una piccola e senza alcuna pretesa ... recensione sul doppia punta Rossignol S2, fatta come unico scopo di tornare ogni tanto a parlare di sci sul forum e lasciare meno spazio al sarcasmo di Chip, ai bruscolini di Cirex e ai pini da monte

L'imitazione del giorno è dedicata invece a Drey che per dire che gli spaghetti sono spaghetti tornerebbe indietro nei tempi attraversando le ere geologiche (cenozoico, cretaceo, giurassico) dalla formazione dei primi organismi unicellulari prima e quelli pluricellulari dopo, le scimmie, l'uomo, le caverne, la pastorizia, le coltivazioni, il grano e finalmente la pasta ...

Ebbene lo sci in questione si presenta come uno sci.
E' dritto un tanto e largo un tanto, ha due punte rivolte all'insù.
La fattezza è buona.
Di colore verde a tratti pungente, lascia trasparire sotto le zone trasparenti l'anima in legno.
La particolare colorazione lo renderebbe indicato per scivolate estive tra i boschi verdi, perfetto per la caccia alle starne, garantisce un'ideale mimetismo se appoggiato tra il fogliame.

Se incastrato tra gli skystopper e trasportato sulla spalla risulta essere di gran lunga più leggero e maneggevole di un sovrapposto da caccia. Più lungo di un calibro 12 in realtà sembra di tirarsi dietro un calibro 20.

Al pari degli scarponi l'ho provato a lungo in negozio.
L'ho provato sia sul laminato del negozio sia sulla ceramica monocottura del basso della cripta.
Su entrambi i materiali sembra garantire un buon appoggio e altrettanta scorrevolezza sia in direzione fronte marcia che in retro (per via della doppia punta).
Messo di spigolo da fermo la migliore presa riesce a farla sulla moquette davanti al banco per la lavorazione degli scarponi. Sulla ceramica, forse per via del tuning che misurato al comparatore ottico controluce al plasma ne risulta un angolo di spoglia di 1,645°.
Se l'angolo laterale fosse:

± = {cos(α)*⅛*(¾µ/ϕ*ϱ)}*3,14

dove:
α = (alfa) angolo di spoglia negativo del tuning
µ = (muh) verso espresso come pressione sonora acustica in decibel della pantegana scuoiata viva misurata secondo la norma ENI EN 123 (stella)
ϕ = (fi) diametro quantistico statico medio dell'elevazione a potenza (n) del raggio di curva
ϱ = (ro) densità media della ceramica colcolata come rapporto da gli spazi vuoti e pieni degli interstizi sub atomici.

... il tutto per il solito 3,14 ......
allora si che anche sulla ceramica si potrebbe avere un miglioramento della presa di spigolo seppur con tanti zeri dopo la virgola. Sul gress porcellanato invece ... mi sa che le cose non migliorerebbero alcun che.

Resta il fatto che sul fogliame del bosco in periodo di caccia alle starne sono certo che saranno ottimi.

Ho poi proceduto in maniera più cauta ad altre prove.
Come appendi abiti risulta particolarmente comodo, grazie alla doppia punta si riescono a appendere sia i pantaloni che la giacca, i calzini puzzolenti e la particolare sagoma della punta ricorda l'impronta della dentiera del nonno che da piccolo vedevo sempre in bagna sul comodino durante gli allenamenti notturni di guerra simulata con i fucili a elastici che io e mio cugino facevamo quando ci portavano appunto dai nonni...
Poi gli anni sono passati e quando i genitori hanno cominciato a portaci la mattina dai nonni e venivano a riprendere la sera era veramente una cosa terribile.
Tutte quelle ora al cimitero ci stufavamo terribilmente ma tra le lapidi di marmo bianco e candido abbiamo imparato a mimetizzarci per la caccia alla pernici bianche del cantiere. Peccato che ai tempi non conoscevamo ancora il caccino Chip, di sicuro ci saremmo divertiti di più.

Tornando agli sci Rossignol S2 dimenticavo di dire che pur avendo costruzione in woodcore sono adatti (e nel nome compare appunto la scritta...) al park.
Nella pausa pranzo di sabato ho quindi voluto testarne le caratteristiche. Sono andato al park(o) comunale di Asola e li ho lasciati li, piantati nel terreno.
Il papà di Mark (signor Ornello) mi ha gentilmente accompagnato al parco con al seguito la sua cagnetta da caccia (la Lolly).
Una peppola di passaggio si è pure appoggiata sopra di essi.
L'appoggio garantito da questi sci è veramente eccezzzzzzzzzionale.
La Lolly abbaiava, saltava, prendeva la rincorsa, si gettava contro gli sci di testa, di coda (culo non lo dico perchè è una donna-cane) ma la peppola... impassibile... rimaneva saldamente aggrappata alle punte.
Infine è stata pure testata la resistenza alla corrosione degli sci. Il test non programmato è avvenuto quando la Lolly rottasi i cabassi ha deciso di effettuare una spruzzatina di riconoscimento proprio sugli sci per marcare il territorio.

