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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 8:32 
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valelura ha scritto:
KAMI ha scritto:
valelura ha scritto:
KAMI ha scritto:
giò ha scritto:
Kami, ricapitolando:
Livello argento, voglia di migliorare, scarpone giusto in arrivo, vuoi uno sci che ti assecondi nella progressione e che non ti crei problemi su piste rovinate, peso e altezza ok, ben allenato = head supershape i.speed altezza 177.
E' uno sci pensato proprio per questo, docile e facile quando vuoi, dal momento che tollera bene anche curve in derapata, gran tenuta e risposta sincera quando si inizia veramente a condurre.
:wink:
Se vuoi un attrezzo che oltre a queste caratteristiche abbia polivalenza per il tipo di terreno (ghiaccio, neve fresca/marcia in pista, gobbe, qualche fuoripista) a scapito di un pò di rapidità di cambio (ma neanche tanto) e che possa essere lo stesso uno sci unico, allora vai di REV 80 lungo sempre 177.
A te non serve uno sci incazzato, a te serve uno sci che ti faciliti la vita e che, quando richiesto, abbia struttura cattiva il giusto
:smile2
:


Clicco mi piace..

Come dicevo il SSS mi piacerebbe molto provarlo.


Io sono sempre della mia opinione....
o Supershape Speed 177 o iSpeed



Ciao Vale. Capisco il ragionamento e non sono contrario in assoluto, anzi le sfide mi sono sempre piaciute.
Parlo di sfide perchè in effetti io non ho mai sciato con attrezzatura all'altezza, vedi discorso scarponi che praticamente dimezavano
ogni gesto tecnico facessi, e pur se sò di essere in grado di andare bene, non sò esattamente a che punto sono. Comunque ho preso diverse lezioni nei miei 25 anni di sci. Il problema che fino ad un anno fa
non avevo mai fatto focus sugli sci in particolare, mentre per gli scarponi ero rassegnato. Diciamo che era più un passatempo per stare con gli amici più che una passione vera come può essere per voi.
Però ora mi stà prendendo bene e quindi ho assoluta necessità di avere attrezzatura adeguata, perlomeno. Nel ciclismo sono un maniaco dei componenti e della perfezione....non voglio arrivare a questo,
ma sò benissimo che una buona base tecnica permette molto.
Da quando ho scoperto questo forum ho cominciato a capire di più, grazie a voi. Detto questo, ritornando alla sfida, credo che mi serva comunque fare un punto zero per capire dove sono, con degli sci non troppo spinti, come suggeriva Enzinox, e rimandare la sfida al prossimo anno, facendo un sunto per aggiustare il tiro.
Poi magari prendo subito gli SSS e vado come un missile, chi lo sà...


Ciao Kami,
parti dal presupposto che Enzino è discepolo di Chicco...quindi quello che dicono loro due non fa testo!

Ok ho capito il discorso che hai fatto, ed è ragionevole, però ti faccio io una semplice domanda... vuoi SCIARE o vuoi scendere?

In base a questa risposta poi si sceglie lo sci....



Il mio obiettivo e SCIARE. Però sono come un bambino che fino a ieri ha camminato con gli infradito, senza scarpe. Adesso me le devo comprare:
mi compro le scarpe di vernice a punta ? o mi compro delle comode snickers e comicnio a prendere confidenza ?
E' ovvio che quest'anno non dovrà essere un passatempo, ma dovrà essere finalizzato alla massima resa in funzione del mio obiettivo finale che è quello
di sciare ad un buon livello massimizzando divertimento e sport.
Quindi sono d'accordo con te, ma devo anche stare attento ai passi che faccio..procedere per gradi, alla fine solo 2, la vedo come una logica sì conservativa, ma che non può
portarmi a criticità particolari, se non la eventuale perdita di un anno. Poi se questi sci turistici li fanno, avranno anche una loro funzione, così come le lunghezze contenute che
mi pare siano abbastanza snobbate.
In coclusione comunque non escludo nulla e sicuramente i tuoi consigli li considero eccome.

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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 8:40 
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Kami...stiamo girando sempre intorno alla stessa Boa (Valerio)....

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:rotfl:

fermo restando che un buon RC è un ottimo sci didattico, devi cmq individuare il tuo livello e prendere uno sci un gradino superiore al tuo livello, solo così migliorerai...

