direi che gli elan li conosco abbastanza bene.
Due amici maestri di sci che sciano spesso con me al pora utilizzano anche elan e mentre uno usa slalom l'altro usa race carver.
I loro sci sono sempre preparati bene.
Le caratteristiche di tali sci erano ben definite.
E' chiaro che sotto il piede senti uno sci veramente tosto e comunque sincero, quindi meglio di mille altri. E poi c'è il legno...

ma sono sempre stati, sicuramente per scelta, molto duri.
E se c'è un terreno duro e ben levigato potrebbe anche andare bene, anche se preferisco
uno sci che si adatta al terreno e tiene comunque
a uno sci che il terreno lo scava.
Voto 7/8

Ma cosa mi dici a proposito di terreni farinosi o trasformati dove lasci due solchi profondi un kilometro?
e cosa mi racconti quando il terreno è tutt'altro che liscio e
tutte le asperità ti entrano nelle ginocchia??
voto 4/5

ora lo sci che ho provato a les 2 alpes è a mio parere esteticamente molto bello e mi è sembrato un lontano parente degli elan degli scorsi anni.
Credo che elan(atomic lo aveva capito due anni fa seppur con solo due modelli)abbia deciso di ammorbidirsi, ma ripeto dovrei riprovarlo in altre condizioni, magari preparato come dico io.

Ho avuto modo di salire in più di un'occasione anche su un elan da gara punta bassa 2007/2008 di un mio amico e gli ho mollato un bel 10.
Sci morbido e che segue il terreno, anzichè inciderlo grattando come mediamente un elan fa.

Morfy ti ricordo che ho sciato in più di un'occasione con sci parenti del tuo morfino, ma di alto livello, che tu diresti durissimi.
Io non la penso così: per me erano sci spettacolari che seguivano dolcemente il terreno e non mi sono affatto trovato male.
Probabilmente quando diciamo duro ci riferiamo a due diverse senzazioni.
Cosultimoci con delle femminucce che sono sicuramente più preparate..

ci sono i nordica fatti dal reparto gare (nella vita ne ho provato solo uno da gigante voto 10) e quelli fatti da fabbricanti che si chiamavano elan e che oggi si chiamano diversamente. Tutto qui.

gaf... domani

oddio, siamo un pelo fuori tema visto che si dovrebbe parlare di kastle, ma se ci piace parlare di elan parliamone...

Noè viaggia da un sacco di tempo con uno sci come dici tu.
Gli piaceva da matti perchè era duro.
Diceva e dice tuttora che siccome lui pesa e spinge parecchio deve averlo assolutamente duro. Io ovviamente la penso diversamente, ma tant'è.
Ora, dopo un bel pò di kilometri macinati dice che lo sci si è snervato e che non è più lui.
In quel di livigno me lo sbatto sotto i piedi (lo sci) e mi diverto in abbondanza, guarda caso su neve che sta trasformando...
Snervato è bello dico io!!

Ora vi mostro come si comporta il 20/4 di quest'anno quello sci che per fortuna è un pò snervato...



Foto scattata intorno alle otto di mattina con harnust che più duro non si può:
DEFORMAZIONE ZERO.

Ora se ti metti in fondo a una pista e guardi verso l'alto, riconosci gli head (TUTTI) dalla loro deformazione.
Più o meno accentuata a seconda del raggio che stai percorrendo.
In caso contrario non incidi ma gratti.

Noè, che oltretutto è l'inventore del soprannome magister,
ha più volte evidenziato che il suo peso, la sua forza e i suoi sci (nonché la sua testa, ma questo lo aggiungo io)non sono per niente adatti al fuoripista, anzi decisamente l'opposto.

Ma chi va con il lupo impara a ululare e quest'anno qualche uscita l'ha fatta anche lui.
Timidamente, ma è giusto cominciare così
Qui per esempio la neve è leggermente trasformata



ma qui è proprio un bel furipista



Fatto sulle uova, è vero, ma è solo uscendo che si impara la leggerezza,l'indipendenza di gambe e si capisce che si può essere libellula,
nonostante le sembianze di toro



e allora il grado di godimento è elevato

vale anche per cirex e per i suoi slx.

P.s
ma dei gaf quando ne parliamo??

di nordica ne ho provato solo uno e da gigante.

era più lungo del mio 188.
Secondo me molto simile al mio, solo un pò più tosto e, sempre secondo me, per le maggiori dimensioni

in realtà sui gaf ho veramente poco da dire.

Non ho approfondito l'argomento, non so da dove arrivi lo sci anche se punterei il naso verso la valtellina e non so chi ci sia dietro.

L'incontro lo faccio in pista al primo giorno dei test quando il mio gruppo prova i race carver.
E' uno del mio gruppo ad avere i gaf (complimenti comunque per la grande pensata pubblicitaria)ai piedi.

Mi si avvicina e mi chiede cortesemente se può fare cambio con i miei sci perchè lui non riesce a usarli.

(Capiterà anche il giorno dopo e lo sci (goode)giudicato da quel consumer una ciofega si dimostrerà uno tra i più interessanti della stagione...)

Accetto lo scambio convinto che morfy abbia sempre ragione e che porterei in fondo comunque e ad ogni costo anche un paio di assi.

Ed è vero , perchè comunque e ad ogni costo, li porto in fondo.

Sono però talmente pirla che dopo aver raggiunto il gruppo che mi aspettava(non vedendomi arrivare) in fondo alla doppia ancora, che non risalgo con la metropolitana ma rischio la vita risalendo con l'ancora stessa...

Nel primo metro avevo ben afferrato che lo sci "attaccava".
E' per questo che faccio tutti i giochini che ho descritto precedentemente quando salgo su uno sci.
Se però mi prende l'interno/avanti quando apro a spazzaneve, non significa che mi debba prendere anche l'esterno, sia davanti che dietro. Ma anche la punta e pure la coda!!

Giuro che ho avuto paura pur tenendo velocità super moderate.
un puledro imbizzarrito che non sono assolutamente riuscito a domare.
Rientro allo stand gaf e riconsegno lo sci, invitandoli a ritirarlo in quanto preparato da paura.
Mi guardano un pò scettici
(sti cazzo di consumer, oppure, sti consumer del cazzo..).

Allo stand c'è anche gian luca, un ragazzone bergamasco che vive e insegna a les 2 alpes.
Lui collabora con gaf per la messa a punto del loro sci da park.
(magari qualcuno lo ha visto scorazzare con un cross targato BG)
Giusto che sia lui a farsi un giro con sto sci sullo skilift a fianco dell'area test, io risalgo a bordo della mia brasiliana e scompaio all'orizzonte.
Lo incontrerò più tardi e mi ringrazierà per aver riportato lo sci
senza eccessivo clamore e con le giuste osservazioni.

Questo è tutto.

Lo sci non aveva colpa alcuna, dalla struttura credo sia un buon sci,
onesto e con l'anima quasi sicuramente in legno.

In quale macchina infernale sia stato per la preparazione non so, ma sicuramente in una macchina diabolica con mola "quasi" nuova e diamante "quasi" zircone.

Preparazioni:
ai test c'erano tre tipi di preparazione (per semplificare)

-liscia
(quasi tutti e per non mettere in imbarazzo nessun tipo di sciatore)

-gazata
duel e kastle con preparazione veramente al top

e
-gaffarelle.