma questo può essere realmente una pietra miliare, “l’anello mancante” tra gli RC sempre meno performanti (tutto dovuto alla sciancratura) ed i WC sempre più lasciati a chi servono realmente e credo che anche altre case sarebbe ora che si affrettino a predisporre sci del genere.
PS1: Derapatori zone. Beh! Direi che chi ha una tecnica old style, viste anche le sciancrature ridotte al quasi minimo e la rigidità dell’attrezzo, potrebbe essere lo sci che fa per voi. Infatti messo di traverso non s’incarognisce alla ricerca della spatola o della coda.
PS2: un’ultima cosa…. Dani mi perdonerà, ma per l’utilizzo e per chi lo utilizza, non sono d’accordo d’accorciare la misura 180 è e 180 dev’essere….. anzi mi rimane l’acquolina per il 185……. Chissà!
PS3: Cirello questi sono i tuoi sci....... prendere o lasciare!
Lunghetto......... Si! Ma ne faccio una all'anno..... compatitemi!