;)

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"La montagna non è solo panorami, prati, libertà, è anche superamento dei proprio limiti e delle paure nascoste dentro di noi.

E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."


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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 8:47 
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Chicco32 ha scritto:
Kami...stiamo girando sempre intorno alla stessa Boa (Valerio)....

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:rotfl:

fermo restando che un buon RC è un ottimo sci didattico, devi cmq individuare il tuo livello e prendere uno sci un gradino superiore al tuo livello, solo così migliorerai...

;)



Appunto, e qual è ?
Ma poi in ogni caso, sono sempre scelte. Anche un oro avanzato può prendere, ad un certo punto della sua vita, uno sci tranquillo, per esempio, o prendere un SL al posto di un mezzo GS o un GS. Dipenderà da quello che si vuol fare.
Io ancora non lo sò bene, come faccio a scegliere senza sbagliare ?
Di certo l'obiettivo è di non fare più lo sciatore della domenica, di questo sono certo.

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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 8:56 
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KAMI ha scritto:
Di certo l'obiettivo e di non fare più lo sciatore della domenica, di questo sono certo.


Ok perfetto... quindi le azioni da seguire sono:

- Andare da Mark e affidarsi a lui per gli scarponi
- Prendere uno sci che ti aiuti nella progressione

Posso dirti la mia opinione Kami?

Secondo me tu non hai sciato ancora con un nuovo race carve e non hai idea di quanto siano facili ed intuitivi... lo sci puoi prenderlo anche più avanti nel corso della stagione (non più in la di dicembre perchè difficilmente trovi sci da Ornello...), quindi sinceramente....prova un paio di sci di quelli che ti abbiamo consigliato così ti fai una idea.... poi ne riparliamo! :rocknroll: :rocknroll: :rocknroll:

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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 9:01 
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KAMI ha scritto:
Appunto, e qual è ?


e che lo decidiamo a tavolino qui? senza sapere come scii?

:D

Cita:
Ma poi in ogni caso, sono sempre scelte. Anche un oro avanzato può prendere, ad un certo punto della sua vita, uno sci tranquillo, per esempio, o prendere un SL al posto di un mezzo GS o un GS. Dipenderà da quello che si vuol fare.


un SL è tutto tranne che uno sci tranquillo...

:D

disabitua al gesto tecnico se ci si lascia portare dalla sua "cortezza"...ma se lo si usa tecnicamente è ben più stancante

;)

Cita:
Io ancora non lo sò bene, come faccio a scegliere senza sbagliare ?
Di certo l'obiettivo è di non fare più lo sciatore della domenica, di questo sono certo.


segui il consiglio di Vale...per la prima volta nella sua vita ha detto qualche cosa di giusto...

:D

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E', soprattutto, silenzio per ascoltare, finalmente, i propri pensieri."


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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 9:51 
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Chicco32 ha scritto:
KAMI ha scritto:
Appunto, e qual è ?


e che lo decidiamo a tavolino qui? senza sapere come scii?

:D

Cita:
Ma poi in ogni caso, sono sempre scelte. Anche un oro avanzato può prendere, ad un certo punto della sua vita, uno sci tranquillo, per esempio, o prendere un SL al posto di un mezzo GS o un GS. Dipenderà da quello che si vuol fare.


un SL è tutto tranne che uno sci tranquillo...

:D

disabitua al gesto tecnico se ci si lascia portare dalla sua "cortezza"...ma se lo si usa tecnicamente è ben più stancante

;)

Cita:
Io ancora non lo sò bene, come faccio a scegliere senza sbagliare ?
Di certo l'obiettivo è di non fare più lo sciatore della domenica, di questo sono certo.


segui il consiglio di Vale...per la prima volta nella sua vita ha detto qualche cosa di giusto...

:D



Appunto, non lo sò bene io, come fate a saperlo voi ?

Non ho scritto che l'SL è tranquillo..re-read please !! ;-) Comunque sì, adesso ho una specie di SL da 172 che mi uccide.

Ultima cosa, siete dei maledetti bastardi... marameo mi state convincendo !! :D
Ma devo tenere duro cribbio !!!
Se Mark sta leggendo tutto, credo che quando entrò in negozio mi accoglierà con una badilata in testa !

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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 11:24 
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Lungo si, lungo no, lungo ni, corto boh!
Ragioniamo non su marche e modelli, ma partendo da concetti base adatti a tutto e tutti.

