a cervinia non solo solette immacolate ma neanche bavetta sulle lamine....
e venivo da due giorni sul rosa a fine marzo.....

PS.
santo non e' che voglio pontificare o dare direttive..
sono solo constatazioni amare su un mondo che e' cambiato e non sempre in meglio, anzi...
anche se magari non c'erano alternative reali...
dici che e' colpa dell'arrivo dei grandi manager/immobiliaristi puri, quelli con la contabilita' dei costi stampata in fronte???
puo' essere, un po' come e' successo in banca.....
con i risultati che si vedono in giro per il mondo

Esatto Chip, oggi si pianifica tutto.

Ti faccio due esempi piccoli, piccoli:

1.o - Ho un furgone, voglio andare davanti ad una spiaggia di Rimini, per vendere panini il sabato e domenica. Il tutto per arrotondare il mio bilancio familiare (con tutte le autorizzazioni Comunali/sanitarie del caso)..... non posso perchè la mia "nuova attività" non sarebbe fiscalmente congrua e finirebbe di pagare maggiori tasse (a volte più dei ricavi) per rientrare nei parametri imposti!

2.o - Multinazionle giapponese. Prodotto unico di nicchia. Viene stabilito dagli analisti che il margine di guadagno minimo su tutti i prodotti deve essere del X% (attenzione parlo di guadagno). Se l'articolo scende dello 0,000001% di guadagno (rispetto a quanto sopra) viene soppressa la produzione, introducendo, magari, nuovi prodotti (sviluppo precompetitivo) con maggiori numeri previsti!
Mi chiedo: ma che te frega? Guadagnate? E allora?
Non crediate che sia raro.... praticamente all'ordine del giorno.
E tralascio, volutamente, le problematiche di marketing....

Tutti, dopo Basilea 2, avremo a che fare con queste situazioni. Chi meglio di te lo sa.
Ma io che ho una pendola dei primi del 900 non riesco a trovare più nessuno che la ripari....
Ed ho il terrore che da qui ad un tot d'anni, quando i Mark andranno in pensione, sarà pure così con gli sci: grande distribuzione e finito l'uso via di cestino.
Certi parametri servono per avere una indicazione, una tendenza, non per avere un responso di fattibilità. Del resto deve esserci il rispetto dei ruoli, l'imprenditore, l'artigiano, deve fare il suo e l'economista, l'analista, altrettanto. Del resto economisti miliardari devo ancora vederne e se fossero tanto bravi uscirebbero dalle università e farebbero molti più danè nel libero mercato.
In sintesi l'impresa senza rischio non deve esitere e riprendendo il discorso se fossi un impiantista a costo di perdere qualche "spicciolo" tenterei di prolungare l'apertura degl'impianti...... Poi mi collegherei sul sito dell'Ornello e vedrei post del tipo:
<Uè hai visto la località del Santo.... è ancora aperta!!>
E chi sa che l'anno prossimo qualche bippata in più non la faccia anche in piena stagione.........

Concludo dicendo che l'avvento degl'immobiliaristi nel settore impianti poteva essere strategico, sinergico, ma usi unicamente a ricavi corposi (vendita d'immobili), non accettano il fatto che con l'impiantistica si può guadagnare poco, pareggiare o perdere.

santo, andiamo fuori tema, ma immagino saprai che basilea2 (e visto che e' la 2 vuol dire che ce n'era gia' stata una....) e' stata fatta per salvaguardare la stabilita' del sistema bancario dopo alcuni sfracelli passati + o meno inosservati.....
dici che sia servito a qualcosa?
beh hai presente quello che sta avvenendo in giro per il mondo just now......
altro che riparare pianole...
uno dei drammi e' che purtroppo la storia non insegna nulla, per certi versi e' tutto assolutamente incredibile....
poi ti saltano fuori un fazio a dire che la parmalat e' solo una questione dei soldi di poche vecchiette
o il draghi di turno a dire che per risolvere tutto il casino attuale basta applicare il suo + recente rapporto....
gente da almeno 1 mln di euro all'anno di appannaggi vari....
come diceva mio padre a spalare la lava sull'etna li manderei...
e glielo farei fare anche bene in modo che, in caso di neve, la colonna sicula potesse sciare in grazia di Dio.....
come quando Tronchin veniva a controllare se facevo bene il piantone alla palazzina comando....figlio di mamma simmenthal

