ci ho fatto kilometri quanto basta e ho avuto il tempo per medidare a sufficienza.
Ora è giunto il momento di parlarne.
Lo incontro al casello di Desenzano, lui arriva direttamente dai test head di passo monte croce.
Siccome è un nobile, arriva a bordo di una bellissima porsce nera nuova di zecca, peccato che abbia quattro porte.
Bello è bello, tutto rifinito a specchio e poi con quel giallo fluo che è il mio colore preferito.
Ma questo poco conta, è un attrezzo tecnico e non una soubrette.
Lo carico su un'altra porsce decisamente più vecchia ( ha quasi la metà dei miei anni..) e si viaggia verso plan de corones.
Sarà lì la sua prima volta.
Ho purtroppo al seguito uno sciatore alle prime armi e ci presentiamo sulle piste solo verso le 11.00.
Lui come me certe cose non le capisce proprio, ma è così e ci dobbiamo adattare.
la neve non è quella che ci piace, già troppo spazzolata da quelle migliaia di sciatori che frequentano quelle piste, e tratti di neve "farinosa" sparata nella notte, si alternano a pezzi ghiacciati che stanno sotto e che sono stati sparati nelle notti precedenti.
Una schifezza, un bel quattro che se paragonato alla neve da 10 che i miei amici mi dicono stanno trovando nello stesso momento su a Livigno. Ma oggi è così, neve a minchia e un caro amico che scia poco e male da trascinarmi dietro.
Che dire, lui capisce la situazione e si adegua, docile come un agnellino. Mai un impuntamento, mai un fare bizzoso da super star, sempre gentile ed educato, premuroso di far capire a chi mi segue qual'è la miglior traiettoria e qual'è il percorso più facile par arrivare in fondo alla pista.
Premuroso al punto di rendermi la giornata decisamente più facile e più sopportabile di quanto mai avrei immaginato.
Grazie, troppo buono, grazie ancora per aver capito la situazione e per avermi aiutato a non sclerare. Gli voglio già bene, anche se sotto sotto qualche dubbio mi assale: ma uno sci così accomodante avrà poi la grinta giusta quando sarà libero di precipitarsi a valle??
Il giorno dopo la compagnia si adegua alle mie abitudini, colazione alle 7.20 e via sparati verso la gran risa, voglio essere il primo a salire e il primo a scendere. Su in alto parcheggio l'amico del giorno prima al bar e gli dico di aspettare che quella discesa non fa per lui. Ho con me tre giannizzeri che però, pur con un sacco di problemini tecnici, sono veloci quanto basta.
Scelgo ovviamente la rossa, perché mi piace sciare e non mi interessa di trovarmi al bar la sera per dire che ho fatto la nera della gran risa, a me piace sciare e la rossa è decisamente la più godibile.
la descrivo brevemente: leggera pendenza sfociante al piano e il piano è la partenza della seggiovia a valle...
Mio obiettivo è portarli tutti e tre al piano senza sosta alcuna e facendoli divertire.
Pista perfettamente battuta con neve di buona qualità, zero sciatori davanti, libertà totale di scegliere le migliori traiettorie.
Curvoni lunghi senza esagerare in velocità, rallento spesso per tenerli tutti e tre in scia.
Mi seguono bene e vedo che si stanno divertendo.
Lui si sente finalmente molto a suo agio, e, sempre docile come un agnellino, asseconda tutte le mie richieste e taglia la neve come un coltello ben affilato. Quando ho ben serrato le file, mi concedo quattro curve come dico io.
Chi mi conosce bene, sa che con il braccio interno non vado a cercare la neve, tutt'altro, contrasto quanto posso.
E invece, su un dosso mi trovo con il guanto interno che sfiora la neve. Bello, cazzo, che bello, mi rispiano e sono ancora lì a sfiorare la neve con la chiappa interna a con il guanto, Bestia!! che libidine.
rallento. riassetto il gruppone che si è sgranato, li faccio riposare e poi via di nuovo a tutta birra.
Con una facilità inaspettata sono di nuovo spianato come mai immaginerei con un race, ma ho anche la curiosità di prendermi la libertà di guardare gli sci nel bel mezzo della curva.
Sembra sfiorino il terreno, quasi non lo toccano, ma quel mezzo millimetro di laminata attaccata per terra mi da una sicurezza e un appoggio di fantascienza.
MI PIACI E TI VOGLIO GIA' BENE.
Non ho idea di cosa cavolo abbiano fatto a quella punta e ce lo racconterà di sicuro estro o lo stesso stefanino, ma, cazzo, è sempre lì ben aderente al terreno come mai mi sarei aspettato. Giungo fino a pensare di assomigliare anche solo un po' a quell'americano che piega da paura un tutta tranquillità, so che è una bestemmia, ma dentro di me il pensiero c'è e se lo faccio è solo per colpa sua.
I tre ragazzuoli si trascinano felicemente alla partenza della seggiovia, sono felici, hanno fatto la gran risa senza fermarsi e hanno goduto come ricci. Mentre risaliamo per il secondo giro, uno di loro mi guarda preoccupato e mi confessa: " sai, eravamo un poco preoccupati, pensavamo che tu scivolassi via talmente eri spianato"
E invece io ero tranquillo, tranquillissimo, mi sentivo troppo sicuro e la sicurezza era lui a darmela. Cazzo che sci!!
Per il resto della giornata sempre bella neve, velocità ridotte per ben portare in giro i miei amici, lui sempre docile e sereno, facile e accomodante, sempre ubbidiente, chessò un motore come quello delle due porsche che lo hanno accompagntao nei primi giorni della sua vita, sornioni quanto basta ai bassi regimi, ma pronti a urlare tutta la loro rabbia appena passi i 5000 giri.
Poi torno a casa e tutte le notti o quasi nevica e lui rimane lì a aspettare il suo momento mentre il collective la fa da padrone.
Poi stamane si va all'aprica per sciare in pista. Ho con me il super g da 205: tre giri sul baradello per la bellezza di poco meno di 20 kilometri tutti o quasi in posizione. Sempre un bel godere.
scendere da un super g e salire su un race è spesso demotivante, ma alle mie spalle ho questa volte due delle mie girls a loro volta dotate di un i. speed dello scorso anno.
E' inutile dirlo, la cosa mi eccita e sopratutto le due bimbe vanno come treni e non mi devo intraversare per aspettarle.
Ci spariamo il palabbione a tutta birra da una parte all'altra della pista e solo le piante sanno cosa hanno visto. Mii, che sci!!
E' poi la volta della magnolta: la pendenza è notevole e il corto raggio è d'obbligo.
La neve è di ottima qualità, farinosa al punto giusto, dura al punto giusto.
Che vi devo dire: sci docilissimo e altamente performante anche in queste curve strette.
Chi ha avuto ai piedi un i-speed delle serie precedenti ben conosce le qualità di quegli sci.
Bene, questo modello 2015 va ben oltre le mie più rosee aspettative.
Cosa gli abbiano fatto non so, ma questo poco importa.
E intanto nevica e domani a farla da padrone sarà il mio collective,
ma appena torno in pista il mio padrone sarà lui e
io mi lascerò nuovamente stregare dalle sue magie
Vai sul ciglio egli disse.
Ho paura, rispose.
Vieni sul ciglio egli ripete'.
Venne ed egli lo spinse...
....ed essi volarono
magister
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