Sappiamo tutti che uno sci “lungo”, concettualmente un GS che privilegia raggi ampi, è più adatto a migliorare il gesto tecnico questo perché:
i tempi (ingresso-percorrenza-uscita- 'rebound') sono più dilatati e permettono di “pensare” meglio ai movimenti;
si sfrutta meno (relativamente) la sciancratura dell’attrezzo;
la stabilità e la sensibilità di percorrenza è più solida;
si “fatica” di più a far sentire la pressione all’angolo di convergenza;

Proprio questo ultimo punto è il più intrigante.
Quando andiamo a dar pressione alle spatole (quello che una volta era “l’avanti interno” e che ora dovrebbe chiamarsi “avanti tutto verso l’interno” , perché la pressione esercitata dovrebbe essere sempre 50-50 sulle due spatole –anzi una leggera prevalenza dovrebbe averla l’esterno in quanto lo sci esterno compie, in una curva, un raggio leggermente superiore) non facciamo altro che dare agli spigoli interni degli sci una pressione che va direttamente ad interessare la zona dell’angolo di convergenza (quando si dice “schiacciare”). A quel punto la sciancratura inizia a fare il suo mestiere e quindi a far entrare in curva lo sci (e noi spesso inconsapevoli…. E qui s’innesta il discorso - sciare VS scendere - buttato lì da Vale).

Il ragionamento non è molto dissimile da una piega in moto.
Proprio come in moto se noi non siamo sistemati bene sul sellino (spostamento del peso del corpo) lei non risponde, a quel punto agiamo sullo sterzo, che nello sci equivale a far ruotare il centro facendo “buttar fuori le code”, attraverso la “rotazione pedestre”, cosa che, con gli sci attuali, è inutile se non controproducente (ma in questo discorso tralascio l’angolo d’incidenza perché la fase di chiusura curva, questa sconosciuta, è poco praticata da tutti……) e sorvolando poi che non ci si deve lamentare, con gli attuali scarponi, del male ai piedi se si ha intenzione, come una volta, di ruotare gli sci con la pianta…..

Proprio sull’esempio della moto è ovvio che un mezzo con un maggior passo abbia più difficoltà ad entrare in curva (passo e non lunghezza complessiva, proprio perché , come negli sci, l’angolo importante è quello dove poggiano le ruote) ed altrettanto ovvio che se noi rimaniamo passivi l’inserimento risulterà pressoché impossibile.
Allora il ragionamento da seguire sullo sci è:
la centralità ed il sapersi muoversi longitudinalmente / trasversalmente (compensare o spezzare il busto, per intenderci), oltre che saper dar pressione alle spatole, è basilare anche per stabilire la lunghezza di uno sci, pertanto nelle varie misure proposte è ovvio che più l’angolo di convergenza è vicino al puntale dell’attacco, più semplice sarà l’inserimento (esempio SL negozio), ma che tutto ciò vanifica l’apprendimento tecnico.

Oltre a ciò c’è la durezza da considerare.
Due sci possono avere il medesimo raggio (reale), la stessa lunghezza, ma due strutture (durezza longitudinale/trasversale) diverse. E’ lapalissiano che con una durezza maggiore la pressione da esercitare per la presa di spigolo (vincolo) sarà più accentuata per ottenere i medesimi raggi di uno con minor struttura. La flessibilità longitudinale e la torsione, anche se di minor importanza di una volta, ha sempre la sua incidenza. Qui si spiega il perché risulti, a parità di struttura, più facile, apparentemente, lo stesso sci, ad esempio, in misura 180 rispetto un 175.

Poi c’è la larghezza che incide proprio su un dato, la torsione. Qui entriamo in un ginepraio. Diciamo che io sono in “controtendenza” e che, per sciare in pista, mi fermerei a max 75 mm., soprattutto se sci unico.
Se mi becca il Maggy mi sfancu7a…….. ma lui scia e non si fa portare in giro da una sciancratura…. Dai rischierò!
Ma se uno viaggia solo prevalentemente in pista, in giornate/orari senza che il terreno sia fortemente compromesso questa misura è, di massima, più indicata.
Poi…… chi ha i capelli bianchi sa bene che una volta si sciava e bene con sci “larghi” 55/60 mm. anche in un metro di fresca…..

