Eccomi qui finalmente ... ci sono anche io a scrivere.

PMC 2011 me lo ricorderò per tante cose.
Dopo una settimana di pioggia effettivamente ho pensato che il posto più sicuro dove andare era la montagna dato che non avevo fatto in tempo a costruire l’arca e in caso le piogge si fossero prolungate in pianura l’avremmo vista brutta. Se tutto si allaga evidentemente in montagna invece si allaga dopo (film “2012” insegna).

(Agli uccelli del malaugurio non dico altro che è meglio così ...)


VENERDI
E invece venerdì mattina il cielo era solamente velato, a tratti sprazzi di sole e a tratti finissima nevicatina dovuta principalmente alle nubi leggere ma che mai ha dato fastidio. La temperatura era parecchio alta 3-5 gradi e infatti si è sudato parecchio a sciare sul Monte Elmo.

Per me il TEST è partito già il venerdì mattina perché Mark ha portato con se la nuova tuta ufficiale della HALTI che dalla prossima stazione terrà in negozio e che mi ha dato affinche la sfoggiassi.
Ovviamente il colore è da quelli che non passano inosservati … altrimenti che me la mettevo a fare ?


loro sono meglio di me come modelli ...

L'indomani ho poi fatto un mix con i pantaloni verdi freeride della Salomon e direi che è un mix davvero azzeccato (grazie Mark anche per i pantaloni)


Questo evidentemente sono io ..

La giacca è veramente bella bella. Piena di tasche e tanti piccoli accorgimenti che ne esaltano l'accuratezza ma al di la di questo le cose da guardare sono altre... La giacca è molto leggera e al tempo stesso molto calda e soffice.
In parecchi sulla gabinovia mi hanno chiesto chiesto informazioni attratti dalla divisa. Per i prezzi ovviamente chiederete a Mark per quanto riguarda invece la vestibilità c'è da stare un attimo attenti. La giacca che indossavo era una taglia L e io di solito porto una L. Il mio consiglio è che se qualcuno la vorra comprare dovrà prendere la taglia L se la intende usare un pelo abbondante stile freeride altrimenti se veste solitamente una L è meglio che prenda un M perchè vestono abbondanti in particolare di maniche.


....
Appena arrivati venerdì la neve era talmente strana e noi talmente freddi che non solo io ma parecchi altri eravamo si convinti di aver gli sci sotto i piedi ma di aver lasciato a casa le lamine.
Già dopo un’oretta le cose sono cambiate e la neve ha mollato ma mollato di brutto brutto in particolare sulla rossa e sulla nera che portano infondo mentre in alto sui “mammelloni” la neve era molto bella peccato che la pista fosse troppo corta in particolare se fatta tutta d’un fiato a cannone.
La mattinata è però volata. Rientrati in albergo subito dopo pranzo Mark ha fatto mettere una quindicina di pali e abbiamo passato il pomeriggio a girarci dentro… vi lascio immaginare con quella neve molle che spasso ! Eppure tutto è filato liscio e di danni a persone e a cose non ce ne sono stati.

La sera del venerdì le aziende hanno fatto come al solito le presentazioni dei loro nuovi prodotti ma quest'anno è stato un pò diverso.
Più che parlare dei prodotti hanno spostato l'attenzione sull'immagine dell'azienda specifica facendo esaltare il lavoro e la passione che ci sta dietro e i video di presentazione sintetizzavano bene questi aspetti.
Ovviamente non sono mancate le presentazioni in carne ed ossa (scusate, in legno e lamine) degli sci ma solo di quelli che risultavano essere le vere novità del 2011-12.
e l'attenzione dei partecipanti è come sempre stata alta ...



HEAD


SALOMON


VOLKL-DALBELLO-MARKER


ROSSIGNOL


ELAN




Senza nulla togliere alle altre aziende, mi preme spendere alcune righe per raccontare in particolare cosa ha fatto Atomic per iniziativa del suo responsabile Pietro Zanetti.
Pietro e Mark in tempi un pò sospetti (si fa per dire in quanto all'insaputa di tutti .. quasi ) si sono recati a casa di Benjamin Raich per un'iniziativa molto particolare.
Hanno dapprima fatto un'intervista dove Benjamin ha parlato dei materiali e della preparazione atletica in coppa del mondo e poi lo stesso Benjamin direttamente in camera (intesa come telecamera) si è rivolto agli Ornello's Boy e ha donato il suo casco da slalom autografandolo per una raccolta fondi per la ricerca sui tumori.









E' stata quindi organizzata una donazione dove ognuno offriva quanto voleva e prendeva un biglietto per la successiva estrazione.
Al termine dei tre giorni sono stati raccolti quasi 2.000 euro e il casco se l'è aggiudicato Andrea che voi non conoscete in quanto non è iscritto al forum ma abita qui vicino a noi ed è ovviamente cliente di Mark.



