Il BBR lo avevo già recensito, ma mi viene il dubbio che qui non ho scritto niente...
Comunque riporto:
Cita:
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Aggiungo le mie impressioni sui BBR provati, nella stessa occasione di snowprot...
Riporto per praticità di lettura i dati iniziali già detti da snowprot...
Data: 17 Marzo 2011
Località: Pila
Meteo: coperto ma con ottima visibilità, temperatura sopra lo zero. 20-30 cm di fresca nella notte.
Condizioni: tipicamente primaverili (neve pesante e mossa in pista - fresca pesante e trifolata in fuoripista)
Tester: 172 cm x 78 kg, forma fisica mediocre
Modello: Salomon BBR 186 cm
Durata del test: pista, bordopista, bosco
Preso in mano, montato Z12 demo, si rivela non leggerissimo. Flex morbidino su una buona lunghezza sulla parte anteriore, per intenderci tra punta e puntale dell'attacco. Buona rigidità torsionale. Rocker molto graduale. Sia per il tipo di rocker, sia per la sua sciancratura, sia per la spatola molto appuntita, sia per la coda smussata e rialzata di qualche cm, si capisce subito che il 186 non è affatto lungo come sembra. Confrontato con il mio Prophet 100 da 179 (twintip non rockerato), il BBR ha praticamente analoga impronta a terra.
Messo a piedi, si nota la spatola piuttosto invasiva, ma basta approcciare le curve con gradualità e il feeling vien fuori in maniera abbastanza intuitiva. Seppur con un raggio piuttosto corto (12,5 m dichiarati), non è repentino come uno slalom, anche per via della spatola molto larga che rende i cambi più lenti, ma non in maniera eccessiva. E non disdegna affatto curve di media ampiezza, anzi sembra esprimersi al meglio proprio in queste. La tenuta è buona (pur sempre nelle condizioni di neve trovata) e permette di cimentarsi in belle pieghe.
Fuoripista, la particolare combinazione di punta, rocker e flex, unito al peso non propriamente leggero, permette di fendere la neve pesante, umida e sconnessa senza incertezze. In campo aperto, su pendenze poco pronunciate, basta avere un po' di velocità, starci sopra con le gambe, e viene fuori ovunque. Anche su gobbo trifolato lo sci ti segue senza incertezze, sebbene si faccia un po' fatica ad andare di curvette, l'impressione è che la spatola parecchio sovradimensionata rispetto al resto della struttura, tenda ad allargare le curve. Nel bosco va bene, anche se il fatto di non brillare per giocosità ne limita un po' la godibilità.
Montaggio dell'attacco: personalmente, sono dell'opinione che sarebbe opportuno montare l'attacco almeno 2 cm indietro, per non soffrire troppo nei cambi veloci, l'invasività di una spatola così sovradimensionata. Per l'occasione, lo sci era montato 1,5 cm indietro.
In definitiva, il suo punto di forza sta nella capacità di tritare tutto fuori, e al contempo rivalarsi godibilissimo nel carving in pista, mentre il suo limite risiede nella giocosità. La spatola ha i suoi tempi ad inserirsi, e dopo averlo provato, ci si rende conto perchè un siffatto sci sia stato realizzato con un raggio così ridotto (12,5 metri il 186 cm): quasi a voler compensare il fatto che lo spatolone tenda ad allargare oltremodo le traiettorie, cosa che ho notato maggiormente fuori, rispetto alla pista.
Lo consiglio ai freeriders quando si imbattono in una di quelle giornate in cui non hanno idea della qualità e della quantità della neve fuori, e quando temono di trovare condizioni di neve "difficile", come ben spesso accade in primavera (neve umida e pesante, e strati di nuova neve che copre vecchie tracce).