Ripuliti gli sci con il CIFF da non confondere con il CHIP sono proseguiti i test al Park(o).
Abbiamo fatto la prova di tossicità.
Beccato infatti un tossicomane gli abbiamo chiesto se prima di pranzare avesse ringraziato il Signore per il cibo che anche oggi la mamma gli aveva procurato e se l'indomani fosse andato fuori dalla discoteca alla prima messa quella delle 6 del mattino e se ne pomeriggio fosse andato poi a fare catechismo ai bambini orfani ma non prima di essere passato al ricovero per imboccare i nonnini senza denti.
Quando le campane hanno rintoccato le 2 (apertura dell'oratorio) non ha più visto e si è scagliato contro di noi.
La particolare curvatura all'insù della punta (a scelta una delle 2) riusciva a copiare perfettamente il profilo della giugolare.
Nessun particolare punto di pressione, abbiamo provveduto in effetti anche alla prova del martelletto proprio sulla lamina ma non si sono ravvisati arrossamenti del collo.
Il collo è ben ancorato, fissato, non riusciva nemmeno ad alzare il tallone anche se, per simili situazioni è preferibile un più specialistico Vario Cut o un Blade.
Si è ritenuto perciò che lo sci fosse indicato anche la caccia al cinghiale e in generale agli animali di grossa taglia (orsi in particolare quelli bianchi esclusi).
Una volta calmato il soggetto non dopo la minaccia di vestirlo con la cravatta colombiana e consegnatagli una cartina (stradale) con indicata la via per Damasco e poi quella di casa in segno di ringraziamento, siamo tornati in negozio.





L'indomani siamo poi andati in Senales e l'ho provato in neve fresca ma questa altra recensione penso non vi interessi molto ...

urka ...
Morfy, deve essere stata veramente dura domenica ...


Ciaooooo

Ho riso per mezz'ora
Mai letta una recensione così dettagliata, hai provato lo sci in ogni condizione possibile!

Grandissimo!

Tornando o meglio, cercando di tornare un poco più seri in merito agli sci in questione vi dico per sommi capi come è andata...


1° Non mi sono trovato
2° Mi sono trovato molto bene


Prima sciata della stagione, visibilità da toilet (cessosa), neve fresca anche in pista e voi direte cazzo ottimo ! e invece mica tanto...

Gli sci girano da spettacolo a bassa velocità si svincolano con una facilità disarmante e mi sono tornate in mente le parole del Maggy quando disse che è più facile fare cortoraggio con uno sci lungo che con uno corto (per via delle sciancrature).

Il problema è in velocità in pista. Causa mia che ripartivo male i pesi e rimanevo sempre agganciato con lo sci esterno.
Infatti di questa cosa mi sono lamentato e non poco.
Ho fatto poi provare gli sci a Matteo (lavora anche lui da Mark il sabato) che è maestro, allenatore e scia divinamente e ha notato anche lui questa cosa. A suo giudizio è l'eccessivo tunig. All'inizio lo sci non prende poi di colpo quando lo fa si rimane vincolati. Lui però dall'alto delle sue capacità sopperiva egreggiamente a questo difetto riuscendo a caricare in maniera eguale il peso e visto da fuori non si notava questo difetto.

In neve fresca ancora vergine a bordo pista vicino allo skilift invece gli sci si sono dimostrati ottimi.
Ottima galleggiabilità, agilissimi.

Io invece ho sciato da cane. A dire che ero seduto è dir poco.
Ma c'è un problema, il montaggio degli attacchi di questo sci è completamente centrato a metà dello stesso.
Per l'utilizzo nel park invece addirittura avanzato.
La punta o meglio le punte dello sci sono estremamente morbide e non danno sostegno. Non mi trovavo a mio agio quando cercavo di stare caricato in avanti. E anche questa cosa per mia fortuna è stata riconosciuta da Metteo.

Complessivamente quindi mi sono trovato quindi bene con questo sci salvo adattarlo un attimo alla mia sciata e quindi ho deciso che:
- riforerò lo sci monterò gli attacchi più arretrati come su qualsiasi sci.
- immediata spianata della soletta per azzerare il tunig e poi lo rifarò normale senza fare delle lamine super affilate.


Lo preso come sci da cazzeggio e come tale deve diventare.

p.s.
Quando ci siamo scambiati gli sci con Matteo ho infilato ai piedi l'Atomic VF da 172 cm e seppur molto preparato con questo sci non ho assolutamente notato il vincolo delle lamine e la mancanza di sostegno delle punte.