Ci tengo a mettere una sua foto "rubata" perchè Andrea ha fatto un gesto molto bello. Pur avendo vinto il casco, lo ha ridato a Mark in maniera tale che lo possa utilizzare nuovamente per altre raccolte di fondi Davvero un gran bel gesto.

quoto morfy per la giacca halti..... solo che a me stava meglio ...
di ottima fattura e di target elevato...
grande andrea!!! ottimo gesto!

Bella Chicco e Marcello, è stato un Piacere Conoscervi e un Plauso a " Ti stimo Fratello" anche x le sue ottime esibizioni canore...

Bravissimo ad ANDREA , e veramente Bravi tutti x le donazioni... Bellissima iniziativa.... sicuramente da ripetere ad ogni occasione possibile...

Sabato:

La mattinata inizia con Mark che alle 7 era già sveglio e pronto mentre io e Gianka stavamo ancora dormendo abbracciati nel nostro lettuccio …
La sera prima mi ero dimenticato di chiudere la porta della stanza a chiave e Mark entra e dolcemente, senza svegliarci, mi lancia con tutta forza i pantaloni verdi Salomon sul letto.
Il messaggio in codice era: “Oh Morfyno bello mio adorato, SVEGLIATI CAZZO!”
E così dopo alcune decine di minuti sia io che Gianki ci siamo alzati.
Colazione e tutti alla croda per il test.

La pista era perfetta e la visibilità ottima anche se il cielo era coperto.
Date le condizioni della neve ho quindi optato immediatamente per sci più performanti.
Ero già stato a provare Volkl, Elan, Salomon poi Head e Atomic alla fine non hanno lanciato nuove linee e quindi non ho provato tantissimi sci e mi sono divertito più a sciare che a provare.


ROSSIGNOL GS CASCADE 180 cm
La scelta iniziale è stata su questo nuovo sci dal centro più stretto rispetto al vecchio gigante da 80 mm e questa particolarità della punta “cascade”
Tanto mi era piaciuto il vecchio e tanto mi è piaciuto questo seppur è uno sci differente.
Facile da girare sia nel corto raggio sulla nera della Croda Rossa sia nei curvoni a tutta velocità dove ha dimostrato di essere stabile e preciso garantendo una tenuta granitica. Ma non è uno sci duro e/o sordo, anzi, l’ho trovato pure abbastanza pastoso. Concordo con Mark quando mi disse che va preso più lungo.
Di certo il 175 non lo vorrei mentre il 180 cm è per me ideale.

Polivalenza: 8
Facilità: 8
Spigolo: 9
Voto complessivo: 9


VOLKL MANTRA
Il mantra lo avevo già provato a Ponte di Legno ma in quell’occasione la neve era marmo.
A PMC invece sceso dal Cascade la neve cominciava già a mollare seppur sotto c’era ancora uno strato duretto, decido quindi conoscendo già il Mantra e le sue doti gigantiste pur essendo un doppia punta di farci un paio di giri e in effetti erano le condizioni ideali per provarlo.
Essendo parecchio largo e rigido a inizio curva non sciato con cattiveria ma gli va dato un pelo di tempo per mettersi di spigolo e una volta raggiunto allora ci puoi dare dentro come un GS e lui ti asseconda permettendoti di bucare con tutta tranquillità i mucchietti di neve che per lui non esistono.