Ed allora che misura?
Semplice, mai esagerare in un verso o nell’altro, a meno che uno non sia un ORO VERO, tenersi sul basso in presenza di lacune tecniche, aumentare la lunghezza man mano che si evolve.
Ricordarsi che 5cm di lunghezza, a parità di attrezzo (durezza), non sono proprio pochi in quanto allontanano i due angoli (convergenza – incidenza), tant’è che, dove è possibile, chi ha provato a spostare anche di un solo cm l’attacco dalla sua posizione standard si ritrova tra i piedi uno sci spesso “sconosciuto”, in meglio o in peggio.
Sul medesimo sci verificare non tanto la lunghezza massima, bensì la posizione dei due angoli (chiamiamolo “passo”), rammentando che capita che la differente misura (anche 5cm) spesso è solo dovuta ad una punta/coda più lunga, zone pressoché ininfluenti nella dinamica di un attrezzo.
Da verificare anche la torsione e la flessione, ma qui lasciamo fare a chi ha le “mani abituate” a stabilire ciò che è molle e ciò che è duro….. Quante volte nei negozi ho visto gente che piega gli sci ….. e mi sono sempre chiesto che cosa possa ricavarne dato che non lo fa tutti i giorni e su vari sci… Dai…. che sensibilità può avere…… io pur avendone di sci….. l’ho fatto fare sempre a Marcolino, perché anche due GS negozio perfettamente identici, identici non sono…...

Un ultimo inciso. Quando sottolineiamo l’importanza assoluta delle scarpe è ovvio che ci riferiamo al fatto che: migliore sarà la piega della caviglia, maggiore sarà la sensibilità/pressione che noi eserciteremo agl’angoli. Spreco di forze perché un piede “balla” all’interno, regolazioni di chiusura errate, flex troppo alti o bassi, etc. incidono direttamente sulla dinamicità.

Così parlò Catalano!


Morale mò che je damo a KAMI?
Visto quanto ci ha detto morfologia/allenamento, se stiamo sulla marca a lui preferita:
SSS 177 per un paio d’anni, con un bel po’ di giornate/anno, scarpe giuste, orette in compagnia di chi può insegnare.
Va preventivamente provato? No, si compra a scatola chiusa, perché l’hanno provato tutti e tutti ne parlano univocamente bene.
Voi un Magnum? Anche se l’attuale non lo pratico, perché no, ma come secondo sci, perché lui è più centrato per il ca77eggio post pausa pranzo o con una spanna di fresca…..
Poi, con tecnica più solida via pure agli i.speed 180, per il resto della vita, o quasi.

Godrà? Gode, gode……. poi c'è il discorso delle scarpe che è moooooolto più decisivo!

.....................Immagine..................


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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 11:29 
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KAMI ha scritto:

Appunto, non lo sò bene io, come fate a saperlo voi ?

Non ho scritto che l'SL è tranquillo..re-read please !! ;-) Comunque sì, adesso ho una specie di SL da 172 che mi uccide.

Ultima cosa, siete dei maledetti bastardi... marameo mi state convincendo !! :D
Ma devo tenere duro cribbio !!!
Se Mark sta leggendo tutto, credo che quando entrò in negozio mi accoglierà con una badilata in testa !


No vai tranquillo.... considera che quando andrai per gli scarponi.... ti prenderai tanti ma tanti insulti che avresti preferito le badilate in testa!!!! :verylol:

comunque è lo scotto iniziale da pagare..... poi tranquillo passa e non puoi fare a meno di tornare sempre in cripta...

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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 11:47 
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santojonny ha scritto:
Lungo si, lungo no, lungo ni, corto boh!
Ragioniamo non su marche e modelli, ma partendo da concetti base adatti a tutto e tutti.

Sappiamo tutti che uno sci “lungo”, concettualmente un GS che privilegia raggi ampi, è più adatto a migliorare il gesto tecnico questo perché:
i tempi (ingresso-percorrenza-uscita- 'rebound') sono più dilatati e permettono di “pensare” meglio ai movimenti;
si sfrutta meno (relativamente) la sciancratura dell’attrezzo;
la stabilità e la sensibilità di percorrenza è più solida;
si “fatica” di più a far sentire la pressione all’angolo di convergenza;

Proprio questo ultimo punto è il più intrigante.
Quando andiamo a dar pressione alle spatole (quello che una volta era “l’avanti interno” e che ora dovrebbe chiamarsi “avanti tutto verso l’interno” , perché la pressione esercitata dovrebbe essere sempre 50-50 sulle due spatole –anzi una leggera prevalenza dovrebbe averla l’esterno in quanto lo sci esterno compie, in una curva, un raggio leggermente superiore) non facciamo altro che dare agli spigoli interni degli sci una pressione che va direttamente ad interessare la zona dell’angolo di convergenza (quando si dice “schiacciare”). A quel punto la sciancratura inizia a fare il suo mestiere e quindi a far entrare in curva lo sci (e noi spesso inconsapevoli…. E qui s’innesta il discorso - sciare VS scendere - buttato lì da Vale).

