Secondo me siamo a un passo dalla costituzione di un'associazione di sciatori professionisti; un po' come e' successo nel tennis 40 anni fa. Oggi nel tennis l'ATP organizza il circuito e l'ITF (la federazione internazionale) organizza solo i tornei dello slam (i 4 piu' importanti ogni anno, contro i centinaia che vengono organizzati dall'ATP).
E' una coabitazione che funziona, non e' perfetta ma ha dato uno sviluppo e una copertura mediatica al tennis che nemmeno si sognava qualche decennio fa. L'ATP cura il solo tennis professionistico e le federazioni nazionali si occupano del reclutamento e della formazione agonistica.

Qui tra 11 mesi saranno imposte regole che sviliranno il gesto tecnico e (con ogni probabilita') indurranno maggiori infortuni (un recente articolo su Race approfondisce l'argomento riportando l'opinione di atleti, tecnici e allenatori). Mi immagino come debbano sentirsi gli atleti che tra 3 o 4 mesi dovranno iniziare i test sui nuovi materiali per la prossima stagione.

Ti ricordi che nel fine anni settanta e primi ottanta
ci fu un tentativo di "strappo" che si basava su una
lega pro americana.

Naufragò, nonostante girassero molti più dollari della
WC, per via dell veto Fis alla partecipazione degli
atleti aderenti alle Olimpiadi.
Bisogna capire se la Fis oggi ha la forza per imporre
al Cio l'ostracismo. Penso purtroppo di si!

Si', e' vero, la situazione e' diversa. Nel tennis, al tempo, non c'era partecipazione alle Olimpiadi (e, a dire la verita', nemmeno oggi ci si scanna per vincere le olimpiadi nel tennis, un torneo dello slam vale molto di piu').

Ma e' innegabile che la situazione sia sempre piu' tesa: ci sono restrizioni sui materiali (anacronistiche), quando uno protesta perche' un salto ti spara su un albero ti multano, se un altro si prende la liberta' di fare una critica si inventano una regoletta che nel futuro permette loro di sanzionarti, devi firmare una liberatoria dove ti assumi tutte le responsabilita' in caso di incidente, a una richiesta di coinvolgimento e di cooperazione si e' praticamente risposto: "ok, abbassiamo a 35m e adesso stai zitto", ecc.
Senza contare il drenaggio di denaro che la macchina organizzativa succhia e non restituisce in termini di promozione e di visibilita' degli atleti.

Ci sono ormai piu' che buone ragioni perche' a qualcuno venga in mente di sganciarsi. Vero che nel passato non ha funzionato ma, appunto, e' passato.

Come volevasi dimostrare!

un bello sciopero?
speriamo, ma dubito, che il fronte anti-Fis rimanga coeso
sino ad estreme conseguenze, senza defezioni......
lotta dura? e lotta durà sarà!

Miller ha anche fatto una bella propostina negli ultimi giorni: Alla prima di Solden 2012 tutti (o quasi) scendono con i materiali attuali, si fanno squalificare, e la credibilita' di una competizione di CdM che coinvolge i milgiori del mondo va a farsi benedire.
Nessuno puo' essere punito o sanzionato perche', formalmente, nessuno ha scioperato. Bisogna vedere quanti hanno le bolas per farlo (e quante case siano disposte a rifornire di "vecchi" materiali i loro sciatori).

La cosa deve esser risolta prima.

La Fis gioca sul fatto che alla fine,
vuoi per la poca capacità contrattuale delle case,
vuoi perchè gli atleti, i più, son pecoroni,
vuoi perchè le località che non hanno più piste all'altezza
spingono per rimanere in WC,
etc....

Divide et impera!


Rimane il fatto che tale pervicacia da parte della Fis, a fronte
di una valanga di no, fondata su disquisizioni tecniche opinabilissime,
mi lascia molto perplesso.......
Ok avere la testa dura, ma quando tutti, o quasi, ti dicono di no,
sarebbe il caso di una riflessione......
Onestamente non riesco proprio a capire l'insistenza.

Sant'Homo.. sai bene chi comanda in federazione, a quale bandiera appartiene e magari chiediamoci un paio di cose:

- chi con gli attuali materiali ha "perso terreno" a favore di altre scuole (es Franzosi et Yankees) ?
- da dove parte e dove sono stati testati i "futuribili" materiali ?

et voilat les jeux sont fait !

aufiderzen zzzzz !

Non e' insistenza, e' la sequenza degli eventi che ha condotto a tale intestardimento. Se la FIS fosse partita dicendo: "ok, cosi' non si puo' andare avanti. Troviamoci tutti e decidiamo cosa fare" sarebbe stato facile dire tutto e il contrario di tutto poiche' si sta discutendo, proponendo, inventando, innovando.

Invece, si e' messa sin dall'inizio nella posizione "io so cosa bisogna fare, quindi, adesso si fa cosi'".
Adesso, colui il quale "sa cosa bisogna fare" non puo' rimangiarsi la sbruffonata dicendo "vabbe', proviamo a discutere", poiche' contraddice l'assunto originale ("IO sono quello che sa e decide").

Tutto cio' per dire che la situazione e' ormai messa in modo tale che solo due scenari sono possibili (e, notare bene, nessuno contempla per la FIS tornare sui suoi passi):
1. Scontro: gli atleti rimangono sulle loro posizioni e riescono a rimanere coesi.
2. Mancato scontro: gli atleti si sciolgono sotto la pressione delle federazioni nazionali (non dimentichiamo che sono quelle che costituiscono la FIS) e della FIS.

E' evidente quanto il solo scenario interessante sia il primo.

Gli atleti non sciopereranno, non potranno farlo (purtroppo).
Sono troppo poco coesi, in più lo sci non è uno sport che renda ricchi (con le dovute eccezioni), quindi l'atleta che volesse scioperare rischierebbe i (pochi) soldi di contratti-sponsor, quindi dovrà subire in silenzio.
Il che è un gran peccato, questa attuale è una dittatura ottusa...

Che passano attraverso le federazioni (a parte le superstar, che sono comunque pochissime). Per questa ragione anche questa leva e' nelle mani di chi puo' esercitare pressione sulla massa degli atleti.