Polivalenza: 8
Facilità: 8
Spigolo: 8
Voto complessivo: 8


SALOMON BE.BE.R 186 cm
Finalmente trovo il BBR libero! Era la solo soletto l’animaletto che mi aspettava…
Salgo sulla cabinovia della Signaue ma come al solito scendo poi lungo la rossa Rotwan che porta a Moso dove il primo pezzo è pianeggiante e piano piano si prende velocità, ideale per vedere come lo sci si comporta a bassa velocità e cominciare con calma a capirci dentro qualcosa.
E proprio in questo primo pezzo sorprendentemente lo sci seppur così largo, non manifesta particolari problemi a “prendere lo spigolo” .. via via la velocità aumenta fino al bivio tra la rossa e la nera.
Riesco a tirarci dentro almeno 4-5 curvoni prima di fermarmi per aspettare tutti gli altri e dopo aver dato un’occhiata alle punte preferisco guardare dritto davanti a me.
Capisco perché l’hanno chiamato beber … in realtà è il diminutivo di bebebebebebebebeberrrrr
Infatti le punte sbattono da paura tanto che lo sci si mette a tartagliare …
La cosa incredibile è che lo sci sta li, piantato interra come se nulla fosse …
Facciamo 2 conti però … lunghezza 186, togliamoli pure 25 ma anche 30 cm di punta che tanto non appoggia mai sulla neve, togliamone altri 10 della coda rialzata ed ecco che sotto i piedi abbiamo uno slalom e infatti lo sci si comporta proprio da slalom …
Riparto verso Moso e mi fermo sul muretto da dove ci si lancia per arrivare fino alla cabinovia della Rotwan un tratto lungo dove spiana e praticamente rettilineo dove prima si acquista velocità e poi la si mantiene fino in fondo basta mettersi a uovo o darci dentro a curvare.
Ovviamente curvo e lo sci è una goduria, i movimenti a inizio curva e fino al momento del massimo schiacciamento sono un pelo rallentati. Lo sci sembra che inizialmente tenda ad affondare nella neve per poi trovare la solidità dell’appoggio. Ma è solo un’impressione in realtà è la sensazione dovuta alla larghezza del centro e dal fatto che da quando lo spigolo comincia a prende fino al punto che gli sci sono inclinati al punto massimo passa un po’ di tempo. Ma non è una sensazione per nulla fastidiosa anzi, l’ho trovata molto divertente e giocosa e mi ci sono abituato subito. E poi l’inversione di spigolo è molto rapida contrariamente a quanto pensavo.
Sul muro della nera in corto raggio poi direi quasi che parlare di svincolo è sbagliato … lo sci non è mai vincolato, gira con una facilità assurda e facendo derapare si fanno delle serpentine fulmine senza nemmeno preoccuparsi di avere o no le manine .
Mentre con gli altri sci i vanno a cercare appunto le lamine per frenare con questo invece sembra che non servono, basta continuare a girarlo da una parte e poi dall’altra e si scende in tutta tranquillità con una dolce derapata continua. Merito anche dell'attacco montato nel bel mezzo dello sci ...
Effettivamente ci sarebbe da provarlo in fresca , cosa che lascio fare ad altri date le predilezione per la pista, e di certo quella vistosa punta che in pista non è mai attaccata alla neve ha la sua utilità.
Usato a tirarci dentro i curvoni, in pista, con la neve mossa da stabilità e affetta i mucchi di neve come un coltello nel burro.
Nato come provocazione tale deve rimanere. In pista va bene per sciarci mezzora ma tutto il giorno è da pazzi… spacca le gambe.

Polivalenza: 6
Facilità: 8
Spigolo: 7 e ½
Grafica: 6
Pazzia: 10
Idea: 10
Voto complessivo: 8



ATOMIC SAVAGE Ti 186 cm
Avevo già provato in passato qualche elemento della famiglia dei Nomad ma il Savage che è il più lungo e il più largo no.
La neve ormai ha lasciato completamente andare e serve a mio giudizio uno sci facile, leggero, largo e lungo… Signori che sci in Savage!
Morbilo davanti e mordibo dietro con una struttura potente al centro che tradotto vuol dire:
- Hai neve dura? Fallo pure correre che la parte centrale dello sci fatta di potenza e struttura ti tiene li e non te lo fa scappar via
- Hai la neve molle? Fallo correre ugualmente che con la sua spatola e coda morbide affetta tutto quello che c’è da affettare .
Sci estremamente leggero sotto i piedi , sembra nemmeno di averlo e lo si gira davvero come un cucchiaio in mano…
Ho dovuto aspettarlo per ben mezzora in quanto ce n’erano solo due e il 186 lo aveva Alexander che era in giro a sciare chissà dove dato che non arrivava più ma ne è valsa la pena.

Polivalenza: 9
Facilità: 10
Spigolo: 8
Voto complessivo: 9




... to be continue ...

Grazie a Mark per l'ottima organizzazione ed a tutti per due splendidi giorni passati insieme. Esperienza incredibilmente soddisfacente che ripeterò con piacere il prossimo anno, magari anticipando di 1,06 secondi

Tecnicamente parlando posso esprimere la mia grande soddisfazione negli ELAN. Già gli ultimi due anni sono stato motlo attirato da questa marca, ma quest'anno finalmente hli ho Testati. Ho provato sia i GSX che i SLX commerciali ed i FIS da coppa. La caratteristica che accumuna tutti questi sci e senza ombra di dubbio la stabilità e la scorrevolezza sia a basse che ad alte velocità. L'SLX da coppa soprattutto è decisamente nervoso ed impegnativo, impossibile farlo uscire dalla sciancratura, non permette errori ma regala emozioni forti sia nel cortoraggio che nelle curve più ampie con una rapidissima inversioone.

Dovendo cambiare sci per la prossima stagione sono veramente in dubbio tra l'elan SLX FIS ed l'ATOMIC SL FIS che a suo vantaggio ha la possibilità di montare l'attacco X20 con regolazione longitudinale e laterale del puntale....

Mah.... ho ancora qualche mese per pensarci su....

Saluti a tutti e grazie ancora per la compagnia