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Qui quello che aveva scritto il mio amico snowprot, sciatore molto buono, amatoriale di livello avanzato (lasciamo perdere le pagliacciate dei livelli oro argento e mirra), prestanza fisica superiore alla mia:
Cita:
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Data: 17 Marzo 2011
Località: Pila
Meteo: coperto ma con ottima visibilità, temperatura sopra lo zero. 20-30 cm di fresca nella notte.
Condizioni: tipicamente primaverili (neve pesante e mossa in pista - fresca pesante e trifolata in fuoripista)
Tester: 175 cm x 75 kg, buona forma fisica
Modello: Salomon BBR 186 cm
Durata del test: 3 discese, brevi sortite a bordopista
Impressioni:
Sci ben strutturato, pesante il giusto. Nonostante l'iniziale scetticismo e dopo le prime 2 o 3 curve interlocutorie, capisco che posso tranquillamente mettere alla frusta queste assi: schiaccio sull'accelleratore e inizio a portarli in curve veloci di vario raggio.
In pista:
Il rocker c'è ma non si sente: L'ingresso in curva è perentorio e sicuro. Il rocker e la spatola larghissima fanno egregiamente il loro dovere: filtrano ogni gibbosità e spianano la strada per il resto dello sci. il raggio molto breve e la coda rigida consentono un'ottima chiusura di curva. I BBR sono insospettabilmente stabili, oltre che agili e rapidi nell'inversione di spigolo (la larghezza al centro non dà fastidio). Buonissimi su tutti i raggi di curva.
In fuoripista:
In maniera analoga a quanto scritto in precedenza, la "prua" di questi sci apre il varco tra le tracce e i grumi sottostanti all'ultima nevicata (fondo comunque non duro). A quel punto la larghezza sotto al piede risulta più che sufficiente per le condizioni trovate. Forse qualche cm di lunghezza in più non avrebbe guastato. Consentono di tenere un assetto abbastanza centrale e invogliano ad andar forte. Non l'ho provato nel bosco.
In conclusione:
Sono sci che sorprendono in positivo. Il loro comportamento e le sensazioni sono le stesse di un ottimo Slalom carve, su ottima neve di gennaio (di fatto al netto del rocker e della coda rialzata, la lamina utile non supera i 165 cm). Il bello è che queste sensazioni le percepisci su neve "brutta", pesante e difficile!
Cosa fondamentale, i BBR non stancano e anzi si scia (forte) in totale souplesse. Questo design, apparentemente bislacco, si rivela quindi azzeccatissimo e vincente. Si tratta di un all mountain nel vero senso del termine! Lo è sicuramente molto più di tanti sci presunti tali, che in realtà aggiungono solo qualche mm ai loro fratelli allround, senza portare nessun valore tecnico e di utilizzo in più.
Penso che in futuro anche altre case potrebbero percorrere le stesse scelte progettuali.
Direi uno sci votato più all'on che all'off piste.
Sottolineo però che una valutazione completa si pòtrà dare solo dopo averli provati anche su neve "bella" sia on che off, oltre che sul duro.
Consigliato a:
chi scia con tecnica moderna (base d'appoggio larga e superconduzione); chi ama gli sci corti e con raggio da SL; chi cerca un all mountain "autentico" destinato alle condizioni sopra descritte, da affiancare ad altri sci tipicamente pistaioli; chi vuole farsi notare! Suscitano infatti la curiosità di tutti, giovani e meno giovani, pistaioli e freeriders, snowboarders!
Sconsigliato a:
chi scia con vecchia tecnica (sci stretti e conduzione): in questo caso lo spatolone potrebbe, e sottolineo il condizionale, risultare... troppo!!!
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Lo sci l'ho poi riprovato ad Aprile a Cervinia, ha confermato le sue ottime doti di stabilità e di comportamento nel carving.
@Santo: le mie "voci di corridoio" dicono che già gli sci stretti "belli" avevano un impercettibile rocker. Quindi non proprio una novità, ma ora che si parla tanto di rocker, ecco che salta fuori la (finta) novità.