Il ragionamento non è molto dissimile da una piega in moto.
Proprio come in moto se noi non siamo sistemati bene sul sellino (spostamento del peso del corpo) lei non risponde, a quel punto agiamo sullo sterzo, che nello sci equivale a far ruotare il centro facendo “buttar fuori le code”, attraverso la “rotazione pedestre”, cosa che, con gli sci attuali, è inutile se non controproducente (ma in questo discorso tralascio l’angolo d’incidenza perché la fase di chiusura curva, questa sconosciuta, è poco praticata da tutti……) e sorvolando poi che non ci si deve lamentare, con gli attuali scarponi, del male ai piedi se si ha intenzione, come una volta, di ruotare gli sci con la pianta…..

Proprio sull’esempio della moto è ovvio che un mezzo con un maggior passo abbia più difficoltà ad entrare in curva (passo e non lunghezza complessiva, proprio perché , come negli sci, l’angolo importante è quello dove poggiano le ruote) ed altrettanto ovvio che se noi rimaniamo passivi l’inserimento risulterà pressoché impossibile.
Allora il ragionamento da seguire sullo sci è:
la centralità ed il sapersi muoversi longitudinalmente / trasversalmente (compensare o spezzare il busto, per intenderci), oltre che saper dar pressione alle spatole, è basilare anche per stabilire la lunghezza di uno sci, pertanto nelle varie misure proposte è ovvio che più l’angolo di convergenza è vicino al puntale dell’attacco, più semplice sarà l’inserimento (esempio SL negozio), ma che tutto ciò vanifica l’apprendimento tecnico.

Oltre a ciò c’è la durezza da considerare.
Due sci possono avere il medesimo raggio (reale), la stessa lunghezza, ma due strutture (durezza longitudinale/trasversale) diverse. E’ lapalissiano che con una durezza maggiore la pressione da esercitare per la presa di spigolo (vincolo) sarà più accentuata per ottenere i medesimi raggi di uno con minor struttura. La flessibilità longitudinale e la torsione, anche se di minor importanza di una volta, ha sempre la sua incidenza. Qui si spiega il perché risulti, a parità di struttura, più facile, apparentemente, lo stesso sci, ad esempio, in misura 180 rispetto un 175.

Poi c’è la larghezza che incide proprio su un dato, la torsione. Qui entriamo in un ginepraio. Diciamo che io sono in “controtendenza” e che, per sciare in pista, mi fermerei a max 75 mm., soprattutto se sci unico.
Se mi becca il Maggy mi sfancu7a…….. ma lui scia e non si fa portare in giro da una sciancratura…. Dai rischierò!
Ma se uno viaggia solo prevalentemente in pista, in giornate/orari senza che il terreno sia fortemente compromesso questa misura è, di massima, più indicata.
Poi…… chi ha i capelli bianchi sa bene che una volta si sciava e bene con sci “larghi” 55/60 mm. anche in un metro di fresca…..

Ed allora che misura?
Semplice, mai esagerare in un verso o nell’altro, a meno che uno non sia un ORO VERO, tenersi sul basso in presenza di lacune tecniche, aumentare la lunghezza man mano che si evolve.
Ricordarsi che 5cm di lunghezza, a parità di attrezzo (durezza), non sono proprio pochi in quanto allontanano i due angoli (convergenza – incidenza), tant’è che, dove è possibile, chi ha provato a spostare anche di un solo cm l’attacco dalla sua posizione standard si ritrova tra i piedi uno sci spesso “sconosciuto”, in meglio o in peggio.
Sul medesimo sci verificare non tanto la lunghezza massima, bensì la posizione dei due angoli (chiamiamolo “passo”), rammentando che capita che la differente misura (anche 5cm) spesso è solo dovuta ad una punta/coda più lunga, zone pressoché ininfluenti nella dinamica di un attrezzo.
Da verificare anche la torsione e la flessione, ma qui lasciamo fare a chi ha le “mani abituate” a stabilire ciò che è molle e ciò che è duro….. Quante volte nei negozi ho visto gente che piega gli sci ….. e mi sono sempre chiesto che cosa possa ricavarne dato che non lo fa tutti i giorni e su vari sci… Dai…. che sensibilità può avere…… io pur avendone di sci….. l’ho fatto fare sempre a Marcolino, perché anche due GS negozio perfettamente identici, identici non sono…...