Concordo con il punto di vista di santo. Oltretutto c'e' una cosa che non capisco: perche' l'economia deve per forza essere sempre in crescita e se un anno e' di un decimo di punto percentuale inferiore all'anno precedente gli economisti si strappano i capelli? (non e' che Morfy e' un economista in incognito???) Insomma, non si puo' pretendere di essere sempre in crescita, prima o poi si arrivera' ad una saturazione e poi? Ovviamente recessione...

e' tutto legato agli stramaledetti bonus dei mega dirigenti iper galattici e ai premi di produttivita'....
in certi settori tutto sta in piedi in base a quelli...
al giorno d'oggi se una banca guadagna troppo dicono che ruba ma se guadagna poco arriva un fondo comune di investimento e comincia a mettere sotto esame il management
con risultati a volte devastanti
e sicuramente impensabili solo pochi anni fa...
e se una volta potevamo contare sulla immunita'/tranquillita'/neutralita' del ns piccolo orticello adesso non si puo' piu' perche' c'e' la globalizzazione

che ha portato al parossismo il gia' citato effetto farfalla di lorenz....

ma perche' mi viene in mente ernesto calindri quando quasi quaranta anni fa a carosello faceva la pubblicita' al cynar: "fermate il mondo, voglio scendere...."

'a77o, 40 anni fa.....

Chip partiamo dalla genesi di questi "nuovi gestori".

Subentrarono piano, piano, nei capitali sociali (ex pubblico+privato) anni fa al tempo del primo boom delle seconde case. Ricordo ancora quando a metà anni settanta misero gl'impianti in luoghi come Serina o Sormano (sopra Asso).
La Lombardia per i mondiali di Bormio diede soldi, con ossigeno, alle esanimi casse d'impianti di varie località.
E giù altre seconde case e +/- ammodernamenti degl'impianti. Poi finito anche il secondo boom (scudo fiscale) il mercato si ferma o per lo meno rallenta sensibilmente.
Ma i bilanci delle società degl'impianti sono sempre agonizzanti. Ecco perchè le banche, desiderose di rientri a paramentro, spingono gl'immobiliaristi, novelli gestori, a migliorare lo stato d'esposizione. Quindi taglio di costi inutili (dismissioni degl'impianti con poche bippate, personale numericamente esiguo, etc..) e chiusura anticipata se non redditizia.
Non è un problema di 1 o 2, ma che l'impresa risente delle interferenze bancarie. O per meglio illustrare si pongono in una posizione d'ingerenza nel rischio d'impresa.
Nel senso "ti chiedo un finanziamento? O lo rilasci (dopo aver preso tutte le ovvie cautele) oppure dimenticami. Non erogare ed in seguito dettarmi nuove condizioni"
Avrai visto come Cervinia si è sviluppata nel campo edilizio negl'ultimi 10 anni.
Avrai visto anche il Sestriere, guarda caso oggi in vendita "forzata" su ordine delle banche....
Avrai visto come cresca poco urbanisticamente Livigno e la crescita annua degl'impianti.
Sembra un parallelo perfetto più crescono case meno funzionano gl'impianti e viceversa.
Eh si perchè c'è un'altro dato importante: gli albergatori. Una volta pienamente coinvolti nella gestione degl'impianti, oggi praticamente ai margini.
E qui ad esempio balzano all'occhio luoghi come la Val Badia: 20/25 anni fa poco nota, oggi esplosa, grazie anche agli albergatori, perchè di case in vendita (come a Livigno) nisba, al massimo in breve affitto.

Vero Chip io nella globalizzazione non mi ci ritrovo per nulla, pur avendo lavorato per tanti anni in tutto il mondo (sarà forse per quello? ehehehehe!!!!!)
Insomma vorrei sistemare la pendola..... non prendere una simil-pendola made in C E (Cina Export).

Ti/Vi racconto una storiella:
Giusto ai tempi di Calindri in P.za S.Babila (ero un bimbo) un giorno mio nonno indicandomi un direttore di banca mi disse: <Vedi quel signore? Ricordati che senza di lui non saremmo dove siamo!!>
Ricordo ancora che una o due volte l'anno veniva a casa nostra a pranzo la domenica....
Mah!!! Immaginatelo ad oggi....

Allora bastava una stretta di mano, c'era fiducia, c'erano le farfalle (intese come cambiali), non cambiavano un direttore ogni 6 mesi per rendere impersonali i rapporti, non c'erano risponditori automatici, non c'era la home banking.....
C'erano, semplicemente, rapporti mooooolto più semplici!
Sarà banale ..... si viveva tutto sommato meglio! (Discorso da vecchio!!!)

