Si Brunello effettivamente una rimescolata dei dettami tecnici
può anche passare dalle misure degli sci, ma la questione mi
pare più ciclica.

In più non vedo negli austrokrukki fenomeni tali da cambiare
la tendenza e non credo che il cambio di misure possa portare
vantaggi a tizio o caio a scatola chiusa, anzi...... nel caso della
Vonn, che già utilizza materiale da maschietti, le differenze
diventeranno ben maggiori.




Hai ragione Fabietto.
Del resto da persone rinchiuse in baite di montagna, che a furia di
enormi sacrifici arrivano poi in squadra e cominciano a vedere i
primi neurodollari, vedendo aprirsi di colpo un mondo che fino a dieci
anni prima poteva esser solo un sogno, non hanno molte possibilità
di trattativa.
Qui dovrebbero intervenire le federazioni nazionali che, portando avanti
le istanze dei propri atleti, dovrebbero mediare.
Ma qui, pare, comandi solo una...... e le altre allineate e coperte......
ed anche il nostro "nuovo & riciclatissimo" presidente non credo proprio
abbia né la forza, né le conoscenze tecniche per reggere il discorso.

già una volta Rossy faceva il 193, ma era questione di punta
(oltre che di struttura)

E si parla di 31m, lontanucci dai 35m.
Ligety stesso tempo fa diceva che la differenza tra 27 e 30 era quasi impercettibile. Molti Atomic sono nella realta' dei 29m e passa. Inoltre 191 contro 195 sembra uno sproposito; in realta' si tratta di 2cm in punta e 2cm in coda. Non poi 'sta gran differenza.

Come detto all'inizio di tutte queste discussioni: io sono convinto che prima o poi le case ce la farnno a rendere sciabili e veloci i 35m. La "rivoluzione del carving" nella realta' non si basa sulle sciancrature, come un po' tutti siamo abituati a credere. Stiamo implicitamente scambiando causa ed effetto; le sciancrature piu' generose sono una conseguenza della possibilita' di produrre sci piu' rigidi torsionalmente senza dover per forza irrigidirli longitudinalmente.
Anche negli anni '70 si facevano sci molto rigidi in torsione ma poi risultavano ingestibili perche' nessuno li riusciva a piegare. Dalla meta' degli anni '90 le strutture e soprattutto i materiali sono cambiati e oggi beneficiamo di sci gestibili e sciabili ma con tenute in torsione (la tenuta di spigolo , per intenderci) cosi' solide da spingere i produttori ad allargare spatole e code.
Ergo, prima o poi uno sci da 35 che si riesca a girare in un tracciato da GS lo faranno. Il punto e' che non sara' mai come un 27, e' impossibile. Nessuno dice che non si vada forte; ma non frega a nessuno. Ditemi quanto si apprezza la velocita' in TV; nemmeno De Chiesa quando commenta riesce a imbroccare un intermedio. Io faccio a gara con lui a prevedere gli intermedi; volete sapere chi vince? 50% e 50%, patta. Ergo, considerato che nello sci io sono nessuno e lui e' De Chiesa, significa che la velocita' non si riesce a percepire, non fa' spettacolo in TV.
Le linee, le difficolta' tecniche, la bellezza del gesto tecnico-atletico: queste sono le differenze vere. Con sci piu' lunghi e meno sciancrati questi fattori vengono diminuiti, minimizzati, resi meno influenti.
Oggi in GS possono vincere gli Svindal e gli Hirscher, forse domani gli Hirscher meno.

Bill, sono molto d'accordo con quanto scrivi.
E, nel mio piccolo, aggiungo: tu dici che "prima o poi uno sci da 35 che si riesca a girare in un tracciato da GS lo faranno", il che penso sia vero.
Ma ci vorranno 2, 3 o anche 4 anni.
In questo lasso di tempo, le gare perderanno (parecchio) appeal visivo, il che non è bello.
Né facile riconquistarne, senza le giuste condizioni (qualche fenomeno che buchi lo schermo).
Se si considera che già oggi lo sci è attività sportiva al limite, cioé di difficile vendita per la TV, secondo me le decisioni FIS cmq non vanno nella giusta direzione...

Fabius, non si puo' che condividere.
Oggi lo sci in TV e' uno sport per appasionati e competenti. Ho amici che sciano ma che quando guardano una gara in TV non capiscono una beneamata cippa di quello che succede. Se non ci rende conto delle differenze come si fa ad appasionarsi a una competizione? Gia' oggi ci vuole occhio e esperienza. Quando tutto diventera' ancora piu' piatto e omogeneo sara' il de profundis.