Un ultimo inciso. Quando sottolineiamo l’importanza assoluta delle scarpe è ovvio che ci riferiamo al fatto che: migliore sarà la piega della caviglia, maggiore sarà la sensibilità/pressione che noi eserciteremo agl’angoli. Spreco di forze perché un piede “balla” all’interno, regolazioni di chiusura errate, flex troppo alti o bassi, etc. incidono direttamente sulla dinamicità.

Così parlò Catalano!


Morale mò che je damo a KAMI?
Visto quanto ci ha detto morfologia/allenamento, se stiamo sulla marca a lui preferita:
SSS 177 per un paio d’anni, con un bel po’ di giornate/anno, scarpe giuste, orette in compagnia di chi può insegnare.
Va preventivamente provato? No, si compra a scatola chiusa, perché l’hanno provato tutti e tutti ne parlano univocamente bene.
Voi un Magnum? Anche se l’attuale non lo pratico, perché no, ma come secondo sci, perché lui è più centrato per il ca77eggio post pausa pranzo o con una spanna di fresca…..
Poi, con tecnica più solida via pure agli i.speed 180, per il resto della vita, o quasi.

Godrà? Gode, gode……. poi c'è il discorso delle scarpe che è moooooolto più decisivo!




AMMAZZA !!!! GRAZIE !!!
Non ho capito tutto, ma qualcosa sì. Quello che non ho capito mi metterò su google a cercare significati di un po' di cose.
Però dici di non esagerare nei due sensi con la lunghezza e poi proponi la max per il SSS...
Per il comprare a scatola chiusa ok, sono quasi d'accordo. La Head comunque non è la Marca mia preferita, ma quella che qui mi è stata consigliata di più. Per me mi si può
dare tutto purchè abbia un senso. I decantati GSX Elan che più di qualcuno mi consigliò l'anno passato in realtà non erano proprio così facili. Magari sono da capire e crescere per sfruttarli.
Poi...vedi la moto del mio avatar? (visti i paragoni motociclistici)...bene, salendo sul Mangart ho distanziato un GS1200 :D

:cincin: :cincin: :cincin:

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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 11:57 
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KAMI ha scritto:
Di certo l'obiettivo e di non fare più lo sciatore della domenica, di questo sono certo.


Ok perfetto... quindi le azioni da seguire sono:

- Andare da Mark e affidarsi a lui per gli scarponi
- Prendere uno sci che ti aiuti nella progressione

Posso dirti la mia opinione Kami?

Secondo me tu non hai sciato ancora con un nuovo race carve e non hai idea di quanto siano facili ed intuitivi... lo sci puoi prenderlo anche più avanti nel corso della stagione (non più in la di dicembre perchè difficilmente trovi sci da Ornello...), quindi sinceramente....prova un paio di sci di quelli che ti abbiamo consigliato così ti fai una idea.... poi ne riparliamo! :rocknroll: :rocknroll: :rocknroll:



:cincin:

Comunque lo scorso ho fatto 4 ore con gli Amphibio 14, e mi sono divertito parecchio. Da 168.. Voglio dire, hai ragione, i miei vecchi Dynastar raggio 12 da 172, moooolto + difficili da girare rispetto agli Elan raggio 14
da 168.

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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 14:55 
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KAMI ha scritto:
Quello che non ho capito mi metterò su google a cercare significati di un po' di cose.
Però dici di non esagerare nei due sensi con la lunghezza e poi proponi la max per il SSS...


Oggi ci sono, di doman non v'è certezza..... chiedi pure al posto di gugolare.

Non so se sia la misura massima (una volta non c'era anche il 185?).
Però se leggi l'incipit il discorso è generale e considera anche la struttura.
Per inciso possiamo anche avere un 2 metri (es. GTO, ma non lo fanno più?), però
con una facilità disarmante in entrata curva e percorrenza (poi per l'uscita..... vabbbbè
questa, come ho scritto, è altra vicenda, la vicenda più ostica).
Elan è noto che ha sempre costruito sci con una spatola impegnativa, poi ha altri vantaggi,
ma che per esser ben capiti si deve avere una certa base tecnica.