Hai ragione......... FERMIAMO IL MONDO!!! ehehehehehehehe!!!!

Stai tranquillo santo, di questo passo tra poco ci pensera' un bel tracollo generalizzato a fermare il mondo. Speriamo bene...

Non potendo mettere quel mito di Tonino Guerra, per ovvi motivi..............

Davide sei proiprio un OTTIMISTA!!!!!!!!!
http://it.youtube.com/watch?v=0_dr0bzUViU&feature=related

ahahahahahahahahaha!!!!!!!!!!!!!!!!

parole sant.....e che sottoscrivo al 200%....

del resto con 19 anni di banca alle spalle ne ho gia' viste di cotte e di crude e soprattutto ho fatto in tempo a vedere anche un po' di quei tempi quando gli affari appunto si facevano guardandosi in faccia e stringendosi la mano....
a mantova dove ho lavorato 7 begli anni era diventato un mito un direttore che tutti i giovedi, giorno di "mercato" e soprattutto di borsa merci (ovvio, non parlo del mercato delle bancherelle....), prendeva su e passava tutto il giorno al mercato in piazza erbe a fare affari...troppo giusto...

e comunque sono convinto di una cosa: che quando qualcosa e' in mano alle banche e' perche' c'era gia' qualcosa di sbagliato che nessuno ha visto/intuito/corretto/sistemato prima, di qualsiasi cosa stiamo parlando....
in altre parole ci vuole un terreno fertile perche' certe cose attechiscano

No, in realta' sono piu' un realista!

Olééééééé, olé olé olééééé, Santoooo, olééééé!
In piedi a fare la ola per Santo!
Sono perfettamente d'accordo ma troppo spesso questi concetti vengono espressi con rassegnazione (tanto é cosí e non ci si puó fare niente). Io non credo che tu sia il solo a voler la pendola riparata, ma se TU (ed altri) rinunci, foss'anche l'unico artigiano che ora la puó riparare chiuderá per mancanza di clienti! Se TU (ed altri) la fai riparare e diffondi la voce, forse troverá un "ragazzo di bottega" a cui passare un mestiere remunerativo e la "Pendole Holding Ltd." di Hong Kong (che in reltá non ha mai economicamente lasciato la Cina) se non chiuderá i battenti....... dovrá accontentarsi.......
Magari sará scomodo, sará a 150 Km di distanza..... ma non é la stessa cosa che facciamo con Mark?
Quando vivevo a Firenze con la mia famiglia facevamo la spesa....... dal contadino! Certo, voleva dire passare la domenica a gironzolare da una campagna all'altra alla ricerca di formaggi/prosciutti/vino/carne/uova etc. (essai che sacrificio!), ma alla fine spendevamo anche meno che all'Esselunga..... poi lo sentirono degli amici, che cominciarono a venire con noi, poi lo seppero gli amici degli amici...... in breve facevamo a turno per raccogliere gli ordini e andare a ritirare e distribuire "la merce" peró avevamo tutto fresco, fatto a modo, economico........ Si puó fare...... basta rinunciare ai WE nei centri commerciali e darsi alle scampagnate!

@Voelkl cito:
<Magari sará scomodo, sará a 150 Km di distanza..... ma non é la stessa cosa che facciamo con Mark?> Esatto era quello che intendevo ...... infatti per la pendola ne ho fatti 600 di Km.!!!
Sì perchè è partita per Roma..... dove in centro, per fortuna, non mancano artigiani alla vecchia maniera (ma sono ormai sulla via della pensione).
ehehehehe!!!!

Per il ragazzo di bottega: come fai se l'assumi come apprendista o giù di lì...., magari esci dai parametri di congruità fiscale......!
Ergo:
il ragazzo resta a "spasso" - L'artigiano è oberato - Noi non avremo più chi prosegue determinati lavori....
Fiat voluntas.....C E ......... ehehehehehe!!!!!

Tutto vero quello che dite, la globalizzazione, il mercato, i manager con il master ad harward, etc, etc, etc,.......
Per fortuna ancora sciamo, dalle parti nostre, forse il merito è della compartecipazione comunale a campo imperatore e della gestione ancora "familiare" degli impianti di ovindoli, non avremo i supermegaimpianti da 10000 persone al secondo, faremo anche le file alle seggiovie, la neve, se non piove dal cielo, sarà anche poca, ma un sorriso così non ha prezzo!


Per tutto il resto c'è tempo.