Mi stupivo, di recente, di quante persone ci fossero a seguire le gare di CdM in America; poi ho visto Courchevel, Val Gardena e Badia in questi giorni; va bene, tutti saranno in giro a comprare regali, ma cosi' poca gente mi pare ... poca.

Adesso poi 'sta storia dei materiali sta muovendo le nostre migliori risorse e le menti piu' brillanti del giornalismo italiano, si cominciano a leggere articoli sui giornali a grande diffusione che "informano" le masse. Talmente bene che in giro c'e' gia' gente che si e' terrorizzata, credono che elimineranno i carving, anche per i turisti.
Va bene, saranno anche degli ignoranti disinformati, ma quello che vedo scritto in giro e' inconcepibile.

Riporto in auge il topic, dopo due GS importanti: Badia e Adelboden.
Chi li ha seguiti, potrà aver notato che, rispetto ad altri GS di questa stagione o della scorsa stagione, è stato tracciato un po' più stretto.
Sensazione confermata da De Chiesa, il quale asseverava una tracciatura con la maggior parte delle porte intorno ai 25m.
Risultato n1: decisamente meno drifting rispetto agli altri GS (esclusi casi patologico/necessari come Simoncelli o anche Svindal)
Risultato n.2: gare spettacolari, con buon (Badia) o ottimo (Adelboden) seguito di pubblico
Risultato n.3: gare anche avvincenti nel risultato, senza velocità eccessive
Nota a margine, non si sono evidenziati episodi che portino a preoccupazioni sul lato sicurezza/incolumità degli atleti...

Ora, alla luce di tutto questo, che razza di decisione è quella dei 35m??!!??
Mah...

Una decisione che fa comodo a chi l'ha voluta a tutti i costi ... e io penso ad una nazionale in particolare

Esatto!
Le tracciature fanno la differenza e tracciare piu' stretto (abbassando di conseguenza le velocita') non e' un peccato mortale. Insisto, in televisione della velocita' non frega nulla a nessuno, tanto non la si percepisce. E anche se la si percepisse non fa spettacolo; a chi cavolo importa se in un tratto qualcuno ha fatto i 70 km/h oppure i 74 km/h?
Le difficolta' invece mettono gli atleti in situazioni dalle quali ci vuole abilita' per tirarsene fuori e QUELLO fa spettacolo.

Giusto in questi giorni mi sono trovato in una situazione simile; ho fatto un allenamento con una squadra di ragazzini e l'allenatore ha tracciato a 18-20 m piuttosto che i soliti 25-28.
Beh il primo giro e' stato un disastro perche' uno lo prende con l'atteggiamento e l'abitudine a una tracciatura piu' larga. Ma dopo due giri si riusciva a stare dentro comodamente anche con gli R27. Certo si girava tanto e sul ripido non si attaccava ma si stava ben abbottonati senza strafare. Ma i cambi se non si facevano alla velocita' della luce non si stava dentro, se il vincolo sul nuovo esterno non lo si prendeva bene a tempo la scarrocciata era carantita (e difficile da recuuperare), se la compensazione e il carico sull'esterno non era quello giusto la porta successiva sfilava inesorabilmente verso monte e ciau.
Insomma, ci voleva un'attenzione alla tecnica e all'agilita'/destrezza nemmeno pragonabile con i tracciati piu' lunghi e aperti.

Inoltre, le sollecitazioni dovute agli inevitabili binari e buche erano enormemente diminuite (causa velocita' inferiore).

Papero, ma da che parti per tirare questa conclusione?

Non credo proprio che i sottintesi austriaci abbiano spinto per l'allungamento,
del resto anche le stesse case made in A sono dimostrate contratrie ed a più
riprese.




Perfetta l'analisi di Fabio!

Le case NON sono la federazione austriaca...
E non tutte le case ci hanno dato contro...

E... sì, la federazione austriaca sotto sotto l'ha appoggiata.

Cuche in un'intervista della televisione svizzera di lingua tedesca dopo il GS di Adelboden:


Questo da un'idea di quanto stretto e tecnico venga picchettato oggi in GS...

Sono proprio curioso di vedere cosa succederà tra 9 mesi a Soelden...

Bene Dani, ottimo contributo!

E io rinnovo il mio interrogativo: davvero occorre uno sci 35 m e una tracciatura più filante per incrementare la sicurezza?
O quella secondo gli attuali dettami è sufficiente (mi limito a considerare il discorso velocità/curva/pista, escludendo le protezioni e quanto di "esterno" al tracciato in se)??

Che equivale a un mini-SG.

Boh sarò io che ho le traveggole, ma mi pare che sia agli occhi di tutti come stanno le cose, ma, sia chiaro, rimane solo una mia opinione.