.....................Immagine..................


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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 19:20 
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santojonny ha scritto:
Lungo si, lungo no, lungo ni, corto boh!

....



:applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso:

chapeau.

Felicità è: 8.30 del mattino, Hernegg, 20 cm di fresca ed i Monster che fanno la traccia.


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MessaggioInviato: 16 settembre 2014, 19:27 
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Sci utilizzati: HEAD SS MAGNUM 170 - RAPTOR 130
santojonny ha scritto:
Lungo si, lungo no, lungo ni, corto boh!
Ragioniamo non su marche e modelli, ma partendo da concetti base adatti a tutto e tutti.

Sappiamo tutti che uno sci “lungo”, concettualmente un GS che privilegia raggi ampi, è più adatto a migliorare il gesto tecnico questo perché:
i tempi (ingresso-percorrenza-uscita- 'rebound') sono più dilatati e permettono di “pensare” meglio ai movimenti;
si sfrutta meno (relativamente) la sciancratura dell’attrezzo;
la stabilità e la sensibilità di percorrenza è più solida;
si “fatica” di più a far sentire la pressione all’angolo di convergenza;

Proprio questo ultimo punto è il più intrigante.
Quando andiamo a dar pressione alle spatole (quello che una volta era “l’avanti interno” e che ora dovrebbe chiamarsi “avanti tutto verso l’interno” , perché la pressione esercitata dovrebbe essere sempre 50-50 sulle due spatole –anzi una leggera prevalenza dovrebbe averla l’esterno in quanto lo sci esterno compie, in una curva, un raggio leggermente superiore) non facciamo altro che dare agli spigoli interni degli sci una pressione che va direttamente ad interessare la zona dell’angolo di convergenza (quando si dice “schiacciare”). A quel punto la sciancratura inizia a fare il suo mestiere e quindi a far entrare in curva lo sci (e noi spesso inconsapevoli…. E qui s’innesta il discorso - sciare VS scendere - buttato lì da Vale).

Il ragionamento non è molto dissimile da una piega in moto.
Proprio come in moto se noi non siamo sistemati bene sul sellino (spostamento del peso del corpo) lei non risponde, a quel punto agiamo sullo sterzo, che nello sci equivale a far ruotare il centro facendo “buttar fuori le code”, attraverso la “rotazione pedestre”, cosa che, con gli sci attuali, è inutile se non controproducente (ma in questo discorso tralascio l’angolo d’incidenza perché la fase di chiusura curva, questa sconosciuta, è poco praticata da tutti……) e sorvolando poi che non ci si deve lamentare, con gli attuali scarponi, del male ai piedi se si ha intenzione, come una volta, di ruotare gli sci con la pianta…..

Proprio sull’esempio della moto è ovvio che un mezzo con un maggior passo abbia più difficoltà ad entrare in curva (passo e non lunghezza complessiva, proprio perché , come negli sci, l’angolo importante è quello dove poggiano le ruote) ed altrettanto ovvio che se noi rimaniamo passivi l’inserimento risulterà pressoché impossibile.
Allora il ragionamento da seguire sullo sci è:
la centralità ed il sapersi muoversi longitudinalmente / trasversalmente (compensare o spezzare il busto, per intenderci), oltre che saper dar pressione alle spatole, è basilare anche per stabilire la lunghezza di uno sci, pertanto nelle varie misure proposte è ovvio che più l’angolo di convergenza è vicino al puntale dell’attacco, più semplice sarà l’inserimento (esempio SL negozio), ma che tutto ciò vanifica l’apprendimento tecnico.

Oltre a ciò c’è la durezza da considerare.
Due sci possono avere il medesimo raggio (reale), la stessa lunghezza, ma due strutture (durezza longitudinale/trasversale) diverse. E’ lapalissiano che con una durezza maggiore la pressione da esercitare per la presa di spigolo (vincolo) sarà più accentuata per ottenere i medesimi raggi di uno con minor struttura. La flessibilità longitudinale e la torsione, anche se di minor importanza di una volta, ha sempre la sua incidenza. Qui si spiega il perché risulti, a parità di struttura, più facile, apparentemente, lo stesso sci, ad esempio, in misura 180 rispetto un 175.

Poi c’è la larghezza che incide proprio su un dato, la torsione. Qui entriamo in un ginepraio. Diciamo che io sono in “controtendenza” e che, per sciare in pista, mi fermerei a max 75 mm., soprattutto se sci unico.
Se mi becca il Maggy mi sfancu7a…….. ma lui scia e non si fa portare in giro da una sciancratura…. Dai rischierò!
Ma se uno viaggia solo prevalentemente in pista, in giornate/orari senza che il terreno sia fortemente compromesso questa misura è, di massima, più indicata.
Poi…… chi ha i capelli bianchi sa bene che una volta si sciava e bene con sci “larghi” 55/60 mm. anche in un metro di fresca…..

Ed allora che misura?
Semplice, mai esagerare in un verso o nell’altro, a meno che uno non sia un ORO VERO, tenersi sul basso in presenza di lacune tecniche, aumentare la lunghezza man mano che si evolve.
Ricordarsi che 5cm di lunghezza, a parità di attrezzo (durezza), non sono proprio pochi in quanto allontanano i due angoli (convergenza – incidenza), tant’è che, dove è possibile, chi ha provato a spostare anche di un solo cm l’attacco dalla sua posizione standard si ritrova tra i piedi uno sci spesso “sconosciuto”, in meglio o in peggio.
Sul medesimo sci verificare non tanto la lunghezza massima, bensì la posizione dei due angoli (chiamiamolo “passo”), rammentando che capita che la differente misura (anche 5cm) spesso è solo dovuta ad una punta/coda più lunga, zone pressoché ininfluenti nella dinamica di un attrezzo.
Da verificare anche la torsione e la flessione, ma qui lasciamo fare a chi ha le “mani abituate” a stabilire ciò che è molle e ciò che è duro….. Quante volte nei negozi ho visto gente che piega gli sci ….. e mi sono sempre chiesto che cosa possa ricavarne dato che non lo fa tutti i giorni e su vari sci… Dai…. che sensibilità può avere…… io pur avendone di sci….. l’ho fatto fare sempre a Marcolino, perché anche due GS negozio perfettamente identici, identici non sono…...

Un ultimo inciso. Quando sottolineiamo l’importanza assoluta delle scarpe è ovvio che ci riferiamo al fatto che: migliore sarà la piega della caviglia, maggiore sarà la sensibilità/pressione che noi eserciteremo agl’angoli. Spreco di forze perché un piede “balla” all’interno, regolazioni di chiusura errate, flex troppo alti o bassi, etc. incidono direttamente sulla dinamicità.

Così parlò Catalano!


Morale mò che je damo a KAMI?
Visto quanto ci ha detto morfologia/allenamento, se stiamo sulla marca a lui preferita:
SSS 177 per un paio d’anni, con un bel po’ di giornate/anno, scarpe giuste, orette in compagnia di chi può insegnare.
Va preventivamente provato? No, si compra a scatola chiusa, perché l’hanno provato tutti e tutti ne parlano univocamente bene.
Voi un Magnum? Anche se l’attuale non lo pratico, perché no, ma come secondo sci, perché lui è più centrato per il ca77eggio post pausa pranzo o con una spanna di fresca…..
Poi, con tecnica più solida via pure agli i.speed 180, per il resto della vita, o quasi.

Godrà? Gode, gode……. poi c'è il discorso delle scarpe che è moooooolto più decisivo!


Riprendo il tuo post ed evidenzio qualcosa che vorrei mi spiegassi meglio, in particolare cosa sono quegli angoli lì. La misura del passo reale, chi caspita ce l'ha ?
Poi, fuori dai denti, dovessi prendere un SSS da 170, che succederebbe ? Hai detto di fare per gradi del resto.

:cincin:

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Se Mark sta leggendo tutto, credo che quando entrò in negozio mi accoglierà con una badilata in testa !.......................................


dopo tutto quello che è stato scritto e detto dovresti entrare e con il dito aditare ko sci che vuoi..montare gli attacchi e sei a posto..!

Esiste un posto dove si parla solo di sci e a volte di bike


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markorny ha scritto:
Se Mark sta leggendo tutto, credo che quando entrò in negozio mi accoglierà con una badilata in testa !.......................................


dopo tutto quello che è stato scritto e detto dovresti entrare e con il dito aditare ko sci che vuoi..montare gli attacchi e sei a posto..!

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